Dal 23 novembre Luchè porta il suo “Potere” live in tutta Italia

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Dopo l’uscita del suo ultimo album Potere, pubblicato lo scorso 29 giugno, Luchè annuncia la partenza del Potere live tour, il nuovo tour che lo vedrà protagonista nei principali club della penisola italiana per tutta la stagione invernale.

La tournée inizierà il 23 novembre da Bologna per proseguire fino al 23 febbraio a Catania.

Luca Imprudente, tra le più interessanti penne della scena urban italiana e cresciuto nella periferia di Napoli, ha esordito verso la fine degli anni novanta col gruppo Co’Sang per poi intraprendere la carriera da solista entrando in Roccia music, l’etichetta di Marracash.

Durante il “Potere live tour”, il rapper proporrà dal vivo tutti i brani tratti dall’ultimo album, senza dimenticare i maggiori successi che hanno segnato la sua carriera, da Torna da Me a Potere sino a Lv & Balmain  e O’ Primmo Ammore, nonché colonna sonora della nota serie tv Gomorra.

Le prevendite delle nuove date del Potere live tour, sono disponibili sui canali di Thaurus Music. L’intero tour è ideato e organizzato da Thaurus Live.

Questo il calendario finora confermato:
23 novembre – Bologna, Kinder garden
24 novembre – Firenze, Viper
7 dicembre – Brindisi, Dopolavoro
8 dicembre – Potenza, Moonlight
22 dicembre – Bari, Demodè
5 gennaio 2019 – Napoli, Palapartenope
12 gennaio 2019 – Senigallia, Mamamia
19 gennaio – Torino, Wow club
26 gennaio 2019 – Milano, Alcatraz
9 febbraio 2019 – Roma, Orion
16 febbraio 2019 – Treviso, New age
23 febbraio 2019 – Catania, ecs dogana

MARCO MENGONI: già 40.000 biglietti venduti. Raddoppiano le date a Milano e all’Arena di Verona.

Già 40mila biglietti venduti
Raddoppiano le date al Mediolanum Forum di Milano e all’Arena di Verona
A quattro giorni dall’apertura delle prevendite sono già 40mila i biglietti venduti per #MengoniLive2019, il tour prodotto e distribuito da Live Nation che seguirà la release del nuovo disco di inediti di Marco Mengoni, disponibile dal 30 novembre.
Dopo la presale esclusiva sulla app ufficiale Marco Mengoni e su Mylivenation.it, proseguono le vendite per le tappe già annunciate, a cui si aggiungono due nuove date: la prima al Mediolanum Forum di Milano prevista per il 2 maggio 2019 e la seconda prevista per il 25 maggio 2019 nell’incredibile scenario dell’Arena di Verona.
Le vendite per le due nuove date apriranno oggi alle ore 16.00 su tutti i canali ufficiali e in tutti punti vendita autorizzati.
#MENGONILIVE2019 – LE DATE

27 APRILE TORINO – PALA ALPITOUR
1 MAGGIO MILANO – MEDIOLANUM FORUM
2 MAGGIO MILANO – MEDIOLANUM FORUM NUOVA DATA
8 MAGGIO ROMA – PALALOTTOMATICA
13 MAGGIO BARI – PALAFLORIO
16 MAGGIO CASERTA – PALA DECO’
18 MAGGIO EBOLI – PALASELE
21 MAGGIO FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
24 MAGGIO VERONA – ARENA DI VERONA
25 MAGGIO VERONA – ARENA DI VERONA NUOVA DATA
29 MAGGIO RIMINI – RDS STADIUM
30 MAGGIO BOLOGNA – UNIPOL ARENA

Nel nome di Marlena. I Maneskin al debutto con Il ballo della vita

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A distanza di quasi un anno lo possiamo dire senza troppi dubbi: se l’ultima edizione di X Factor ha avuto un vincitore, sono i Maneskin. O meglio, i Måneskin, scritto con il circolino sulla a, visto che il loro nome è un termine danese che vuol dire “chiaro di luna”.

