SAMUEL 8 X WP
Samuel
la popstar, Samuel il piacione, Samuel il folletto col cappello, Samuel dei Subsonica, Samuel il cantante con la voce che non tradisce. Dieci, cento, mille volti di Samuel.

Il leader dei Subsonica ha voluto provare a fare da solo, e l’esperimento gli è riuscito piuttosto bene.
Non solo ha calcato il palco di Sanremo con buonissimi riscontri, non solo ha pubblicato un album – Il codice della bellezza – tra i migliori esempi di elettropop italiano d’autore attualmente in circolazione, ma è anche andato in tour e sul palco ha dimostrato di saperci stare benissimo.
L’occasione che ho avuto di vederlo è stata all’Alcatraz di Milano, il 28 novembre, una tappa inizialmente neanche prevista in calendario, ma aggiunta in seguito perché insomma, lasciar fuori Milano proprio no!
SAMUEL 12 X WP
Tenere in piedi un concerto con un solo album solista all’attivo era un po’ difficile, lui lo sapeva bene, e per questo tra un brano nuovo e l’altro ha riempito la serata con pezzi scritti per altri artisti (Costa poco), qualche cover (Ho difeso il mio amore) e poi beh, qualcosa dei suoi Subsonica ovviamente. Ma siccome era “volgare” rifare i pezzi celebri da solo, ecco che Samuel alterna pianoforte e chitarra e ripropone quattro brani davvero suoi, quelli che più gli appartengono della discografia del gruppo: Dentro i miei vuoti, Dormi, Lasciati, e poi Momenti di noia
La serata scivola via tra atmosfere pulsanti di beat, sintetizzatori addomesticati al pop e qualche momento di candore puro, come quando arriva il turno di La luna piena, una di quelle canzoni che si meriterebbero il posto di classicone. Alla fine, due ore piene di live saltano fuori.
Il folletto Samuel balla, saltella, gigioneggia con il suo pubblico e canta senza mai un momento di esitazione. Il palco pare il suo habitat naturale, probabilmente lo è, anche senza i suoi fidi compagni.
Ma la storia dei Subsonica non è finita qua: il gruppo sta lavorando al nuovo album. Lo ha detto proprio lui.
La gallery della serata è disponibile a questo link (foto di Luca Marenda).

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