Thegiornalisti: a maggio due superlive a Roma e Milano

I Thegiornalisti sono pronti a esibirsi per la prima volta al Palalottomatica di Roma il 9 maggio 2017 e al Mediolanum Forum di Milano l’11 maggio 2017.
Dopo aver girato l’Italia collezionando il sold out in tutte le date del COMPLETAMENTE TOUR, la band di Tommaso Paradiso torna con il COMPLETAMENTE SENZA
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9 maggio 2017

Roma – Palalottomatica
apertura porte: 19.00
inzio: 21.00
Prezzi: Parterre In Piedi – Euro 20,00 + ddp
1°Anello Numerato – Euro 30,00 + ddp
2°Anello Numerato – Euro 25,00 + ddp
3°Anello Numerato – Euro 20,00 + ddp
Disabili (1°Anello Numerato) – Euro 20,00 + ddp
Prevendite Autorizzate:
Ticketone – www.ticketone.it – 892.101
11 maggio 2017
Milano- Mediolanum Forum
apertura porte: 19.00
inzio: 21.00
Prezzi: Parterre in Piedi: Euro 20,00 + ddp
Tribuna Numerata – Anello “A”: Euro 30,00 + ddp
Tribuna Gold Centrale Numerata – Anello “B”: Euro 30,00 + ddp
Anello “B” Laterale Non Numerato: Euro 25,00 + ddp
Anello “C” Laterale Non Numerato: Euro 20,00 + ddp
Prevendite Autorizzate:
Ticketone – www.ticketone.it – 892.101
Biglietti disponibili in esclusiva presale Vivo Club a partire dalle ore 10.00 di martedì 13 dicembre, su ticketone.it dalle ore 10 di mercoledì 14 dicembre, in tutti i punti vendita Ticketone dalle ore 10 di sabato 17 dicembre.

Magazzini Generali: il 16 dicembre torna Vida Loca

Venerdì 16 dicembre a partire dalle ore 23:00, Vida Loca, primo e inimitabile party night rigorosamente a ritmo hip hop, r’n’b e reggaeton, fa tappa nuovamente a Milano presso i Magazzini Generali (viale Pietrasanta 16) .
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Dopo aver fatto ballare l’Italia e l’Europa in un tour di oltre 68 party, dalla Molo Street Parade di Rimini, al Tipic di Formentera, alla Capannina di Forte dei Marmi sino al Villa Papeete di Milano Marittima, Vida Loca, attraverso la sua crew di dj e splendide performer e grazie all’utilizzo di costumi scenici di impressionante bellezza e scenografie mozzafiato, è pronto ad accendere l’anima di tutti i presenti sino alle prime luci dell’alba.
Ad alternarsi sul palco saranno i resident Dj Chama, Dj Stay Fly, Dj Tommy Luciani, dj Hernan e MC Vl.
I biglietti sono già disponibili in prevendita o acquistabili direttamente in loco.
Ingresso entro l’1:00 omaggio donna, 10 € uomo
Dopo l’1.00 10 € donna e 15 € uomo
Per info e biglietteria:
info@magazzinigenerali.it
www.magazzinigenerali.it
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BITS-CHAT: Sbaglio, ergo sum. Quattro chiacchiere con… Pellegatta

pellegattaNon si diventa busker, lo si nasce: l’anima dell’artista di strada la devi avere dentro, perché devi essere pronto a suonare, magari per ore, incontrando i volti frettolosi della gente, nella canicola di luglio o tra il freddo di gennaio. E per tutto questo essere bravo a suonare e cantare non basta. Manuela Pellegatta ne sa qualcosa. Anzi, più di qualcosa.
Nata nella provincia milanese, prima di arrivare alla musica è passata attraverso la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Brera, un’esperienza a teatro e una laurea in Giurisprudenza. Poi però il richiamo della musica e della strada si è fatto troppo forte e anziché varcare la soglia dello studio legale, Pellegatta si è infilata il suo cappello, ha imbracciato la chitarra e si è messa a suonare nelle vie del centro di Milano. 
Un’esperienza artistica e personale che le ha portato numerosi incontri che hanno trovato riflesso in alcuni dei suoi brani. La conoscenza con il produttore Paolo Iafelice, già al lavoro con De André e Ligabue, si è concretizzata in Tre minuti di sbagli, il suo primo album. Un disco luminoso e leggerissimo, pur intriso di ricordi e di vita.
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Dunque, sei arrivata a dedicarti completamente alla musica dopo la laurea in Giurisprudenza: una scelta a dir poco coraggiosa. Cosa ti ha portato a compierla? E come mai ci sei arrivata solo dopo aver completato gli studi?

Probabilmente avevo bisogno di fare quel percorso, sentivo l’esigenza e la curiosità di entrare in quel mondo completamente diverso dal mio. Mi è servito.
Quando hai iniziato gli studi, come immaginavi il tuo futuro?
In realtà non ci pensavo molto, vivevo giorno per giorno, perché era tutto nuovo. Zero aspettative.
Anche quella di Giurisprudenza è stata però una scelta compiuta dopo un’esperienza all’Accademia di Belle Arti di Brera e la recitazione: la vocazione per l’arte quindi era già manifestata… perché anche in quel caso hai deciso di lasciare?
Perché un professore, dopo un bellissimo lavoro sullo scenografo Josef Svoboda, scenografo Cecoslovacco, mi ha consigliato di uscire da quel “monastero” e poi perché prendevo stranamente tutti 30 in tutte le materie.
Nessun pentimento oggi?
E perché dovrei? Ho un sacco di bei ricordi, l’unica cosa che mi sono sempre portata dietro è l’ansia da prestazione quando mi fanno delle domande… Ti posso garantire che quando sei seduto per sostenere l’esame di Diritto Civile per la terza volta non è facile contenere tutta l’ansia.
L’esperienza del buskin cosa ti ha lasciato? La porterai avanti ancora? È perché secondo te in Italia quest’attività è vista con “sospetto” rispetto a quanto succede all’estero?
Sì, la porterò avanti perché mi fa star bene, è una meditazione con la chitarra, sono nella mia bolla di energia. In Italia non è vista con sospetto, ci si avvicina lentamente ad ascoltare nelle piazze la musica, a volte però capisco che ci sono situazioni in cui gli artisti sono eticamente scorretti, non riescono a inserirsi perché alzano i volumi senza pensare che bisogna creare un’atmosfera piacevole e non interagire in modo aggressivo. Senza aspettativa.
Quanti “3 minuti di sbagli” ci sono stati nella tua vita?
Tantissimi! In quei minuti cerco la risposta giusta che non sono mai riuscita a dire nel momento giusto alle persone che mi hanno rivolto determinate domande.
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Credi nell’importanza e nell’insegnamento degli errori?
Sì, ma anche viversi l’errore fa bene alla salute soprattutto all’Ego.
Mi sembra che una frase che sintetizza bene l’album sia “mi sono persa eppure sto meglio”: cosa vuol dire per te perdersi? Non ti fa un po’ paura?
È da quando sono piccola che sogno di essere un’ape ed entrare e uscire dalle finestre per vedere le cose secondo più prospettive. No, non mi fa paura, sai cosa mi fa paura? Stare in casa davanti al computer per ore.
Puoi spiegare il significato di Drinking Sea Water?
Ho scritto questo brano prima in italiano, Bevo Acqua di Mare, poi l’ho tradotta in inglese con la cantautrice americana Rachel Mascetta. Ognuno di noi ha un’idea ben precisa del vantaggio o meno di voler andare via da un paese, e credo che fin quando una persona non vive personalmente una tragedia e sia costretta a fuggire altrove non potrà mai capire per davvero la sofferenza di tutte le persone che stanno affrontando questo disagio.
Ho letto che suoni la chitarra…. al contrario: è vero?
Si, è vero! Diciamo che la suono secondo un’altra prospettiva, in modo istintivo, con sonorità che mi piacciono. Quando ero piccola prendevo la chitarra di mio fratello e iniziavo a imitarlo a specchio.
Il prossimo anno sarai protagonista di Milestone, un documentario del regista afghano Amin Wcahidi: puoi già dire qualcosa? Di cosa si tratta?
È un documentario che sta crescendo con me. Amin Wahidi, vincitore del Premio Città di Venezia 2014 e Carpine D’Argento nel 2015 per il cortometraggio l’Ospite, si avvicina a una realtà sconosciuta come l’arte di strada. Da due anni mi sta inseguendo con la sua telecamera e a breve ci sarà il montaggio.
Per concludere, una domanda di rito per BitsRebel: che significato dai al concetto di ribellione?
Ribellione vuol dire tanta testa sulle spalle e piedi per terra, saranno cose già dette ma per inseguire il proprio spirito ribelle bisogna avere molto coraggio.

