Ossigeno: un libro e un EP di sei inediti per Rkomi

“Non è un libro, non è un album.
Sono solo pensieri
È solo musica”.

Così Rkomi presenta Ossigeno, nuovo progetto composto da un libro e un EP in uscita il prossimo 13 luglio.

Reduce dal successo dell’album Io in Terra, primo disco ufficiale pubblicato nel 2017 certificato disco d’oro e in attesa del nuovo album previsto per il prossimo 2019, Rkomi torna con un libro a corredo di 6 inediti che racconteranno il suo mondo.

Nella carriera degli artisti a volte è necessario fermarsi e voltarsi indietro per poter guardare avanti e Ossigeno nasce proprio da questa esigenza: musica e parole, 112 pagine di pensieri, appunti, aneddoti e ricordi, dall’esordio di Dasein Sollen sino ad oggi, accompagnate della nuova musica.
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You Be – Opulenza: MYSS KETA remixa il suono “plastico” notturno di Milano

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ph. Lorenzo Fanfani

“Sabato sera, milano, una direzione: il Plastic. Il club è come una giungla tropicale , animata da un palpito felino. luci, cristalli, paillettes… Mi muovo tra la folla, li vedo: Sergio, Andrea, Lallo… saluto, salgo sul trono, ecco la gabbia: ci entro con un bicchiere di champagne in mano… una musica mi risuona nella testa, una sola parola descrive tutto questo: opulenza”.

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You Be – Opulenza Remix
è il suono di una notte di clubbing sfrenato, di sfarzo e scintillii di cristalli, dove illuminazioni e visioni notturne sono raccontate al ritmo di una italo disco contemporanea, in cui le note e le voci si riflettono come all’interno della celeberrima sala degli specchi del Plastic.

M¥SS KETA e Riva rimettono mano a You Be, inno “plastico” firmato da Jerry Bouthier, dj e produttore francese nonché volto noto della moda e fondatore della Continental Records, e Club Domani, i due re della disco/house e resident del sabato sera più cool di Milano (Sergio Tavelli e Andrea Ratti).

UNALTROFESTIVAL 2018: Svelata la line up completa.

ANNUNCIATA LA

LINE UP FINALE di UNALTROFESTIVAL 2018,

L’APPUNTAMENTO LIVE IMPERDIBILE DELL’ESTATE:

JAMES BAY

ADAM NAAS

ALBIN LEE MELDAU

ANDREA POGGIO

TYPO CLAN

DOMENICA 8 LUGLIO | MILANO

Via Circonvallazione Idroscalo, 41, Segrate

Biglietto: 35,00 € + d.p.

Prevendite disponibili su www.ticketone.it e www.vivaticket.it

Con ben cinque edizioni alle spalle, Unaltrofestival è uno degli appuntamenti musicali più attesi di tutto l’anno.

Sempre attento alle novità e in grado di spaziare tra i generi più vari, sospeso tra mainstream e alternativo, UNALTROFESTIVAL, il festival più poliedrico del capoluogo lombardo, torna per la sua VI edizioneDomenica 8 Luglio 2018, all’interno della sua consueta cornice: il verde dell’idroscalo di Milano, il polmone verde della città.

Punto di riferimento per tutti gli appassionati delle novità musicali, il festival annovera tra i suoi protagonisti Tame Impala, The Lumineers, Slowdive, Hozier, Editors, Daughter, Edward Sharpe & The Magnetic Zeros, Of Monsters and Men, MGMT, The Dandy Warhols, Horrors e tanti tanti altri.

– GLI ARTISTI –

JAMES BAY

Vincitore del Critics’ Choice Award ai Brit Awards 2015, del British Male Solo Artist ai Brit Awards 2016 e di un Ivor Novello Awards come “Most Performed Work”, James Bay arriva a Milano per un’UNICA DATA ITALIANA con il suo secondo album “Electic Lights” pubblicato il 18 Maggio via Universal Music.

I primi singoli estratti sono le bellissime “Us”, “Wild Love” e “Pink Lemonade”.

Dopo il clamoroso successo internazionale dei singoli “Hold Back The River”, primo posto nelle classifiche UK, disco d’oro in Italia, oltre 160 milioni di visualizzazioni su Youtube, e “Let It Go”, oltre 221 Milioni di views su Youtube,  James Bay è diventato uno dei nomi di punta del nuovo cantautorato internazionale.

