Forever Neverland: il 19 ottobre il nuovo album di MØ

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La superstar danese pubblica oggi in digitale Way Down, un nuovo brano tratto dal suo nuovo attesissimo secondo album Forever Neverland.

Il nuovo singolo, prodotto da Stint, è un aconferma della capacità innata di MØ di trasformare un pezzo dance da party in una hit pop.

Oltre alla già annunciata collaborazione con Diplo per Sun In Our Eyes, il nuovo album comprende anche i featuring della cantante americana Empress Of (in Red Wine) e di Charli XCX (If It’s Over), dopo che le due avevano precedentemente collaborato nel mixtape di quest’ultima Number 1 Angel and Pop 2.

Questa settimana MØ ha presentato anche il trailer ufficiale dell’album con la colonna sonora di West Hollywood, un viaggio cinematico, sul tema dell’eterna giovinezza.

Questa la tracklist
:

Intro (Purple Like Summer Rain)
Way Down
I Want You
Blue
Nostalgia
Sun In Our Eyes (with Diplo)
Mercy feat. What So Not
If It’s Over feat. Charli XCX
West Hollywood
Beautiful Wreck
Red Wine feat. Empress Of
Imaginary Friend
Trying To Be Good
Purple Like Summer Rain

Stay Open: Diplo, MØ e Levante insieme per Tuborg OPEN

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Dalla collaborazione tra Diplo, , resa possibile dal progetto musicale Tuborg OPEN, arriva Stay Open.
Il progetto, giunto alla sua seconda edizione, nasce con l’unico obiettivo di valorizzare e sostenere la musica in tutte le sue forme incoraggiando le persone ad essere “Open To More”, mantenendo un atteggiamento aperto e creativo nel seguire le proprie inclinazioni personali, ma anche vivere esperienze sempre nuove, andando oltre i propri limiti.

Alla base dell’iniziativa vi è la collaborazione tra il dj e produttore americano Diplo e la nuova stella della musica mondiale MØ: i due hanno inciso il singolo Stay Open, invitando Levante a scrivere versi personali, che spieghino cosa significhi per lei essere “Open To More”.
Uno dei momenti fondamentali della collaborazione è stato il viaggio a Copenaghen, patria di MØ, proprio su invito della cantautrice: nel cuore della foresta danese, Levante ha eseguito chitarra e voce il brano nella sua versione.

Il video, nato dalla creatività di Filippo Rossi e della sua squadra, già al lavoro sulle ultime tournée della cantautrice, mescola grafica e immagini reali in un mondo surreale, colorato e pop, un incontro tra l’anima cantautorale e introspettiva di Levante e le sonorità elettroniche di Diplo e MØ.

In Italia, l’invito di Tuborg ad essere “Open To More” si è tradotto in un esperimento perfettamente riuscito: la base internazionale e la componente italiana, rappresentata da Levante, si sono fuse alla perfezione, portando ad un risultato difficile da ottenere altrimenti. Oltre all’Italia, l’’iniziativa Tuborg OPEN coinvolgerà tanti altri artisti da Russia, Cina, Nepal, Bulgaria e Myanmar, dando a vita ad altrettante versioni di Stay Open.

#MUSICANUOVA: LSD, Genius

L come Labrinth.
S come Sia.
D come Diplo.
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Un inedito trio ha fatto irruzione nel pop system, e si prepara a smuovere le acque dei dancefloor.
Firmandosi con l’allocinogeno acronimo, i tre campioni del musicbiz si sono uniti per dar vita a un album di prossima pubblicazione, anticipato dal singolo reggaeton Genius.
L’11 maggio sarà invece la volta di Audio.