D’altronde, a dirlo sono i numeri, con il doppio platino dei singoli Chosen e Morirò da re e il disco d’oro che si è già aggiudicato Torna a casa, l’ultimo singolo pubblicato solo poche settima fa. E poi c’è un tour in partenza a novembre che sta facendo incetta di sold out in tutta Italia.
In meno di un anno, Damiano, Victoria, Thomas e Ethan si sono visti stravolgere la vita, anche se assicurano di essere rimasti i ragazzi che erano prima di arrivare ad X Factor, quando le loro giornate erano ancora divise tra la scuola al mattino e le prove al pomeriggio: vivono ancora con i genitori, non fanno tardi la sera e con i primi guadagni dicono di essersi tolti solo dei piccoli sfizi, “robetta”, come dice Damiano. D’altronde, con in tasca solo 18 anni (questa l’eta media della band) le follie da rockstar hanno ancora tutto il tempo per arrivare. Per il momento il loro pensiero si concentra sulla musica e sugli studi da finire come privatisti tra un impegno e l’altro.

Di sicuro, in quest’ultimo anno sono cresciuti tanto, si sono responsabilizzati, hanno acquisito qualche sicurezza in più e sono migliorati anche dal punto di vista tecnico, tanto da essere ora pronti all’uscita del loro primo album, Il ballo della vita.
Un titolo che vuole riassumere tutti i movimenti e le emozioni dell’esistenza.

Dentro all’album, assicurano, c’è tutta la loro essenza, quella di quattro personalità differenti, ma che trovano punti in comune nell’unione del rock e del funk, stile che è ormai diventato il loro marchio di fabbrica. In effetti, per essere una band solo agli inizi, stanno dimostrando di possedere un’identità già molto ben definita: hanno punti di riferimento che spaziano dai Led Zeppelin a Bowie e possiedono una gustosa voglia di giocare con la moda e il look, con abbinamenti non sempre scontati e quel tanto di ironia che gli permette di mantenere ancora un sano sorriso su quello che fanno.
Insomma, quella famosa esibizione sul palco di X Factor con Damiano in tacchi e mascara alle prese con la pole dance non sembra essere stata solo la trovata spettacolare di un momento, ma si inserisce in un contesto di piena libertà creativa che la band ha intenzione di continuare a seguire.

Anche nei confronti degli haters i ragazzi hanno imparato a mettere in atto una sana leggerezza lasciandosi scivolare addosso i commenti negativi e le critiche apparse sui social: anzi, l’uscita del disco è stata anticipata dalla pubblicazione su manifesti dei messaggi negativi che hanno ricevuto. Come dire, “parlate pure, noi facciamo la nostra strada”.
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Hanno anche dato vita a un personaggio immaginario, Marlena, una sorta di musa che incarna la spirito della band e che viene evocata in diversi brani dell’album, quasi a creare un filo conduttore di un vero e proprio concept.

L’album si divide tra testi in italiano e inglese e vede la presenza di un solo ospite, forse non quello che ci si sarebbe potuti immaginare più facilmente: Vegas Jones.
“Lo stimiamo molto, abbiamo anche suonato una sua cover, e la trap è un genere che in questo momento ci influenza molto, anche se non siamo artisti trap”, dice Damiano.
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Quasi in contemporanea al disco, il 24 ottobre è stato anche proiettato al cinema This Is Måneskin, il docu-film scritto dalla band. Una serata-evento a cui i Måneskin hanno partecipato con una performance live trasmessa in diretta in tutte le sale.
Il docu-film, che racconta il rapporto di amicizia tra i membri della band e segue le fasi della realizzazione dell’album, andrà in onda su Sky Uno il 26 ottobre alle 20:15, in replica domenica 28 ottobre alle 18:40 e poi su Sky Atlantic.
Dal 26 ottobre sarà disponibile in esclusiva on demand su TIMVISION dove si potrà rivedere ogni volta che si vorrà.

Il 10 novembre i ragazzi partiranno per un tour che li terrà impegnati fino a fine anno per poi riprendere a marzo, con date che si stanno via via aggiungendo.

