#MUSICANUOVA: Brooke Candy, Living Out Loud (feat. Sia)

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Dopo il remix ad opera di KDA uscito a dicembre, Brooke Candy rilascia la radio version di Living A Out Loud, realizzata in collaborazione con Sia, che ne è anche autrice.
Una decisa virata verso sonorità più radio friendly, dopo brani come Rubber Band Stacks, Happy Days, Changes e soprattutto l’audace Opulence.
Praticamente assente il rap a favore di voli pindarici pop, che portano chiaramente la firma di Sia.

Tutto questo non fa che accrescere l’attesa per il primo album di Brooke, The Daddy Issues, inizialmente programmato per il 2016 e ancora senza data di arrivo.

ASPETTANDOSANREMO: "Mi tremano le gambe, ma sono una donna forte". Quattro chiacchiere con… Elodie

elodie1new_ph-marco-laconte_bElodie ha due occhi bellissimi. Grandi, profondi e bellissimi, di un colore indefinibile, accompagnati da un sorriso larghissimo.
Sì, lo so che per chi si interessa di musica questi non dovrebbero essere dettagli importanti, ma io sono tra quelli che di un artista non solo ascoltano le canzoni, ma ne osservano anche i gesti, i colori, ne ascoltano il tono della voce quando parlano.
Ed Elodie ha due occhi bellissimi che sembrano parlare più della sua voce nel dire quanto lei sia sicura di quello che fa. Una donna forte, proprio così, lo dice anche lei, “Voglio che il pubblico mi veda come una donna forte”.
Pur con solo 26 anni alle spalle e neanche due di notorietà, la ragazza appare seriamente sicura di ciò che sta cercando e di ciò che vuole. In primavera si è conquistata il secondo posto ad Amici ed ora entra a Sanremo dalla porta principale, quella dei big, portando in gara Tutta colpa mia, un brano su una storia d’amore andata in frantumi firmato tra gli altri da Emma (e ascoltandolo non si potrebbe in effetti pensare altrimenti).
Il 17 febbraio sarà poi la volta dell’album dal titolo omonimo, mentre il 26 aprile Elodie è attesa a Milano per il suo primo vero appuntamento live.
Chissà se per quel giorno la gamba avrà smesso di tremare…

Nella canzone sembra di avvertire un senso di imperfezione da parte della protagonista, che quasi si rimprovera la fine di una storia: ti ritrovi in questa situazione,pur non essendo tu l’autrice del brano?
La canzone non è mia ma parte da una storia d’amore importante che ho vissuto qualche anno fa, una storia in cui avevo messo tanto coraggio, ma dall’altra parte non ho trovato lo stesso spirito. Non sono perfetta, nel brano va letta anche una certa ironia: posso dire comunque di essere felice di quello che sono oggi e che cerco di migliorarmi ogni giorno. I momenti d’ombra ci sono e vanno accettati, senza paura di toccare il fondo.
Senti qualche responsabilità nei confronti di Emma, tua coach ad Amici e ora autrice del pezzo?
Interpretare una canzone altrui è sempre un impegno, però il regalo più importante che mi ha fatto Emma è stata la possibilità di condividere il suo team: a Sanremo devo dimostrare che valgo e che tutta questa fiducia me la merito. Non sono più un’allieva della scuola di Amici, adesso devo diventare una professionista.
Emma ti ha dato qualche consiglio per Sanremo?
Per Sanremo in particolare no. Mi ha sempre detto di respirare, sorridere e di mettere tutte le mie energie, indipendentemente dal palco su cui mi trovo.
Perché la scelta di Quando finisce un amore per la serata delle cover?
Cocciante, insieme a Mia Martini e Loredana Bertè, è uno degli artisti che ho più nel cuore, perché ha messo tutto se stesso nella musica. Non so se avrò un’altra possibilità come questa, quindi ho scelto di reinterpretare un brano che mi mettesse alla prova, e questo lo sento sotto pelle.

