Takagi & Ketra ripartono con Enne e un Vodkatonic

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Vedo cose, faccio gente

Quando Takagi & Ketra mettono le mani su una produzione musicale, si può essere quasi certi che quello che ne verrà fuori sarà un pezzo fornito di un bel carattere.
Ma per lavorare al nuovo singolo di Enne, i due “re Mida” dei produttori italiani hanno fatto anche di più, non limitandosi a un lavoro esterno, ma aprendo un’etichetta tutta loro.

Vodkatonic è infatti il primo brano uscito dalle officine della PLTNM Squad, l’etichetta fondata dalla coppia di producer.

Questa volta Takagi & Ketra si sono fatti ispirare dalle sonorità e dall’estetica a cavallo tra gli anni ’80 e i primi ’90, per dar vita a un concentrato di elettronica e di synthpop per un inno generazionale alla discoteca e al divertimento, anche se con un risvolto amaro e crudo. 
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Dietro al nome di Enne si nasconde il bergamasco Nicola Togni, classe ’94.
Il progetto nasce con l’idea di scardinare il movimento indie pop italiano partendo dall’interno, portando rappresenta una ventata di freschezza e di contenuti contemporanei, tra immaginari di manga, serie tv e altri fenomeni dei tempi recenti. 
I soli primi due singoli, interamente autoprodotti, San Junipero e Al centro di una guerra, hanno portato Enne sotto i riflettori della scena e degli addetti ai lavori.

 

BITS-RECE: Ella Mai, Ella Mai. E’ una nata una stella dell’r’n’b?

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
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Se anche due star navigate hanno deciso di metterci la faccia per due featuring, qualcosa vorrà pur dire.
Ella Mai è l’omonima creatura discografica con cui debutta la nuova promettente stella dell’urban internazionale. Arriva dall’Inghilterra, ma la cultura sonora di cui dev’essersi nutrita in questi anni pare arrivare tutta da Oltreoceano, anche perché vive a New York da quando aveva 12 anni, e in una pletora di aspiranti “nuove reginette” dell’r’n’b, lei sembra proprio fare sul serio.
Certo, la strada per mettersi al fianco di un’Alicia Keys, di una Solange o addirittura di una Rihanna o di una Beyoncé, è ancora piuttosto lunga, ma da qualche parte bisogna pur cominciare, e se i primi passi  li si fanno a lunghe falcate si può avere qualche possibilità di arrivare prima al traguardo.
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Ecco, dopo tre EP rilasciati tra il 2016 e il 2017, Ella Mai parte generosamente con un album di ben 16 pezzi di r’n’b purissimo, con assortimenti di ritmi affilati e arrangiamenti patinati, andando un po’ a riprendere quell’eredità che un tempo apparteneva ad artiste come Janet Jackson e Mariah, Carey, anche senza avere (purtroppo) la voce di quest’ultima.
Nel complesso il meccanismo è ben oliato e funziona bene, la ragazza ci sa fare, non c’è dubbio, ma è anche vero tra tutte quelle sincopi e quelle ballate non c’è nulla di davvero sorprendente, nulla insomma che faccia alzare il sopracciglio.
Fino a quando non si arriva a Easy, quasi in chiusura dell’album: lì, in quel cotonatissimo arrangiamento di soul fatto solo di pianoforte e archi, arriva il momento topico dell’intero album e Ella Mai fa vedere tutto quello di cui è capace.

Se al prossimo giro ci piazza una manciata di pezzi così, la gloria sarà davvero vicina.

Raf e Umberto Tozzi: un nuovo brano, una raccolta a novembre e un tour insieme da aprile

RAF TOZZI foto ufficiale 2b_ph Luisa Carcavale
Come accade a volte nel mondo dello spettacolo, quella tra Umberto Tozzi e Raf è una collaborazione nata sulle spalle solide di un’amicizia di lunghi anni.
Ironia, complicità, stima, personale prima che professionale: tutto questo è sfociato nel 1987 in Gente di mare, brano classificatosi terzo all’Eurofestival, ma soprattutto primo vero incontro artistico tra due personaggi che hanno profondamente segnato la storia della musica italiana a partire dagli anni ’70 e ’80.
La canzone ha fatto il suo percorso durante gli anni, così come i suoi interpreti, che hanno cavalcato i decenni con successi che sono andati anche al di là dei confini nazionali: Umberto Tozzi con brani come Donna amante mia, Ti amo, Gloria, Gli altri siamo noi; Raf con Self Control, Ti pretendo, Cosa resterà degli anni ’80, Il battito animale, Se la più bella del mondo, Infinito.