Questo il calendario:
10 novembre 2018 – SENIGALLIA (ANCONA) – MAMAMIA – DATA ZERO – SOLD OUT
14 novembre 2018 – FIRENZE – OBIHALL – SOLD OUT
15 novembre 2018 – PADOVA – GRAN TEATRO GEOX – SOLD OUT
17 novembre 2018 – BOLOGNA – ESTRAGON – SOLD OUT
18 novembre 2018 – BOLOGNA – ESTRAGON – SOLD OUT
23 novembre 2018 – MILANO – FABRIQUE – SOLD OUT
24 novembre 2018 – MILANO – FABRIQUE – SOLD OUT
30 novembre 2018 – BARI – DEMODE’ – SOLD OUT
1 dicembre 2018 – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA – SOLD OUT
6 dicembre 2018 – BRESCIA – GRAN TEATRO MORATO – SOLD OUT
9 dicembre 2018 – VENARIA (TORINO) – TEATRO DELLA CONCORDIA – SOLD OUT
12 dicembre 2018 – FIRENZE – OBIHALL – SOLD OUT
14 dicembre 2018 – ROMA – ATLANTICO – SOLD OUT
15 dicembre 2018 – ROMA – ATLANTICO – SOLD OUT
20 dicembre 2018 – MILANO – FABRIQUE – SOLD OUT

7 marzo 2019 – Bologna @ Estragon –  NUOVA DATA
 8 marzo 2019 – Bologna @ Estragon – SOLD OUT
13 marzo 2019 – Firenze @ OBIHall
15 marzo 2019 – Fontaneto d’Agogna (Novara) @ Phenomenon
16 marzo 2019 – Venaria (Torino) @ Teatro della Concordia SOLD OUT
22 marzo 2019 – Padova @ Gran Teatro Geox

24 marzo 2019 – Milano @ Fabrique – SOLD OUT
30 marzo 2019 – Roma @ Atlantico Live – SOLD OUT
6 aprile 2019 || Roma @ Atlantico Live – NUOVA DATA
7 aprile 2019 || Milano @ Fabrique – NUOVA DATA

 

Tra r’n’b, nu-soul e jazz. Il viaggio di Ainé da Roma all’America, fino a Giorgia

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Ainé
 è nato nel 1991, ma quella che ha alle spalle è un’esperienza già molto variegata, che lo ha portato anche in giro per il mondo.

Animato da passione per la cultura della musica black in tutte le sue declinazioni, Arnaldo Santoro – questo è il nome con cui è registrato all’anagrafe – ha studiato prima al college di musica Saint Luiss e poi all’Accademia di Musica di Roma. Successivamente si è trasferito fino a Los Angeles per frequentare la Venice Voice Accademy, mentre nel 2015 si è aggiudicato una borsa di studio al Berklee College of Music di Boston messa in palio da Umbria Jazz.
Negli stessi anni è stato in tourneè teatrale con Gegè Telesforo, con cui ha anche scritto il singolo Last Goodbye, mentre per il singolo Dopo la pioggia si è guadagnato l’importante featuring di Sergio Cammariere.


Nel 2016 è arrivato il suo album di debutto, Generation One, frutto di una grande ricerca musicale e che vede presenti di ospiti come Ghemon, Gemello e Davide Shorty.

Un curriculum notevole, che dall’agosto 2017 ha acquisito ancora più valore quando Universal Music ha deciso di metterlo sotto contratto: dopo il primo EP Uni-verso uscito lo scorso anno, prossimamente è previsto anche l’arrivo di un nuovo album, già anticipato dal singolo Ormai.
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Tra r’n’b, nu-soul e jazz, la voce di Ainé si sta facendo sempre più sentire nel panorama italiano, guadagnandosi anche la stima e la fiducia dei grandi interpreti: è proprio di questi ultimi giorni infatti la notizia che Giorgia lo ha voluto accanto a sé nella cover di Stay di Rihanna, che sarà contenuta nell’album Pop Heart in uscita il prossimo 16 novembre.
Questo non è però il primo incontro tra i due: nel video di Non mi ami lo ritroviamo infatti al pianoforte.

