The Cure, il più grande compromesso di Lady Gaga?

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C’è stato un tempo in cui il nome di Lady Gaga significava sorpresa, stupore e innovazione. Un tempo in cui l’emergente Lady Gaga assaliva il web e insegnava ai suoi più navigati colleghi a usare i social network e YouTube, dando il via alla nuova generazione di popstar. Un tempo in cui Lady Gaga faceva pop con la sua testa.

Un tempo che sembra lontano, oggi più che mai.
In quasi dieci anni di carriera, Lady Gaga ha raccolto successi, infranto record, è andata a sbattere contro flop clamorosi, è passata dal pop cattivissimo di Bad Romance al jazz con Tony Bennett, ha giocato a fare la nuova Madonna e ha imbracciato la chitarra per fare la country singer in Joanne. Ha fatto pezzi meravigliosi e pezzi da dimenticare, ma mai sembra essersi abbassata al compromesso come ha fatto con The Cure, l’inedito rilasciato a sorpresa pochi giorni fa in occasione della partecipazione al Coachella.


Dopo la (parecchio) spiazzante virata country di Joanne, sentendo The Cure in molti hanno parlato con un certo entusiasmo di un ritorno alle origini, un ritorno ai “tempi d’oro”. Ma siamo sicuri? Cioè, davvero The Cure si sistema sugli stessi binari sonori su cui hanno viaggiato alla grande Poker Face, Just Dance e Bad Romance? Non è che, piuttosto, si sta confondendo la presenza di un generico suono elettronico con un fantomatico ritorno all’ovile?
Poker Face e Bad Romance erano pezzi animati di vita propria, pezzi ruvidi, affilati, pop sporco e violento, The Cure è qualcosa di diametralmente opposto. È un pezzo di quiete tropicale, un downtempo tra EDM e r’n’b che di personale ha ben poco, e anzi sembra essere stato piazzato apposta in coda nell’imperante filone in cui si sono comodamente seduti artisti come Zara Larrson e a The Chainsmokers.
Forse per la prima volta, su un singolo di Gaga si insinua il dubbio del compromesso facile: una sensazione che non si era provata neanche ai tempi della rovente e usurata diatriba Born This Way/Express Yourself, perché lì tutto si muoveva su un attentissimo gioco di specchi e di provocazione.
Con The Cure Lady Gaga sembra aver voluto giocare troppo facile, e gratuitamente, assecondando ad occhi chiusi radio e web, forse alla ricerca di un pubblico (il più giovane) che non si era mostrato abbastanza interessato all’intimità di Joanne.
Resta poi da capire il motivo del rilascio di questo singolo, con un album pubblicato solo sei mesi fa, e se si tratti di una parentesi o del primo capitolo di un nuovo corso.
Una cosa è certa: se Lady Gaga voleva veramente tornare a casa, questa non è la strada più breve.

Roger Waters annuncia il suo nuovo album "Is This The Life We Really Want?" in uscita il 2 giugno.

“IS THIS THE LIFE WE REALLY WANT?”

È IL TITOLO DEL SUO NUOVO ALBUM DOPO 25 ANNI, IN USCITA IL 2 GIUGNO

 

Roger Waters, la mente creativa e l’autore dei testi dei Pink Floyd, pubblica il suo primo album rock in 25 anni, “Is This The Life We Really Want?”, il 2 giugno per Columbia Records (in versione cd digipack, doppio vinile e digitale), mentre da domani, 21 aprile, sarà già disponibile il pre-order per tutti i formati.

Waters darà il via il 26 maggio da Kansas City al North American Us + Them Tour che si concluderà il 28 ottobre a Vancouver (per info:rogerwaters.com) .