Poi, come accade spesso, le loro strade sono tornate a incrociarsi.
E successo il 14 ottobre 2017, in occasione del concerto di Umberto Tozzi all’Arena di Verona: lì si è capito che la musica voleva farli incontrare di nuovo, artisticamente parlando, dato che umanamente non si sono mai persi di vista.
E allora succede che Raf aveva già tra le mani un brano abbozzato, ancora senza testo: lo fa ascoltare a Tozzi e intanto ci mette sopra le parole: il gioco è fatto, nasce così Come una danza, l’inedito che 31 anni dopo vede di nuovo insieme i due cantautori.

“E’ una sorta di racconto onirico, una danza che si diffonde come consapevolezza contagiosa tra gli uomini; la ricerca di un mondo migliore e più giusto di quello in cui viviamo. Nasce dalla convinzione che solo l’amore può salvare il mondo, e che per amare gli altri dobbiamo amare noi stessi”, così Raf racconta la nascita del nuovo brano, nel quale si cimenta anche con il rap: “Ma non è la prima volta, l’avevo già fatto con Self Control quando in Italia non la faceva ancora nessuno, ma anche Infinito, del 2001,  ha le strofe quasi parlate intorno a un giro armonico”.
Come lo scenario pop di oggi? “La musica si muove molto più veloce, ma c’è mancanza di contenuto e appiattimento culturale, anche perché sembra che tutti si accontentino e nessuno chiede di più. Non vale solo per la musica, anche in politica è così”.

Il nuovo incontro tra Raf e Tozzi non si esaurisce però solo con il nuovo brano: il 30 novembre infatti prevista l’uscita di Raf Tozzi, una doppia raccolta di 34 brani alternati tra i due repertori e ordinati cronologicamente seguendo la due carriere. Ci sono tutti i rispettivi successi, rimasterizzati grazie all’acquisto delle metrici da Warner a opera della Sugar di Caterina Caselli, che prende così orgogliosamente parte attiva all’operazione.
Ad arricchire la raccolta, anche una nuova versione di Gente di mare prodotta da Tozzi: “Abbiamo voluto rifarla in maniera molto semplice, perché sono sempre stato convinto che i grandi successi non debbano essere stravolti. Non l’ho mai fatto, anche quando ho inciso la nuova versione di Ti amo insieme ad Anastacia”.  
Ad attirare la curiosità è però il fatto che nella raccolta non sarà presente il nuovo inedito. A domanda diretta, gli interessati rispondono in maniera sibillina, lasciando aperte tutte le possibilità. Così Caterina Caselli: “Il mio auspicio è che il lavoro non finisca tutto con questa raccolta, ma che possa arrivare altro. Non vogliamo però rovinare tutte le sorprese adesso”.
Un album di inediti? O forse si attende Sanremo per pubblicare un’edizione bis della raccolta? Tutto è ancora avvolto dal mistero.

Di sicuro c’è però il tour che Raf e Umberto Tozzi andranno ad affrontare insieme dal 30 aprile e che li vedrà percorrere la penisola in lungo e in largo per quasi un mese.
Mentre i dettagli dello spettacolo sono ancora in via di definizione, loro assicurano che condivideranno il palco il più possibile e immaginano un grande concerto di musica davanti a una platea trasversale, che dai nonni arrivi a toccare i nipoti.
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Le prevendite dei biglietti apriranno alle ore 11.00 di martedì 23 ottobre su TicketOne.it e dalle ore 11.00 di lunedì 29 ottobre nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.fepgroup.it).

Caution: il nuovo album di Mariah Carey fuori il 16 novembre

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A  quattro anni da Me. I Am Mariah… The Elusive Chanteuse e già anticipato da GTFO, With You e ora dal nuovo singolo The DistanceCaution è il quindicesimo album di Mariah Carey e uscirà il prossimo 16 novembre.

The Distance vede inoltre la partecipazione di Ty Dolla Sign.

Mariah ha inoltre annunciato un tour mondiale in partenza a febbraio: non sappiamo ancora se toccherà anche l’Italia.

A febbraio Cosmo approda al Forum d’Assago. Fuori il nuovo singolo L’amore

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Dopo essere diventato uno dei più acclamati nomi dell’indie pop elettronico italiano degli ultimi anni, Cosmo ce l’ha fatta e sabato 2 febbraio 2019 approderà al Mediolanum Forum di Milano, protagonista per la prima volta in assoluto di un concerto unico e speciale per festeggiare con tutto il suo pubblico il gran finale del Cosmotronic Tour.