Magazzini Generali: gli eventi dal 23 al 29 novembre

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Mercoledì 23 novembre

SOPRA I MAGAZZINI
L’aperitivo in musica del mercoledì

Per la speciale serata di questo mercoledì protagonista sarà la musica di Bruno Bellissimo producer e polistrumentista italo-canadese.
Accanto Bruno Bellissimo ci sarà anche 3 Unned, conosciuto anche come
David Ferrario, musicista di alcuni dei più grandi nomi della musica italiana. Da Franco Battiato a Gianna Nannini e Max Pezzali, David è anchè produttore e vocal coach.
Dalle 19:00 alle 22:00, si saliranno le scale dei Magazzni, al buio, solo qualche luce soffusa al piano superiore, il bar e un buffet ad aspettarvi.
Sangue Disken ha selezionato diverse coppie di musicisti che nell’arco di poche ore vi proietteranno nei loro mondi, in un percorso unico e raro che li porterà, a un certo punto, a collaborare sotto le vostre orecchie per la prima volta insieme su un palco. L’ambiente Sopra i Magazzini sarà un luogo raccolto, ma in cui perdersi a tempo di musica,tra l’elettronico e lo psichedelico, il digitale e l’onirico, la ricerca e il clubbing. Si potrà ballare, ma anche osservare e farsi affascinare, stare seduti e assaporare la musica di questo programma unico nel panorama milanese. “Sopra I Magazzini” è un nuovo modo per riscoprire i Magazzini Generali in una veste inedita, lontani dalla grande sala sottostante che rimarrà chiusa per quelle ore.
E alle 22:00 tutti fuori, si ritorna alla realtà con rinnovato vigore e pronti per addentrarsi nella notte Milanese.
INGRESSO GRATUITO

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Venerdì 25 novembre

HOT SHOT
‘90 in da House

A partire dalle ore 23:00 Hot Shot – ‘90 in da house, l’esclusivo party night in perfetto stile anni ’90 più grande d’Italia, fa tappa a Milano presso i Magazzini Generali (viale Pietrasanta 16) per conquistare il venerdì notte di moltissimi giovani irremovibili del party.
Dalle Space Girls ai Backstreet Boys, sino a Jennifer Lopez, Britney Spears e Justine Timberlake, durante la serata non mancherà l’occasione di scatenarsi e ballare sulle note delle maggiori hit delle grandi icone della pop music che hanno fortemente contraddistinto la musica di quegli anni, accendendo l’anima di tutti i presenti.
I biglietti sono disponibili in prevendita o acquistabili direttamente in loco.
Ingresso 8 € + d.p
10 € alla cassa
Martedì 29 novembre
THE ANSWER & THE DEAD DAISIES
The Answer & The Dead Daisies, due tra le più grandi band del rock’n roll moderno, fanno tappa a Milano per un imperdibile concerto dal vivo.
Considerate come due delle migliori rock band della scena contemporanea internazionale odierna, The Answer e The Dead Daisies sono due band che si sono sempre contraddistinte in innovazione, originalità stilistica e voglia di sperimentare, influenzando notevolmente il sound moderno delle generazioni rock – alternative degli ultimi anni.
In occasione della speciale serata ai Magazzini, The Answer, storica band originaria del nord d’Irlanda formatasi negli anni 2000 presenterà Solas, l’ultimo album in studio.
The Dead Daisies presenteranno invece Make Some Noise, loro terzo album uscito lo scorso agosto.
I biglietti sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it, presso i circuiti di vendita abituali o acquistabili direttamente in loco.
Apertura porte ore 19:00
Inizio show ore 20:25
Ingresso 20 € + d.d.p
Ingresso in cassa: 25 €
Magazzini Generali, viale Pietrasanta 16, Milano
Per info e biglietteria:
info@magazzinigenerali.it
www.magazzinigenerali.it

Emeli Sandé in Italia il 5 aprile

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Farà tappa al Fabrique di Milano il 5 aprile 2017 Emeli Sandé per l’unica data italiana del suo nuovo tour europeo.