Si preannunciano grandi cose…

BITS-RECE: Diplo, California. Meno BPM e più hip-hop

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
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No, questa volta niente EDM e niente moombahton.
Se cercate il nuovo inno riempipista dovrete guardare altrove, non nella California di Diplo.
Per il suo ultimo EP, Thomas Wesley Pentz ha infatti messo da parte i carichi di BPM e le scansioni in levare che hanno fatto la fortuna sua e dei Major Lazer per far spazio alle sonorità urban dell’hip-hop.
Succede così che ascoltando le sei tracce del disco, la sensazione sia quella di trovarsi davanti non al lavoro di uno dei più influenti producer del globo, ma a una compilation delle nuove leve del rap d’Oltreoceano.
I nomi coinvolti infatti non nascondo una buona dose di coraggio, essendo per la maggior parte quasi del tutto ignoti al grande pubblico al di là dei confini americani: stiamo parlando di gente come Lil Yatchy e Santigold, Desiigner, DRAM, Trippie Redd, Lil Xan e Goldlink. Non veri e propri emergenti – almeno alcuni – ma sicuramente ancora lontani dalle stelle più brillanti del rap internazionale. L’eccezione alla regola è rappresentata da MØ, talento danese dell’elettropop.
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E così, dopo aver messo mano a successoni di Sia, Madonna e Beyoncé, ecco Diplo raccontare la California in salsa elettro-urban, con soluzioni spurie di hip-hop, r’n’b e naturalmente la trap, con tutti i suoi incantesimi al vocoder, che se sono una novità qui in Italia in America non suonano certo come una rivoluzione.
Sì, un po’ di reggaeton c’è, ma resta confinato su uno sfondo di autotune e fumosa poesia in barre. Anche questo è Diplo, e tutto sommato funziona.

Diplo: il 23 marzo esce l’EP California

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Anticipandolo con i singoli Look Back, Get It Right e ora Worry No More, che vede la partecipazione di DRAM, Diplo ha annunciato l’uscita del suo nuovo EP, California, disponibile dal 23 marzo.
Numerosi gli ospiti coinvolti, molti provenienti dal mondo del rap, come il già citato DRAM, passando per Desiigner, Lil Yachty, Trippie Redd, Lil Xan, GoldLing, fino a Santigold, cantante e produttrice statunitense attiva da un decennio tra elettronica e indie.

La nuova musica si accompagna ad un anno eccezionale per Diplo: l documentario di Major Lazer Give Me Future è stato presentato per la prima volta tramite Apple Music dopo aver debuttato con entusiasmanti recensioni al Sundance Festival di quest’anno. La band ha anche pubblicato un album di ‘accompagnamento’ al film dal titolo Major Lazer Presents: Give Me Future-Music From e Inspired by the Film e l’EP, Know No Better.

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Questa la tracklist:
Worry No More (feat. Lil Yachty & Santigold)
Suicidal (feat. Desiigner)
Look Back (feat. DRAM)
Wish (feat. Trippie Redd)
Color Blind (feat. Lil Xan)
Get It Right (Remix) (feat. MØ & GoldLink)

#MUSICANUOVA: Stargate, Waterfall (feat. P!nk e Sia)

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E’ la grande collaborazione del momento: Stargate + Sia + P!nk, e ci possiamo anche aggiungere i nomi di Diplo e Jr. Blender che figurano tra gli autori.

Waterfall è la nuovissima bomba pop sganciata da Sony.
Il brano rappresenta di fatto il vero esordio degli Stargate, Tor Erik Hermansen e Mikkel Eriksen, duo di produttori norvegesi già da anni attivi nel firmare brani, tra gli altri, per Beyoncé, Rihanna e Coldplay.
Atmosfere dancehall, voci e carica pazzesca da parte di due autentiche signore del pop dei giorni nostri… ma basterà?

Major Lazer: il video di Believer per i bambini della Siria

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Major Lazer
e Showtek hanno da poco pubblicato il video di Believer, di forte impatto e valore sociale.