Con “Chaos And The Calm”, il suo album d’esordio contenente i due singoli, James Bay ha ricevuto anche la nomina di “International Newcomer” agli ECHO Awards, “Best New Act” e “Best Solo Artist” ai Q Awards, e la candidatura di “Best Rock Album”, “Best Rock Song” e “Best New Artist” ai Grammy Awards 2016. Nel Regno Unito, il disco si è guadagnato il titolo di “Biggest New Artist Album Release” ed è stato certificato oro negli Stati Uniti, Germania, Australia, Svizzera; platino in Canada, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia; e doppio disco di platino nel Regno Unito, vendendo quasi 3 milioni di album in tutto il mondo.

ADAM NAAS

Alcune voci spazzano via tutto lungo il loro cammino, ti fanno salire i brividi lungo la schiena raffreddando il sangue e infiammando i sensi.

Adam Naas ha solo ventiquattro anni ma la sua voce è fenomenale e questo non è sfuggito alla band francese AaRON, che l’ha voluto come ospite ai loro concerti.

Con il suo primo singolo, “Fading Away”, ha saputo catturare l’attenzione di Les Inrocks e Clique.tv. Il suo stile francese, la sua anima oscura e romantica non sono passate inosservate.

Ogni linea dei suoi testi trasmette all’ascoltatore sentimenti intensi e onesti. I brani nostalgici e melanconici hanno definito la sua arte: un personaggio intimo, sorprendentemente sincero e soul-pop.

La sua voce profonda e sensuale accarezza la pelle, è carnale, ti entra dentro. Il suo mondo è un buco nero di sensazioni e sentimenti, tanto attraenti quanto disturbanti.

Oggi il ragazzo timido è diventato un superbo crooner, capace di proiettare un fascino e appeal di cui solo lui sembra inconsapevole. Il suo primo EP è stato pubblicato via Virgin / Mercury.

ALBIN LEE MELDAU

Albin Lee Meldau, giovane cantautore svedese di Göteborg, fa il suo debutto sulla scena musicale con l’album “About You”, in uscita il 1° giugno via Caroline.

L’album – anticipato dalla bellissima ballad voce e chitarra “Before & After” – segna l’arrivo sulla scena musicale di un artista dalla voce straordinaria.

“About You” contiene anche i singoli “The Weight Is Gone” “Same Boat” e “Lou Lou”.

Dopo un Ep, “Lovers”, uscito nel 2016 e contenente il successo “Let Me Go” in vetta alla Top 20 inglese, Albin Lee Meldau dimostrerà al pubblico le sue grandissime potenzialità.

Frontman della soul band The Magnolia, con cui nel 2014 ha vinto il premio come “Best Soul Band” agli Scandinavian Soul Awards, ha girato tutta l’Europa suonando negli angoli delle strade e in moltissimi club.

Il fermento su Albin continua a crescere in UK, dove il super singolo “The Weight Is Gone” è in alta rotazione su BBC2.

ANDREA POGGIO

Pubblicato lo scorso 17 novembre,“Controluce” è il disco d’esordio di Poggio, una raccolta di nove canzoni che spaziano dal pop elettronico (“Miraggi Metropolitani”) alla tradizione italiana (“Vento d’Africa”), dall’art rock (“Addormentarsi”), all’avanguardia ed alla musica sperimentale (“I Turisti”), come se si tracciasse una linea ideale tra i Talking Heads e Paolo Conte, passando per i Matia Bazar di “Tango” e la Kate Bush di inizio anni ottanta.

Scritto nell’arco di tre anni, “Controluce” è stato registrato traMilano e New York dal produttore statunitense Eli Crews. Alle registrazioni hanno partecipato Enrico Gabrielli (Calibro 35 e PJ Harvey), il percussionista Sebastiano De Gennaro (Baustelle e Daniele Silvestri), Yoko Morimyo (violinista nell’ensemble di musica contemporanea Trio Edison) ed Adele Nigro (Any Other).