L’ultimo album di Roger Waters è stato “Amused To Death” nel 1992: una sorta di saggio di cultura pop piuttosto visionario, in grado di indagare il potere della televisione nell’epoca della prima Guerra del Golfo. Ora, l’atteso seguito, “Is This The Life We Really Want?” è una dura presa di posizione nei confronti del mondo contemporaneo e di quest’epoca confusa, ed è il naturale successore di grandi classici dei Pink Floyd come “Animals” e “The Walls”.

Il nuovo album di Roger Waters è prodotto e mixato da Nigel Godrich (già con Radiohead, Paul McCartney, Beck, U2, creatore della serie tv-web “From the Basement”) ed è composto da 12 tracce scritte e suonate da Waters stesso.

I musicisti che hanno suonato in “Is This The Life We Really Want?” sono: Roger Waters (voce, chitarra e basso acustici), Nigel Godrich (arrangiamenti, sound collages, tastiere, chitarra), Gus Seyffert (basso, chitarra, tastiere), Jonathan Wilson (chitarra, tastiere), Joey Waronker (batteria), Roger Manning (tastiere), Lee Pardini (tastiere), e Lucius (voce) con Jessica Wolfe e Holly Proctor.

 
La tracklist di “Is This The Life We Really Want?”

  1. When We Were Young
  2. Déjà Vu
  3. The Last Refugee
  4. Picture That
  5. Broken Bones
  6. Is This The Life We Really Want?
  7. Bird In A Gale
  8. The Most Beautiful Girl
  9. Smell The Roses
  10. Wait For Her
  11. Oceans Apart
  12. Part of Me Died

 
Il testo di “Wait for Her” è stato scritto da Roger Waters che si è ispirato alla traduzione di un anonimo di “Lesson from the Kama Sutra (Wait for Her)” di Mahmoud Darwish.
 
Foto di Sean Evans

ROCKETS: Venerdi 19 maggio in concerto ai MAGAZZINI GENERALI

Venerdì 19 Maggio

ROCKETS

IN CONCERTO AI

MAGAZZINI GENERALI

Venerdì 19 Maggio i Rockets fanno tappa finalmente a Milano per un imperdibile concerto live presso i Magazzini Generali di Viale Pietrasanta 16.  A più di dieci anni di distanza da una loro performance live milanese, la storica band sarà lieta di tornare a suonare dal vivo nel capoluogo lombardo per un attesissimo show – evento che ripercorrerà i loro maggiori successi.

Considerata come una delle migliori band della musica elettronica internazionale a cavallo tra gli anni 70 e 80, il gruppo si è sempre contraddistinto per la loro forte personalità e originalità artistica, per la particolare venatura fantascientifica dei loro testi e per il loro look unico, diventando sin da subito un punto di riferimento e influenzando notevolmente il sound moderno delle generazioni più attuali.

Veri e propri pionieri della cosiddetta “space rock music” in grado di mixare sapientemente sintetizzatori e vocoder, la band di origine francese, formatosi agli inizi degli anni 70 conosce il successo nel 1978 con “On the road again”, disco caratterizzato da brani strumentali evocativi e canzoni che raccontano di spazio e di viaggi lontani, tematiche spesso ricorrenti nella loro discografia. Nel 1980 grazie al brano “Galactica”, certificato disco di platino con oltre 1 milione di copie vendute in Italia, raggiungono la massima popolarità intraprendendo una lunga tournée di oltre 200 concerti che registra ovunque il tutto esaurito. I loro show sono stati inoltre i primi in Europa ad avvalersi di esplosioni, raggi laser ed effetti speciali di luci colorate.

In occasione della speciale serata ai Magazzini la band suonerà dal vivo alcuni dei brani più noti del loro repertorio; da “Space rock” a “One More Mission”, “Electric Delight, “Future Woman” e “Galactica”, sino ai più recenti brani estratti da “kaos”, loro ultimo album in studio, il concerto assumerà il carattere di un vero e proprio show, celebrando insieme al loro pubblico gli oltre 40 anni di straordinaria carriera.

