Festa della Musica di Brescia: il programma del 23 giugno

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Si avvicina il 23 giugno, giornata in cui si svolgerà la Festa della Musica di Brescia 2018, l’evento organizzato dalla Associazione Festa della  Musica di Brescia con il patrocinio del Comune di Brescia e il sostegno degli sponsor Fondazione ASMCentrale del Latte di BresciaAON e Gruppo Brescia Mobilità.
Per questa quinta edizione, sono state 490 le iscrizioni a questa edizione (il 20% circa di tutti gli iscritti a tutte le Feste della Musica italiane), fra musicisti bresciani e da fuori la provincia, per un totale di quasi 3000 musicisti coinvolti, cifra record che conferma come la Festa della Musica di Brescia sia anche quest’anno la Festa della Musica più grande d’Italia.

L’enorme massa sonante di formazioni pop, rock, metal, reggae, elettroniche, da orchestra e chi più ne ha più ne metta animerà l’intera città con un totale di 80 situazioni live (palchi e spazi per concerti) e oltre 750 esibizioni organizzate fra il centro e le periferie, concerti che continueranno per tutto il giorno e anche la sera, trasformando Brescia in un grande strumento musicale vivo e multiforme.
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Ecco di seguito un breve riassunto di cosa accadrà nella giornata di sabato 23 giugno, fra conferme e novità:

Castello Elettronico. Per tutti gli amanti del dancefloor l’appuntamento imperdibile è con il “Castello Elettronico”, ovvero la musica elettronica protagonista dello splendido Castello di Brescia a partire dalle 16 del 23 giugno sino alle 3 del mattino seguente. Un mega evento voluto da Redrum, Tekno City e Psybrixia, tre realtà bresciane legate ai party e ai loro artisti con 3 stage (Techno/Minimal – Tekno/Hardtek – Psytrance/Goa), laser show, food & drink.

Pausa Busker. Il busking sarà invece protagonista di una “Pausa buskers” dalle 14 alle 16 dove tutti i palchi si fermeranno e sarà possibile esibirsi liberamente ma solo come artisti di strada. Un modo per evidenziare le possibilità che Brescia offre a tutti i buskers di proporre la propria arte a contatto diretto col pubblico, secondo una concezione della musica aperta e lontana dai divieti.

0-18. Si chiama “0-18” il progetto di contaminazione fra musica, teatro e differenti forme d’arte che coinvolgerà i bambini e i ragazzi degli istituti scolastici e musicali di Brescia negli spazi del MO.CA., che ospitano anche la sede dell’Associazione Festa della Musica di Brescia. L’evento segue a ruota la “Festa della Musica – Scuole al centro” dello scorso 12 maggio.

Contaminazioni fra arti e luoghi. Al MUSIL di San Bartolomeo ci sarà all’interno del museo, alle ore 18,30, una performance di Alamye, progetto sperimentale di musica elettronica e voce, con Claudia Ferretti e Elia Piana (Scabb) con visual di Celeste Eugenia Lombardi (CERDD), mescolando musica, luogo e contaminazioni visive. A seguire concerto degli Zizkov (musica strumentale).

Mappa interattiva. Per poter orientarsi al meglio nella molte di situazioni live dell’edizione 2018, la FdMB ha preparato una mappa interattiva su Google Maps dove saranno indicate le dislocazioni dei palchi. Un modo facile e divertente per scoprire angoli nascosti della città e non perdere nessuno dei propri artisti preferiti.

Video-interviste. Presso il negozio HAND (corso Palestro 21-23) sarà attivo dalle 10 del mattino sino a tarda sera uno spazio video-interviste dedicato agli artisti che si esibiranno durante la Festa della Musica di Brescia. Una chiacchierata con lo staff della Festa con la possibilità di eseguire un pezzo in acustico.

Concerti in carcere. Anche per questa edizione, ed è ormai il terzo anno di fila, vengono confermati i concerti nelle carceri della città, Canton Mombello e Verziano.

Metropolitana. Grazie alla collaborazione con il Gruppo Brescia Mobilità anche quest’anno il biglietto della metropolitana sarà gratuito. Ad ogni progetto musicale verrà inviata una mail che darà la possibilità di accedere gratuitamente alla metropolitana.

Al di là delle novità però la peculiarità della Festa della Musica di Brescia è quella di offrire gratuitamente al pubblico per un giorno una quantità di concerti che coinvolgeranno artisti alle prime armi ma anche nomi del panorama nazionale, grazie alla collaborazione fondamentale di tante realtà musicali di Brescia e provincia. Il tutto per scattare una fotografia il più possibile compiuta, articolata e vitale della comunità musicale bresciana e dei territori limitrofi, una rete di persone composta dai musicisti, dagli addetti ai lavori e dal pubblico che da cinque anni invade la città facendola letteralmente “suonare”.

La FdMB è una grande festa popolare che celebra TUTTA la musica e diffonde la Bellezza in ogni dove. I palchi della Festa sono pronti a dare visibilità a chiunque abbia voglia di imbracciare uno strumento o di prendere in mano un microfono per fare ascoltare il proprio Suono e la propria voce.

Media partnership: BitsRebel / Blogdellamusica / Eroica Fenice / Indie-roccia / Lostingroove /Mescalina / Noise Symphony / Più o meno Pop / Traks / Viva Low Cost

Link
http://www.festadellamusicabrescia.it
https://www.facebook.com/associazionefestadellamusicabrescia/

Brescia si prepara alla sua quinta Festa della Musica. La parola al direttore artistico Jean-Luc Stote

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Il prossimo 23 giugno, per il quinto anno consecutivo, Brescia sarà invasa da un’onda musicale che coinvolgerà tutta la città in occasione della Festa della Musica.
Dal pop al rock, dall’elettronica al folk, per una giornata la musica sarà l’assoluta protagonista in tutte le sue forme, coinvolgendo professionisti e dilettanti in una serie di eventi che animeranno le piazze e le vie della città: un successo già annunciato dai numeri, che per quest’anno fanno registrare oltre 480 iscritti per più di 3500 musicisti.
Anima della manifestazione è il direttore artistico Jean-Luc Stote, che proprio quest’anno festeggia i quarant’anni di attività musicale a Brescia.
Proprio da lui ci siamo fatti raccontare cosa ci aspetta dalla quinta edizione della Festa della Musica, con un appello finale alla SIAE.

Quali saranno le novità e gli eventi principali di questa quinta edizione della Festa della Musica?
La grande novità di questa edizione è stata la festa della musica delle scuole che si è svolta il 12 maggio perché nata da una necessita conseguente di una specificità italiana. Quando si fa la classica Festa della Musica le scuole sono già chiuse da almeno 2 settimane: se si vuole, come richiedono l’associazione per la promozione della festa della musica in italia e il MIBACT, favorire il più possibile la partecipazione delle scuole alla festa, si deve per forza di cosa trovare una data in un periodo in cui le scuole sono ancora operative. La Festa della Musica delle scuole di Brescia è stata quest’anno la prima e unica in Italia e speriamo che l’associazione nazionale e il MIBACT accoglieranno positivamente il nostro suggerimento di diffondere questa formula nell’intero paese perché secondo noi è l’unica formula che può garantire un effettiva partecipazione delle scuole.

L’elettronica e la dance saranno protagoniste di “Castello Elettronico”: come si svolgerà l’evento?
Sarà un evento ricco di proposte con l’esibizione di emergenti e personaggi che si sono confermati di recente, dunque l’espressione delle ultime tendenze in ambito dance e elettronica. Il Castello ospiterà 3 situazione diverse: più che novità sarà la forte presenza di palchi dance in questa edizione della festa con altri due importanti palchi al parco Castelli, e un altro palco piazza Arnaldo con radice in quella che è stata la scena dance anni ’80 e ’90 che aveva a Brescia due realtà, la Time Records e la Media Records di fama internazionale. Mettendo insieme queste tre situazioni, Brescia ospiterà in occasione della Festa della Musica, quello che si può già considerare come uno dei più importanti appuntamenti italiano in ambito dance e elettronica.

