#MUSICANUOVA: Dilo, LMBIE (La mia brillante intelligenza emotiva)

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Un matrimonio si è appena interrotto ma Dilo con la sua band continua a suonare al centro della scena, come se nulla fosse.
Mano a mano che la musica cresce, il giardino del matrimonio si svela essere la scena di un crimine, ma soltanto alla fine appare il responsabile della strage….
La distruzione dell’amore, per un matrimonio di comodo, è rappresentata così, attraverso la messa in scena della morte nel luogo e nel contesto tipico della celebrazione dell’eternità di un’unione.
Tutto questo fa da sfondo alle note e alle parole do LMBIE, ovvero La mia brillante intelligenza emotiva, nuovo singolo di Dilo.

Dilo è il progetto solista di Corrado De Lorenzo. Imprenditore per sopravvivenza, cantautore per vocazione, ha iniziato ad occuparsi di musica sin dagli anni del liceo. Per oltre due decenni ha percorso la penisola con centinaia di concerti live, producendo tre album in studio.
Poi le emozioni, le passioni e le ossessioni, hanno dato urgenza a testi del tutto suoi, sino alle canzoni dell’EP d’esordio solista Dettagli Cromatici.
Registrato in presa diretta, il lavoro si pone l’intento di proporre pezzi sinceri, vestiti di arrangiamenti minimali, senza inutili orpelli e lavorando per sottrazione, per restituire centralità alla canzone.

#MUSICANUOVA: Mahmood, Pesos

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Lo abbiamo conosciuto l’anno scorso a Sanremo con Dimentica, e recentemente lo abbiamo sentito al fianco di Fabri Fibra in Luna.
Ora Mahmood torna con nuovo singolo, Pesos.

Il brano dà il via ai suoi nuovi progetti musicali, dopo un periodo trascorso a perfezionare la scrittura durante un lungo viaggio in Europa e gli incontri avuti con diversi autori, tra cui Alessandro Raina e Davide Simonetta, che hanno firmato il singolo.

Pesos è nata dopo un weekend passato a Londra su un autobus in direzione Luton/Stansted airport. Credo che a volte, dietro una sigaretta e un bicchiere di gin tonic si nasconda la paura di credere nei propri ideali e combattere fino all’ultimo per vederli realizzare. Spesso ci manca il coraggio di dare un senso alla vita, che a volte ci sembra un videogame dove per uscirne indenni basterebbe premere play”.

#MUSICANUOVA: Garbage, No Horses

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“Praticamente No Horses è un sogno alimentato da un attacco di ansia. Un oscuro futuro immaginario in cui gli unici valori sono il profitto e il successo e non c’è posto per le cose belle e i piccoli gesti”.
Per il loro nuovo singolo, i Garbage si calano in atmosfere oscure e claustrofobiche, immaginando uno scenario distopico.
Tutti i profitti ricavati dalla vendita e dallo streaming del singolo, fino alla fine del 2018, saranno donati al Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Attualmente in tour negli Stati Uniti insieme ai Blondie, i Garbage hanno da poco anche pubblicato il loro volume illustrato autobiografico, This Is The Noise That Keeps Me Awake su Akashic Book, che include foto mai pubblicate della band e parti scritte da ognuno dei componenti.
E’ possibile ordinare il volume a questo link.

Aba: arriva Oxygen, il nuovo album tra rock, soul e blues

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“Dopo la mia esperienza ad X Factor, un frullatore di emozioni dal quale ho tratto solo cose belle, non volevo gettarmi immediatamente in un progetto discografico per cavalcare l’onda della notorietà – dichiara Aba – ho preferito lasciar sedimentare le emozioni per produrre un disco pensato, cucito su di me, che parlasse di me e con il quale poter parlare”.
Finalista ad X Factor nel 2013 sotto la guida di Elio, Aba sta per tornare con un nuovo album, Oxygen, in arrivo il 14 luglio.

Tredici brani tra rock, funk, soul e blues.
L’uscita del disco è stata anticipata da Never Done Before che, in continuità con Get Me High del 2016, riprende il filone del funk rock anni Settanta, “un inno all’amore libero”, che implora l’accettazione totale dell’altro, come ben mostra il video che accompagna la canzone.
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Oxygen raccoglie tanta vita di Aba, ci sono “traumi, sofferenze e dolori, gioie, sentimenti di stomaco, filosofia di vita, ma anche qualcosa di più leggero e orecchiabile, un bel ritmo, e meno pensieri. Sguardi sulla vita di una ragazza determinata, sensibile, forte quando neanche sa di esserlo, passionale, complicata, ma semplice nella ricerca delle emozioni quotidiane. In un ambiente che pensa prima all’immagine e poi alla musica, questo disco rappresenta per me la mia vera espressione, una boccata d’ossigeno”.

