#MUSICANUOVA: Libero, Love Me Do


Libero è un ragazzo di Genova cresciuto con le canzoni dei grandi cantautori italiani, a cui ha poi affiancato l’amore per il linguaggio dell’hip-hop e il flow della urban music.

Con questa eredità ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni, e ora rilascia il suo primo, vero singolo, Love Me Do, un brano che coniuga urban e pop e fa da apripista a un album di prossima pubblicazione.

BITS-CHAT: Sotto un cielo di note azzurre. Quattro chiacchiere con… Enrico Giaretta

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Per lui è stato coniato il termine di cantaviatore, ovvero un artista che divide la sua musica con la passione per il cielo e gli aerei. Enrico Giaretta alterna infatti i tasti del pianoforte ai comandi dell’aereo, essendo anche a tutti gli effetti un comandante di Alitalia.
Lo scorso 21 maggio è stato tra i protagonisti di Piano City Milano, il grande evento dedicato alla musica pianistica, durante il quale ha tenuto un concerto in cui, accompagnato da un coro di bambini, ha presentato anche l’Inno degli Amici cucciolotti e Black Rhino, il primo brano per bambini appositamente composto da Paolo Conte per sensibilizzare i più piccoli all’amore per gli animali.

E mentre le sorti di Alitalia tengono tutti con il fiato sospeso, Giaretta continua a solcare i cieli del mondo e quelli immaginari delle note, facendo tesoro delle parole che un giorno proprio Paolo Conte gli ha riservato.
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La tua carriera si divide tra la passione per il pianoforte e quella per gli aerei, ma quale delle due è arrivata per prima nella tua vita?

Assolutamente la musica, credo sia arrivata quando ancora dovevo nascere. Mia mamma passava le giornate ascoltando Mozart, Verdi, Beethoven a volumi da stadio. Praticamente “condivideva” già allora con tutto il quartiere, e con me, nella sua pancia. All’età di 18 anni, ho scoperto gli aerei con il mio primo volo durante il servizio militare. Da allora ancora cammino guardando le nuvole. La mia testa è sempre li.

Quanto è difficile essere un “cantaviatore”, cioè dividersi tra due mondi così diversi?
Difficilissimo. I miei programmi di lavoro tra musica e volo sono schedulati al minuto. Non posso permettermi di perdere 10 minuti su un divano a guardare la televisione, ad esempio. La cosa che mi fa “soffrire” maggiormente è che circa 20 giorni al mese, dormo lontano dai miei figli e da mia moglie, nonché l’impossibilità di dedicare un pomeriggio per raggiungere il resto della famiglia divisa tra Latina e Civitavecchia. In particolare mia nonna, per la quale nutro una passione totale.

Quale dei due percorsi è stato più complicato da seguire? E quale invece ti ha riservato sorprese o soddisfazioni più grandi?
Per diventare un musicista ci vuole una vita. Una vita. Non si può intraprendere questo percorso in età adulta, per molti motivi sia cognitivi che muscolari e di apprendimento. Bisogna iniziare da giovanissimi, altrimenti si perde il treno e tutto va rimandato alla prossima vita. Per diventare pilota professionista, ci vuole una grandissima passione e tenacia, ma come nel mio caso si può iniziare anche a 40 anni. In 5 anni sono diventato pilota di linea e ho già volato 3 aerei completamente diversi. Dal P180 di K-air (compagnia di aerotaxi, ndr) al formativo ATR72 di Mistral Air, compagnia fondata da Bud Spencer, fino ad arrivare, con una selezione rigidissima, in Alitalia Cityliner su Embraer 190. Portare a spasso 50 tonnellate e oltre 100 passeggeri è un’emozione indescrivibile e una grande responsabilità. Ci vuole un grande rispetto per questo lavoro.