Alla guida del gruppo sempre Fabrice Quagliotti alle tastiere e vocoder, affiancato da Rosaire Riccobono, bassista della band fin dal 1981, John Biancale, vocalist internazionale, Eugenio Mori alla batteria e Gianluca Martino alle chitarre.

I biglietti per assistere al concerto sono già disponibili in prevendita su mailticket e disponibili al seguente link http://www.mailticket.it/evento/10282 o acquistabili direttamente in loco.

Per i più scatenati sarà inoltre possibile accedere al Meet & Greet incontrando i Rockets in una sessione precedente il concerto per poter scambiare due chiacchiere e scattare una foto con loro.

Apertura porte ore 21:00
Ingresso 20 € + d.d.p
Ingresso + Meet & greet ore 19:00 30 € + d.d.p
Per info concerti e biglietteria:
info@magazzinigenerali.it
www.magazzinigenerali.it

Sarà GIORGIA SURINA a presentare l'edizione 2017 di FESTIVAL SHOW, il festival itinerante dell'estate italiana!

FESTIVAL SHOW 2017

È L’ANNO DI GIORGIA SURINA!

Presenta da luglio 8 appuntamenti nelle piazze d’Italia

che si concludono il 4 settembre all’Arena di Verona

CON I BIG DELLA MUSICA ITALIANA E INTERNAZIONALE

 

Sarà GIORGIA SURINA a presentare l’edizione 2017 di FESTIVAL SHOW, il festival itinerante dell’estate italiana! La poliedrica protagonista della radio e della tv italiana affiancherà sul palco nelle 8 tappe estive Paolo Baruzzo che da sempre è protagonista della kermesse organizzata da RADIO BIRIKINA e RADIO BELLA & MONELLA.

Giorgia Surina arriva con un bagaglio carico di esperienze come speaker, vj, attrice e presentatrice: dal 2009 è entrata a far parte della grande famiglia di RTL 102.5, dove è in onda attualmente con “Shaker”, ha condotto programmi come Zelig off su Italia1 e Hitlist Italia e TRL su MTV, ha recitato nelle famose serie italiane Love Bugs, R.I.S. 4 – Delitti imperfetti, Un medico in famiglia, Il commissario Nardone, Don Matteo, Non dirlo al mio capo, ha presentato eventi internazionali come la differita dei Brit Awards 2016 dalla O2 Arena di Londra, la diretta da Roma dell’Earth Day 2009 con Ben Harper, degli SKY Awards 09, del concerto organizzato nel 2004 da Quincy Jones “We Are The Future” e, per ben tre volte, ha fatto parte della nella Giuria di Qualità al Festival di Sanremo (compresa l’edizione 2017).

Riceve il testimone da Lorena Bianchetti e Adriana Volpe, volti e nomi familiari al grande pubblico, che hanno condotto l’ultima edizione della kermesse estiva con professionalità e solarità.

«È la padrona di casa ideale! – afferma Paolo Baruzzo, che ha fortemente voluto al suo fianco Giorgia Surina – Dal nostro primo incontro l’ho sentita entusiasta di essere protagonista di Festival Show 2017. Per la sua popolarità, bellezza, talento e conoscenza della musica, la riteniamo perfettamente in target con il nostro pubblico e capace di interpretare al meglio lo spirito che anima l’organizzazione. Siamo orgogliosi che abbia accettato con grande interesse e disponibilità e, sono convinto, sapremo emozionarci e divertirci insieme al nostro straordinario pubblico!».

«Sono anni che conosco Festival Show e che io e Paolo Baruzzo ci inseguiamo per salire insieme su questo palco – ricorda Giorgia Surina – è stato frustrante attendere a lungo ma finalmente ci siamo! E’ per me un’emozione grandissima condurre Festival Show 2017 perché mi ricorda le mie radici, quelle che affondano in MTV. Salire di nuovo su un palco così grande e importante e pieno di stelle della musica sicuramente mi darà nuova emozione: questa è la mia storia, questa è la dimensione che più mi appartiene e, insieme a Paolo, sono pronta a comunicare tutta la mia grinta alle migliaia di persone che seguiranno il festival!».