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Come ti senti in questo momento?
Felice, molto felice e nello stesso tempo tutto mi sembra irreale. Non avrei ma pensato di poter arrivare a questo punto, Sanremo è il sogno di chiunque voglia fare questo lavoro, ma non ho aspettative tanto verso il Festival in sé, perché Sanremo è un colosso, sta fermo lì, quanto piuttosto su di me. Spero di fare bella figura e di rispettare quel palco, la sua tradizione. Voglio esibirmi con dignità nei confronti della musica italiana, restando ben a fuoco e dominando l’emotività. Le prime volte che mi esibivo in pubblico tremavo tutta, non potevo togliere il microfono dall’asta, e pochi giorni fa alle prime prove con l’orchestra ho cantato per tutto il tempo senza smettere di muovere la gamba.
C’è qualcosa che il pubblico magari non sa ancora di te e che vorresti venisse fuori n questa occasione?
Vorrei si capisca che sono una donna forte, non presuntuosa, ma forte. Qualunque cosa si faccia nella vita va portato avanti con determinazione e puntando a farlo al meglio. E sbaglia chi pensa che il talent sia una scorciatoia: ho passato periodi in cui non avevo un obiettivo, mi sentivo persa, e Amici è stato un aiuto. Non ci sono tante possibilità per noi giovani artisti, e chi le offre non va discriminato. 

Tra i tuoi punti di riferimento citi Nina Simone, un’artista che ha avuto un vissuto piuttosto pesante: in cosa la senti vicina?
Nina Simone, così come Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald e tutte le cantanti di colore di quegli anni, è stata una donna forte: sentirla vicina è come una pacca sulla spalla. Io stessa vengo da una famiglia di origini africane, mia nonna è delle Antille Francesi, per cui ho respirato un certo clima culturale. E’ bello quando le minoranze diventano di polso, è segno che se ci sono passione e spinta a reagire chiunque può farcela.

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Il 26 aprile è in programma un appuntamento live all’Alcatraz a Milano: come ti stai preparando?
Per ora mi concentro sul Festival, altrimenti impazzisco… Inizierò a lavorarci seriamente dal giorno dopo. Sarà un’altra novità, perché per la prima volta il pubblico sarà lì apposta per me, e questo non aiuterà a gestire la tremarella.

Hai un’immagine che racchiude il significato del Festival per te?
Penso a Loredana Bertè e Mia Martini: in questo momento ho in mente Amici non ne ho di Loredana. Penso ci voglia tantissimo coraggio a spiattellare quelle cose in faccia al pubblico. Loredana è una donna che stimo tantissimo.
  
Prima di salire sul palco cosa farai?
Non ho riti scaramantici né portafortuna. Semplicemente penso che farò un bel respiro, gesticolerò un po’, farò un inchino, sorriderò e poi via, quando il maestro sarà pronto, canterò.

ASPETTANDOSANREMO: Al Festival con il nu soul. Quattro chiacchiere con… Lele

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In meno di un anno è passato dalla finale di Amici al palcoscenico di Sanremo, dove concorre tra le Nuove Proposte (con i suoi 20 anni è il più giovane in gara quest’anno) con Ora mai.
In mezzo, Lele ha aperto alcun date di Emma ed Elisa e ha pubblicato il suo primo disco, Costruire, in cui ha messo la sua firma in molti brani e che il 10 febbraio sarà ripubblicato in una versione 2.0 con alcuni pezzi inediti.
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C’è un motivo particolare per cui hai scelto di proporre alla commissione del Festival proprio Ora mai?