L’annuncio della nuova tournée europea arriva all’indomani della conclusione del suo recente tour di spettacoli intimi andato sold out in soli 9 minuti dall’apertura delle prevendite e acclamato dalla critica.
Il nuovo album, Long Live The Angels, è uscito l’11 novembre.
Registrato tra New York, Los Angeles, Londra e Oxford, è un viaggio affascinante attraverso i trionfi e le tragedie degli ultimi quattro anni di vita di Emeli Sandé, pervaso da un senso incondizionato di libertà e di scoperta di sé.
I biglietti sono in vendita dalle ore 10.00 di venerdì 25 novembre nelle prevendite autorizzate e su www.livenation.it e www.ticketone.it.

Alchemaya: ad aprile Max Gazzè dà il via al progetto "sintonico"

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Nell’aprile 2017 Max Gazzè sarà impegnato con quello che appare il suo progetto artistico più innovativo: Alchemaya.

Suonato con la Bohemian Symphony Orchestra di Praga, il concerto sarà articolato in due parti: la prima è un’opera originale in cui Max e il fratello Francesco fondono insieme, attraverso nuove composizioni, gli approfondimenti esoterici condotti da Max negli ultimi 20 anni; la seconda parte propone brani tratti dal repertorio storico di Max riarrangiati in chiave “sintonica”, un neologismo creato appositamente per definire il concetto di integrazione tra strumenti sinfonici e sintetizzatori.
Il debutto è previsto a Roma il 3 aprile al Teatro dell’Opera, per proseguire il 4 al San Carlo di Napoli, l’8 al Teatro dell’Opera di Firenze, l’11 al Teatro Arcimboldi di Milano, il 13 al Gran Teatro di Padova e il 14 all’Auditorium del Lingotto di Torino.

BITS-CHAT: L'ordine nel labirinto. Quattro chiacchiere con… Tricarico

Parlare con Francesco Tricarico, anzi solo Tricarico, è come trovarsi davanti a un’oasi di pace.
In un mondo in cui sembra vincere sempre e solo che grida di più e dove il chiacchiericcio regna imperante, lui mantiene una calma invidiabile. Non però con l’aria snob di chi non vuole mischiarsi al popolo, ma semplicemente con l’atteggiamento di chi vive il proprio lavoro con il solo scopo di creare qualcosa di bello, gratuitamente bello, senza secondi fini e senza fastidiose ambizioni arriviste. Nel suo caso, musica e pittura.

Il suo nuovo album, Da chi non te lo aspetti, arriva a tre anni dal precedente Invulnerabile, e in 10 canzoni (più una bonus) tira fuori il lato più semplice, giocoso e innocente della musica. Per rendersene conto, basta ascoltare pezzi come La bolla, la spassosissima Il motivetto, Brillerà, insieme ad Ale e Franz, ma anche Una cantante di musica leggera, una sorta di dialogo elettropop tra un uomo e la sua musa.
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Da chi non te lo aspetti: perché questo titolo?