Andrea Poggio nasce ad Alessandria nel 1982. Nel 2006 fonda i Green Like July, gruppo con il quale incide tre dischi – “May This Winter Freeze My Heart” (Candy Apple Records, 2005), “Four-Legged Fortune” (Ghost Records, 2011) e “Build a Fire” (La Tempesta, 2013) – tutti molto ben accolti da pubblico e stampa specializzata. “Controluce” è il suo primo album solista ed è un racconto in nove episodi dove la città verticale e chiassosa di “Miraggi Metropolitani” lascia improvviso spazio ai profumi selvatici di “Mediterraneo”, dove le visioni oniriche e i rapidi saliscendi di “Addormentarsi” si dissolvono nella quiete e nel ricordo di “Vento d’Africa”.

TYPO CLAN

Il Typo Clan si forma nell’autunno del 2015 dall’idea di 2 musicisti italiani, Daniel Pasotti e Manuel Bonetti. Per un anno i due si chiudono in casa e si concentrano sulla produzione di musica che nasce dagli ascolti più vari: rap anni ’90 italiano e americano, abstract hip hop e pop-rock con artisti di riferimento come Gorillaz, Beck e Jungle.

Ne escono una ventina di pezzi, 10 dei quali vengono selezionati per il loro primo lavoro in studio “Standard Cream”.

In completa controtendenza rispetto al trend attuale il Typo Clan presenta un live suonato in 5 elementi, Pasotti, Bonetti e altri 3 musicisti italiani, nel Clan dal 2016.

 

Pour L’amour: Achille Lauro tra futuro, libertà e sambatrap

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Benvenuti nel futuro.
Potrebbe essere questo il saluto rivolto all’ascoltatore dall’angelo glam che campeggia sulla copertina di Pour L’amour, il nuovo album di Achille Lauro, lavorato e prodotto in tandem con il fidato Boss Doms. “Questo disco ha il suono del futuro, perché dentro abbiamo mescolato generi diversi, come nessuno aveva mai fatto prima”, dichiara con fierezza il diretto interessato. “I miei fan lo sanno, non faccio mai un disco uguale all’altro, non mi piace creare un follow up di qualcosa che ho già fatto, per cui questo album è completamente diverso dal precedente, e così lo saranno i successivi”.
Quando parla dei prossimi dischi, Achille Lauro lo fa a ragion veduta, dal momento che lui stesso ha dichiarato che durante la lavorazione di questo album è stato prodotto materiale sufficiente anche per i prossimi due album: “Ci siamo chiusi in una villa lussuosa dispersa da qualche parte in Italia, e per un paio di mesi siamo rimasti lì dentro con 15 persone e un sacco di altra gente e amici che ci sono venuti a trovare, come Gemitaiz, con cui abbiamo scritto Purple Rain, una sorta di tributo alla nostra maniera a Maria Maria di Santana. In questa villa abbiamo vissuto in completa libertà, come se fossimo nel 1970, con 10 chili di marijuana, e abbiamo prodotto materiale per una trilogia di album, di cui questo è il primo capitolo: ognuno dei tre avrà un mood differente”.

Il risultato è qualcosa di ibrido, folle, esagerato, sicuramente ambiguo, come del resto Achille Lauro ha da sempre voluto apparire, a cominciare dalla sua immagine: “Sono stato il primo a presentarmi con un’immagine ambigua, indossando abiti femminili, e oggi lo fanno tutti, oggi l’ambiguità è una moda: i miei coetanei sono figli miei. Volendo fare un paragone, io e Boss siamo i David Bowie del 2018, i miei riferimenti pescano soprattutto dal passato, perché la vera musica era lì: Nirvana, Jim Morrison, Mina, Califano, ma anche da un film come Velvet Goldmine. Ho sempre anticipato i tempi, e anche oggi l’ho fatto con un disco come questo, proponendo un’altra invenzione mia e di Boss Doms, la sambatrap“.
Ecco, se Pour L’amour ha una parola chiave, forse è proprio sambatrap. A spiegarne il significato da dietro i suoi occhiali da sole rossi e psichedelici è Boss Doms: “Il nome è legato anche a un’esigenza estetica: avremmo potuto chiamarlo anche cariocatrap o mambotrap, perché sono tutte sfumature diverse di uno scenario musicale più ampio che rimanda all’America latina. Sambatrap è sembrata la definizione più immediata per rendere l’idea anche a chi non ha una conoscenza approfondita di quella musica”.