Un motivo in particolare no: è un brano che fin da subito è sembrato adatto ad essere proposto a un’orchestra, per cui la scelta è stata quasi naturale. Inoltre, è una canzone sulla fine di una storia d’amore, ma se ne parla con consapevolezza, nonostante io abbia solo 20 anni.
Cosa significa sentire per la prima volta un’orchestra che suona un tuo brano?
È come immaginarsi di vedere un figlio crescere nella pancia della mamma e poi ritrovarselo tra le braccia. La sensazione che ho avuto durante la prima prova con l’orchestra è stata quella di sentire la realizzazione fisica di quello che avevo scritto insieme a Fabrizio Ferraguzzo, è stato come poter osservare a occhio nudo qualcosa che non si può vedere, qualcosa di immateriale.
Rispetto a quando sei arrivato ad Amici come ti senti cambiato?
Mi sento molto più consapevole. Grazie ad Amici sono cresciuto umanamente e professionalmente, anche con l’aiuto di Elisa ed Emma, e fortunatamente ho potuto vivere quel percorso fino alla fine. Quindi ho voluto trasportare tutto quello che ho imparato negli cinque nuovi brani che fanno parte della riedizione dell’album: ho proprio notato un passo in avanti sia nell’approccio tecnico sia in quello interpersonale. Per la mia età mi considero ancora in costruzione.
Questa partecipazione a Sanremo per te cosa rappresenta, un nuovo inizio, un arrivo, una continuazione?
È un’altra tappa del mio percorso. Un punto di partenza no, perché non lo è stato nemmeno Amici, e ancora prima nemmeno The Voice, ma è stato quando ho iniziato a studiare musica da piccolino. Tutto quello che è successo da lì in avanti lo considero parte di un cammino che ha come filo conduttore la mia passione per la musica.
Come ti trovi nell’ambiente discografico?
Dal primo giorno in cui sono entrato in Sony ho trovato intorno a me un ambiente coeso, determinato e affettuoso, cosa che non mi aspettavo nel mondo della discografia. Ho sempre avuto la percezione di un team di persone che lavoravano per me e con me: mi piace molto il lavoro di squadra, credo che faccia la differenza per la creazione di un progetto univoco. Spero che si possa andare avanti lavorando in questo modo.
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Per i nuovi brani che su quali sonorità ti sei mosso?
Poco tempo fa mi è capitato di leggere una recensione in cui si parlava di Ora mai come di un classico brano sanremese, ma non penso sia così, mi risulta sia che di solito a Sanremo si usino le tastiere in quel modo. Negli altri brani mi sono spinto ancora di più attraverso le influenze dell’hip-hop straniero e del nu soul, e mi sono divertito molto.
Anche alla luce dei talent, oggi partecipare al Festival tra le Nuove Proposte è diverso rispetto a dieci anni fa?
Sì, è sicuramente diverso, ma arrivare a Sanremo dopo la notorietà del talent è un’arma a doppio taglio: ti porti dietro il pregiudizio di uno che vuole solo apparire e arrivare alle ragazzine, senza essere mosso da un reale interesse per la musica. Questa purtroppo è una deriva che la televisione ha preso da un po’ di anni, ma è un metro di giudizio qualunquista. Io spero di essere giudicato solo per la canzone, anche perché poi alle persone è quello che resta in testa, non se arrivi da un talent o da un’accademia. È tutta gavetta.
Cosa ti aspetti e come ti aspetti Sanremo?
Voglio restare concentrato sulla canzone, spero di eseguirla al meglio e che possa arrivare al pubblico. Il festival invece me lo aspetto come il grande evento che ogni anno ferma l’Italia per una settimana, un evento totale.

#MUSICANUOVA: Nickelback, Feed The Machine

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Feed The Machine
è il primo estratto dall’omonimo nuovo album dei Nickelback, che sarà pubblicato sarà pubblicato venerdì 9 giugno da BMG.

Composto dai Nickelback e co-prodotto con Chris Baseford, il brano è un immediato muro di suono con riff di chitarra che dimostrano come la band padroneggi bene qualsiasi tipo di registro musicale.

RADIOITALIALIVE – IL CONCERTO – Annunciata una nuova edizione 2017: Milano 18 Giugno, Palermo 30 Giugno.