Festival Show compie 18 anni di grandi successi, con 198 spettacoli! Raggiunta la maggiore età, torna questa estate con tanta esperienza e nuova energia a scaldare le piazze d’Italia in otto appuntamenti che si concluderanno il 4 settembre con il gran finale all’Arena di Verona. Anche quest’anno non mancheranno gli artisti che rappresentano la colonna sonora dell’estate italiana, accompagnati dal corpo di ballo e dall’orchestra.

Le edizioni di Festival Show sono organizzate da Radio Birikina e Radio Bella & Monella, che amalgamano ruoli, esperienze, idee e ricerca in tappe che si trasformano in grandi eventi live.

L’anno scorso sono saliti sul palco di Festival Show 70 artisti, per oltre 36 ore di spettacoli e ben 100 ore di dirette radio e streaming e, per la prima volta, gran parte dell’evento è stato trasmesso da Real Time. Durante la serata finale all’Arena di Verona si sono esibiti davanti a migliaia di persone Max Pezzali, Arisa, Emis Killa, Fabio Rovazzi, Gabry Ponte, Ivana Spagna, Fausto Leali, Marco Carta, Ron e Stadio! 

Ci sarà spazio anche per i giovani artisti emergenti, che in queste settimane vengono selezionati per accedere a maggio alla finale che decreterà i 12 vincitori che avranno la possibilità di salire sul palco itinerante del Festival Show 2017. Per il primo anno i casting non si svolgono solo in Italia ma anche in Svizzera, a Malta e in Romania! Nel 2016 il concorso dedicato agli artisti emergenti è stato vinto dalla cantautrice Nòe, che si è aggiudicata una borsa di studio per il CET di Mogol. Infatti, Mogol negli ultimi due anni ha presieduto la giuria che ha selezionato i giovani, insieme fra gli altri, a Mara Maionchi, Red Ronnie, il maestro Adriano Pennino, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio, Luisa Corna e altri importanti nomi della musica e della televisione. Obiettivo, da sempre, di Radio Birikina e Radio Bella & Monella, è offrire alle nuove proposte visibilità nelle piazze, in tv e una significativa airplay radiofonica.

Oltre alla serata finale in Arena il 4 settembre, queste le prime date confermate: il 27 luglio all’Arenile Madonna dell’Angelo di Caorle (Ve), il 18 agosto alla Beach Arena di Lignano Sabbiadoro (Ud) e il 25 agosto in Piazza Ferretto a Mestre (Ve). 

Il corpo di ballo è guidato da Etienne Jean Marie, ballerino di fama internazionale che ha danzato per Holly Valance, Kylie Minogue, Robbie Williams, Nelly Furtado, Prince, Geri Halliwell (nel video di “It’s Raining Men”) e tanti altri. I ballerini e gli artisti sul palco sono accompagnati dall’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana.

«Rinnovata fiducia a Festival Show viene confermata dai grandi partner, tutti nazionali, – aggiunge Mariano Sannito, direttore commerciale del network – che contribuiscono a dare credibilità allo spettacolo. Questi partner sono sempre più convinti che il confronto con il territorio e, direttamente, con le persone sia una delle chiavi di successo per affrontare le sfide del mercato».