BITS-RECE: Tamino, Amir. Malinconica e devastante bellezza

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
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C’è qualcosa di affascinante e implacabile che percorre per intero Amir, album di debutto di Tamino. E’ qualcosa che non ha nome, se non quello dell’emozione, un’emozione dolcissima, consolatoria ed efferata nello stesso tempo.
Un dolce veleno che forse non è ancora mai stato battezzato, ma i cui effetti sono lì, concentrati in un disco.
Amir è un lavoro che avanza lento, si dilata portandosi dietro un’eredità che abbraccia il Medioriente e l’Occidente, perché è di questa eredità che si è nutrito anche lui, Tamino Amir Mohamar Foud, artista di madre belga e padre egiziano, e nipote di Mohamar Fouad, popolarissimo cantante e attore del cinema egiziano.

Un album impregnato di melodie che non hanno tempo, sembrano esistere da sempre, con la loro malinconia dorata e caldissima, coperte dalle sabbie di qualche deserto della memoria, e sopra, con stupefacente naturalezza, Tamino ci ha messo le chitarre e quel poco di elettronica preso dall’Europa. Non è un caso che nell’album suoni anche Colin Greenwood dei Radiohead, un gruppo che sulla carta non sarebbe esattamente in linea con certe sonorità e certe atmosfere. Eppure c’è, e questi pezzi non sarebbero la stessa cosa senza il suo contributo.
E poi c’è l’orchestra, la Firka, con i suoi archi sontuosi, imperiali, suonati da musicisti irakeni e siriani, alcuni dei quali nello status di rifugiati.
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Dall’inizio alla fine, il canto di Tamino stordisce con la sua grazia nomade e con la sua tristezza naturale, atavica: Habibi è uno di quei pezzi che riescono a regalare un incanto abbagliante, i cori di Chambers emanano una seduzione irresistibile, w.o.t.h è un mare in tempesta che porta via, lontano, in un vortice di disperazione.

Non c’è un momento privo di suggestione o un attimo in cui venga a mancare la tensione emotiva: Tamino lascia la sua poesia libera di volare toccando le corde dell’anima con l’amore o con il dolore, e regalandoci un disco che dovremmo tutti imparare a meritarci. Anche se potrebbe essere devastante.

Vegas Jones: repack dell’album e rinvio del tour. Concerto-evento il 17 febbraio a Milano

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Bellaria: Gran Turismo
è il titolo del repack dell’ultimo album di Vegas Jones, uscito a marzo. Le nuova edizione del disco conterrà 7 tracce inedite e diverse collaborazioni.

La creazione e l’ideazione del nuovo progetto hanno portato l’artista al rinvio delle cinque date live del suo Bellaria: Il Tour.
Vegas Jones si esibirà il 17 febbraio 2019 al Fabrique di Milano per un’incredibile data-evento, dove il pubblico avrà la possibilità di ascoltare i nuovi brani dal vivo per la prima volta (Inizio Concerto: ore 21.00 Prezzi: Posto Unico – €20,00 + € 3,00 diritti di prevendita).

I biglietti per la nuova data di Milano sono in vendita online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati.

Negli ultimi mesi Vegas Jones ha collaborato nuovamente con Emis Killa sul singolo Claro, ha inciso un feat. con i Måneskin sul brano Immortale e ha partecipato al nuovo disco di Baby K sulla canzone Vibe insieme a Gemitaiz. Non ultima, la collaborazione internazionale con i One Republic in Start Again.
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MODALITÀ E TERMINI DI RIMBORSO

A seguito del rinvio delle date di Napoli, Bologna, Venaria e Roma tutti coloro che hanno acquistato il biglietto dovranno chiedere  il rimborso seguendo le istruzioni che trovate di seguito.

Tutti coloro che vorranno partecipare alla data-evento del 17 febbraio 2019 a Milano  avranno la possibilità, portando con sè la fotocopia del biglietto già acquistato per le date rinviate e la conferma del pagamento, di acquistare un biglietto usufruendo di uno sconto del 15% per la nuova data.

– Rimborso per i biglietti acquistati presso i Punti Vendita TicketOne:

Il rimborso dei biglietti potrà essere richiesto esclusivamente presso il Punto Vendita in cui è stato effettuato l’acquisto entro e non oltre Venerdì14 dicembre 2018.

I biglietti verranno rimborsati totalmente (compresi i diritti di prevendita). Non verranno rimborsate eventuali ulteriori commissioni (già effettuate e fatturate) applicate dal Punto Vendita in fase di acquisto.