RADIOITALIALIVE – IL CONCERTO

 NEL 2017 UNA NUOVA INCREDIBILE EDIZIONE

DUE GRANDI CITTA’ PER DUE IMPERDIBILI EVENTI LIVE

Milano – domenica 18 Giugno 2017

Palermo – venerdì 30 Giugno 2017

Dopo gli straordinari successi delle edizioni 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016 Radio Italia presenta un appuntamento davvero speciale: per la sesta edizione, oltre alla consueta serata milanese, RadioItaliaLive – Il Concerto raddoppia con una data unica e inedita a Palermo.

I due eventi sono stati annunciati proprio oggi  in diretta ai microfoni di Radio Italia dall’editore e presidente Mario Volanti che aggiunge: In occasione del 35° anno di Radio Italia solomusicaitaliana, abbiamo ritenuto corretto unire idealmente tutta l’Italia.  Di conseguenza, oltre all’ormai tradizionale appuntamento a Milano, abbiamo scelto di regalare a tutti gli appassionati della musica italiana che vivono al sud del nostro Paese, un secondo straordinario concerto a Palermo. Siamo certi che, oltre all’atteso successo di Milano, la Sicilia e il Sud interverranno entusiasti a questo nostro evento.”

Gli eventi, come sempre gratuiti e realizzati grazie alla collaborazione con i comuni di entrambi i capoluoghi, si svolgeranno a Milano domenica 18 giugno 2017, e per la prima volta a Palermo venerdì 30 giugno 2017.

Straordinari gli interpreti delle passate edizioni che hanno reso la manifestazione tra le più acclamate e attese dell’estate italiana: da Luciano Ligabue a Cesare Cremonini, da Zucchero a Laura Pausini, da Tiziano Ferro a Eros Ramazzotti, da Biagio Antonacci ai Negramaro, da Claudio Baglioni a Gianna Nannini, sono solo alcuni tra i nomi che hanno reso il palco di “RadioItaliaLive – Il Concerto” il più prestigioso della scena italiana.

Con questi due appuntamenti, l’edizione 2017 punta ad essere ancora più social, partendo dai numeri impressionanti del 2016, con oltre 31milioni di persone raggiunte tramite le pagine social ufficiali di Radio Italia (Facebook, Twitter, Instagram e SnapChat).

Grazie alla condivisione su tutti i mezzi del gruppo Radio Italia, i due eventi “RadioItaliaLive – Il Concerto” saranno occasione di intrattenimento non solo per chi sarà presente in piazza, ma anche per tutti gli appassionati della musica in Italia e nel mondo. I concerti saranno infatti trasmessi in diretta contemporanea su Real Time e NOVE (canali del gruppo Discovery Italia), Radio Italia, Radio Italia Tv (canale 70 DTT e 35 TvSat, in HD can 570 DTT, 725 SKY, 135 TvSat e via cavo su Video Italia HD in Svizzera) e in streaming audio/video su radioitalia.it. Vivrà in inoltre tempo reale sulle app gratuite “iRadioItalia” per iPhone, iPad, Android, Kindle Fire, Windows e Windows 8.

VINICIO CAPOSSELA: sold out i concerti di Milano e Bologna.

VINICIO CAPOSSELA

IL TOUR “OMBRA. CANZONI DELLA CUPA E ALTRI SPAVENTI”

registra già il SOLD OUT a Milano (28 febbraio)

e a Bologna (1 marzo)!

Al via il 27 febbraio con un live suggestivo nei teatri d’Italia

legato all’immaginario dell’Ombra

Sulla pagina Facebook ufficiale dell’artista

lo speciale ALMANACCO DELL’OMBRA

www.facebook.com/viniciocapossela

È online il video del brano “Scorza di Mulo

 

Registrano il sold out i concerti del tour di VINICIO CAPOSSELA “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi” previsti il 28 febbraio al Teatro degli Arcimboldi di Milano e l’1 marzo all’Europauditorium di Bologna!