Foto Posata Achille Lauro e Boss Doms
ph. Virginia Bettoja e Floriana Serani

Vietato restare confinati nell’ambito del rap quindi, come è già molto evidente fin dalla prima traccia, Angelo blu, realizzata insieme a Cosmo, nome abbagliante della nuova scena elettro-indie italiana: un pezzo techno ed elettronico (“è la fusione di almeno quattro o cinque cose diverse, ma sorprendentemente Cosmo ha prodotto la parte più samba, Boss quella più techno”, sottolinea Lauro) che ruota attorno a immagini metaforiche di droga per descrivere la dipendenza dell’amore.
Subito a seguire è invece uno degli episodi più deliranti dell’album, BVLGARI, che non si limita però – come ci si aspetterebbe da un rapper – a un’ostentazione di lusso: qui l’immaginario corre all’attualità e alla cronaca, con il riferimento ai Casamonica e allo scandaloso funerale con carrozza, cavalli bianchi e petali di rosa, il richiamo al mondo degli zingari: il tutto immerso in un’overdose di beat sparati a mille, con la voce che alterna toni maschili e femminili, sempre all’insegna della totale libertà. Come del resto emerge in Non sei come me, pezzo nato per rompere le barriere dell’omologazione.
Inevitabile che il discorso si sposti verso la questione dei migranti, con i recenti sviluppi di cronaca, ma Lauro non si sbilancia molto: “Il rispetto per i diritti dell’uomo va garantito, e il razzismo è una stronzata”.
Si parla di amore sofferto in Mamacita, frutto della fusione di 15 tracce diverse, fino ad arrivare al risultato sperato: “Sentivo il bisogno di qualcosa di diverso, meno cazzone del resto dell’album, meno danzereccio”, spiega Boss Doms.
Sorprendente la chiusura, affidata a Penelope: “Volevamo un pezzo che restasse per i prossimi dieci anni: questo è un pezzo in cui parlo dei miei amori finiti male, ma anche dell’amore per il mio lavoro, ed è volutamente spoglio e acustico”.
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Mentre i live sono in fase di allestimento e si pensa già a qualcosa di teatrale con l’accompagnamento della “band più stronza in circolazione”, Achille Lauro annuncia anche di essere impegnato alla sua prima regia nella lavorazione di un primo docu-musical della durata di 60 minuti. Saranno in totale tre e andranno in proiezione al cinema, ognuno incentrato su una diversa canzone dell’album, ma riprendendo anche materiale degli anni passati.

#MUSICANUOVA: Edwyn Roberts, 2 minuti di calma

Cover 2 Minuti Di Calma
“Mi sono preso il tempo necessario per coltivare la mia nuova musica perché la fretta non porta mai al risultato migliore. Questo è anche il messaggio della canzone: non cercare di ottenere tutto e subito, assaporare le piccole cose quotidiane, convivere coi tormenti e prendersi i tempi necessari per far crescere le proprie aspirazioni”. 

Il tempo, concetto centrale del singolo che inaugura il percorso cantautorale di Edwyn Roberts. Dopo essersi fatto conoscere ad Amici e aver scritto brani – tra gli altri – per Laura Pausini, Malika Ayane e Arisa, Edwyn si mette ora in primo piano anche in veste di interprete con un brano che invita a evadere dal caos della routine, anche solo per poco. Anche solo per due minuti, due minuti di calma.

CLAUDIO BAGLIONI: TRIPLICANO le date di BARI e ACIREALE e si aggiunge un nuovo appuntamento a PERUGIA.

Il 2018 celebra mezzo secolo di storia della musica italiana

CLAUDIO BAGLIONI 

CONTINUA INARRESTABILE IL SUCCESSO

PER IL TOUR

TRIPLICANO LE DATE DI BARI E ACIREALE

SI AGGIUNGE UN NUOVO APPUNTAMENTO A PERUGIA 

E a grande richiesta

A MARZO 2019 IL TOUR RIPRENDE DA LIVORNO

CON L’IMPERDIBILE SECONDA PARTE DI AL CENTRO

 

Cresce l’attesa per il tour AL CENTRO che, a partire da ottobre 2018, vedrà CLAUDIO BAGLIONI protagonista nelle principali arene indoor d’Italia, dove grazie al palco al centro il pubblico sarà disposto a 360 gradi.

A conferma dell’affetto e dello straordinario interesse da parte del pubblico per la storia musicale del cantautore, si aggiungono ora 3 nuove date ai live già annunciati: Perugia (30 ottobre), Bari (8 novembre) e Acireale (4 novembre). 