Attenzione verrà data anche ai buskers.
Numerosi musicisti bresciani si lamentavano che non ci fosse la possibilità di suonare per strada in città. Dopo i risultati della prima edizione della festa, si è lavorato con l’assessorato alla cultura per elaborare un regolamento per le Arte di Strada, fra cui la musica. Suonare per strada a Brescia è ora possibile ed è molto semplice ottenere il permesso con una semplice richiesta in rete. Mentre vigeva il divieto, la necessità di fare musica per strada sembra una necessità assoluta, ma da quando è divento possibile in realtà le richieste sono veramente poche e raramente da Bresciani. Le postazioni individuate in città sono una ventina e abbiamo deciso di farne vivere almeno 5 “intensamente” in questa edizione della festa con in ogni postazioni un piccolo banchetto con del materiale informativo.
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Che bilancio puoi fare di questi primi cinque anni? Come si è evoluta la manifestazione?
Il bilancio non può che essere positivo. La Festa della Musica ha sdoganata parecchie situazioni. Dopo la prima edizione, in assessorato alla cultura è arrivata una persona che si occupa soltanto di musica. Sono stati creati tavoli di lavoro con risultati positivi e concreti. Ad esempio, ora per chi decide di organizzare un evento musicale in città si deve rivolgere a un unico ufficio e certe procedure sono state semplificate.

La formula della manifestazione non è cambiata e non la vogliamo cambiare per quanto riguarda le sue regole base. Sotto questo aspetto siamo intransigenti, perché vogliamo mantenerne le caratteristiche fondamentale. E’ e deve rimanere una grande festa popolare. Non esistono palchi principali: suonano tutti quelli che si sono iscritti, dal professionista all’esordiente e tutti sono messi nelle stesse condizioni tecniche. Quello che si è evoluto è la qualità dell’organizzazione, accumulando ogni volta esperienza dall’edizione precedente.

Qual è stata in questi anni la risposta dei cittadini? 
La prima edizione è stata indubbiamente la più sconvolgente. La gente presente in città al mattino rimaneva a bocca aperta scoprendo musica ad ogni angolo di strada, in ogni piazza, musiche di tutti tipi dal rock alla classica via il jazz, l’etnico, ecc… In mattinata girava il solito flusso di gente che frequenta di sabato la città, ma da quel momento è partito un “tam tam” che ha fatto si che la città si è pian piano riempita per arrivare alla sera con un centro storico totalmente imballato. Tanti locali si erano attrezzati per l’occasione come per una classica notte bianca, ma già alle 21, in gran parte del centro storico non si trovava più neanche una birra o un panino. Nelle edizioni seguenti l’approccio del pubblico è cambiato, con tanti presenti sin dall’inizio, che si spostavano poi nei vari posti a secondo del programma che si erano costruito. Quello che rimane intatto è l’aria di festa che aleggia per tutta la giornata.

E come hanno risposto i ragazzi delle scuole che sono state coinvolte con l’iniziativa Scuole al Centro?
Questa prima edizione di “Scuole al Centro” è stata un’edizione in forma embrionale, un po’ perché siamo partiti tardi e anche perché muoversi in ambito scolastico è decisamente complesso, ma i tre palchi che sono stati allestiti sono stati un successo, e i ragazzi sono stati felici di essere protagonisti non più solo nell’ambito della loro scuola o istituto, ma in un ambito più ampio, di fronte ad una platea fatta non di solo genitori, nel cuore della loro città.