Festival Show nasce nel 2000 come festival estivo del Triveneto, da un’idea di Roberto Zanella, editore del più potente network radiofonico del nord Italia. Da ormai diciotto anni, fa tappa in città importanti e località di villeggiatura portando in scena uno spettacolo che miscela sapientemente musica, ballo, vari ingredienti di spettacolo e divertimento. Negli anni, la manifestazione è cresciuta talmente tanto da approdare anche all’Arena di Verona, che dal 2014 ne ospita la finale. L’anno scorso l’evento è stato trasmesso, per la prima volta, da Real Time che ha raccolto lusinghieri risultati d’ascolto. Molti gli ospiti che si sono avvicendati sul palco, nelle varie città in cui ha fatto tappa la kermesse, tra cui: Elisa, Emma, Zucchero, Max Pezzali, Pooh, Francesco Renga, Max Gazzè, Modà, Francesco Gabbani, Alessio Bernabei, Baby K, Emis Killa, Marco Mengoni, The Kolors, Francesca Michielin, Luca Carboni, Patty Pravo, Loredana Bertè. Nel corso degli anni, il Festival Show è stato presentato da volti noti della televisione e dello spettacolo come Serena Autieri, Laura Barriales, Luisa Corna, Giorgia Palmas, Lola Ponce e nel 2016 da Adriana Volpe e Lorena Bianchetti.

THE DARKNESS: Tour a supporto dei GUNS'N'ROSES, data da Headliner a luglio e nuovo disco in arrivo.

NUOVO ALBUM IN ARRIVO NEL 2017,
TOUR A SUPPORTO DEI GUNS’N’ROSES ED UNA DATA ITALIANA DA HEADLINER A LUGLIO!

The Darkness, con il loro inconfondibile stile hard rock anni ’70 ispirato a mostri sacri come AC/DC, Led Zeppelin, The Queen e Van Halen, vincitori di numerosissimi premi tra cui ben 3 Brit Awards e 2 MTV Music Awards, sono stati scelti dai Guns’N’Roses a supporto del tour europeo che farà tappa anche in Italia all’Autodromo Internazionale di Imola il 10 giugno, per poi tornare a luglio per una data da headliner al Rugby Sound 2017 a Legnano (MI) il 6 luglio.

The Darkness supporting Guns’N’Roses:
7 giugno, Zurigo, Letzigrund Stadium
10 giugno, Imola, Autodromo Enzo e Dino Ferrari
29 giugno, Stoccolma, Friends Arena
1 luglio, Helsinki, Hameenlinna Festival Park
The Darkness in Italia per un concerto da headliner
giovedì 6 luglio, Rugby Sound 2017, Isola del Castello, Legnano (MI)