Rimborso per i biglietti acquistati on line sul sito TicketOne.it o tramite call center TicketOne:

I biglietti acquistati on line sul sito TicketOne.it o telefonicamente tramite i Call Center TicketOne verranno rimborsati totalmente (compresi i diritti di prevendita), escludendo le commissioni di servizio ed i costi di spedizione (già effettuati e fatturati) ed eventuali altri servizi acquistati, entro e non oltre Venerdì14 dicembre 2018, come da modalità regolamentate nei termini e condizioni di acquisto del sito TicketOne. Qui di seguito le istruzioni per richiedere rimborso:

1) Biglietti con ritiro sul luogo dell’evento o Stampa @ Casa:
il cliente dovrà contattare il Costumer Service di Ticketone per chiedere il rimborso, entro e non oltre Venerdì 14 dicembre 2018, al seguente indirizzo e-mail: mailto:ecomm.customerservice@ticketone.it.Una volta effettuata la richiesta dovrà unicamente attendere il completamento delle operazioni di rimborso.

2) Biglietti ricevuti tramite Corriere Espresso:
Il cliente dovrà spedire i biglietti tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro e non oltre Venerdì 14 dicembre 2018 (farà fede la data del timbro postale) al seguente indirizzo, specificando che si tratta di una richiesta di rimborso:
TicketOne S.p.A.
Via Vittor Pisani 19
20124 Milano
C.a. Divisione Commercio Elettronico
Oggetto: RICHIESTA RIMBORSO

Il rimborso verrà effettuato mediante riaccredito sulla carta utilizzata per l’acquisto o altro metodo di pagamento utilizzato in fase di acquisto. Tale operazione di riaccredito avrà inizio a partire dal ricevimento della raccomandata e la visibilità del riaccredito sarà possibile dal mese successivo.

Chi avesse bisogno di ulteriori informazioni può scrivere all’indirizzo email:

http://info@vivoconcerti.com

Woodworm Festival Berlin: anche I Ministri e Motta nel cast che suonerà a Berlino l’8 e il 9 dicembre

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I prossimi 8 e 9 dicembre, Woodworm, una delle etichette e management indipendenti più importanti in Italia, organizza un festival a Berlino con alcuni tra gli artisti più interessanti del suo roster.

Sul palco del Bi Nuu di Berlino si alterneranno infatti cinque band per una due giorni di musica italiana di qualità. Un’ occasione unica di promuovere all’estero alcune tra le band più apprezzate del panorama musicale italiano, grazie al contributo di Mibac, SIAE e nell’ambito di “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura.”

Sabato 8 dicembre saranno protagoniste le chitarre, con due tra i progetti più acclamati della scena rock indipendente italiana.
Per primi suoneranno i Fast Animals and slow kids, rock band perugina famosa per i live incredibilmente potenti, che dopo l’uscita del loro ultimo album Questa non è la felicità a febbraio 2017 sta per tornare in studio per registrare il quarto album. Dopo di loro i Ministri, power trio milanese ed ormai nome storico della scena rock italiana, che a marzo hanno pubblicato il loro quinto album, Fidatevi, per poi intraprendere un tour in giro per l’Italia. Per loro è la terza volta a Berlino, dopo i concerti del 2010 e del 2014. A chiudere la serata il djset di Musica Mata per un after party assolutamente imperdibile.
MINISTRI - Foto di Chiara Mirelli 10 alta
Domenica 9 dicembre ad aprire le danze ci saranno i Campos, band nata tra Pisa e Berlino, il cui primo album per Woodworm uscirà a novembre. A seguire La rappresentante di lista, duo di musicisti ed attori, una mosca bianca nel panorama musicale italiano, che con il loro album Bu Bu Sad – uscito nel 2015 – si sono conquistati i favori di pubblico ed addetti ai lavori. Ora Veronica e Dario stanno per uscire con il loro nuovo album, il primo per Woodworm. A chiudere questa maratona di due giorni non poteva che esserci Motta, uno dei protagonisti musicali di quest’anno dopo l’uscita del suo secondo album Vivere o Morire, uscito ad aprile per Sugar. Vincitore di due Premi Tenco, Francesco Motta è uno dei cantautori più apprezzati della nuova generazione anche grazie ad uno stile unico e molto personale.
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Le prevendite per la singola serata o abbonamento sono disponibili a questo link.
Il Woodworm Festival Berlin è organizzato con la collaborazione di Megaherz Agency e con il contributo di Mibac, SIAE e nell’ambito di “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura.”

