Apple porta la musica live in Piazza Liberty a Milano: si inizia con Mengoni


Apple porta la musica live nella suggestiva cornice di Piazza Liberty a Milano.

A partire dal 28 marzo, e poi ogni mese fino a ottobre, Piazza Liberty sarà la location una serie di performance live completamente gratuite a cura di Apple Music.

A inaugurare l’iniziativa il 28 marzo sarà Marco Mengoni, mentre la chiusura sarà affidata all’artista classico più ascoltato su Apple Music, Ludovico Einaudi, che concluderà la serie di appuntamenti live.
Le registrazioni dal vivo delle esibizioni saranno disponibili su Apple Music e presto saranno annunciati altri importanti artisti italiani.

Il negozio Apple Piazza Liberty, recentemente inaugurato, ha rivitalizzato una piazza nel centro di Milano a pochi passi dal Duomo e rappresenta una grande location per Today at Apple. La piazza, rivestita in beola grigia, è aperta al pubblico 24 ore su 24 ed è già sede di eventi speciali durante tutto l’anno in collaborazione con il Comune di Milano e il suo Assessorato alla Cultura.

“La partnership tra Comune di Milano ed Apple testimonia ancora una volta come l’alleanza tra pubblico e privato sia in grado a Milano di aumentare l’attrattività della città, ampliando l’offerta culturale con iniziative sempre nuove e di grande qualità”, ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno

Marco Mengoni ha invece espresso con queste parole l’emozione per essere il primo protagonista dell’iniziativa: “Essere il primo artista italiano che Apple ha voluto per questo progetto esclusivo, è davvero una grande emozione, sono onorato che le prime note che Piazza Liberty ascolterà dal vivo siano proprio quelle di Atlantico”.

Per assistere alle esibizioni sarà sufficiente visitare il sito https://ticketing.apple.com/livemilano, dove è possibile richiedere i biglietti gratuiti.
Tutti i biglietti sono gratuiti per il pubblico e verranno assegnati per estrazione.

“Planet or Plastic?”: Marco Mengoni ambasciatore della campagna ambientale di National Geographic


Arriva in Italia Planet or Plastic?, la campagna internazionale promossa da National Geographic per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza ambientale causata dal crescente impiego delle plastiche monouso e l’ambasciatore italiano sarà Marco Mengoni.
Da sempre attento ai temi dell’ambiente, Marco Mengoni per la release del suo ultimo album Atlantico ha voluto una tre giorni di eventi a Milano ideati e realizzati in collaborazione con National Geographic, volendo quindi puntare un faro sulle emergenze ambientali del nostro pianeta.

Sono oltre 5mila miliardi i pezzi di plastica che galleggiano negli oceani. Un vero e proprio mostro che sta compromettendo la salute dei nostri mari.
Marco Mengoni ha accettato con entusiasmo di essere ambasciatore di questa campagna che arriva poco prima della partenza del suo Atlantico Tour che, anticipato da cinque anteprime europee, debutterà il 27 aprile a Torino.
L’obiettivo di Planet or Plastic è fermare una tendenza che sta gradualmente soffocando il nostro pianeta. Un fenomeno che è possibile contrastare con piccoli e semplici gesti quotidiani che possono fare però la differenza.
“Facciamo la scelta giusta, scegliamo il pianeta” esorta Mengoni nei promo in onda sui canali National Geographic e su quelli Fox in esclusiva su Sky a partire dal lunedì 10 marzo. 6 video, girati in riva al Mediterraneo, che ci fanno toccare con mano il devastante impatto della plastica sull’ambiente.

Scegliere di non utilizzare più le cannucce e le buste di plastica o ancora usare solo contenitori riutilizzabili. Sono piccole abitudini quotidiane che se modificate possono invertire la tendenza, come dimostra Take The Pledge (prenditi l’impegno) l’iniziativa social di National Geographic in cui gli utenti si impegnano “ufficialmente” davanti ai propri contatti, a limitare in modo pratico il loro utilizzo di plastica monouso. Dotato di un contatore automatico, Take the pledge dimostra come si ridurrebbe in modo sostanziale la presenza di plastica nell’ambiente se tutti mantenessero il proprio impegno.