BITS-CHAT: Alla velocità della luce. Quattro chiacchiere con… Beata Beatz

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Forse il suo nome non vi dice ancora molto, ma se siete assidui frequentatori del dancefloor potrebbe esservi capitato di ballare su una delle sue canzoni. Come testimoniano infatti anche i video presenti su YouTube, è già qualche anno che Beata Beatz ha iniziato a fare musica, dedicandosi in particolare modo alla dance.
Nata a Mannheim, in Germania, la ragazza si prepara ora a sbarcare nel nostro paese, e lo fa dalla porta principale duettando – nientepopodimenoche – con Guè Pequeno nel singolo Speed Of Light, dove lei canta in inglese e lui dà il suo contributo con una strofa in italiano di tutto rispetto. Così come nelle atmosfere estive di Stay With Me, insieme ai fratelli napoletani I desideri.
Due incontri di lingue e stili diversi, tra pop elettronico, rap e dance, prendendo spunto dai piani alti delle classifiche.
Come hai conosciuto Guè Pequeno?
Era da un po’ che volevo collaborare con un rapper, perché mi piace l’hip-hop. Tempo fa ero in Italia per alcune serate e ho lanciato l’idea alla mia manager di un duetto con un rapper italiano. Qualche tempo dopo, mentre ero a Stoccolma per registrare un nuovo brano, la manager mi ha detto che dovevo subito partire per Londra per incontrare Guè Pequeno. Ci siamo parlati e lui è stato subito disponibile a collaborare. Dopo qualche settimana ero a Napoli a registrare Speed Of Light con Massimo D’Ambra.
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Cosa ascolti in genere?
Ascolto tutto quello che va in radio. Mi piace molto Rihanna, Zara Larrson, un’artista giovane che ha saputo evolversi, The Chainsmokers. Tengo sempre d’occhio la top ten internazionale, il meglio di quello che c’è in giro.
Cosa conosci invece della musica italiana?
Eros Ramazzotti, Marco Mengoni, conosco da molto tempo anche la musica di Vasco Rossi, e mi piace molto il suo rock, la sua voce. È poi conosco Luchè: sono stata anche nel video di Bello!
Quando hai capito che ti sarebbe piaciuto fare musica?
Sono cresciuta con la musica, perché i miei genitori sono stati dei cantanti. Quando ero piccola, mio padre, che oggi è morto, non mi regalava dei giocattoli, ma mi faceva suonare e a cinque anni ho iniziato a suonare il piano. Mia mamma invece fa parte di un coro: sono sempre in giro in Germania per le chiese.
Non hai ancora pensato di cantare in italiano?
Io voglio cantare in italiano! Ho imparato a parlarlo, ma cantare è un’altra cosa. Devo mettermi lì con il testo e studiare.
Hai un album in arrivo?
Sì, sono molto entusiasta. Sarà pop, ma con tante contaminazioni, avrà un suono moderno. Mi trovo molto bene con le persone con cui sto lavorando, ho la possibilità di sperimentare. Voglio prendere spunti dall’R&B, dall’hip-hop, dalla dance. Un po’ come abbiamo fatto per Speed Of Light, in cui c’è un po’ di trap e di urban, perché se fosse stato un brano di pura dance non ci sarebbe potuto essere il rap. Lavorando tra Germania, Svezia e Italia sento stimoli diversi, e mi piacerebbe che nel disco fossero tutti presenti.
Per concludere, una domanda di rito per BitsRebel: che significato dai al concetto di ribellione?
(la sua espressione cambia all’improvviso, si fa seria e mi guarda dritto negli occhi, ndr) So cosa voglio e so cosa non voglio. Voglio avere una possibilità, e unire la passione e la libertà.

Deep Purple – "inFinite" al n°1 in Germania – al n°3 in Italia e mai così in alto!

IL NUOVO ALBUM “inFinite” MAI COSI’ IN ALTO

AL N°1 IN GERMANIA, AL N°3 IN ITALIA

TOP 10 IN 9 PAESI

BATTUTO IL RECORD DEL PRECEDENTE “NOW What?!”

IL LORO PIU’ GRANDE SUCCESSO GLOBALE DALLA LORO REUNION NEL  1984

 
 

earMUSIC e I  Deep Purple sono molto felici di annunciare gli incredibili risultati ottenuti in termini di vendita e classifica di “inFinite”, il ventesimo album in studio dei Deep Purple.

“inFinite” ottiene le migliori posizioni in classifica dai tempi di “Perfect Strangers” nel 1984.

E’ entrato al #1 in Germania e ha venduto in due giorni tanti dischi quanti ne ha venduti “NOW What?!”

Due giorni sono bastati per diventare oro in Russia e nella Repubblica Ceca

E’ entrato in top 10 in ben 9 paesi (ma tante classifiche devono ancora arrivare)

Germania #1
Italia #3
Svezia #5
Norvegia # 3
Fillandia# 4
Belgio #5 (Wallonie), #7 (Flanders)
Olanda #6 (highest chart entry by the band in 42 years!)
UK #6 (highest chart entry by the band in 33 years since “Perfect Strangers” and their second highest entry in 43 years since 1974’s “Stormbringer”)
Francia #10
Giappone #13 (international charts)
Australia #20

Il giorno dell’uscita “inFinite” è entrato nella classifica di  iTunes al #1 in 6 paesi e in Top 5 in 20 paesi.

La fanbase dei Deep Purple si rinnova continuamente e questi risultati lo dimostrano.