Mi piace molto il titolo del tuo ultimo lavoro, Scalatori di orizzonti: chi sono per te oggi, gli scalatori di orizzonti?
Così come dice il testo del brano che dà il titolo all’album, i veri scalatori di orizzonti sono i bambini, e per bambini si vuole intendere i bambini da zero a cento anni, così come recita lo slogan degli Amici Cucciolotti, la collezione di album e figurine per la salvaguardia degli animali. Loro, gli scalatori di orizzonti, sono stelle colorate che ci insegnano il cammino e anche il punto più lontano può sembrarti, più vicino. Grazie a Marcello Murru, che ha scritto questo brano insieme a me.

L’intero progetto, a cominciare dall’Inno degli Amici cucciolotti, è volto alla sensibilizzazione dei bambini all’amore per gli animali: cosa ti ha spinto ad abbracciare questa causa?
La grande amicizia con Dario Pizzardi, creatore di questa fantastica collezione, eticamente alta, didattica e fatta con estrema sincerità e purezza nei confronti dei giovani lettori e degli animali. Il grande amore per gli animali, spesso vittime indifese di noi umani, a volte distratti e poco sensibili al loro bisogno di attenzione. Gli animali, loro, ci amano a prescindere dalla nostra condizione economica, sociale, fisica e sono disposti a dare la loro vita per noi.
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Se ti dico “Paolo Conte”, cosa rispondi?
Un uomo e un musicista di altri tempi. Una classe senza eguali. Generoso ed umile. Un giorno, ascoltando un brano da me scritto, Paolo Il Ferroviere, mi ha donato una frase, “Finalmente ho trovato un allievo”. Credo si sia pentito di averla detta dopo qualche minuto, ma ormai era troppo tardi, lo avevo già detto a tutti! Sono onorato della sua amicizia.

Facciamo un piccolo gioco: pensa a cinque città in cui sei atterrato per lavoro, e che ti hanno lasciato un ricordo particolare, e prova ad associare ad ognuna un brano musicale, tuo o di altri artisti.
Aeroporto di Victoria Falls, Africa. Il brano La fabbrica delle nuvole, uno dei brani a cui sono maggiormente legato, avendolo composto in uno dei miei numerosi viaggi in Africa, non da pilota ma da musicista. Mi ricorda Piero Wonger, un mio caro amico che mi ha fatto conoscere e girare il mondo facendo concerti ovunque.
Aeroporto di Noi Bai, Hanoi. In quel viaggio scrissi Roma Saigon. Toccai con mano la grande sofferenza di una guerra assurda, come del resto tutte le guerre lo sono.
Aeroporto di Milano Linate, una città meritocratica, che mi ha dato artisticamente molto. Il brano, “Quando Quando” di Pino Daniele, lo suonai con lui e Califano, in un concerto dove ci aveva invitato. Da allora lego a Milano quel brano e quel ricordo fantastico.
Aeroporto di Roma Fiumicino, il brano Roma nun fa la stupida stasera. Ogni volta che atterro a Fiumicino, vedo il ritorno a casa da mia moglie Carmela alla quale una volta ho dedicato questa fantastica canzone di Armando Trovajoli. Atterrando a Fiumicino inoltre passo sopra Civitavecchia. Li è sepolta mia mamma. Ci penso ogni volta che atterro.
Infine, aeroporto di Havana, Cuba. Li sono stato varie volte. Ho scritto un brano, in casa di Chucho Valdes, grazie a Edoardo Piloto, altro grande musicista. Si intitola semplicemente Havana. Devo dire che ho sempre avuto una grande fantasia per i titoli…

Allontanandoci un po’ dalla musica, che aria si respira in questo periodo nei corridoi di Alitalia?
Un’aria triste, qui c’è gente che ha dedicato una vita all’Alitalia. Un’aria di grande professionalità. Tutti nonostante il momento difficile passano giornate sui libri per aggiornamenti di rito che riguardano il personale di terra e di volo. Un’aria di passione e di speranza per tutte quelle persone che senza questo lavoro sarebbero perse. Comunque anche un’aria di speranza e di forza. Un’aria tersa, dove molte cose sono divenute più chiare, meno piacevoli, ma alla luce del sole è più facile orientarsi e guardarsi negli occhi. Capirsi, per ripartire insieme sotto un’altra luce.