Tutte le informazioni sono disponibili su planetorplastic.it

I numeri dell’emergenza ambientale:
– 5 mila miliardi pezzi di plastica che galleggiano negli mari del mondo
– oltre il 40% della plastica viene usato una sola volta e poi gettato
– 450 anni, il tempo in cui una bottiglia di plastica può restare intatta
– 6,9 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica prodotti dal 2014 a oggi. Di questi, il 79% si è accumulato nelle discariche e nell’ambiente.
Oggi il più grande mercato per la plastica è il materiale da imballaggio. Ogni minuto in tutto il mondo si vendono quasi un milione di bottiglie di plastica. Quelle che non vengono smaltite finiscono nei mari o sulle nostre spiagge.

Se l’utilizzo d plastica monouso non subirà un rallentamento, entro il 2050 tutte le specie di uccelli marini avranno ingerito plastica.
Il 73% dei rifiuti sulle spiagge di tutto il mondo è costituito da plastica.

Marco Mengoni: tre giorni di musica e incontri a Milano per Atlantico Fest

Milano diventa la protagonista dell’Atlantico Fest -Attraversa la musica, tre giorni di eventi che da giovedì 29 novembre a sabato 1 dicembre coinvolgeranno la città in occasione dell’uscita del nuovo album di Marco Mengoni.
Per la prima volta un progetto musicale si traduce in occasioni di incontro, osservazione e condivisione, un nuovo modo di ascoltare attraverso diverse experience rivolte a tutto il pubblico.

Il centro nevralgico della manifestazione sarà la Torre Velasca: per l’occasione il grattacielo sarà l’headquarter di Atlantico Fest, ospitando una vera e propria Immersive Experience che permetterà al pubblico di attraversare letteralmente la musica. Al quinto piano della torre inizierà un percorso lungo 13 stanze, e in ogni stanza ci sarà una performance dedicata ad ognuna delle tracce del disco da vedere e da ascoltare in cuffia.

In occasione della collaborazione tra Marco Mengoni e National Geographic per la campagna Planet or Plastic?, sarà allestita al piano terra della Torre Velasca, presentata da PhEST, SOUP, la mostra fotografica di Mandy Barker, artista britannica e National Geographic Explorer, che fotografa i rifiuti trasportati dai mari sulle coste e crea composizioni di grande impatto visivo in grado di far riflettere su uno dei principali problemi ambientali di oggi: l’inquinamento e l’incredibile abbondanza di plastica presente nei mari. La mostra cattura l’attenzione sugli equilibri del mondo naturale troppo spesso minacciati dall’intervento umano. Il 30 novembre alle 17.00 Mandy Barker presenterà la mostra con Marco Mengoni e il direttore del magazine National Geographic, Marco Cattaneo.

Nei tre giorni di Atlantico Fest, all’headquarter arriveranno anche Onde alternative live session, esibizioni live di alcuni dei più interessanti esponenti del nuovo panorama musicale contemporaneo. Il 30 novembre dalle ore 18.00 si alterneranno il folk rock brasiliano dei Selton, il pop genovese degli Ex-Otago in versione unplugged e Francesca Michielin in un set elettronico interamente suonato e cantato dal vivo. Sabato 1 dicembre alle 18.30 arriveranno Lemandorle, che mescolano musica da club, malinconia e stratificazioni pop, seguite dalla voce profonda e potente di Denise Renée per poi lasciare spazio alle percussioni “alternative” dei Bamboo.

A pochi minuti dall’headquarter, al centro della Piazza Eleonora Duse sorgerà Un libro (e il mare) da salvare, un’installazione a cura di Ibs.it: un cubo trasparente a tema Atlantico, che al suo interno conterrà dei libri usati, già letti, salvati quindi dalla polvere e dall’oblio. Attraverso un oblò, chiunque passeggi per la piazza potrà prendere un libro e in questo modo “salvarlo” attraverso la lettura.