Roshelle e Don Joe: un incontro a… Tutti Frutty

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C’è Don Joe dietro alla produzione di Tutti Frutty, il nuovo singolo di Roshelle.

Dopo Drink, pubblicato la scorsa primavera, la ragazza tira fuori più che mai la sua indole hip-hop per un pezzo dalle spiccate sonorità urban.
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Quello di Tutti Frutty è però solo il primo assaggio dell’incontro tra Roshelle e il rapper/DJ fondatore dei Club Club, che sono al lavoro anche su altre tracce.

Jovanotti For President: il primo album di Lorenzo in edizione speciale per il trentesimo anniversario

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Nel 1988 usciva Jovanotti For President, il primo mitico album di Lorenzo Jovanotti: quest’anno, in occasione del trentesimo anniversario l’album viene rimasterizzato e ripubblicatocon una bonus track, Walkingil suo primo singolo di debutto uscito nel 1987.

Jovanotti For President ha rappresentato un punto di svolta ma anche una novità assoluta per la musica Italiana: per la prima volta, un album prodotto da un team di DJ e costruito sulla base di campionamenti e samples, che mescolava rap ed elettronica con brani come Go Jovanotti Go, Party President, Funk Lab, Gimme Five, I Need You, Jovanotti Sound, The Rappers, Ragamuffin e Mix e otteneva un grandissimo successo occupando per mesi i primi posti delle classifiche.
Jova For President LP + single 3D
La nuova edizione dell’album sarà disponibile dal 26 ottobre in tre incredibili versioni: CD digipackvinile colorato (180 gr) e 45 giri colorato, che conterrà Gimme Five nel side A e Walking nel side B.

Un risveglio di coscienze contro l’omologazione. Torna in Italia il musical We Will Rock You

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2700 repliche, oltre 8 milioni di spettatori, 12 anni consecutivi di rappresentazioni a Londra per oltre due ore e mezza di spettacolo.

Sono questi i numeri di We Will Rock, il musical basato sulle canzoni dei Queen e ideato da Ben Elton con Roger Taylor e Brian May, che a otto anni dagli ultimi spettacoli in Italia torna nel nostro Paese in una veste completamente rinnovata.
E come spesso richiedono le circostanze esterne, si è fatta di necessità virtù. Claudio Trotta, che attraverso Barley Arts è il produttore dello show, spiega infatti che l’occasione di riportare il musical in Italia è arrivata nel novembre dello scorso anno, quando il manager dei Queen ha comunicato l’intenzione di concedere i diritti “no replica” per il musical, vale a dire con l’obbligo di non riprendere l’allestimento originale dello spettacolo. Quale stimolo più convincente per ripensare quindi a come agganciare lo spettacolo alla realtà dei giorni nostri? Un’occasione davvero ghiotta per Trotta, da anni impegnato alla lotta contro il secondary ticketing e fondatore, insieme a “un manipolo di appassionati”, del movimento Slow Music.