“inFinite” ha permesso a una nuova generazione di amanti del rock di connettersi in modo globale.

E siamo solo all’inizio…

KENDRICK LAMAR conquista tutti. Il nuovo album al primo posto in tutto il mondo. Il singolo HUMBLE è un successo mondiale

È Davvero difficile essere umili quando ti chiami

KENDRICK LAMAR e…

La tua canzone “HUMBLE”

è al 1mo posto nella Global Spotify Chart

e ha superato 75 milioni di stream

il video è l’ottavo video più visto al mondo

con oltre 72 milioni di views

Il tuo nuovo album “DAMN.”

ha debuttato al 1mo posto su iTunes in ITALIA

e in altri 65 paesi del mondo

e tutte le 14 tracce del disco

sono nella Spotify Global Top 50

e sei stato appena protagonista del

FESTIVAL DI COACHELLA

Natale con i tuoi e Pasqua con KENDRICK LAMAR, così si potrebbe titolare il rientro dal ponte pasquale dato che tutto il mondo questo week end ha ascoltato il nuovo, atteso album della superstar dell’hip hop che venerdì ha pubblicato in digitale il nuovo album “DAMN.”. Sono bastate poche ore e il disco è schizzato al 1mo posto su iTunes in 65 paesi del mondo, Italia compresa e tutte le tracce del disco sono entrate nella Top 50 Global di Spotify.

Oltre al primo brano estratto dal disco “HUMBLE”, al 1mo posto nella Global Spotify Chart con oltre 75 milioni di stream, il nuovo lavoro di studio di LAMAR contiene altre 14 tracce tra cui una collaborazione con gli U2 e una con RIHANNA.

Questa la tracklist completa: “Blood”, “DNA”, “YEAH”, “ELEMENT”, “FEEL”, “LOYALTY” featuring RIHANNA, “PRIDE”, “HUMBLE”, “LUST”, “LUST”, “LOVE”, “XXX” featuring U2, “FEAR”, “GOD”, “DUCKWORTH”.

Di “HUMBLE”, brano a cui ha collaborato alla produzione Mike Will Made-It (RihannaMiley Cyrus, Lil Wayne e Beyoncé), è disponibile anche uno straordinario video visibile su http://vevo.ly/8U0RbE che in pochi giorni ha superato quota 72 milioni di views.

Il video di “HUMBLE” porta le firme illustri di Dave Meyers (uno tra i registi di video più importanti del panorama americano che ha lavorato con artisti come Notorius Big – uno dei miti dello stesso Lamar – Pink, passando per Britney Spears e Shakira) e dei Little Homies (duo composto da Dave Free e Kendrick Lamar stesso). Nel video troviamo un Lamar versione Papa e immagini ispirate a “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci dove al posto degli apostoli c’è una banda di rapper in occhiali da sole, un immaginario visivo che si alterna ai classici del genere rap (montagne di soldi, donne e periferie).

LAMAR è stato protagonista questo week end di uno spettacolare show al Festival di Coachella.

KAISER CHIEFS in concerto per un'unica data italiana a Roma,Cavea Auditorium Parco della Musica, giovedi 6 luglio.

TRA I MIGLIORI RAPPRESENTANTI DEL BRIT-POP-ROCK INGLESE,

CON NUMEROSI PREMI ALLE SPALLE,

ALBUM AI VERTICI DELLE CHARTS E SINGOLI DI SUCCESSO,

 IN CONCERTO IN ITALIA PER UN’UNICA DATA PER PRESENTARE “STAY TOGETHER”,

L’ULTIMO ALBUM PUBBLICATO A FINE OTTOBRE 2016

  

Giovedì 6 Luglio 2017

ROMA – CAVEA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

Luglio Suona Bene

Via Pietro de Coubertin, 30 

apertura porte ore: 20.00 – inizio concerto ore 21.00

prezzi del biglietti:

parterre: 43,50 € + d.p.