È partito tutto da un’esposizione dei miei quadri che si è tenuta la scorsa primavera al Jamaica di Milano: dovevo scegliere un titolo e insieme al curatore della mostra, Alberto Maria Martini, abbiamo pensato proprio a questo, perché in quel momento c’era una persona che aveva fatto una cosa per noi inaspettata. Da lì è arrivata poi l’idea per la canzone: ho voluto però dare un’accezione positiva a questa espressione, perché da chi non ci aspettiamo può arrivarci una pugnalata alle spalle, invece io dico che da chi non ci aspettiamo può arrivare un bacio. Dipende comunque da noi permettere alle cose belle di arrivare e fare in modo che gli eventi spiacevoli siamo solo dei momenti, dei passaggi per arrivare a qualcosa di buono.
Una lettura in positivo dettata da ottimismo verso il genere umano?
Io sono molto ottimista verso il genere umano! L’ottimismo deve essere alla base, anche se oggi sembra esserci un pensiero che porta a vedere con sfiducia il prossimo. Ma penso che si supererà.
Definisci questo disco come un concept album: ma in un’epoca in cui tutto è personalizzabile con le playlist, che senso ha fare un concept album?
Oggi tutti siamo impegnati con i selfie, siamo protagonisti dei film che noi stessi ci costruiamo sui social, abbiamo sempre lo sguardo sui telefonini: sono tutti così distratti, che se fossi un borseggiatore, sarei felicissimo! Tutto è rimandato alla parte visiva, al punto che se non avessimo gli occhi, sembra che non potremmo gioire di nulla. Dovremmo invece ricominciare ad essere più presenti rispetto a quello che ci accede intorno, accorgerci della bellezza delle cose e delle persone. Se io e chi ha lavorato con me siamo riusciti a suscitare una curiosità dell’ascoltatore per tutta la durata del disco, abbiamo fatto davvero un lavoro eccezionale! Per questo penso che oggi più che mai fare un concept abbia senso, perché vai spezzare un meccanismo. Poi non importa in che ordine si ascolteranno i brani, può piacere anche una canzone sola, l’importante è aver portato al centro la musica.
Il duetto con Arisa in Una cantante di musica leggera è davvero ben riuscito: come siete arrivati a collaborare?
Io e Gennaro Romano, coautore del brano, eravamo a Napoli a un concorso di cantautrici dedicato a Bianca D’Aponte. Ci siamo trovati davanti a tante canzoni elaborare, sofisticate e guardandoci in faccia abbiamo pensato invece che ci voleva una canzone leggera, che usasse immagini semplici per descrivere un fiore, la primavera… Abbiamo quindi iniziato a giocare un po’ con le immagini, lo spumante frizzante, un giorno al mare, insomma, situazioni condivisibili da tutti, e ci abbiamo aggiunto il ritornello in cui questa cantante risponde. Per il duetto ho pensato ad Arisa perché c’è stima reciproca, è brillante, coraggiosa, una grande interprete, e in passato mi aveva proposto di lavorare insieme.


Tra la tua pittura e la tua musica c’è qualche legame?
Mi piace l’idea di vedere una tela bianca che si riempie che poi resta lì, visibile, invece la musica non esiste: abbiamo imparato a registrarla e inciderla, ma un tempo non era così, il musicista la eseguiva e poi tutto finiva, non restava nulla. Forse si completano: una resta, l’altra se ne va ma poi può ritornare. Mi sono anche reso conto che più una cosa è bella, più c’è disinteresse verso tutto il resto, è come una magia, l’opera vive solo per sé.
Guardando i tuoi quadri si notano degli elementi ricorrenti: il labirinto, il melograno… Hanno un significato particolare?
Dal labirinto si deve uscire, e per farlo serve razionalità, tecnica, ordine. Il labirinto serve a riportare ordine in mezzo al caos, anche se può diventare claustrofobico. Il melograno invece mi piace perché simboleggia la fortuna con i suoi chicchi rossi, come una sorpresa da scoprire. In ogni opera comunque lascio entrare tutto quello che mi passa per la testa.
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A differenza di tanti tuoi colleghi, non sembri molto presente sui social: è un mezzo non che non ti attira?
Non capisco questa abitudine di far vedere tutto di sé. Li uso come personaggio pubblico, per lavoro, ma perché devo far vedere casa mia, quello che cucino o le foto di mio figlio? Queste sono cose che di solito si fanno vedere agli amici: quindi significa che se tu mi fai vedere che hai cucinato un piatto di pasta, io posso venire da te e farmela offrire? Se ti citofono e ti chiedo di salire, tu giustamente come minimo chiami la polizia, no? È allora che senso ha? Dobbiamo farci gli anticorpi per un buon utilizzo di questi mezzi, non li sappiamo ancora usare. Un po’ come chi va ai concerti e li segue da dietro lo schermo del telefono: non ci si rende conto che si sta perdendo un momento, lo si sta vivendo con un filtro, e tutto per paura di dimenticarlo in futuro.
Dove ti piacerebbe portare queste canzoni dal vivo?
Mi piacerebbe suonare in posti molto diversi e indipendentemente dalle uscite discografiche. Negli ultimi tre anni, anche se non avevo dischi in arrivo, non ho mai smesso di suonare dal vivo e vorrei continuare a farlo, perché è questo il vero valore della musica, creare un momento che non si ripeterà più. Per i prossimi concerti stiamo studiando i luoghi.
Per concludere, una domanda di rito per BitsRebel: che significato dai al concetto di ribellione?
Ribellione è cercare di capire tutti i meccanismi che viviamo. Se sai come stanno le cose, sai anche come cambiarle. La ribellione nasce da un malessere, dalla presa di coscienza che qualcosa non va. A quel punto puoi manifestare la tua rabbia, ma diventi subito riconoscibile e vieni bloccato, oppure puoi cercare di capire e continuare a fare quello che vuoi senza essere notato. La chiave di tutto sta nella sapienza: se conosci, puoi disinnescare tutto quello che vuoi.