Da dove ti è venuta l’idea, cinque anni fa, di portate a Brescia questo evento? Ti aspettavi che sarebbe stato accolto in questo modo?
L’idea non mi è venuta 5 anni fa ma sin dal 1983, dopo avere vissuto in Francia la prima edizione della festa della musica. L’ho proposta regolarmente per 30 anni prima che finalmente, grazie all’intelligenza e la sensibilità dell’attuale assessore alla cultura (nonché vicesindaco), Laura Castelletti abbia accettato la mia proposta. Non ho inventato nulla. Ho solo ripreso pari pari la formula francese. Quando abbiamo organizzato la prima riunione ci siamo subito ritrovati una sala piena. Tanta curiosità da parte del mondo musicale cittadino e subito tanto entusiasmo. Finita la riunione, Laura mi disse: “Ma t’immagini se arriviamo ad un centinaio di partecipanti, che successo…” La mia risposta: “Io ne voglio almeno 200”. La sua perplessità mi vale un suo “Ma tu sei matto!” Fine delle corse, in occasione della prima edizione le esibizioni sono state circa 450.

Oltre alla crisi della discografia, spesso si sente parlare anche di una crisi della musica dal vivo, con la conseguente chiusura dei locali e quindi di spazi in cui poter proporre la propria musica: perché secondo te succede? Mancano proposte interessanti o il pubblico ha perso interesse per le piccole realtà musicali?
La discografia non è in crisi: è morta, deceduta. E’ rimasta soltanto una piccola attività di tipo artigianale. Per la musica dal vivo le cose sono diverse. Mentre ad esempio in Francia per i locali che propongono gruppi emergenti con brani propri, gli introiti arrivano al 60% dalle istituzioni a vari livelli (locale, regionale e nazionale), in Italia quel sostegno è ufficialmente del 1% e sinceramente non si sa bene a chi e dove va a finire. In Francia per i musicisti emergenti esiste l’intermittenza dello spettacolo. Il problema fondamentalmente sta qui.
Il problema è che, al posto di unirsi per fronteggiare le istituzioni e ottenere un sostegno, musicisti e locali si rompono le scatole a vicenda. La classica guerra di barboni.
Un altro aspetto è che il classico concerto è diventato spesso una situazione banalizzata. Questo vale anche per grandi concerti. Credo molto attualmente in situazioni dove si mescolano musica, luogo e contaminazioni. In quel caso ogni componente ottiene un di più grazie all’apporto degli altri, e tutto diventa più suggestivo. L’Italia è piena di talenti e non ha nulla da invidiare ad altre nazioni, ma mancano le opportunità per mettersi realmente in evidenza. Ci sono situazioni occasionale che lo dimostrano. Non penso che un personaggio come PJ Harvey abbia difficoltà a trovarsi bravi musicisti. Ha sicuramente soltanto l’imbarazzo della scelta ma se alla fine decide di inserire nella sua band due musicisti italiani come Enrico Gabrielli o Alessandro “Asso” Stefana è perché è convinto che gli possono dare un di più. Questo accade perché casualmente il signor John Parrish, capo banda della signora passa molto tempo sul lago di Garda e ha avuto l’opportunità di scoprire questi talenti veri. Prima di “Asso” è anche stato chitarrista di PJ Harvey un altro bresciano doc: Giovanni Ferrario.

Hai un sogno in particolare che ti piacerebbe realizzare per un’edizione futura della manifestazione?
Più che un sogno, una rivendicazione: vorrei che come negli altri paesi della comunità europea che hanno aderito alla Festa della Musica europea, la SIAE rinunciasse a chiedere il pagamento del diritto d’autore in quel occasione.

Festa della musica “Scuole al centro”: il 12 maggio a Brescia

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Sabato 12 maggio
 a Brescia sarà tempo di Festa della musica “Scuole al centro”, l’evento interamente dedicato ai ragazzi delle scuole che anticipa la Festa della Musica di Brescia 2018, che si svolgerà invece il prossimo 23 giugno.

Unicità tutta italiana, anzi tutta bresciana, dato che è la prima volta che viene organizzata nel nostro Paese, la Festa della musica “Scuole al centro” non è solamente un preambolo all’ormai classica Festa della Musica di Brescia, ma un’importante estensione che era fin dal principio uno degli obiettivi dell’Associazione Festa della Musica. Così, dopo un percorso di cinque anni e altrettante Feste della Musica, il desiderio originario di realizzare una Festa della Musica targata under18 è oggi una realtà che è stata subito accolta dagli insegnati e dai responsabili di attività musicali delle scuole bresciane.