parterre laterale: 39,50 € + d.p.

tribuna centrale: 43,50 € + d.p.

tribuna laterale: 30,50 € + d.p.

tribunetta alta: 22,00 € + d.p.

biglietti in vendita su www.ticketone.it da martedì 18 aprile 

 

Informazioni su come acquistare i biglietti:

Ticketone – 892.101 – www.ticketone.it

www.internationalmusic.it – 059.644688

Tra le band nell’olimpo dei grandi del brit-pop made in UK, i Kaiser Chiefs, con sei album alle spalle, numerosi premi ricevuti tra cui tre Brit Awards, singoli di successo come “Ruby”, “Oh My God”, “Everyday I Love You Less and Less” e le esibizioni ai migliori festival, tornano a calcare i palchi con “Stay Together”, il nuovo album pubblicato ad ottobre 2016 da Caroline International. Prodotto da Brian Higgins (già al lavoro con Pet Shop Boys, Sugababes, Kylie Minogue etc), il nuovo lavoro è frutto di un’intensa collaborazione tra la band ed il pluripremiato produttore. A due anni di distanza da “Education, Education, Education & War”, il penultimo album volato in cima alle classifiche dei dischi più venduti, “Stay Together” ha una marcia in più, dove alle chitarre si aggiunge un groove dancereccio da pista, frutto delle sapienti mani di Higgins il quale, dopo aver subito accettato di lavorare alla produzione del nuovo disco, stimola naturalmente la band verso una nuova, più fresca ed attuale scena musicale. A detta della band, “Stay Together” è, sino ad oggi, il loro disco più prodotto, ma senza mai perdere quel processo di spontaneità nella scrittura, da sempre loro tratto distintivo, insieme alla forte amicizia che ha permesso ai cinque ragazzi di rimanere insieme sin dall’inizio, a parte la dipartita di Nick Hodgson a fine 2012.

Attivi come Kaiser Chiefs dal 2003 e sopravvissuti all’alterna vicenda delle mode britanniche, la band ha dimostrato di avere talento, diventando sin dall’inizio una tra le più interessanti realtà britanniche in grado di contaminare il brit-pop dei primissimi Blur con la new-wave ed il post-punk. Fautori di singoli diventati delle vere e proprie hit internazionali, il primo disco, “Employment”, esce nel 2005 ma è con “Yours Truly, Angry Mob” del 2007 che la band di Leeds vince ben tre Brit Awards, grazie alla famosissima “Ruby” (“Yours Truly, Angry Mob” è stato l’album rock più venduto in Inghilterra nel 2007) e corona il sogno di suonare a Elland Road Stadium davanti a 35.000 persone. L’anno successivo è la volta di “Off With Their Hands” mentre nel 2011 esce “The Future Is Medieval”, accompagnato da una curiosa operazione di marketing in cui gli acquirenti hanno la possibilità di creare una personale playlist scegliendo dieci tra i venti brani disponibili. Il 2012 vede l’abbandono dalla band di Nick Hodgson, principale compositore della band e batterista, presto sostituito da Vijay Mistry dei Club Smith. Nel 2014 esce “Education, Education, Education & War” e nello stesso anno Ricky Wilson partecipa, in qualità di coach, all’ultima edizione inglese di The Voice.

Stay Together” segna il ritorno della band di Leeds al sound pop di cui è capace, amabilmente sporcato e contaminato dal tocco synth-groove di Brian Higgins. I Kaiser Chiefs in tour questa estate, si esibiranno in un’unica data italiana giovedì 6 luglio alla Cavea Auditorium Parco della Musica di Roma per il festival Luglio Suona Bene. 

Kaiser Chiefs: Ricky Wilson (voce), Andrew “Whitey” White (chitarra), Simon Rix (basso), Nick “Peanut” Baines (tastiere, synth), Vijay Mistry (batteria, percussioni)