Il quarto compleanno dei Distratti il 18 novembre ai Magazzini Generali

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Sarà un appuntamento davvero imperdibile quello di venerdì 18 novembre presso i Magazzini Generali di Milano (via Pietrasanta 16), che in via del tutto esclusiva presentano Il quarto compleanno dei Distratti, realtà milanese attiva dal 2012 nella produzione e promozione culturale cittadina.

A partire dalle 22:00 sarà grande festa ai Magazzini e il pubblico comincerà a scaldarsi grazie ad una sfida senza esclusione di colpi tra Il Lercio e Spinoza, ovvero due trai i blog più seguiti di satira 2.0. La serata continuerà poi con il talento musicale di Wrongonyou, al secolo Marco Zitelli, giovanissimo e raffinato artista romano, classe 1990, reduce del successo come openig act delle tournèe teatrale di Niccolò Fabi.
Ad allietare la serata anche il dj set di Davide Facchini from Radio Popolare che si alternerà alla console insieme ai distratti per un’eccezionale dj set che accenderà l’anima di tutti i presenti fino a tarda notte.
I biglietti sono disponibili in prevendita oppure acquistabili direttamente in loco.
Apertura porte ore 22:00
L’ingresso è di 10 €, 5 € indicando massimo 3 nominativi a il radunodeidistratti@gmail.com 
idistratti@gmail.com
www.magazzinigenerali.it

Sopra i Magazzini: nuovo appuntamento il 16 novembre ai Magazzini Generali di Milano

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Mercoledì 16 novembre
ritorna l’appuntamento con “Sopra I Magazzini”, il nuovissimo aperitivo in musica dei Magazzini Generali di Viale Pietrasanta 16.

Per la speciale serata di questo mercoledì protagonista sarà la musica d’avanguardia di Eartheater, al secolo Alexandra Drewchin, artista cyber folk singolare  nel panorama della musica elettronica e performativa mondiale. Sola sul palco, Alexandra danza e si contorce da vera ballerina professionista producendo sonorità che trasudano psichedelia e folk misticheggiante, in una selva di loop e melodie aliene che è veramente difficile incontrare altrove.

Accanto ad Eartheater ci sarà anche Stra, conosciuto anche come Michele Marchetti, architetto, visual designer, remixer, DJ, produttore e tastierista in grado di sperimentare e incrociare linguaggi tra I più disparati. Stra presenterà un live unico a base di cellulare, microsynth, kaospad e nastri.