E per far fronte alla grande richiesta di biglietti e permettere a tutti di ripercorrere insieme all’artista mezzo secolo di suoi indimenticabili successi, a marzo 2019 CLAUDIO BAGLIONI tornerà nuovamente sul palco con la seconda parte del tour AL CENTRO. 

Queste le date della prima parte del tour AL CENTRO (prodotto e organizzato da F&P Group): 16 e 17 ottobre al Nelson Mandela Forum di FIRENZE; 19, 20 e 21 ottobreal Pala Lottomatica di ROMA; 23 e 24 ottobre al Pala Prometeo di ANCONA; 26, 27 e 28 ottobre al Mediolanum Forum di MILANO; 30 ottobre (NUOVA DATA) al Pala Evangelisti di PERUGIA; 2, 3 e 4 novembre (NUOVA DATA) al Pal’Art Hotel di ACIREALE (CT); 6, 7 e 8 novembre (NUOVA DATA) al Pala Florio di BARI; 10 e 11 novembre al Pala Sele di EBOLI (SA); 13 e 14 novembre all’Unipol Arena di BOLOGNA; 16 e 17 novembre alla Kioene Arena di PADOVA; 20 e 21 novembre al Pala George di MONTICHIARI (BS); 23 e 24 novembre al Pala Alpitour di TORINO. 

A seguito dell’eccezionale chiamata, a marzo il tour riprende con NUOVI imperdibili APPUNTAMENTI LIVE:

16 marzo al Modigliani Forum di LIVORNO

26 marzo al Palasport di REGGIO CALABRIA

2 aprile a Pala Rubini Alma Arena di TRIESTE

5 aprile al Forest National di BRUXELLES (inizio show ore 20.00 – info: www.gracialive.be)

7 aprile al Hallenstadion di ZURIGO (inizio show ore 19.00 – info: www.abc-production.ch)

9 aprile a RDS Stadium di GENOVA

15 aprile al Palaverde di TREVISO

24 aprile a Nelson Mandela Forum di FIRENZE

I biglietti per le nuove date saranno disponibili in esclusiva in prevendita per gli iscritti al Fan Club dalle ore 11.00 di lunedì 25 giugno. Dalle ore 11.00 di mercoledì 27 giugno, invece, i biglietti saranno disponibili su TicketOne.it e dalle ore 11.00 di mercoledì 4 luglio nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.fepgroup.it). RTL 102.5 è radio partner dei live. 

Prima di essere impegnato con i concerti di AL CENTRO TOUR, CLAUDIO BAGLIONI tornerà sulle scene live con i tre rivoluzionari concerti all’ARENA DI VERONA, venerdì 14 (SOLD OUT), sabato 15 (SOLD OUT) e domenica 16 settembrein cui l’anfiteatro veronese ospiterà, per la prima volta, un concerto con il PALCO AL CENTRO e TUTTI I POSTI DELL’INTERO ANFITEATRO NUMERATI: un triplo rivoluzionario evento di un artista che non smette mai di affascinare e sorprendere con le sue spettacolari “prime volte”.

Per ben tre sere, quindi, uno degli spazi d’arte e per l’arte più belli del mondo, si stringerà intorno a Baglioni, al suo super-gruppo e a una grande compagnia di performer, per una epocale prima volta musicale, artistica e scenografica. 

50 anni vissuti in musica, 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Sono i numeri essenziali di una carriera unica e irripetibile: quella di CLAUDIO BAGLIONI, musicista, autore, interprete, che, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, è riuscito a conquistare una generazione dopo l’altra, grazie a un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d’autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz, rivoluzionando il concetto stesso di performance live – il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni negli stadi e ancora il primo, nel 1996, a “far scomparire il palco” e portare la scena al centro delle Arene più importanti e prestigiose d’Italia – in ambito musicale, sociale e televisivo.

WIND SUMMER FESTIVAL: ecco i primi nomi degli oltre 60 artisti italiani ed internazionali che si esibiranno in Piazza del Popolo a Roma.

ECCO I PRIMI NOMI DEGLI OLTRE 60 ARTISTI

ITALIANI E INTERNAZIONALI DEL 

WIND SUMMER FESTIVAL

L’IMPERDIBILE APPUNTAMENTO CON LA MUSICA DELL’ESTATE! 

il 22, 23, 24 e 25 GIUGNO in PIAZZA DEL POPOLO a ROMA!