L’album è stato finanziato attraverso Musicraiser, la piattaforma di crowdfunding per i musicisti, dove Aba ha attivato la campagna che, in pochi mesi, ha raggiunto il 170% dell’obiettivo.

Aba presenterà al pubblico il nuovo lavoro in alcuni appuntamenti live.
Questi i primi appuntamenti:
21 luglioPadova (Firmacopie e mini-live presso il Mondadori Store, ore 18.00)
10 agostoSpinone al Lago ( Aba & band al festival “Notte sotto le Stelle”, ore 21.00)
17 agostoJesolo (Aba & band al Terrazza Mare, ore 21.00)
18 agostoCamponogara (Aba & band in Piazza Mazzini, ore 21.00)

#MUSICANUOVA: Era Serenase, Letargo

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Il progetto Era Serenase nasce nell’estate 2014 dai cugini Davide “EraSfera” Brancato, rapper e songwriter, e Serena “Serenase” Gargani, cantante, beatmaker e videomaker.

Il duo decide di scrivere, registrare e girare il video del primo brano, Minyponi, nel giro di due giorni, quasi per scommessa. Il risultato è divertente e nei mesi successivi escono su YouTube con altri due brani, Cartongesso e Crystal-Ball.
Quest’ultima canzone porta il duo tra i cinque selezionati della categoria rap/hip-hop del concorso per cantautori “Genova per Voi” nel 2015.
Da qui nasce il desiderio di dedicarsi al primo album, chiusi nella loro casa in campagna tra orto, galline e capre. Crystal-Ball, questo il titolo del primo disco, è in uscita ad ottobre e vedrà collaborazioni importanti con artisti della nuova scena alternative hip-hop italiana tra cui Willie Peyote e Dutch Nazari.

Una prima anticipazione è il nuovo singolo Letargo.
Il video vede alla regia Serena Gargani (già al lavoro, tra gli altri, con Ex-Otago, Dutch Nazari, Kaufman) ed è stato girato nei “caruggi” del centro storico di Genova.
“Una sera, dopo un’estenuante session di scrittura e registrazione nella nostra casa di campagna sulle alture di Genova, con alcuni amici ci siamo persi in una lunghissima discussione sul fatto che oggi non ci sia più molto ritegno nel parlare, nell’esporsi, nel voler esternare sempre e comunque la propria opinione su tutto e tutti. Tutto ciò accade soprattutto sui social, dove la gente tende a esprimere il suo ego senza quei filtri e quelle autocensure che forse, a volte, sarebbe il caso di considerare un po’ di più. Il giorno dopo ci siamo alzati, piuttosto tardi, e in due ore è nata Letargo”.

Sul video Serena Gargani racconta: “Il video di Letargo è un carosello contro il troppo parlare. Era Serenase sono alla testa di un corteo colorato e abbastanza surreale che manifesta contro l’uso smodato della parola. Tutti si divertono ma non aprono bocca, in linea con la frase chiave della canzone: Nella vita più parlo, più mi rendo conto che non serve più farlo.

Lana Del Rey: Lust For Life esce il 21 luglio. Collaborazioni da The Weekend a A$AP Rocky

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Uscirà il 21 luglio 
Lust For Life, il nuovo album di Lana Del Rey.

Del disco Lana Del Rey ha dichiarato: “Ho fatto I miei primi 4 dischi per me, ma questo è per i miei fan”.

Oltre al singolo omonimo, che vede la collaborazione di The Weekend, e a Love, per questo album Lana ha chiamato a collaborare il meglio della nuova scena musicale internazionale spaziando alla grande tra i generi: oltre a The Weekend, faranno la loro comparsa Playboi Carti, il rapper, cantante, modello e produttore discografico A$AP Rocky e la cantante americana Stevie Nicks, fino a Sean Ono Lennon.

Questa la tracklist:
1. Love
2. Lust For Life (ft. The Weeknd)
3. 13 Beaches
4. Cherry
5. White Mustang
6. Summer Bummer (ft. A$AP Rocky & Playboi Carti)
7. Groupie Love (ft. A$AP Rocky)
8. In My Feelings
9. Coachella – Woodstock In My Mind
10. God Bless America – And All the Beautiful Women In It
11. When The World Was at War We Kept Dancing
12. Beautiful People Beautiful Problems (ft. Stevie Nicks)
13. Tomorrow Never Came (ft. Sean Ono Lennon)
14. Heroin
15. Change
16. Get Free