Dopo un 2018 straordinario,Cosmo ha preparato per questo evento incredibile uno show unico, rinnovato nell’estetica e nella scaletta, ricco di sorprese e contenuti inediti. Un evento irripetibile con ospiti speciali che segna la chiusura di un cerchio perfetto.

Inoltre, da venerdì 19 ottobre è in rotazione radiofonica il nuovo singolo L’amore, uno dei brani più caldi e intensi del live che, in una cavalcata intensa dal gusto vagamente anni ‘90 con sfumature trance, racconta un amore… particolare.

I biglietti del live, organizzato da DNA concerti, sono disponibili online su Ticketone (www.ticketone.it) e in tutti i punti vendita autorizzati.

Gazzelle, un ritorno… PUNK. A marzo live a Milano e Roma

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Si chiamerà PUNK il secondo atteso disco di inediti del cantautore romano Gazzelle, in uscita il 30 novembre.

Questa la tracklist:
1. Smpp

2. Punk
3. Sopra
4. Tutta la vita
5. Sbatti
6. Non c’è niente
7. OMG
8. Scintille
9. Coprimi le spalle

Il disco, prodotto da Federico Nardelli, è stato anticipato dai singoli Tutta la vita e Sopra.
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Dopo il grande successo dei live nei due club più importanti d’Italia (all’Atlantico Live di Roma e al Fabrique di Milano) prodotti da Vivo Concerti a marzo 2018 e andate interamente sold out settimane prima degli show, Gazzelle è pronto a tornare sul palco nel 2019 con due date esclusive nei palazzetti più importanti d’Italia: venerdì 1 marzo 2019 al Mediolanum Forum di Milano e domenica 3 marzo 2019 a Roma, al PalaLottomatica.

Biglietti disponibili su Ticketone.it e in tutte le rivendite autorizzate.

Ernia: il 30 ottobre al via il 68 Tour

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Dopo l’uscita del suo ultimo album d’inediti 68, Ernia è pronto a salire sul palco con il suo 68 Tour. Il giovane talento hip hop si prepara ad affrontare una lunga dimensione live di concerti che lo vedranno protagonista a partire dal 30 ottobre per tutto l’inverno nei più prestigiosi club italiani.

Matteo Professione in arte Ernia, a distanza di un anno dal precedente progetto Come uccidere un usignolo/67 e dopo il successo del Come uccidere un Usignolo/67 tour è tornato con un disco che evidenzia un particolare raggiungimento di maturità tra sonorità che pasano dal rap alla black music, al funk e alla trap, melodie vocali e metriche precise e dirette in un mix inconfondibile di elementi diversi che ben rispecchiano l’evoluzione in corsa e il singolare percorso di uno dei rapper più seguiti ed amati della scena hip hop contemporanea.

Le prevendite delle nuove date in partenza il prossimo 30 Ottobre per proseguire nei Live club più importanti della penisola italiana sono disponibili sui canali di Thaurus Music e acquistabili direttamente in loco.

L’intero tour è ideato e organizzato da Thaurus Live.
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Queste le prime date confermate:
30 ottobre – Fasano (Br), Timo’s club
10 novembre – Calcinaia (Pi), Boccaccio club
17 novembre – Potenza, Cycas discoteque
24 novembre  Firenze, Viper Theatre
30 novembre – Roma, Circolo degli illuminati
7 dicembre – Bologna, Locomotiv
8 dicembre – Mantova, Priscilla discoteque
15 dicembre – Brescia, Lattepiù live
21 dicembre – Trofarello (To), Millionaire club
22 dicembre – Fabriano (An), Area club
12 gennaio – Lucca, Kuku Disco
25 gennaio – Avellino, Tilt Club
26 gennaio – Napoli, Duel Club
9 febbraio – Nonantola (Mo), Vox
2 marzo – Novara, Phenomenon
7 marzo – Milano, Alcatraz

Prima di ogni cosa: il nuovo singolo di Fedez dal 2 novembre

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Uscirà venerdì 2 novembre in radio, nei digital store e piattaforme streaming Prima di ogni cosa, il singolo che apre il nuovo capitolo della discografia di Fedez.
Il brano è già disponibile per il presave su Spotify e il preorder su iTunes al seguente link.