 

J- Ax & Fedez, Bob Sinclar, Annalisa, Malika Ayane, Bianca Atzei, Autogol, Benji & Fede, Alessio Bernabei, Mario Biondi, Biondo, Boomdabash e Loredana Bertè, Briga, Luca Carboni, Carl Brave e Francesca Michielin, Carmen, Cosmo, CNCO, Dark Polo Gang, Diodato, Dolcenera, Einar,Elodie e Michele Bravi, Emis Killa, Emma, Ermal Meta, Ex OtagoLorenzo Fragola ft. Gazzelle, Fred De Palma, Ghali, Achille Lauro con Cosmo, Le Vibrazioni, Betta Lemme, Maneskin, Alice Merton, Merk & Kremont, Francesca Michielin, Mihail, Fabrizio Moro e Ultimo, Motta, Nesli, Enrico Nigiotti, Noemi, Ofenbach, Lost Frequencies, Irama, Max Pezzali, Negrita, Gue Pequeno, Sofia Reyes, Riki e CNCO, Shade, Lo Stato Sociale ft. Luca Carboni, Takagi & Ketra con Giusy Ferreri, Anna Tatangelo, Thegiornalisti, The Kolors, Thomas, Yeter & Cecilia Krull, Ultimo, Vegas Jones, Le Vibrazioni ft. Jake La Furia, Nina Zilli, gli youtuber Amedeo Preziosi, Riccardo Dose e Simone Pacello…e tanti altri!

                                                                       

CONDUCE

ILARY BLASI

con RUDY ZERBI e DANIELE BATTAGLIA

 

Manca poco al “WIND SUMMER FESTIVAL”, l’imperdibile appuntamento con la musica dell’estate, da domani (22 giugno) a lunedì in Piazza del Popolo a Roma (dalle ore 20.00 – ingresso gratuito) e prossimamente in onda in prima serata su Canale 5. 

Questi i primi nomi degli oltre 60 artisti italiani e internazionali che si alterneranno nelle 4 serateJ- Ax & Fedez, Bob Sinclar, Annalisa, Malika Ayane, Bianca Atzei, Autogol, Benji & Fede, Alessio Bernabei, Mario Biondi, Biondo, Boomdabash e Loredana Bertè, Briga, Luca Carboni, Carl Brave e Francesca Michielin, Carmen, Cosmo, CNCO, Dark Polo Gang, Diodato, Dolcenera, Einar, Elodie e Michele Bravi, Emis Killa, Emma, Ermal Meta, Ex Otago, Lorenzo Fragola ft. Gazzelle, Fred De Palma, Ghali, Achille Lauro con Cosmo, Le Vibrazioni, Betta Lemme, Maneskin, Alice Merton, Merk & Kremont, Francesca Michielin, Mihail, Fabrizio Moro e Ultimo, Motta, Nesli, Enrico Nigiotti, Noemi, Ofenbach, Lost Frequencies, Irama, Max Pezzali, Negrita, Gue Pequeno, Sofia Reyes, Riki e CNCO, Shade, Lo Stato Sociale ft. Luca Carboni, Takagi & Ketra con Giusy Ferreri, Anna Tatangelo, Thegiornalisti, The Kolors, Thomas, Yeter & Cecilia Krull, Ultimo, Vegas Jones, Le Vibrazioni ft. Jake La Furia, Nina Zilli, gli youtuber Amedeo Preziosi, Riccardo Dose e Simone Pacello…e tanti altri! 

Per la prima volta sul palco del Wind Summer Festival, ILARY BLASI che condurrà le quattro serate insieme a RUDY ZERBI e DANIELE BATTAGLIA. 

Anche quest’anno, Il WIND SUMMER FESTIVAL” oltre ad ospitare i big della musica italiana, darà spazio a 6 giovani artisti emergenti che sfidandosi tra loro avranno la possibilità di esibirsi davanti al grande pubblico. Questi i nomi dei 6 giovani artisti in gara: Federica Abbate, Albert, Fasma, Le Deva, Quentin 40, Maryam Tancredi.

Il meccanismo di votazione sarà come quello delle scorse edizioni, ancora una volta sarà “la musica che vota la musica”! I 6 giovani in gara, si sfideranno a coppie nel corso dei primi tre appuntamenti e saranno votati dagli artisti big ospiti del “WIND SUMMER FESTIVAL” e da una giuria di giornalisti musicali e televisivi del web. Ogni sera verrà decretato un vincitore di tappa e i tre vincitori si sfideranno in occasione del quarto appuntamento, durante il quale verrà eletto il vincitore finale della categoria Giovani.