Manca ormai meno di un mese alla partenza del tour con cui l’artista porta nei teatri d’Italia la seconda parte del suo ultimo album “Canzoni della Cupa” e brani di repertorio legati a doppio filo all’immaginario oscuro e misterioso dell’Ombra. Il tour “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi” partirà il 27 febbraio dal Teatro Colosseo di Torino, dopo la data zero che si terrà il 25 febbraio a La Città del Teatro di Cascina (Pisa).

Intanto, Vinicio Capossela, dalla sua pagina Facebook ufficiale www.facebook.com/viniciocapossela, battezza il periodo dell’Ombra con un messaggio in cui invita a costruire insieme l’ALMANACCO DELL’OMBRA: «Cari tutti, oggi 1° febbraio inizia il mese in cui andremo a battezzare l’Ombra. Da oggi iniziamo a tenere un almanacco dell’Ombra. È una caccia alle ombre aperta a tutti! Ogni vostro spunto, citazione, ombrosa riflessione è gradita da condividere. Se volete scriveteci la vostra con un messaggio privato, ne faremo buon uso!»

Il periodo dell’Ombra per il cantautore e polistrumentista è partito ufficialmente nel giorno di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), festività della tradizione contadina in cui vengono benedette le stalle e i campi con grandi falò e si dice che gli animali parlino: nell’occasione, Vinicio Capossela si è esibito alla Focara di Novoli e ha diffuso il video di “Scorza di Mulo” (visibile al link https://youtu.be/AHuL0hKpkjo), brano contenuto in “Canzoni della Cupa” (La Cùpa/Warner Music).

Di seguito le date del tour “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi” (prodotto e organizzato da F&P Group): il 25 FEBBRAIO (data zero del tour) a La Città del Teatro di CASCINA (Pisa), il 27 FEBBRAIO al Teatro Colosseo di TORINO, il 28 FEBBRAIO al Teatro degli Arcimboldi di MILANO sold out, l’1 MARZO all’Europauditorium di BOLOGNA sold out, il 3 MARZO al Gran Teatro Geox di PADOVA, il 6 MARZO al Politeama Greco di LECCE, il 7 MARZO al Teatro Team di BARI, il 9 MARZO al Teatro Metropolitan di CATANIA, il 12 MARZO al Teatro Cilea di REGGIO CALABRIA, il 13 MARZO al Teatro Rendano di COSENZA, il 15 MARZO al Teatro Augusteo di NAPOLI, il 18 MARZO al Teatro Lyrick di ASSISI, il 19 MARZO al Teatro Goldoni di LIVORNO, il 21 MARZO al Teatro Valli di REGGIO EMILIA, il 23 MARZO al Teatro Openjobmetis di VARESE, il 24 MARZO al Nuovo Giovanni da Udine di UDINE, il 27 MARZO all’Auditorium Santa Chiara di TRENTO, il 29 MARZO al Teatro Coccia di NOVARA, il 30 MARZO al Teatro Civico di LA SPEZIA, il 2 APRILE al Teatro Verdi di FIRENZE, il 4 APRILE al Teatro Regio di PARMA, il 5 APRILE al Teatro delle Muse di ANCONA e il 10 APRILEall’Auditorium Parco della Musica di ROMA.

I biglietti per le date sono disponibili su TicketOne e in tutti i punti di prevendita abituali (per info: www.fepgroup.it).

Paolo Benvegnù, un album sull'abbandono e sulla grazia

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A tre anni di distanza da Earth Hotel, Paolo Benvegnù torna con un nuovo album di inediti, H3+, un’opera dedicata alla perdita, all’abbandono e alla rinascita. Un’antologia di visioni, dove la grazia, la molecola alla base della vita dell’universo, riempie gli spazi tra le emozioni, conservando la memoria di quello che siamo stati e quello che saremo.
H3+, in uscita il 3 marzo conclude la trilogia sull’anima iniziata da Hermann e Earth Hotel.

#MUSICANUOVA: Depeche Mode, Where’s The Revolution

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Un muro di elettronica potente e rumorosa segna il ritorno dei Depeche Mode. in Where’s The Revolution, il singolo che anticipa l’album Spirit, in uscita il 17 marzo.

