Jean-Michel Jarre chiude la trilogia di Oxygène per 40 anni di carriera

“Due anni fa, mentre registravo Electronica, ho scritto un brano (oggi Oxygène 19) che mi ha fatto pensare a cosa sarebbe Oxygène se lo scrivessi oggi. Così mi sono dato il 40° anniversario del mio album di esordio come termine entro il quale provare a comporre questo nuovo capitolo in sole sei settimane (proprio come avevo fatto con il primo disco), probabilmente per evitare di pensarci troppo, di riflettere troppo sulle idee, e anche per registrare tutto in un’unica session.
L’idea non era quella di copiare il primo album, quanto piuttosto di continuare a condurre gli ascoltatori in un viaggio dall’inizio alla fine del disco attraverso diversi capitoli interconnessi.”

Jean-Michel Jarre
negli ultimi 40 anni ha composto, inciso e prodotto musica che ha ispirato e conquistato gli ascoltatori di tutto il mondo.

Tutto ha avuto inizio con la pubblicazione in Francia di Oxygène, un album che ha contribuito all’affermazione della musica elettronica e continua ad essere attuale ancora oggi.
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Ora, a 40 anni di distanza dall’enorme successo di Oxygène in tutto il mondo e a 20 anni dall’uscita del secondo volume, Oxygène 7-13, Jean-Michel Jarre completa la trilogia con Oxygène 3, in arrivo il 2 diembre e contenente le nuove parts 14-20.
A ispirare questi nuovi brani, la voglia di aggiungere un tocco di contemporaneità a quel disco leggendario. Riprendendo l’ambiente di Oxygène con il suo linguaggio musicale cupo e a tratti piuttosto allegro, in Oxygène 3 Jarre cita composizioni tratte da tutto il suo repertorio, dalla produzione musicale classica e al contempo moderna.
“Ciò che all’epoca rese il primo Oxygène così particolare era probabilmente l’aspetto minimalista e la quasi totale assenza di batteria. Ho voluto mantenere questo approccio, creando il groove perlopiù con sequenze e la struttura delle melodie.
Quando realizzai il primo Oxygène all’epoca del vinile, avevo in mente una struttura divisa in due parti, il lato A e il lato B dell’album. Stavolta mi sono divertito a fare altrettanto: un lato più cupo e un lato più allegro. Per cui, a ben pensare, Oxygène 3 ha effettivamente due lati…
Il primo Oxygène l’ho fatto con un registratore a 8 tracce e pochissimi strumenti. Essere minimalista era una scelta obbligata. Lo stesso approccio minimalista che ho utilizzato per Oxygène 3: alcuni momenti del disco sono costruiti intorno a uno o due elementi, proprio come nel primo volume.”
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In linea con la saga di Oxygène, il nuovo album esplora ulteriormente l’ambivalenza tra lo spazio cosmico e il nostro spazio vitale. Per questo motivo la copertina del disco riveste particolare importanza. Reinterpretando l’artwork che Michel Granger aveva curato per il primo album, per Oxygène 3 Jean-Michel Jarre ha fatto realizzare un modello in 3D del famoso teschio.
“40 anni fa scoprii l’universo visivo di Michel Granger e capii subito che si sposava bene con la musica che stavo componendo. Da allora la copertina del disco è diventata famosa: una sorta di monito ecologico, cupo e surreale, in grado di evocare lo spazio cosmico e il nostro spazio vitale. Per me questa immagine è ormai un tutt’uno con la musica. Volevo che il visual di Oxygène 3 mantenesse lo stesso concept e quindi ho voluto rivisitare l’artwork originario di Michel Granger semplicemente guardando l’immagine da un’altra angolazione, che poi è esattamente l’approccio che ho utilizzato per creare questo nuovo capitolo della mia musica. Ho quindi chiesto a Michel di realizzare un modello 3D della sua creazione per cambiare l’angolo della visuale, e lui ha gentilmente accettato.”
Oxygène 3 sarà disponibile su CD, vinile e Ultimate OXYGENE Trilogy Box Set, contenente tutti e tre gli album su CD e vinile più libro illustrato con foto rare e commenti sulla genesi di Oxygène.