Il brano, dedicato al figlio Leone, arriva dopo l’annuncio del tour, organizzato da Vivo Concerti e Newtopia, che vedrà il rapper milanese esibirsi nelle principali città italiane a partire da marzo 2019.

Queste le date:
15 marzo 2019 – Firenze @ Nelson Mandela Forum
16 marzo 2019 – Torino @ Pala Alpitoum
21 marzo 2019 – Bologna @ Unipol Arena
23 marzo 2019 – Montichiari (BS) @PalaGeorge
28 marzo 2019 – Ancona @ PalaRossini
30 marzo 2019 – Eboli @ PalaSele
2 aprile 2019 – Acireale @ Pal’Art Hotel
5 aprile 2019 – Roma @ PalaLottomatica
8 aprile 2019 – Milano @ Mediolanum Forum
13 aprile 2019 – Padova @ Kioene Arena
14 aprile 2019 – Conegliano @ Zoppas Arena

Rock Contest: il 25 ottobre parte la trentesima edizione. 30 band selezionate

Un documentario con la regia di Giangiacomo De Stefano e le voci di protagonisti della musica italiana tra cui Manuel Agnelli e il gran finale con l’omaggio agli Offlaga Disco Pax in un’inedita formazione “All stars” con Max Collini, Daniele Carretti e gli interpreti della scena indie nostrana dagli anni zero fino ad oggi: sono solo alcune delle novità dell’edizione 2018 del Rock Contest.
Il concorso per gruppi musicali emergenti, organizzato da Controradio e Controradio Club in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana e SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, si aprirà con la prima delle eliminatorie venerdì 25 ottobre al Combo Social Club di Firenze (ore 21.30 – ingresso libero).
Dagli inizi, sono stati più di 5.000 i musicisti che si sono esibiti sui palchi della manifestazione.
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Trenta formazioni selezionate da tutta la penisola, tra le oltre ottocento iscritte, si contenderanno tanti premi da investire in produzioni musicali, per un totale di 10.000 euro. La trentesima edizione del Rock Contest prevede cinque serate eliminatorie a ingresso libero. In ciascuna eliminatoria si sfideranno sei band. I primi tre turni sono in programma il 25, il 30 ottobre e il 1 novembre al Combo Social Club (via Mannelli, 2 – ore 21.30), mentre i restanti due si terranno il 6 e l’8 novembre al Glue Alternative Concept Space (viale Fanti, 20 – ore 21.30). Sempre al Glue, le band che pubblico e giuria specializzata indicheranno come le migliori, si sfideranno il 16 e il 23 novembre.
Le migliori 6 parteciperanno alla serata finale che si terrà sabato 1 dicembre all’Auditorium Flog (via Mercati, 24/b). Ospiti d’onore della finale, Max Collini e Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax, gruppo che il Rock Contest lo ha vinto nel 2004.

I 30 partecipanti dell’edizione 2018 sono (in ordine alfabetico): Aida (Firenze), A/lpaca (Mantova), A Pezzi (Arezzo), Arcadia (Firenze), Banana Joe (Genova), Gabriele Bernabò (Grosseto), Bonje In Yurt (Prato), Bonsai Bonsai (Livorno), B.T.K. Tyler (Empoli), Ciulla (Lucca), Dark V Project (Firenze), Di Noi Stessi e Altri Mondi (Brescia), Dudes (Siena), Fancies (Palermo), Giunto Di Cardano (Foggia), Gli Occhi Degli Altri (Lecco), Lead To Gold (Siracusa), L’Edera (Parma), Listrea (Brescia), In Wave (Torino), I Traditori (Forlì/Cesena), Meds (Roma), Nasby And Crosh (Milano), Nerokane (Milano), Opera di Amanda (Trento), Penthotal (Palermo), Rickson (Arezzo), Rooms By The Sea (Firenze), The Floating Ensemble (Imola), Vieri (Firenze).

A raccontare la lunga storia del Rock Contest, che ha visto gli esordi di gruppi quali Roy Paci, Irene Grandi, Bandabardò, Stefano Bollani, Benvegnù, Manitoba, Dirotta su Cuba, King Of The Opera, Ros, The Street Clerks, Marco Parente e moltissimi altri, sarà la produzione di un documentario con le voci dei protagonisti: dalle band partecipanti diventate famose agli organizzatori, passando per i musicisti, nomi affermati della musica italiana che sono stati testimonial della manifestazione. Un lavoro corale che racconta la Firenze dalla new wave degli anni Ottanta a oggi, che sarà girato da Giangiacomo De Stefano, autore di numerosi filmati a tema musicale programmati su Sky e Rai 5, tra cui “Rotte indipendenti”. La prima del film è prevista a Firenze a gennaio 2019, anche per permettere l’inserimento delle immagini della finale di quest’anno.

