BITS-CHAT: Una casa tutta bianca. Quattro chiacchiere con… Maurizio Chi

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Per quante declinazioni di significato possa assumere nel corso del tempo e tra le diverse culture, il concetto di “famiglia” mantiene alcuni punti fermi: ad esempio, quelli di stabilità, accoglienza e sicurezza.
Un concetto talmente tradizionale che a volte viene dato per scontato, o peggio lo si considera superato, non più adatto a stare al passo con i tempi. Sarà forse per questo che i temi della famiglia e della casa non sono molto frequenti nelle canzoni, anche se poi diventano la meta di ricerca di chiunque.
Maurizio Chi, giovane cantautore catanese, ha provato a darne una personale visione nel suo ultimo singolo, Bianco, che arriva a due anni da Due, uno dei primi concept album interamente incentrati sulla vita di coppia tra un uomo e il suo compagno.

Contemporaneamente, è partito Musiche in miniatura, un particolare tour ambientato nei piccoli teatri d’Italia.
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Il tuo ultimo singolo, Bianco, affronta due temi molto significativi per la vita di ogni essere umano, soprattutto per i giovani: la famiglia e la casa. Cosa ti ha portato a dedicare un brano a due tematiche come queste, forse non molto frequentate nella musica? Già il tuo primo album, Due, era incentrato sulla coppia, quindi sembrerebbe un aspetto a cui tieni molto.
E’ un tema fondamentale in questo momento storico e proprio per questo ho voluto persistere con le canzoni contenute nel mio album perché le cose da dire erano parecchie. Io lotto ogni giorno per costruire un nucleo fondamentale come quello della famiglia, è un desiderio per il mio futuro ed è stata una realtà nel mio passato. Sono stato molto fortunato perché ne ho una bellissima ma si fugge troppo di frequente dall’idea di famiglia, di una casa, che poi è il luogo della condivisione.

Pensi che oggi il significato di famiglia, cioè di una vita costruita insieme a una o più persone, sia cambiato rispetto alle generazioni precedenti?
Certo, oggi non vale molto e per molti è quasi un impiccio, ognuno vuole la sua privacy , il suo spazio, il suo tempo e finisce per restare solo e restando solo ha la pretesa di essere compatito dal mondo. La famiglia non ti lascia mai solo se è ben costruita, esattamente come la casa tutta bianca di cui parlo nel brano, fatta di sani principi e di amore vero.

Credi che per la società di oggi la famiglia sia ancora una priorità? Vedi ancora nei tuoi coetanei la voglia di impegnarsi a costruire una vita insieme?
Nelle tue domande sono implicite le risposte: la famiglia non è per tutti una priorità e i miei coetanei nello specifico li vedo confusi. La generazione dell’83 è rimasta incastrata tra due epoche con valori completamente differenti e fatica a trovare un equilibrio, una stabilità.
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Questo singolo preannuncia già l’uscita di un nuovo album?
Il singolo preannuncia forse un nuovo singolo anche se l’album nuovo è già scritto ed anche in quel caso il tema è molto preciso. Bisogna solo trovare il momento migliore per dargli vita.

In concomitanza con l’uscita di Bianco, il 24 marzo è partito anche un nuovo tour molto particolare: Musiche in miniatura. Chi ha pensato a questa idea e come sono state scoperte e scelte le location in cui suonare?
L’idea folle è stata mia poi condivisa dal produttore e dagli altri artisti che ne fanno parte. Leggevo degli articoli sui teatri più piccoli d’Italia ed ho pensato che fosse una bella idea far rivivere la musica pop in quel contesto dove l’ascolto è inevitabile: nei club la gente è distratta e spesso infastidita dalla musica, a teatro tutto rinasce e sembra che ogni pensiero ogni nota vada al posto giusto.

In questo tour non sarai solo, ma ad accompagnati ci saranno Celeste e Viviana Zarbo: come è nata l’idea di questa particolare collaborazione?
Abbiamo in comune la nostra produzione e per me era bello, ma del resto non sono nuovo a questo tipo di collaborazioni, condividere il palco con due brave interpreti, ognuno con la sua personalità, con il suo cuore.

Per concludere, una domanda di rito per BitsRebel: che significato dai al concetto di ribellione?
Avevo risposto già a questa domanda in passato, ma la cosa più bella è che ogni volta ha un significato diverso: oggi la ribellione per me è la famiglia, mi sento ribelle quando contro tutti proteggo la mia casa ed i miei equilibri familiari che sono il bene più grande che possiedo.

Queste le prossime date di Musiche in miniatura:
19 aprile – Teatro Accademico – Castelfranco Veneto (TV) – Veneto
24 aprile – Teatro Comunale Flora – Penna San Giovanni (MC) – Marche
26 aprile –Teatro Donnafugata – Ragusa Ibla (RG) – Sicilia