Il nuovo lavoro del regista Christopher Louie girato in Medio-Oriente è ispirato alla storia di Omran Daqneesh, il bimbo siriano fotografato a novembre sull’ambulanza ricoperto di cenere e polvere dopo che la sua casa era stata bombardata, divenuto famoso in tutto il mondo.
Il brano era già uscito qualche mese fa e il trio di Diplo dei Major Lazer insieme agli olandesi Showtek, lo aveva presentato con successo in alcuni festival internazionali.
Ora il video si è arricchito di un messaggio importante. Il regista Christopher Louie, rimasto colpito dalla foto di Omran Daqneesh, ha immaginato una visione surreale in un contesto mediorientale che ricorda quello siriano: «Sono rimasto shockato dall’immagine come tutti, ma ho anche visto un barlume di speranza, quindi il nostro obiettivo nel video di Believer è diventato cercare di catturare la forza di resistenza della gioventù e la speranza che le persone possano unirsi per salvare le vittime colpite da tali tragedie. Se non fosse stato per il supporto di Sjoerd degli Showtek e per la guida di Major Lazer e del suo team, questo video non avrebbe avuto l’impatto emozionante che ha. Ci hanno aiutato ad andare in Medio Oriente, girando con crew e cast del posto, mantenendo l’idea più autentica possibile. Ci sono stati ostacoli incredibili per il fatto che giravamo in un contesto così lontano dal nostro ma con l’aiuto della crew locale siamo riusciti a superarli».
Per gli Showtek: «Non tutti i bambini nascono nelle migliori condizioni. Questo video ha lo scopo di accrescere la consapevolezza che esistono molte persone meno fortunate di noi».
Believer supporta le donazioni in favore di Save The Children per i bambini siriani (http://bit.ly/2hR1g6l).

Justice: il nuovo album è Woman

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Nel 2007 la deflagrante destrutturazione di elementi techno, pop, R&B, electro, funk, metal ha trasformato i Justice in una delle esperienze musicali francesi più vitali ed esportate anche al di fuori dei propri confini nazionali.

Il loro secondo album Audio, Video, Disco li ha spinti oltre ulteriori confini, consentendo al duo di imbarcarsi un tour mondiale che li ha portati ad esibirsi come headliner di festival come il Coachella e Lollapalooza.
Dopo 5 anni di silenzio in studio il duo è tornato con il singolo Safe And Sound, che tra bassi slappati, fantastici synth e archi ha anticipato l’uscita del nuovo disco Woman, in arrivo il 18 novembre.
Tutto il disco è caratterizzato da un approccio più live alla registrazione, dal pop-R&B, ai piani elettronici battenti, clavinet e pavoneggiamenti da dancefloor.
 Anche Diplo non ha mancato, solo alcun giorni fa, di manifestare il suo apprezzamento su Facebook per il progetto.
Questa la tracklist:
1. Safe And Sound
2. Pleasure
3. Alakazam!
4. Fire
5. Stop
6. Chorus
7. Randy
8. Heavy Metal
9. Love S.O.S
10. Close Call

Brooke Candy. La più cattiva delle popstar

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Per questione di sintesi, nel titolo di questo articolo ho scritto “popstar”, ma il mondo di Brooke Candy ruota in realtà attorno tanto al pop quanto all’hip hop, e non è raro leggere per lei la definizione di “rapper”. Resta comunque il fatto che il suo è il volto più perverso e più cattivo tra quelli attualmente in circolazione nel pop e nell’hip hop: un volto sfrontato, provocatorio e provocante, distorto, assolutamente affascinante.