L’intero impianto dello show si basa infatti su un “mashup umano e artistico”, perché attraverso la trama e le canzoni viene offerto al pubblico un messaggio di emancipazione e di libertà contro il bullismo e in difesa della diversità, un invito alle risveglio delle coscienze, e tutti – dal regista Tim Luscombe, alla coreografa Gail Richardson, allo scenografo e costumista Colin Mayes, fino all’intero cast artistico – hanno lavorato per portare sulla scena una vera e propria parabola di speranza, che partendo da un futuro opprimente abitato da una società omologata nel pensiero e nei sentimenti arriva alla rottura degli schemi grazie ai due protagonisti, Galileo e Scaramouche.
Le vicende girano infatti intorno ai due ragazzi, due spiriti liberi e brillanti, quelli che oggi verrebbero definiti “diversi”, e che per il loro modo di vestire o per avere un pensiero differente dalla massa rischierebbero di essere messi agli angoli e bullizzati: “I due protagonisti vogliono semplicemente essere loro stessi, non c’è in loro la voglia di andare contro il sistema per portare disordine. La loro ribellione è dettata solo dalla loro personalità e dal loro istinto” dichiara il regista Luscombe.
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In una società globalizzata dalla multinazionale Globalsoft e rappresentata in scena da un centro grande centro commerciale sul quale domina un logo-occhio che controlla tutto e tutti, Galileo e Scaramouche porteranno avanti i loro ideali e riusciranno a rendere il mondo migliore grazie all’incontro con i bohemians, ragazzi che come loro non si sono lasciati omologare dalla società e che cercano una via di fuga da un mondo non lascia loro alcuna libertà.
A far da filo conduttore alla storia saranno 24 canzoni dei Queen, tutte rigorosamente suonate dal vivo da una band in cui spicca una forte componente femminile: “Le canzoni sono parte integrante dello spettacolo, non sono momenti separati o intervalli tra una scena e l’altra”, tiene a sottolineare un entusiasta Trotta. “La band è eccezionale, e ai provini le due chitarriste Roberta e Federica hanno sbaragliato con la loro personalità la concorrenza di tutti gli altri candidati uomini”.

Un futuro omologato e una voglia di salvare il mondo con l’amore, la musica dal vivo e la bellezza: è chiaro che quella portata sulla scena di We Will Rock You è una grande metafora della vita e della società moderna, dove la musica e la bellezza vengono sacrificate da un consumo veloce e acritico davanti allo schermo di un computer, dove i concerti vengono filtrati da uno smartphone e dove ogni tendenza alla diversità viene soffocata dal bullismo, più spesso psicologico che fisico.
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Anche la composizione del cast, in gran parte riconfermato, è andata in direzione del messaggio che si voleva consegnare al pubblico: al di là delle abilità e delle competenze tecniche, Valentina Ferrari, direttrice artistica dello spettacolo e di nuovo nei panni di Killer Queen, ha guardato alla personalità e all’attitudine dei singoli interpreti.
Salvo Vinci è stato riconfermato nel ruolo di Galileo e Alessandra Ferrari in quello di Scaramouche. Paolo Barillari sarà Khashoggi e Claudio Zanelli rivestirà il ruolo di Brit.
Già presenti anche nella precedente tournée anche Loredana Fadda, qui nel ruolo di Oz, e Massimiliano Colonna nei panni di Pop.
We Will Rock You

Dopo la data zero a Civitanova Marche il 20 e il 21 ottobre scorsi, il nuovo allestimento di We Will Rock You arriverà nelle città italiane a partire dal 25 ottobre.

Questo il calendario: 
Trieste (dal 25 al 28 ottobre, Teatro Rossetti)
Assisi (1 e 2 dicembre, Teatro Lyrick)
Bologna (dal 7 al 9 dicembre, EuropAuditorium)
Brescia (15 dicembre, Gran Teatro Morato)
Montecatini Terme (il 22 dicembre, Nuovo Teatro Verdi)
Jesolo (il 10 gennaio, Palazzo del Turismo)
Bassano Del Grappa (il 12 gennaio, Palabassano Due)
Bergamo (il 18 gennaio, Creberg Teatro Bergamo)
Milano (dal 31 gennaio al 3 febbraio; dal 7 al 10 febbraio; dal 14 al 17 febbraio, Teatro Ciak)
Genova (dal 21 al 23 febbraio, Politeama Genovese)
Roma (dal 27 febbraio al 3 marzo, Teatro Brancaccio)
Napoli (il 5 marzo, Teatro Augusteo)
Catanzaro (il 9 marzo, Teatro Politeama)
Reggio Calabria (l’11 marzo, Teatro Cilea)
Catania, (il 13 marzo, Teatro Metropolitan)
Bari (il 16 e il 17 marzo, Teatro Team)
Firenze (dal 22 al 24 marzo, Teatro Verdi)
Padova (29 marzo, Gran Teatro Geox)
Torino (il 5 e il 6 aprile, Teatro Colosseo)
Gorizia (il 9 aprile, Teatro Verdi).

Il calendario completo e aggiornato è disponibile al sito ufficiale https://www.wewillrockyou-themusical.it/date-3/.