Quali sono le emozioni a pochi giorni dal concerto in occasione di Piano City Milano?
Vivo la musica come una cosa naturale, nonostante ciò affronto ogni concerto con lo stesso terrore. Poi dopo i primi applausi mi rilasso, e do il meglio di me. Non mi risparmio mai, consegno tutto me stesso nelle mani di chi mi ascolta, consapevole che il mio pubblico sa manipolare i miei colori, con grande cautela e attenzione. Loro non seguono mode ne cliché. Io non li tradirò e loro non mi tradiranno. Un patto fatto di note azzurre.

Per concludere, una domanda di rito per BitsRebel: che significato dai al concetto di ribellione?
Il concetto di ribellione ha infinite chiavi di lettura. Ho sempre letto la ribellione in chiave di ” tenore”, da qualche anno l’ho trasposto in chiave di ” Do”. Apparentemente con un approccio più istintivo ma pieno di insidie e di colpi di scena. Sarà forse per i tagli addizionali che certe note richiedono… Scusate la metafora musicale.

BITS-RECE: Shady, Shady EP. Musica di traverso

BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
Cover ep
In un’edizione di Amici che resterà nella memoria (se ci resterà) come una delle più stanche e sbiadite, la presenza di Shady dava una nota di smalto e personalità.
Quando l’ho sentita per la prima volta al serale, davo per scontato che avesse già in tasca l’accesso alla finale, ma così, sorprendentemente, non è stato, ed è superfluo dire che ci siamo tutti persi la possibilità di ascoltare qualcosa che andasse al di là dell’usurato pop con il faccino pulito.
Per fortuna, fuori da Canale 5 la ragazza ha potuto contare sul supporto Boosta, che da insegnante all’interno del programma si è poi fatto carico anche della produzione di questo primo, omonimo EP.
Quelli presenti nel suo esordio discografico sono sei pezzi che lambiscono il territorio pop, ma si muovono meglio sui sentieri dell’elettronica e di un certo future bass, tutta roba che comunque non guarda all’Italia, ma punta gli occhi all’estero.
Shady è una di quelle artiste che possono benissimo non piacere (io neppure ho capito se mi piace davvero o no, ma di certo mi affascina), ma hanno un qualcosa addosso, negli occhi, nella voce, nell’aura o chissà dove, che te li fa osservare. Uno di quegli artisti che si capisce che hanno tutta la voglia di costruirsi una personale struttura comunicativa, anche a costo di allontanarsi dalla più ovvia delle formule radiofoniche.
La prova Shady ce le offe in pezzi come Come Next To Me, Loubutin o ancora più lampante nella rilettura di Rolling In The Deep, pezzo assai fragile da toccare data la sua elevata popolarità. La ragazza lo ha preso e lo ha spogliato di (quasi) tutto, facendone qualcosa di assai diverso dalla macchina da guerra magiaclassifiche sfornata da Adele.
Shady
Shady ha una di quelle personalità che non amano troppo i rettilinei, ma preferiscono mettersi di traverso, in obliquo, storte, con melodie sghembe e sequenze ritmiche intermittenti. Non segue binari, preferisce piegarli e tagliare per vie differenti, dritte a una meta che ha ben chiara in testa.
Lontana dall’essere un’artista “arrivata”, nel prossimo futuro Shady ha la grande possibilità di farci ascoltare qualcosa di diverso, offrirci il suo mondo.
È sicuramente tra i concorrenti più atipici che abbiano messo piede nello studio di Amici e, almeno per ora, sembra non essersene fatta plagiare troppo. Va protetta, accudita e sorvegliata a vista, anche per non farla sparire nell’oblio.
Io, in lei, un po’ ci confido.

#MUSICANUOVA: BoomdaBash, In un giorno qualsiasi

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Tra elementi raggae, soul, drum and bass e hip hop, In un giorno qualsiasi è il singolo segna il ritorno in musica dei salentini BoomdaBash, nonché il primo singolo con il quale la band approda in Universal Music.