“È per noi un importante traguardo essere giunti, sia pur fra tante difficoltà, ai 30 anni di attività. – ha affermato Marco Imponente, direttore generale di Controradio – La sfida è sempre stata quella di scoprire e promuovere gruppi sconosciuti dotati di talento, scommettendo che gli spettatori, i musicisti nostri testimonial, i giornalisti musicali e i manager delle case discografiche ci avrebbero seguito. Ciò è avvenuto e avviene ogni anno. Spesso le nuove tendenze musicali in Italia sono state ‘intuite’ dal Rock Contest. Dai testi in italiano, dopo anni di inglese, al nuovo cantautorato, tante tendenze sono affiorate al Rock Contest prima che altrove. Per citare Piero Pelù, il concorso è una specie di ‘brodo primordiale della musica’. Quando gli esordienti Offlaga Disco Pax parteciparono al Rock Contest e il loro brano venne inserito in rotazione radiofonica, gli ascoltatori iniziarono a telefonare per sapere chi fossero e per chiedere come ascoltarli di nuovo. La nostra missione dunque, supportata da tanti partner ed amici del concorso, prosegue con passione”.

Afferma Giuseppe Barone, direttore artistico del concorso: “Ogni anno il Rock Contest diventa esploratore della musica che sta maturando fra le nuove band. Sempre più di frequente è l’italiano la lingua scelta dai giovani musicisti per esprimere la propria creatività, mentre per la parte strumentale si scontrano sensibilità diverse: se da un lato ritornano le chitarre usate alla maniera degli anni ’90, dall’altra i suoni sintetici sono il corredo delle nuove strade dell’alternative-pop italiano. Nel mezzo ci sta di tutto, dalla trap alla dark wave, dalla psichedelia alle proposte più di ricerca. Molto presenti tra gli iscritti i musicisti provenienti dalle regioni del Sud Italia, che si affiancano alla nutrita pattuglia di toscani. In particolare la Sicilia (presente tra i selezionati con ben tre band), la Campania e la Puglia (rappresentata tra i selezionati da una band). Le diverse provenienze degli iscritti residenti da tutta Italia sono il segno della dimensione davvero nazionale dell’iniziativa” conclude.

L’evento dei 30 anni sarà inoltre celebrato con la personalizzazione di un effetto per chitarra e basso realizzato da Dophix Guitar Handmade Effects, sponsor del Rock Contest. Si tratta del distorsore “David” che veste per l’occasione il logo del trentesimo anniversario realizzato dal fumettista, illustratore e musicista Alessandro Baronciani, già da tempo nel team del contest.

Tutti i brani e le schede dei gruppi sono consultabili online su: http://www.rockcontest.it/edizione-2018/
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PFM: una nuova raccolta celebra una band in costante ricerca del futuro

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Quattro dischi per raccogliere oltre 40 anni di carriera, segnati da una costante e folle spinta verso il futuro. TVB – The Very Best è la nuova raccolta pubblicata da Sony Legacy dedicata alla PFM – Premiata Forneria Marconi, una delle realtà più innovative della musica italiana. Non è forse un caso se dopo tanti anni di attività, la band si è portata orgogliosamente a casa il premio come Band internazionale dell’anno ai Prog Music Awards UK 2018.

Tante cose sono cambiate da quel 1970 che ha decretato la nascita ufficiale del gruppo: diversa era la società, diverso era il clima politico, diversa era la musica, e diversa era la PFM, che poi uguale a se stessa non lo è mai stata. 
“All’inizo la PFM era come un tir lentissimo, procedeva per tentativi, un passo alla volta: un giorno si imparava un passaggio, il giorno dopo un altro, poi si dimenticava tutto e si doveva ricominciare fino a quando non si arrivava alla frase completa. Però questo ci ha permesso di restare nel tempo, perché oggi la musica va molto più veloce, come le macchie da corsa. Gli artisti però non sono tutti Hamilton e alla prima curva molti sbandano”, spiega Patrick Djivas, che dopo aver fondato gli Area, nel 1973 è entrato nella PFM diventandone una colonna portante insieme a Franz Di Cioccio.