Pensate alla Lady Gaga di qualche anno fa (diciamo il periodo Bad Romance/Alejandro), prima cioè che decidesse di vestire i panni di dama del jazz: outfit estremi, e un deciso gusto per il “non bello”, il blasfemo, persino il macabro (vi ricordate i teschi, i litri di sangue finto, l’abito di carne cruda?). Ecco, pensate a quella Lady Gaga e poi ripensatela al quadrato o al cubo, e avrete un’idea più o meno precisa di quello che è Brooke Candy.
Probabilmente, se non fosse arrivata Lady Gaga a buttare sul pop quella secchiata di vernice color petrolio, oggi non avremmo Brooke Candy (così come non avremmo mai avuto Gaga se non ci fosse stata prima Madonna, che a sua volta deve molto a icone come Debbie Harry, e via così all’indietro, con buona pace di tutti): questo non perché Lady Gaga abbia davvero inventato qualcosa, ma è stato il personaggio che è riuscito a dare enorme visibilità a certe scelte di stile.
Ecco, la giovane Brooke si è messa su questa strada: nonostante il confronto inevitabile, pare però che non ami essere accostata alla Germanotta, ma piuttosto ha dichiarato di ispirarsi a un’altra diva del music biz, Lil’ Kim.

Nata a Oxnard, in California, nel 1989, Brooke è figlia del direttore finanziario della rivista a tinte porno Hustler. I primi passi nella musica li ha mossi nel 2012, quando i suoi primi video sono apparsi su Youtube: fra questi c’era Das Me, che la vedeva in versione cyber con capelli fucsia e mega zatteroni. Sono arrivate le prime collaborazioni (Charlie XCX, Grimes), le prime citazioni su magazine di musica e di moda e il suo nome ha iniziato a girare.

Il primo punto di svolta è però arrivato nel 2014, quando Brooke ha fatto il colpaccio aggiudicandosi la regia dell’arcipatinato Steven Klein per il video di Opulence, il singolo – firmato anche da Sia e prodotto da Diplo – che avrebbe dato il titolo al primo EP: scenario violentissimo, atmosfere claustrofobiche, distopiche, visionarie, un’orgia di delirio e sesso. In poche hanno osato così tanto, Brooke Candy si è spinta ben al di là delle bistecche crude di Gaga, ci ha mostrato il lato più malato e perverso a cui può arrivare il pop.
Ad oggi il video conta solo 2 milioni di visualizzazioni, il disco non ha lasciato segno in classifica e il nome di Brooke Candy è rimasto nel limbo dell’underground o poco più.
Forse ci si aspettava un altro riscontro…

La ragazza non si è comunque fermata, ma anzi si è legata sempre di più al mondo del fashion, seguendo la stessa ricetta delle colleghe più celebri, ma facendo le cose a modo suo: come aveva fatto Lady Gaga nel periodo Born This Way, ha lavorato a stretto contatto con lo stylist Nicola Formichetti, un altro a cui piacciono molto le bizzarrie noir, e si è fatta splendidamente immortalare – tra gli altri – da Klein, Terry Richardson, Richard Burbridge, in servizi fotografici che difficilmente hanno lasciato indifferenti. Tra il 2015 e il 2016 ha collaborato con il colosso M.A.C. per lanciare sul mercato due linee di cosmetici.
Non bisogna certo essere Madonna per sapere quanto sia fondamentale per una popstar vendere bene la propria immagine: Brooke Candy lo fa portando il gioco all’estremo, con un’immagine potente e sfacciata, eppure bellissima. Restando perfettamente a metà strada tra pop e hip hop, Brooke li concentra anche nel suo universo visivo: più patinata di Lil’ Kim, più cattiva di Lady Gaga, molto più sporca di Nicki Minaj, ancora più eccessiva di Rihanna. 

Se volete fidanzarvi con lei, sappiate che si definisce “pansessuale”, mentre se entrerete a far parte della schiera dei suoi fan, sarete dei #FagMob.

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Nell’ultimo anno Brooke Candy ha pubblicato diversi singoli (quasi tutti accompagnati dai relativi video), molti dei quali quali finiranno probabilmente in The Daddy Issues, il suo primo album, che dovrebbe arrivare entro la fine del 2016: uscirà per la Sony e si parla di una produzione curatissima, in cui è stata coinvolta anche Sia.

Insomma, sembra arrivato anche per lei il momento del grande salto.
E io lo aspetto, con una certa impazienza.