La band parteciperà ai Wind Music Awards 2017 ritirando il premio per la loro hit certificata disco di platino Portami con te e sarà presto in tour in tutta Italia.

05/06 – ARENA DI VERONA – Wind Music award
24/06 – GALLIPOLI – Parco Gondar – apertura Damian Marley
04/07 – LEGNANO – Rugby Sound Fest
27/07 – ROMA – Villa ada
29/07 – SENIGALLIA (AN) – Mamamia
30/07 – ACQUARICA DEL CAPO (LE) – Sagra del grano
14/08 – APANI (BR) – Torre Regina Giovanna

Sfera Ebbasta Summer Tour 2017: partiti da Napoli i live estivi del Trap King italiano

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Dopo aver registrato il tutto esaurito con un tour che lo ha visto protagonista nelle principali città di mezza Europa, Sfera Ebbasta è tornato torna nuovamente alla dimensione live nello Sfera Ebbasta Summer Tour 2017, partito giovedì 1 giugno da Napoli e destinato a girare a penisola italiana per tutta l’estate.

Accanto ai maggiori successi e alle migliori hits che lo hanno consacrato quale idolo del nuovo rap, durante i nuovi concerti del rapper non mancherà l’occasione di ascoltare Dexter, brano che s’ispira al celebre cartone animato statunitense Il laboratorio di Dexter.
SFERA EBBASTA SUMMER TOUR

Queste le date

1/06 – NAPOLI – Mates festival
3/06 – BUSTO ARSIZIO (VA) – Zero Club
7/06 – PIACENZA – Villa Visconti
8/06- BERGAMO – Setai
10/06 – GHEDI (BS) -Florida
10/06 – SENIGALLIA (AN) – Mamamia
11/06 – ROMA – Ginnika Festival
13/06 – COMO – Made Club

1/07- TORINO – Life Club
7/07- GENOVA – Goa Boa Festival
8/07 – FOLLONICA (GR) – Disco Village
22/07 – CALASETTA (CI) – Acquarium
23/07 – RICCIONE – Acquafan
29/07 – Rimini – Bexy Bay

1/08 – CATANZARO – La scogliera
05/08 – CERVIA (RA) – Le indie
08/08 – GALLIPOLI (LE) – Praya
10/08 – CIVITANOVA (MC) – Tira a Volo
14/08 – FORTE DEI MARMI (GR) – Hangar
17/08 – ALASSIO (SV) – Le vele
23/08 – CATANIA – Afrobar
26/08 – CUNEO – Balla con i cinghiali festival
31/08 – MODENA – Festa dell’Unità

2/09 – TREVISO – Home Festival

#MUSICANUOVA: Baby K, Voglio ballare con te (feat. Andrés Ceballos)

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Si è fatta bionda e ha in testa una sola missione: ripetere il botto che due anni fa ha fatto diventare Roma-Bangkok un successo da 8 dischi di platino (ovvero 400 mila copie certificate) e oltre 170 milioni di views su Youtube.
Quest’anno Baby K ci prova con Voglio ballare con te e ad affiancarla è Andrés Ceballos, membro degli spagnoli Dvicio.

La formula del singolo con la Ferreri è stata replicata (un po’ troppo) al dettaglio: suoni reggaeton, testo estivo che più estivo non si può e Takagi & Ketra chiamati alla produzione.

La guerra a Despacito è aperta: ne riparliamo a settembre.

U2: Disponibile nei negozi tradizionali e in digitale “The Joshua Tree – 30 Years”

E’ disponibile nei negozi tradizionali e in digitale “The Joshua Tree – 30 Years”, l’album che celebra i 30 anni dalla pubblicazione del quinto album di studio della rock band irlandese.

Oltre alle 11 tracce dell’album originale, l’edizione super deluxe includerà anche registrazioni live del concerto del The Joshua Tree Tour del 1987 al Madison Square Garden, rarità e B-Sides dalle sessioni originali di registrazione dell’album.