Romina Falconi, scosse elettriche e poesia

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Lo ha intitolato In certi sogni canto nuda, riprendendo in parte il titolo del primo album Certi sogni si fanno attraverso un filo d’odio, e in parte lasciando emergere l’intenzione di spogliarsi, per dare alle parole ancora più peso di quanto già non ne avessero con la loro precedente veste pop.

Chi si è già imbattuto tra le pagine di questo blog sa quanto grande sia la stima che nutro per Romina Falconi, forse l’unica che in Italia possa ambire al titolo di popstar rivaleggiando con le colleghe straniere, quelle a cui tutte le nostre cantanti guardano, ma che poi nessuna si azzarda a sfidare.
Romina no, Romina ha la stessa attitudine sfrontata delle superstar, Romina osa, gioca con la sua femminilità e con l’immagine, se ne frega dei moralisti e ci mette la testa, consegnando nelle sue canzoni testi che non risparmiano il dolore, il volto crudo della vita, ma che nello stesso tempo sa mostrare anche il suo scintillio. Tutto questo Romina lo fa con il pop, e con il primo album – uscito ormai più di due anni fa – aveva steso un manifesto di vita ricoperto di glitter e di spine, sorprendente, probabilmente inedito qui nel Bel Paese.

Ora, la Falconi fa un passo in più: fa una selezione di quel disco (10 brani per la precisione), la spoglia e la riveste di sintetizzatori, tastiere, corde elettriche e percussioni. In una parola, ne fa una versione elettroplugged, tutta rigorosamente suonata, e la intitola, appunto, In certi sogni canto nuda.  
Ecco allora un tappeto sintetico spalmarsi come una scie di stelle cadenti su Playboy, scelta per l’apertura, ecco l’incedere solenne di La tempesta perfetta, per la prima volta accompagnata dalla musica (nel primo disco era presente come ghost track a cappella), ecco i poderosi muri di suono sintetico al confine dell’indie rock innalzati su Circe, ecco l’ipnosi elettronica di Stupida pazza

Lista nera si trasforma in un’oscura e vibrante prova synthpop che potrebbe essere uscita dalla darkwave degli anni ’80, così come la rivoluzione tra club e rock compiuta per Il mio prossimo amore.
Infine, a chiudere è un medley tra Viva e lei e Un filo d’odio, aperto da un onirico velo di sintetizzatori che volge all’improvviso in un’articolata piano version.

Con In certi sogni canto nuda il pop dell’origine tramuta, cambia pelle con metallo ed elettricità, compiendo virate a volte drastiche, violente, vorticose, con arrangiamenti che sembrano ideali anche per una riproposizione dal vivo.
E poi c’è la poesia di Romina Falconi, che rimane una garanzia.  

#MUSICANUOVA: Lene, Domani è un altro giorno

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“Ogni tentativo di azione o reazione nella vita di questi ragazzi è quasi sempre prontamente stroncato dall’ennesima nuova delusione. Questo racconto nella canzone: per tutto il testo cerco di essere ottimista, programmo viaggi esotici, canto addirittura un ritornello in maggiore, ma, nel brano come nella vita, succede sempre qualcosa che non manca di ricordarci che “Domani è un altro giorno… infame e senza un sogno”. L’unica è riderci sopra, seppure amaramente. E, sinceramente, ammetto di avere riso davvero tanto scrivendo il testo”.

Scritta da Lene insieme a Theo Girardi, Domani è un altro giorno parla del contrasto tra i sogni di quando si era ragazzini e la realtà quotidiana di oggi.
Lene ha scritto il brano pensando a se stessa, ma soprattutto ai suoi amici e coetanei: l’amica commessa con turni sfiancanti, sottopagata e con sempre meno diritti; l’amico che risponde al call center, si lascia maltrattare per ore e deve abbassare la testa per essere produttivo e per non rischiare che l’agenzia interinale non lo richiami; gli amici camerieri la cui schiena invecchia prima del dovuto.

Ha pensato alla gente che da giovane ha sognato altro, addirittura studiato altro e che invece torna a casa del tutto spersonalizzata perché non si riconosce più in quello che fa.