“Where’s the revolution / Come on people you’re letting me down” (“Dov’è la rivoluzione. Su, gente, mi state deludendo”), canta Dave Gahan nel nuovo brano, con parole che in questo periodo storico si caricano di una spinta più che mai politica.
Il nuovo disco sarà pubblicato in versione standard (fisica e digitale) con 12 brani e deluxe in doppio CD, contenente uno speciale booklet di 28 pagine di foto e artwork esclusivi, più 5 remix (Jungle Spirit Mixes) realizzati da Depeche Mode, Matrixxman e Kurt Uenala.
Uscirà inoltre anche in versione doppio vinile 180 g, che contiene l’album standard su 3 facciate più una speciale serigrafia stampata sulla quarta facciata.
Questa la tracklist Standard:
Going Backwards
Where’s the Revolution
The Worst Crime
Scum
You Move
Cover Me
Eternal
Poison Heart
So Much Love
Poorman
No More (This is the Last Time)
Fail
Deluxe:
DISC 1
Going Backwards
Where’s the Revolution
The Worst Crime
Scum
You Move
Cover Me
Eternal
Poison Heart
So Much Love
Poorman
No More (This is the Last Time)
Fail
DISC 2 – Jungle Spirit Mixes
1 Cover Me (Alt Out)
2 Scum (Frenetic Mix)
3 Poison Heart (Tripped Mix)
4 Fail (Cinematic Cut)
5 So Much Love (Machine Mix)

Fabrizio Moro: il 10 marzo il nuovo album, poi i live

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In gara sul palco del Teatro Ariston con Portami via, Fabrizio Moro riceverà la “Menzione Premio Lunezia per Sanremo” come miglior testo in gara nella sezione Campioni del 67° Festival di Sanremo.
Infatti, come da tradizione, il vertice del Premio Lunezia ha espresso lo scorso 2 febbraio le sue preferenze sui testi pubblicati da TV Sorrisi e Canzoni e sui brani dei giovani, e la scelta è caduta su Fabrizio Moro.
Portami via sarà contenuto nel suo nuovo album d’inediti, Pace, in uscita il 10 marzo.
Nella serata di giovedì l’artista interpreterà La leva calcistica della classe ‘68 di Francesco De Gregori.
Già fissate inoltre due anteprime live il 20 aprile al Fabrique di Milano e il 26 maggio al Palalottomatica di Roma.
I biglietti sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it.
 

Paola Turci: dopo Sanremo, il 31 marzo il nuovo album

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Il grande ritorno di Paola Turci al Festival di sanremo è con il brano Fatti bella per te, scritto dalla stessa Paola con Giulia Ananìa, Luca Chiaravalli, Davide Simonetta e prodotto da Luca Chiaravalli, che dirigerà l’orchestra della Rai.

Nella serata di giovedì 9 febbraio Paola Turci proporrà la sua versione di Un’emozione da poco di Anna Oxa.
Durante il Festival verrà messo in vendita un vinile 45 giri a tiratura limitata con copie numerate contenente il brano di Sanremo e la cover.
Fatti bella per te anticipa la pubblicazione del nuovo album di inediti Il secondo cuore in uscita il 31 marzo.
Inoltre, due eventi live il 9 maggio a Roma e il 22 maggio a Milano saranno gli apripista di un nuovo tour.

Martedì 9 Maggio 2017
Roma, Auditorium Parco della Musica (via Pietro de Coubertin 30)
Platea: € 35 + d.p.
Galleria: € 28 + d.p.
Lunedì 22 Maggio 2017
Milano, Auditorium LaVerdi Fondazione Cariplo (largo Gustav Mahler)
Primo settore: € 35 + d.p.
Secondo settore: € 28 + d.p.

I biglietti saranno disponibili sul circuito ufficiale Ticketone (sito e punti vendita) dalle ore 10 di lunedì 6 febbraio.