Nei quattro dischi del cofanetto nessuno degli album della PFM viene trascurato, dal Storia di un minuto all’ultimo Emotional Tattoos, pubblicato lo scorso anno: la tracklist di quasi 50 brani è arricchita di chicche e il booklet curato da Sandro Neri racchiude commenti, aneddoti e un’intervista a Di Ciocco e Djivas, mentre la parte fotografica porta la firma di Guido Harari.
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Parlando di questa nuova raccolta (“è una storia di vita”), Di Cioccio e Djivas lo ripetono più di una volta: se c’è qualcosa che è rimasto costante nella storia della PFM è proprio l’incapacità di restare ferma, uguale, perché era troppo forte la voglia di scoprire: c’era “l’intrigo“, come lo definisce Di Cioccio, quella spinta a continuare a ricercare, sperimentare, magari partendo da una semplice improvvisazione sul palco durante un concerto. Mai un live uguale all’altro, e mai una canzone riproposta nello stesso modo: anche la celeberrima Impressioni di settembre è stata incisa e riproposta in tante versioni, una diversa dall’altra. 
“Per arrivare a quel suono abbiamo fatto un po’ di tentativi”, spiega Djivan. “Ervamo arrivati a superare la forma-canzone, ma mancava il suono giusto, e alla fine l’abbiamo trovato con il moog. All’apoca però non esisteva la strumentazione digitale, non c’erano i computer che si potevano programmare e che potevano riproporre lo stesso identico suono, per cui tutte le volte che suonavamo la canzone il suono era sempre un po’ diverso. La versione del singolo, che in origine era il lato B di La carrozza di Hans, è diversa da quella dell’album. Ancora oggi ci rifiutiamo di suonare con i computer durante i concerti, perché dovremmo essere noi a loro servizio: noi invece vogliamo essere liberi di improvvisare e di far durare una canzone anche 10 minuti”.
“Ecco perché noi non facciamo ‘serate’, ma sempre dei ‘concerti’, non ce n’è uno uguale all’altro”, gli fa eco Di Cioccio, che definisce l’ultima raccolta la “storia di una vita”.
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Continua Djivas: “Una volta la musica era un mezzo di aggregazione e di libertà. In casa mi ricordo che per poter parlare a tavola dovevo chiedere il permesso a mio padre, così come per prendere un pezzo di pane: la musica invece permetteva a tutti di esprimersi, ognuno a suo modo. Anche per questo non mi piacciono molto i talent show, perché mettono gli artisti in competizione tra loro”.
“All’epoca dei Festival di Re Nudo la musica non aveva barriere: chi faceva rock frequentava chi suonava il blues, mentre oggi se fai rap non puoi essere amico di chi fa rock. Ci sono molti artisti con cui avremmo magari voglia di lavorare per sperimentare e fare qualcosa di folle, un salto nel buio come quello che abbiamo fatto insieme a Ivan Cattaneo o Alberto Fortis, che all’epoca era un ragazzo molto vitale e un po’ sperduto, ma vorremmo che siano gli altri a farci la proposta. Noi siamo sempre qua, non chiudiamo nessuna porta: se qualcuno si sente pronto a fare una follia deve solo chiedercelo. Con De Andrè questo salto nel buio lo abbiamo fatto: l’unica cosa che chiediamo è di lasciarci lavorare in totale libertà. Se quello che proponiamo non piace, lo possiamo cambiare, ma non nessuno deve metterci dei vincoli”.

E a proposito di Faber, a vent’anni dalla morte del cantautore genovese e a quaranta dalla pubblicazione del live Fabrizio De Andrè e PFM in concerto, la band ha annunciato un nuovo tour teatrale dedicato interamente al repertorio di De Andrè e in partenza da Bologna il 12 marzo: “Non sarà una rievocazione, ma una celebrazione, con una parte tutta dedicata a La buona novella e qualche novità. Per l’occasione abbiamo anche allargato la formazione con Flavio Premoli alle tastiere e  Michele Ascolese, storico chitarrista di Fabrizio”.
I biglietti e le informazioni per PFM canta De Andrè – Anniversary sono disponibili a questo link.

Dal 4 al 9 febbraio inoltre la PFM è stata invitata per la terza volta a prendere parte alla Cruise To The Edge, una speciale crociera che partirà da Tampa, in Florida, per concludersi a Gozumel, in Messico: durante il viaggio la band, unica italiana presente, suonerà a bordo della nave insieme ad alcuni dei più importanti nomi del prog mondiale.