Dalle 19:00 alle 22:00, “Sopra I Magazzini”, tutti i mercoledì vi accompegnerà in una nuova dimensione di vivere e concepire la musica…..si saliranno le scale, al buio, solo qualche luce soffusa al piano superiore, il bar e un buffet ad aspettarvi.
La musica, regina assoluta, sarà la migliore che vi sia capitato d’ascoltare da molto tempo a questa parte.
Musica per iniziare la serata, per prepararsi a qualcos’altro, per sognare di andare altrove.. Sangue Disken ha selezionato diverse coppie di musicisti che nell’arco di poche ore vi proietteranno nei loro mondi, in un percorso unico e raro che li porterà, a un certo punto, a collaborare sotto le vostre orecchie per la prima volta insieme su un palco. L’ambienteSopra i Magazzini sarà un luogo raccolto, ma in cui perdersi a tempo di musica,tra l’elettronico e lo psichedelico, il digitale e l’onirico, la ricerca e il clubbing. Si potrà ballare, ma anche osservare e farsi affascinare, stare seduti e assaporare la musica di questo programma unico nel panorama milanese. “Sopra I Magazzini” è un nuovo modo per riscoprire i Magazzini Generali in una veste inedita, lontani dalla grande sala sottostante che rimarrà chiusa per quelle ore. E alle 22:00 tutti fuori, si ritorna alla realtà con rinnovato vigore e pronti per addentrarsi nella notte Milanese.
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Ingresso gratuito
Per maggiori informazioni visitate il sito:
www.magazzinigenerali.it
info@magazzinigenerali.it

Malika Ayane arriva in teatro nelle vesti di Evita

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Per la sua prima volta in un musical, Malika Ayane veste i panni controversi di Evita. “Sono tornata a scuola. Dopo aver letto la partitura mi sono resa conto della complessità: non ci sono accordi che aiutano, nessun momento in cui potersi sedere con la voce. La sfida è stata è stata anche quella di uscire da me, abbandonare certe posture, certi atteggiamenti fisici”, ha dichiarato la protagonista.

Alla regia di Evita, un nome di assoluta statura come quello di Massimo Romeo Piparo: “Non avevo pensato questo spettacolo per l’Italia, ma lo immaginavo in inglese per l’estero. Malika è stato uno dei motivi che m hanno convinto a farlo qui da noi, in italiano. Serviva una voce riconoscibile ad occhi chiusi e piena di carattere personale. Dopo le date in Italia, l’intenzione è comunque quella di portarlo fuori, in inglese”.

Dopo averlo rappresentato due volte in lingua originale, il regista ha deciso di realizzare l’adattamento in italiano di tutte le canzoni composte da Tim Rice (su musica di Andrew Lloyd Webber), compresa Stai qui, sii mio, trasposizione italiana di You Must Love Me, il brano interpretato da Madonna nella versione cinematografica del musical del 1996. “Il film di Alan Paker ha dato un nuovo corso al personaggio di Evita. Riscrivendo il musical in italiano, credo di esser riuscito a spiegare tante cose entrando più a fondo nel racconto, senza nulla togliere alle liriche di Tim Rice”.
Ma chi era veramente Evita Duarte Peròn? “E’ stata una figura così complessa, ha fatto così tanto che forse solo chi andava tutte le sere a letto con le poteva dire chi fosse davvero”, commenta Malika.

Il personaggio del Che, interpretato da Filippo Strocchi, sarà personaggio e voce narrante e non avrà barba e basco: richiamerà un po’ il Banderas del film, ma anche Shakespeare e i cori greci.
La storia non l’ha mai fatto incontrare con Evita: si sono “incrociati” senza conoscersi quando Evita stava per morire e Che Guevara stava per portare la sua rivoluzione.

In scena anche un’orchestra diretta da Emanuele Friello, in parte in buca e in sul palco, fino ad avere più di 40 artisti presenti il palcoscenico in certi momenti: di città in città, saranno inoltre coinvolte scuole locali (per Milano, la Scuola di Musica Cluster).

Dopo le anteprime a Bari dal 4 al 6 novembre, Evita inaugura la stagione del Teatro della Luna, debuttando il 9 novembre e restando in scena fino al 27.
Poi toccherà Genova, Firenze, Roma e Trieste, fino a gennaio 2017.

Date:
9-27 novembre 2016 – ASSAGO (MILANO)
TEATRO DELLA LUNA 

29 novembre – 4 dicembre 2016 – GENOVA
POLITEAMA GENOVESE 

6-11 dicembre 2016 – FIRENZE
TEATRO VERDI 

dal 14 dicembre 2016 – ROMA
TEATRO SISTINA

18-22 gennaio 2017 – TRIESTE
POLITEAMA ROSSETTI