Le giornate del 30 novembre e 1 dicembre inizieranno con “Ascolta” il mare con National Geographic, le Atlantico breakfast dall’Ostello Bello, uno dei migliori ostelli d’Italia frequentato da giovani di tutto il mondo che, insieme a Marco, ospiterà i due biologi marini, Martina Capriotti, National Geographic Explorer e borsista Sky Ocean Rescue, e Giovanni Chimienti, anche lui National Geographic Explorer. Durante l’Atlantico Fest non poteva mancare un momento di dialogo e riflessione per “ascoltare” il mare con due ricercatori che quotidianamente si battono per la salvaguardia degli oceani, attraverso la cultura della riduzione dell’uso della plastica e del suo corretto smaltimento.

In tre università sarà inoltre possibile ammirare tre diverse Atlantico Exhibition, le creazioni degli studenti dei corsi d’arte e moda di Naba, Ied e Politecnico, che Marco ha voluto coinvolgere nella sfida di realizzare opere ispirate dai testi e dai suoni di Atlantico. Le opere saranno in vendita e il ricavato andrà a Passepartout, un contatto di rete tra imprese sociali, con un’esperienza riconosciuta in materia di accoglienza e supporto socio-educativo di persone con differenti bisogni sociali, compresi migranti, richiedenti asilo e rifugiati. L’obiettivo solidale di Atlantico Fest sarà donare un pozzo per Casa Chiaravalle, onlus di Passepartout, con le donazioni online durante le dirette streaming sulle pagine social di Marco e la pagina crowdfunding ufficiale di raccolta fondi.

Il Fest proseguirà alla Triennale con Marco Mengoni Incontra: in queste occasioni Marco intervisterà Edoardo De Angelis e Pina Turco, rispettivamente regista e protagonista de Il vizio della speranza, film che ha ottenuto, tra i tanti riconoscimenti, il premio “Miglior Regia” e “Miglior Attrice Protagonista” al festival internazionale del cinema di Tokyo, e Stefano Boeri, architetto e urbanista attivo tra Milano, Shangai e Tirana che tra le tante opere ha progettato anche il celebre Bosco Verticale di Milano.

Tutto il programma e le informazioni per raggiungere le location saranno disponibili nell’App Ufficiale di Marco Mengoni che avrà anche un suo momento di presentazione all’Apple Store Liberty, giovedì 29 novembre alle 18:30, in cui il team che ha lavorato alla realizzazione dell’App dialogherà con appassionati e developer per raccontare lo sviluppo tecnico e creativo del progetto.

Atlantico Fest è patrocinato dal Comune di Milano, promosso da No Comment Opificio Musicale e Latarma Management, prodotto da Sony Music e Live Nation Italia in collaborazione con Punk For Business, agenzia di eventi parte di Worldwide Shows Corporation, che ne cura anche la produzione esecutiva.

Main partner dell’evento: Torre Velasca/Urban Up.
Media partner: National Geographic e charity partner Casa Chiaravalle.
Partner tecnici: Marley, Loreto Print, Special Lab, Espolon, ZampeDiverse, PhEST e Domux Home.
Si ringraziano gli sponsor Trivellato, Ibs, Levis, Oro Saiwa e La Triennale di Milano, Ostello Bello, Naba, Ied e Politecnico.

“Che ansia cantare Whitney!”. Da Madonna a Mengoni, Giorgia rivela il suo ‘cuore pop’

