I King Crimson celebreranno nel 2019 il 50° anniversario del gruppo e quale modo migliore, per la leggendaria band capitanata da Robert Fripp, se non un tour mondiale che li vedra’ toccare tre continenti e calcare i palchi dei maggiori festival ed arene estive.
Location esclusive ospiteranno gli show italiani: l’Arena di Verona ,la Palazzina di Caccia a Nichelino e l’Arena Santa Giuliana di Perugia e Palmanova, la città stellata patrimonio mondiale dell’Unesco … luoghi magici che creeranno, insieme alla musica dei King Crimson, un’atmosfera unica.

Da quando, nel 2014, la band e’ tornata  ad esibirsi dal vivo, con show acclamati dalla critica che hanno fatto registrare il sold out in tutto il mondo inclusi 2 incredibili concerti nell’Anfiteatro degli Scavi di Pompei, già casa dei Pink Floyd, il pubblico è stato reinventato, tanto quanto la band stessa:
“A Pompei, una grande percentuale del pubblico era composta da giovani coppie; i King Crimson sono entrati nel mainstream in Italia. Ho camminato sul palco sapendo che la posizione di questa band nel mondo aveva cambiato livello.” Robert Fripp

Con il cinquantesimo anniversario, pare che un pubblico più ampio sia finalmente pronto ad accogliere i King Crimson. Un processo che è cominciato quando Kanye West ha usato un sample di “21st Century Schizoid Man” per la sua hit “Power” del 2010 e adesso vede la loro canzone “Starless” come colonna sonora delle scene di apertura nel nuovo film del 2018 di Nicholas Cage, “Mandy”.
I concerti di tre ore serrate della band includono materiale proveniente da dodici dei loro tredici album in studio, tra  cui  molte  canzoni dal loro capolavoro  del 1969, “In The Court Of The Crimson King”.  La nuova line-up di otto membri suona molti pezzi storici che i Crimson non hanno mai suonato dal vivo, così come nuovi arrangiamenti di classici dei Crimson.  – “la musica è nuova, in qualunque momento sia stata scritta.” Ci sono anche nuovi bani strumentali e nuove canzoni, così come le composizioni dei tre batteristi, Pat Mastelotto, Gavin Harrison e Jeremy Stacey, uno dei momenti salienti dei concerti. Uno show unico, dove otto dei migliori musicisti del mondo suonano musica senza distrazioni od ornamenti.

Ecco quello che la stampa ha scritto riguardo al loro tour :

“Jimi Hendrix li ha visto al Marquee nel 1969 e ha dichiarato che fossero la miglior band del mondo. Sotto molti punti di vista, dopo circa mezzo secolo, lo sono ancora.”
– ERIC THIESSEN, All About Jazz

“Fripp e la sua band hanno offerto una performance impeccabile in due parti. Nessuna melodia, nessuna lungaggine, solo musicisti al meglio della loro arte.”
– IAN BUSSIÈRES La Presse, Quebec.

“L’unicità di vedere ciascuno di questi esperti musicisti all’opera è praticamente indescrivibile e deve essere una cosa da provare live per abbracciare completamente la loro visione – immaginatevi otto maestri pittori al lavoro ognuno con il proprio stile ma su una tela comune e comincerete ad avere un’idea della cosa ”
– WE HEART MUSIC, Minneapolis

“Nella nostra ultima sera al festival, siamo stati testimoni di un concerto che ha inevitabilmente provato di esserne il piatto forte… La miscela di stati d’animo, melodia, aria e atmosfera ha incantato il pubblico che ha risposto con frequenti standing ovation.” – LEE ZIMMERMAN, Goldmine Magazine

Recommended Posts

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *