Amore e indie pop, l’ode al “Lunedì” di Petrolà


Complici gli studi di pianoforte, a 15 anni Ernesto Petrolà inizia a scrivere canzoni e partecipa a diverse manifestazioni canore. A 25 anni partecipa alle selezioni di Sanremo, esibendomi per due volte al Teatro Ariston. Dopo aver interrotto per un certo periodo il suo impegno da cantautore comincia a studiare canto e diventa interprete di cover in vari locali siciliani. Diventa successivamente frontman della band Ernesto & #LeCoseStrane e comincia a creare e presentare format televisivi. E’ anche inviato dalla Sala Stampa Lucio Dalla per il gruppo MediaOne per raccontare i due anni del Festival di Sanremo di Carlo Conti: proprio in questo periodo sente rinascere la voglia di riscrivere e ricredere nella sua musica.
Il punto di partenza è Lunedì, brano dal sound anni ’80 che riflette gli ascolti del cantautorato italiano, dai grandi nomi della tradizione ai nuovi nomi della scena indie.

“Lunedì è notoriamente il giorno che non vorresti mai vivere. Lunedì è un autotreno ma è anche uno stato d’animo. E quindi non ti aspetteresti alcune cose da un lunedì. Non ti aspetteresti amore e dolcezza dal lunedì. Non ti aspetteresti un riscatto il lunedì. Non ti aspetteresti una cosa bella, il lunedì.”
E invece l’amore non conosce stagioni, weekend o lunedì, e arriva quando e come vuole…..