Giorgia torna fan per Pop Heart.
Dopo averci pensato per anni, il 16 novembre l’artista romana pubblica infatti il suo primo album di cover, con una tracklist dettata dalle scelte dell’istinto e del cuore: “Non ho voluto seguire un genere particolare e non c’è un ordine di tempo. Per me essere pop significa prima di tutto essere parte di un universo condiviso, e queste canzoni sono ormai tutte nella memoria della gente. Sono canzoni conosciute da tutti e sono quelle con cui sono cresciuta io: le ho scelte da ascoltatrice, mettendo al primo posto la voce, l’interpretazione. Ne avevo proposte più di 100, poi man mano la lista si è sfoltita. Da tempo nei miei live inserisco anche qualche cover, ma per questo album ho voluto eseguire anche pezzi che magari il pubblico non si aspetta da me”.
E in effetti tra i 15 pezzi che vanno a comporre Pop Heart si spazia molto: da Jovanotti a Zucchero a Vasco Rossi, e poi Tiziano Ferro, Carmen Consoli, Mango, gli Eurythmics, Madonna e l’immancabile Whitney Houston: “Di tutto il suo repertorio ho scelto proprio I Will Always Love You perché è uno dei suoi pezzi più conosciuti. Forse non è il suo brano che amo di più, ma è il manifesto della sua carriera, tutti lo conoscono. Mi ricordo quando lo ascoltavo con il lettore CD portatile e l’ho amato così tanto che ancora oggi potrei riconoscere le diverse esibizioni live solo ascoltando le variazioni  che Whitney fa sulle note. E’ un brano molto difficile, che mi ha dato un po’ di problemi: sono andata in ansia, mi sudavano le mani, non riuscivo più a cantarlo, e intanto il mio produttore, Michele Canova, era lì che aspettava. Poi ho fatto pace con la responsabilità, e l’ho cantato. Ho cercato di rispettare il più possibile la melodia e alla fine prendo fiato in un punto in cui lei non lo prendeva, ma pazienza, lei è Whitney Houston”.

La tracklist dell’album comprende classici italiani e internazionali degli anni ’70 e ’80 e successi più recenti, saltando quasi del tutto gli anni ’90: “In quel periodo lavoravo molto, ero già passata ‘dall’altra parte’, il mio ascolto era contaminato dall’attenzione per gli arrangiamenti, mentre negli anni ’80 ero semplicemente un’ascoltatrice”.
Per ogni brano c’è un aneddoto o un ricordo: “Donna Summer è stata molto trasgressiva per l’epoca e so che quando è venuta in Italia ha avuto parole bellissime per me. La mia versione di I Feel Love è stata curata da Benny Benassi, che ho scoperto essere un mio ammiratore. Con Zucchero l’approccio è stato particolare, perché non ha neanche voluto sentire la cover, mi ha scritto solo un messaggio in cui mi ha detto ‘mi fido’. Per una come me, educata a scuola dalle suore, Dune mosse rappresentava un manifesto molto libertino con i suoi ‘grembi nudi lambi’, e poi ci ha suonato Miles Davis, non potevo non rifarla”.
Tra i successi degli ultimi anni, oltre al singolo Le tasche piene di sassi (“Lorenzo ha scritto un pezzo personale, ma quelle parole esprimono un dolore universale”), ci sono Il conforto, Gli ostacoli del cuore e L’essenziale: “Più di una volta io e Tiziano siamo andati vicini a fare un duetto, ma non ci siamo mai riusciti: quando l’ho contattato e gli ho proposto Il conforto, lui era dall’altra parte del mondo ma ha accettato subito. La versione con Carmen era già bellissima, noi l’abbiamo rivisitata in chiave black, con sonorità che piacciono a entrambi. Per Gli ostacoli del cuore è stato matematico coinvolgere Elisa, che ha fatto la parte di Ligabue: mi piace molto che le nostre due voci si confondano e non si capisca chi tra le due sta cantando. L’essenziale è una canzone che avrei voluto scrivere io, e fin dalla prima volta che l’ho sentita a Sanremo ho capito che avrebbe vinto. E’ una canzone che mi fa pensare che nella vita non c’è matematica, la vita non ti avvisa quando le cose stanno per succedere, e per questo è importante capire quali sono le cose davvero essenziali. Con Marco c’è poi un rapporto speciale, perché lui ha più volte dichiarato di essere cresciuto ascoltando me, ma la distanza tra il fan e l’artista si è completamente azzerata già da quando abbiamo collaborato insieme a Come neve. Abbiamo due voci simili, molto alte, e quando gli ho comunicato che avevo ricantato L’essenziale gli ho detto che il risultato era ‘io che sembro te, che sembri me, che sembro te’. Ci abbiamo scherzato su, e lui mi ha risposto ‘sì, io sembro te, ma con molto più collagene’. Che simpatico!”.

