#MUSICANUOVA: Epoca22, “IBIS REDIBIS”

#MUSICANUOVA: Epoca22, “IBIS REDIBIS”

“Ibis redibis” è una locuzione che la mitologia latina attribuisce alla Sibilla Cumana, “Ibis redibis non morieris in bello”, è la predizione “senza soluzione” che l’Oracolo lascia a un soldato romano, giunto fino all’antro della sacerdotessa per chiedere dell’esito della propria missione.
La frase, infatti, è ambigua e suggerisce una duplice interpretazione a seconda di dove venga collocata la virgola all’interno della sentenza (Ibis, redibis, non morieris in bello , “andrai, ritornerai, non morirai in guerra“, oppure Ibis, redibis non, morieris in bello, “andrai, non ritornerai, morirai in guerra).

Proprio su questa ambiguità gioca il nuovo singolo degli Epoca22, intitolato appunto IBIS REDIBIS, terzo estratto dall’album La Città Radiosa in uscita venerdì 11 ottobre 2024.

Come un flusso esoterico, un vortice ipnotico e violento, il brano alterna stasi, ripartenze, climax e variazioni, che rendono vivide le sculture sonore concepite dalla band.

Gli Epoca22 scardinano così i limiti di genere, portando rock, post punk e cantautorato su nuovi territori.

IBIS REDIBIS è una domanda e una risposta, una ricerca di vaticinio.

#MUSICANUOVA: Epoca22, “Notturno”

#MUSICANUOVA: Epoca22, “Notturno”

Anticipato da Visualizzare, è tempo di un singolo per gli Epoca 22, stratificato progetto apuano. Notturno, questo il titolo del brano, è il nuovo passo verso la pubblicazione di un album dal titolo La città radiosa, in uscita in autunno.

Un paesaggio lunare, un bosco dalle cui fronde diafane spirano luci cerulee, un locus amoenus che richiama gli scorci delle poesie di Saffo e la lirica di D’Annunzio, ma anche il contesto perfetto per raccontare il dualismo tra eros e thanatos.

Fin dai primi secondi, “Notturno” porta in un “sogno d’una notte di mezza estate” di shakespeariana memoria: sogno su cui incombe, dolce amara, la fine.


Immersa nel tiepido languore dei riverberi, la linea slowcore del brano si ibrida con sonorità new wave e shoegaze.

Notturno” è co-prodotto da Mattia Cominotto.

E morirò andando a raccogliere la luna

in uno stagno una sera che sarò ubriaco

ma ‘sta notte; ‘sta notte.

Monta su, dai, con quel che hai

non c’è tempo, poi, da perdere

Lasciami qui tra gli alberi

sotto al glicine

nel vento

Lasciami qui

sospeso inerme

nello scorrere del tempo

ascolta piove

sulle nostre mani

sui nostri volti

E morirò andando a raccogliere la luna

in uno stagno una sera che sarò ubriaco

ma ‘sta notte; ‘sta notte.

Ascolta piove 

su fiori accolti

sui nostri volti

Ascolta piove 

sui miei pensieri

sulla favola bella

che eri…

#MUSICANUOVA: Epoca22, “Visualizzare”

#MUSICANUOVA: Epoca22, “Visualizzare”

Uno scorcio post moderno raccontato attraverso gli stilemi della new wave: si presenta così Visualizzare, il nuovo singolo del progetto Epoca22.

L’arpeggio dell’introduzione, freddo e vacuo, mette in scena la vita “senza senso” del protagonista del brano. A volte monotona; a volte accorata, la voce fa da narratore esterno alla vicenda; senza giudicare la sorte dello sventurato Uomo contemporaneo.

Morbosità patologia e asettica razionalità sono le caratteristiche del protagonista del brano – un uomo qualunque; un signor Nessuno della società contemporanea – e sono il risultato dell’ambiente che lo circonda: un mondo fatto di solitudini e dominato dal caso in cui i desideri sembrano scaturire da riviste pornografiche; droghe e voyeurismo.

Nella descrizione di questo quadro apocalittico, nell’aridità di questa umanità scarnificata, l’emotività di questo “ultimo sguardo sul mondo” riporta al ricordo di una corsa infantile; alla luce che filtra da una porta finestra di una casa materna prima dell’accecante salto verso l’esterno; verso un “balcone abbacinante” che si fa simbolo di potenza vitale nella sua massima espressione: l’attimo prima della sua cessazione.

Quello di Epoca22 è un canto di strada che racconta, per simboli, di città deturpate; di divisioni e disuguaglianze; di violenza e povertà, ma anche di speranza e redenzione. La band è composta da Gianluca Durno (voce e chitarra), da Mario Tovani (chitarra e cori); Dennis Santacroce (basso) e Sebastiano Pucci (batteria).