Del resto nella versione francese originaria (la Fête de la musique nasce in Francia nel 1982) la FdM nasconde un doppio significato, come racconta il Direttore Artistico Jean-Luc Stote: “In francese, nella sua declinazione originale, Fête de la musique significa festa della musica ma anche fate della musica, e siamo convinti che invogliare il prima possibile al volere fare musica sia una delle priorità fra gli obbiettivi da raggiungere della festa. Ma c’è anche una seconda necessità: spesso si sente dire che nelle scuole si fa poca attività musicale. Si può sicuramente fare molto di più ma è anche vero che spesso non si sa quanto si fa”.

Tre i palchi che animeranno il centro di Brescia dalle 9.30 alle 23, situati nel Cortile del Broletto, in quello del MO.CA e sul sagrato della chiesa di via San Faustino. Ad esibirsi saranno circa mille studenti delle scuole primarie fino alle superiori, studenti che collaboreranno anche allo svolgimento della giornata. In questi spazi gli istituti cittadini porteranno le attività che ragazzi e insegnanti stanno facendo in ambito scolastico, un modo pubblico e popolare per valorizzare queste attività e potenziarne il significato.
Fra gli appuntamenti da segnalare quello al MO.CA incentrato sul “Bodypositive spiegato ai ragazzi”, ovvero lo sviluppo di una cultura dell’amorevolezza e accettazione per il corpo che può essere la risposta al Bullismo, oggi molto diffuso fra i più giovani. A parlarne sarà Samantha Schloss, stilista e esponente Bodypositive, un modo per inserire anche temi “importanti” in una giornata di festa.

Sul palco del Cortile del Broletto, a partire dalle 9.30, sotto il coordinamento di Paola Ceretta di Musical-mente, saliranno i ragazzi dell’Istituto Santa Maria di Nazareth, gli alunni dei maestri MazzeiBaronio e D’Agostino, i progetti Il Muro e Prima Di, laScuola secondaria di Borgosatollo, lo SMIM di Flero, il Pandacoro Duo dell’Istituto Antonietti di Iseo e DELPO dell’Istituto Marco Polo.

Sugli altri due palchi ci sarà spazio invece per i progetti musicali dei ragazzi, fra band e solisti.  Al MO.CA, dalle 15.15, i Nameless, gli Sraffa con alcuni brani scelti dal musical su Peter Pan, il coro della Scuola Primaria di Roe Volciano, gli Apnea, i Phill e laFantaband Pastori.
In via san Faustino con inizio alle 15 ci saranno invece i SoundtrackRisesFade Out,SpookycornEl ReyBlocco 168 e Milos.

La Festa della musica “Scuole al centro” non si esaurirà nella giornata di sabato. L’intento dell’Associazione FDMBS è infatti quello di avviare sin dal prossimo settembre, compatibilmente con gli impegni dei vari soggetti che la compongono, ulteriori iniziative nel campo dell’attività musicale che avrebbero anche il pregio di mettere il mondo scolastico in contatto diretto con le realtà vive che sono all’origine del fermento musicale della città. Iniziative come questa seguono le direttive del Ministero dell’Istruzione che richiedono maggiore collaborazione fra il mondo scolastico e le realtà esistenti in ambito creativo sul territorio.

“Scuole al centro” gode del pieno appoggio e del contributo del Comune di Brescia, attraverso la collaborazione e partecipazione trasversale di tre assessorati: Scuole (Assessore Roberta Morelli), Politiche Sociali (Assessore Felice Scalvini) e Cultura (Vicesindaco Laura Castelletti).
Un grazie importante va anche al Provveditorato agli Studi e alla Consulta degli Studenti con la Professoressa Greco.
Main Sponsor dell’iniziativa è HAND – Have A Nice Day (Gruppo Giustacchini) realtà proiettata verso il futuro con sede in centro storico che è da sempre vicino ai più giovani e che ha voluto fortemente sostenere l’iniziativa.

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http://www.festadellamusicabrescia.it
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