Nell’edizione deluxe ci saranno inoltre remix di Daniel Lanois, St Francis Hotel, Jacknife Lee, Steve Lillywhite e Flood e un libro di 84 pagine con foto inedite scattate da The Edge durante la sessione fotografica del 1986 nel Mojave Desert.

Qui è possibile trovare le informazioni sui diversi formati: http://www.u2.com/news/title/the-joshua-tree-at-30.

“The Joshua Tree”, pubblicato il 9 marzo 1987, conteneva le hit “With Or Without You”, “I Still Haven’t Found What I’m Looking For” e “Where The Streets Have No Name” ed è andato al 1mo posto in UK, USA, Irlanda e in tutto il resto del mondo vendendo oltre 25 milioni di copie e catapultando Bono, The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr “da eroi a Superstar” (Rolling Stone).

Time Magazine dedicò agli U2 la copertina del numero di aprile del 1987 proclamandoli “Rock’s Hottest Ticket” e i successivi 12 mesi videro gli U2 fare la storia della musica mondiale.

Indimenticabile la registrazione del video di “Where The Streets Have No Name” sul tetto di un negozio di Los Angeles che paralizzò il traffico della città californiana e fruttò alla band un Brit Award e 2 Grammy Award (tra cui album dell’anno), i primi dei 22 ricevuti in carriera. L’estate del 1987 vede la Band tornare in Irlanda per 4 indimenticabili show live a Belfast, Dublino e Cork.

“The Joshua Tree era prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois. Le registrazioni sono avvenute negli storici Windmill Lane Studios di Dublino e alla Danesmoate House, dove successivamente andò a vivere Adam Clayton. 

Questa la tracklist originale di “The Joshua Tree”: “Where The Streets Have No Name”, “I Still Haven’t Found What I’m Looking For”, “With Or Without You”, “Bullet The Blue Sky”, “Running To Stand Still”, “Red Hill Mining Town”, “In God’s Country”, “Trip Through Your Wires”, “One Tree Hill”, “Exit”, “Mothers Of The Disappeared”.

Il The Joshua Tree Tour 2017 farà tappa in Italia il 15 e il 16 luglio allo Stadio Olimpico di Roma.

Tiziano Ferro: il video svela il palco del nuovo tour !

TIZIANO FERRO CON UN VIDEO IN ANTEPRIMA

SVELA IL PALCO DEL NUOVO TOUR NEGLI STADI!

Il countdown per il nuovo tour di Tiziano Ferro è iniziato!

In anteprima assoluta, l’artista svela alcuni dettagli del PALCO per il prossimo tour negli stadi.

“Una forma semplice con un format nuovo. Il palco si inserisce all’interno del pubblico ed è visibile a 270°. Le grafiche e gli effetti luce ci spiazzeranno. L’idea è quella di perdere i punti di riferimento… e tutto può accadere!”.

Ecco il video completo in cui Tiziano svela questi e altri dettagli:

https://www.youtube.com/watch?v=Fb3JoeOzJ-w&feature=youtu.be

Il nuovo attesissimo tour partirà da Lignano l’11 giugno e farà tappa in alcuni degli stadi più importanti in Italia, con doppie date a Roma e Bari e tre date allo Stadio San Siro di Milano.

Questo il calendario ufficiale del 2017: 

11 giugno LIGNANO (UD) – Stadio Teghil

16 giugno – MILANO Stadio San Siro

17 giugno – MILANO Stadio San Siro 

19 giugno – MILANO Stadio San Siro 

21 giugno – TORINO Stadio Olimpico

24 giugno BOLOGNA Stadio Dall’Ara

28 giugno – ROMA Stadio Olimpico

30 giugno – ROMA Stadio Olimpico

4 luglio BARI –  Arena della Vittoria 

5 luglio BARI – Arena della Vittoria

8 luglio MESSINA – Stadio San Filippo

12 luglio SALERNO  – Stadio Arechi

15 luglio FIRENZE  – Stadio Franchi