La lista degli esclusivi è inevitabilmente lunga, e fra questi c’è James Taylor, che forse in molti si sarebbero aspettati di trovare (“Avevamo già cantato insieme a Sanremo l’anno scorso, e poi in questo disco ho voluto mettere cose che il pubblico non si aspettava”), ma anche Laura Pausini è rimasta fuori (“Avevo provato in Assenza di te, ma non mi veniva bene, non mi convinceva”).

Con le cover Giorgia ha imparato a familiarizzare fin dall’inizio della sua carriera, quando il padre le ha fatto conoscere i grandi interpreti della black music con le canzoni registrate sulle musicassette (è noto che il nome della cantante è stato ispirato da Georgia On My Mind di Ray Charles) e l’ha introdotta nel mondo del piano bar: “In casa potevo ascoltare solo artisti neri, vivevo un razzismo la contrario. Tra i bianchi ascoltavo solo Tom Jones, perché mio padre pensava che fosse nero”, scherza Giorgia.
Con il tempo il suo repertorio si è fatto via via sempre più eclettico e tra le sue interpretazioni sono entrati pezzi di Jimi Hendrix, Diane Reeves, Etta James, “e facevo anche una discutibile versione di Foxy Lady. Quando studiavo canto avrei voluto provare a cimentarmi nella lirica, ma il mio maestro mi ha detto che non avevo il ‘fisico’ adatto e una cassa toracica abbastanza grande (scherzando con le mani indica un seno prosperoso, ndr), così ci siamo concentrati sul pop. Per molti anni ho cantato mantenendo un’impostazione rigida, di cui a un certo punto mi sono liberata, arrivando forse all’eccesso opposto. Oggi riesco a mediare: ho capito che non è tanto importante l’intonazione, ma la respirazione, perché è attraverso il respiro che passano le emozioni. La mente incide molto sulla voce: se si canta pensando troppo si canta male. Quello che deve arrivare al pubblico non ha un nome. L’allenamento è comunque importante, soprattutto quando devi fare un concerto, e anche se sono allenata più di concerti a settimana non riesco a farli. Ormai c’ho ‘na certa…“.


Guardando attentamente la copertina di Pop Heart, con quel cuore realizzato dall’artista romano Marco Bettini in un gioco grafico-semantico tra “art” e “heart”, si nota l’indicazione di un promettente “Vol. 1”: “Se il disco andrà bene, nessuno mi impedisce di fare un Volume due. Magari un Black Heart o un Classic Heart, spaziando tra i generi”.

Mentre per il tour c’è ancora tempo, perché partirà ad aprile (ma le prevendite sono già aperte), il 23 novembre Giorgia sarà protagonista di un evento benefico a favore dei bambini con disabilità organizzato dall’Associazione “Per Milano” in collaborazione con la Caritas Ambrosiana e che si svolgerà all’interno del Duomo di Milano: “Penso sia la prima la volta che il pop entra in Duomo, e finchè non sarò davvero lì non ci credo davvero. Sarò accompagnata dalla Roma Sinfonietta e il maestro Valeriano Chiaravalle si sta occupando degli arrangiamenti dei brani, che per l’occasione avranno una veste più sinfonica. Ci saranno E poi, Di sole e d’azzurro, Come saprei, Gocce di memoria, Credo, ma anche brani dal nuovo album come Le tasche piene di sassi, Anima. Interpreterò anche l’Ave Maria di Schubert, che sto studiando nella versione di Andrea Bocelli, e penso che farò anche (You Make Me Feel Like) A Natural Woman“.

Marco Mengoni si fa in cinque per il nuovo album. Dal 29 novembre Atlantico Fest

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Cinque diverse copertine per cinque diversi sottotitoli e cinque bonus track esclusive.
Si presenteranno così le special edition di Atlantico, il nuovo progetto discografico di Marco Mengoni in uscita il 30 novembre.

Già anticipato dai singoli Voglio e Buona vita, il nuovo album sarà disponibile in edizione standard con 15 tracce e in 5 differenti edizioni deluxe, ognuna con una diversa veste grafica per la copertina e il booklet e una diversa bonus track.
Ognuna special edition avrà inoltre un diverso titolo:
01/05  Atlantico – Attraverso la gente
02/05  Atlantico – Filtro di coscienza
03/05  Atlantico – Immersione emotiva
04/05 Atlantico – Oceano di esperienza
05/05 Atlantico – Piano unico

All’interno dell’album troveranno posto anche due collaborazioni internazionali: Tom Walker sarà infatti l’ospite speciale di Hola, mentre per Amalia è stata annunciata la presenza della cantautrice brasiliana Vanessa Da Mata, insieme ai Selton.
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Inoltre, quella di Atlantico sarà una release unica nel suo genere.

