Cinquant’anni di allunaggio: Jovanotti festeggia con “Luna” di Gianni Togni


Per festeggiare il cinquantesimo anniversario dell’allunaggio, il sempre più prolifico Jovanotti ha deciso di riprendere Luna, il celebre successo di Gianni Togni del 1980.

“Il bianco e nero della diretta della Rai con Tito Stagno e Ruggero Orlando è il primo ricordo cosciente della mia vita. Intendiamoci, avevo 3 anni e non sapevo chi fossero e cosa stessi guardando, l’ho scoperto molto dopo, ma ho quel ricordo nell’iride ed è lì stampato da quella sera. Me lo tengo stretto. In quel ricordo ci sono i miei genitori, i miei fratelli, la mia infanzia e tutto il mio futuro. Luna. 20 luglio 1969.”

“Succede che i fatti storici entrino nella nostra vita segnandola per sempre, e io ogni volta che in questi 50 anni ho rivisto una di quelle immagini ho pensato a lei, alla luna, e a noi, io a tre anni nella stanza con i miei genitori i miei fratelli e una nonna che era venuta a Roma ad aiutare la mia mamma che era appena tornata a casa con mia sorella che era nata. Mi sono innamorato di una donna che è nata in quei giorni, e nella mia musica la luna è la parte che governa le maree interiori, è importante starla a sentire, la voce della luna, come il titolo dell’ultimo film di Fellini, l’astronauta del nostro inconscio. Come tutti mi fermo a guardarla in certe notti, e come tutti mi emoziono. Così tempo fa mi sono ritrovato a giocare/suonare con qualche canzone che parla della luna e che amo. Eccone una, registrata in un giorno di marzo a Malibu con Rick Rubin che era sorpreso da questa bella melodia, che in America nessuno conosce e che qui è un pezzo famosissimo, di Gianni Togni e della nostra adolescenza. Ho cantato anche i cori alla Beach Boys, non lo avevo mai fatto di armonizzarmi in falsetto, ma con Rick fare musica è un’esplorazione continua. W la luna! W lo spirito della scoperta! W la musica!”

#MUSICANUOVA: Vegas Jones, Malibu

Malibu l’ho scritta in inverno, in una serata di pioggia a Cinisello. Quando sono arrivato a Malibu era come se nella mia testa ci fossi già stato, il sogno diventa realtà, basta volerlo.” 
Parte così il viaggio a ritroso di Matteo Privitera, alias Vegas Jones: dalle coste della California alla periferia milanese.
Malibu è infatti il singolo che anticipa l’uscita di Bellaria, l’album d’esordio in arrivo il 23 marzo, e il cui titolo è un omaggio al quartiere di Cinisello Balsamo dove Vegas è cresciuto.
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Il disco arriva a circa un anno dal successo platinato di Yankee Candle e si preannuncia come un incontro tra le rime del rap tradizionale e la trap.

Classe ’94 e originario di Cinisello Balsamo, Vegas Jones prende il suo nome dal personaggio di Vincent Vega, protagonista di Pulp Fiction di Quentin Tarantino, mentre il Jones  è un vero e proprio tributo a Nasir Jones, ovvero il rapper NAS.
Nel 2016 ha firmato per l’etichetta di Don Joe, Dogozilla Empire e a novembre dello stesso anno ha pubblicato in free download  il mixtape di 16 tracce Chic Nisello, con all’interno collaborazioni con Emis Killa e Nitro, tagliando in pochi giorni il traguardo dei 200.000 download. Con il singolo Trankilo ha conquistato il primo disco d’oro e a giugno 2017 è entrato a far parte del roster di Universal Music.

Ma che belli i remix di Malibu!

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La svolta al lieve sapor di country e soft rock di Miley Cyrus con Malibu ha spiazzato un po’ tutti, diciamolo, perché tutto da lei ci si aspettava meno che si mettesse a seguire le impronte dell’amata (e madrina) Dolly Parton.

Però è anche vero che il pezzo – dopo un paio di rodaggi – si mostra in tutta la sua limpida semplicità, con quella melodia rasserenante e i suoi scenari di quiete.
Adesso del pezzo sono arrivati anche i remix ufficiali, alcuni dei quali portano firme dorate delle consolle, tra cui TiëstoAlan Walker e Dillon Francis.
Quelle che ne vengono fuori sono riletture elettroniche interessanti e a loro modo sorprendenti…

…. e poi la mia versione preferita, realizzata da Lost Frequencies: un piccolo pezzo di paradiso ricreato dai sintetizzatori.