Marco Mengoni ha infatti ideato l’Atlantico Fest – Attraversa la musica, tre giorni di eventi a Milano a partire da giovedì 29 novembre. Per la prima volta un progetto musicale si traduce in occasioni di incontro, osservazione e condivisione, un nuovo modo di ascoltare attraverso diverse experience rivolte a tutto il pubblico. 
Atlantico Fest nasce in collaborazione con Punk For Business, agenzia di eventi parte di Worldwide Shows Corporation, che ne cura anche la produzione esecutiva.

Proseguono nel frattempo le vendite per #MengoniLive2019, il tour prodotto e distribuito da Live Nation che partirà il prossimo 27 aprile da Torino e ha già raddoppiato i concerti a Milano e all’Arena di Verona con oltre 50mila biglietti venduti.

Voglio e Buona vita: il nuovo sound di Marco Mengoni tra uptempo e Caraibi

Eccoci, il giorno X è arrivato, il primo passo verso il nuovo album di Marco Mengoni è stato fatto. Se infatti per l’album dovremo aspettare ancora fino al 30 novembre, sono invece finalmente fuori i primi due singoli che lo anticipano, Voglio e Buona vita.

Due brani molto diversi tra loro, scelti probabilmente nona caso come primo assaggio del prossimo album, perché in maniera differente lasciano emergere la svolta stilistica messa in atto dal cantante di Ronciglione.  
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Voglio è un’esplosione di energia, di vita e di desiderio, un uptempo scritto da Marco insieme ad Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio. “Voglio gioca con il contrasto senza sfumature, con un tempo verbale che poche volte ho usato nella mia vita e qui viene ripetuto quasi a perdere valore e significato originario – racconta Marco – Questo pezzo prende ad esempio luoghi comuni, modi di dire e atteggiamenti di vita quotidiana che vengono ribaltati ed esasperati frase dopo frase, dove tutto è il contrario di tutto. Io e miei musicisti abbiamo lavorato in studio e l’arrangiamento è quindi istintivo e ‘sporco’, in un rimpallarsi veloce di battere e levare coerente con il contrasto che il pezzo stesso rappresenta”.

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Buona vita cambia nettamente l’approccio testuale e il suono. Scritto da Marco a quattro mani con Fabio Ilacqua e prodotto da El Guincho (già produttore dell’ultimo lavoro di Rosalia), questo brano lascia spazio a sonorità inedite che accompagnano un manifesto per augurare il meglio a chi c’è e a chi non c’è più. “In superficie è una canzone allegra, armonicamente in maggiore che però nasconde un significato molto profondo. Un allontanamento da tutti i compromessi a cui la vita ci ha obbligato, volere bene a prescindere dalle esperienze e quindi augurare un buon percorso a tutte le persone che hanno fatto, fanno e faranno parte del nostro vissuto. Il contrasto ritorna anche in questo brano, vestito da influenze latine e allegre che ho incontrato durante il mio viaggio. Ho ascoltato musica molto lontana dalla nostra e, in questo caso, ho preso spunto da un genere che nasce in una piccola isola dei Caraibi, dove canzoni apparentemente leggere raccontano storie molto profonde e importanti”.

Nel frattempo, Mengoni ha anche annunciato le prime date del #MengoniLive2019, il nuovo tour in partenza da Torino il 27 aprile.

I biglietti saranno eccezionalmente acquistabili sulla app ufficiale per 48 ore a partire dalle ore 10.00 di lunedì 22 ottobre. Dalle ore 10.00 di martedì 23 ottobre partirà la prevendita My Live Nation riservata agli utenti registrati su www.livenation.it, mentre dalle ore 11.00 di mercoledì 24 ottobre si potranno acquistare su tutti i canali ufficiali e i punti vendita autorizzati.

Link download App Ufficiale: http://tosto.re/marcomengoniapp

#MengoniLive2019: il nuovo tour di Marco Mengoni parte il 27 aprile

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Mentre cresce l’attesa per l’uscita dei due nuovi singoli Buona vita e Voglio, che anticipano il nuovo album in arrivo il 30 novembre, Marco Mengoni annuncia le prima date del nuovo tour #MengoniLive2019.

Il tour partirà il prossimo 27 aprile da Torino (PalaAlpitour), poi arriverà a Milano (Mediolanum Forum – 1 maggio), Roma (8 maggio – PalaLottomatica), Bari (13 maggio – Palaflorio), Caserta (16 maggio – Pala Decò), Eboli (18 maggio – Palasele), Firenze (21 maggio – Nelson Mandela Forum), Verona (24 maggio – Arena di Verona), Rimini (29 maggio – RDS Stadium), Bologna (30 maggio – Unipol Arena).

I biglietti per #MengoniLive2019 saranno eccezionalmente acquistabili sulla app ufficiale Marco Mengoni per 48 ore a partire dalle ore 10.00 di lunedì 22 ottobre. Dalle ore 10.00 di martedì 23 ottobre partirà la prevendita My Live Nation riservata agli utenti registrati su www.livenation.it, mentre dalle ore 11.00 di mercoledì 24 ottobre si potranno acquistare su tutti i canali ufficiali e i punti vendita autorizzati.

L’applicazione ufficiale è scaricabile gratuitamente a questo link: http://tosto.re/marcomengoniapp

Marco Mengoni: il 19 ottobre due nuovi singoli, Buona Vita e Voglio

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E’ fissata per il 19 ottobre la prima importante tappa d’avvicinamento al prossimo progetto discografico di Marco Mengoni.
Non uno, ma saranno ben due i brani scelti come singoli per raccontare in anteprima il nuovo disco di inediti che uscirà il 30 novembre.

Voglio e Buona vita, questi i titoli dei due nuovi brani, sono già disponibili in pre-order e pre-save e sono caratterizzati da un sound inaspettato, arrivano da una vera e propria svolta artistica di Marco, che ha scelto due esperienze musicali molto diverse tra loro per rappresentare al meglio il prossimo lavoro.
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In occasione di questa speciale release anche la app dedicata a Marco è stata completamente rinnovata sia in design che in funzionalità in tutte e quattro le sezioni. Updates avrà contenuti multimediali e notizie, la sezione Save the date avrà nuove funzionalità, animata da contenuti speciali e inediti, la nuova sezione Exclusive sfrutterà tutte le potenzialità della realtà aumentata e la sezione Community sarà disponibile nelle prossime settimane insieme ad altre novità.

Marco Mengoni: c’è una data, 30 novembre 2018

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Nei giorni scorsi la scomparsa di tutti i contenuti dai suoi profili social aveva fatto immaginare che qualcosa stesse per succedere (e alcuni si erano anche allarmati pensando a un’azione di hackeraggio).

Oggi qualcosa in più lo sappiamo ed è ufficiale: con un video pubblicato su Facebook e una nuova immagine profilo che ben poco lascia all’interpretazione, Marco Mengoni ha annunciato la probabile data di uscita del suo nuovo progetto discografico: 30 novembre 2018

Dopo le vacanze ne sapremo probabilmente di più…

#MUSICANUOVA: Marco Mengoni, Onde (Sondr Remix)

Marco Mengoni - Onde (Sondr Remix)
Marco Mengoni
sbarca in Europa, e lo fa a passo danzereccio.

Onde, uno degli inediti contenuto in Marco Mengoni Live, è infatti stato remixato in salsa elettronica dai londinesi Sondr, e in queste veste il brano ha fatto il suo ingresso nelle piattaforme di download europee.

Il Sondr Remix è però solo la prima parte di un progetto più ampio, che vedrà del tutto la luce il 16 giugno, quando uscirà Onde EP, contenente altre tre tracce remixate (firmate da Filatov&Karas, Tim Bell e dagli italiani Ndpc) e la versione originale del brano.