BITS-RECE: Lorde, Melodrama. Sofismi pop di una principessa triste

BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
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Due elementi hanno segnato la nascita di questo disco: la fine di una storia d’amore e il fatto di essere il secondo album della carriera, che, si sa, si dice essere il più difficile per ogni artista.
In effetti Lorde arrivava da quella botta di successo mondiale che l’aveva fatto conoscere con Royals e l’album d’esordio Pure Heroine: un successo di una portata forse un po’ inaspettata, anche perché aveva appena 18 anni. Come ripartite quindi?
Ci è voluto un po’ di tempo perché la ragazza metabolizzasse tutto e sapesse far fruttare al meglio i due fattori: perché quanti artisti hanno scritto canzoni o interi album sulla fine di una storia? E quanti sono passati dallo scoglio secondo album? Nel primo caso, moltissimi, nel secondo, praticamente tutti.
E allora, come venirne fuori? Con un disco come Melodrama. Dentro, ci è finito di tutto, dal pop all’r’n’b, dall’elettronica ai lenti suonati al pianoforte, e nei contenuti si passa dalla gioia al dolore, come la stessa artista ha riconosciuto: un disco pulsante di luci al neon di caotiche feste in discoteca e i lumicini di momenti riservati solo a sé. I primi due due singoli, Green Light e Liability ne sono un esempio: tanto il primo è ipnotico e vorticoso nelle sue atmosfere quasi da house, tanto il secondo – anche nella reprise – è scarno e vulnerabile. È poi c’è Hard Feelings/Loveless, brano dalla doppia faccia, sunto eloquente degli stati d’animo condensati nel disco.

Un album che probabilmente in molti non si aspettavano così, nelle sue diverse anime umorali e sonore, pulsante e sofferente, con le parole sempre cantate da quella voce così trascinata di peso a cui Lorde ci ha abituati fin dall’inizio, e che in certi casi rischia di diventare proprio il suo limite, incatenandola al ruolo un po’ di principessa depressa e un po’ di maestrina del pop, tipo come Lana Del Rey, ma con più ritmo.
Tutto questo fa comunque di Melodrama un album intrigante, selvaggio ma non ostile, moderatamente aristocratico: un vero e proprio esempio di melodramma moderno diviso in tutte le sue “arie”, i suoi atti e le sue scene. I racconti di vita, amore e disperazione di una ragazza che si è trovata tra le mani un successo molto più grande di lei e ha dovuto trovare il modo di far confluire tutto nella sua musica con ordine, senza farsi travolgere dal fine della storia e dal fantasma del secondo disco, e soprattutto continuando a vivere.
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Piuttosto, ciò a cui Lorde deve prestare attenzione è non diventare un’artista-feticcio della nicchia dei “filosofi del pop”, vale a dire i presunti alternativi fighetti, fanatici di suoni cervellotici e per forza alternativi.
Per quello che ha fatto fino a oggi, Lorde sta esattamente sulla linea del crinale, tra il becero mainstream del vasto pubblico e l’attitudine indie: un equilibrio che probabilmente prima o poi perderà favore di uno o dell’altro, quale sarà il tempo a dirlo.
Per quel che mi riguarda, spero solo che non si trasformi nell’ennesima divinità osannata dalla nicchia hipster.

Praying: Kesha è finalmente, davvero tornata!

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Brillare, sprofondare, quasi morire per poi risorgere. È stata questa la storia di Kesha.

Le sue vicende legali e personali sono finite sulle pagine di tutti i giornali, oltre che in tribunale: per anni l’artista non ha potuto pubblicare nuova musica a causa di vincoli burocratici che la legavano all’ex produttore Dr. Luke, da cui l’artista voleva allontanarsi dopo aver subito violenze sessuali e psicologiche.
Dopo lunghe traversie legali e periodi trascorsi in cliniche di rehab a causa della depressione, la vicenda si è finalmente risolta e Kesha ha potuto far ritorno alla musica.
Il come back ufficiale lo fa ora Praying. Messo (momentaneamente?) da parte l’elettropop glitterato che l’aveva fatta conoscere al pubblico, Kesha si ripresenta con un brano dalle influenze orchestrali e quasi soul, che vede anche la firma di Ryan Lewis.
Ad accompagnare il singolo, un video diretto da Jonas Akerlund che riassume il significato di questo brano e di questo ritorno dopo il lungo periodo buio.
Kesha ha inoltre spiegato il senso profondo del nuovo singolo e del suo messaggio in una lettera pubblicata sul sito Lenny Letter.

L’11 agosto è invece prevista l’uscita in digitale di Rainbow, il nuovo album, a cinque dal precedente Warrior. Trai nomi coinvolti, i Dap-Kings, che suoneranno i fiati nella title track, gli Eagles Of Death Metal e Dolly Parton, che rilegge assieme a Kesha Old Flames Can’t Hold A Candle To You, successo country degli anni ’80 alla cui scrittura aveva preso parte anche la madre di Kesha.

Insomma, al di là di tutto, questo è sicuramente uno di quei casi in cui il ritorno di un artista fa particolarmente piacere.
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#MUSICANUOVA: Jennifer Lopez, Ni Tú Ni Yo (feat. Gente de Zona)

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A 10 anni da Como ama una mujer, Jennifer Lopez torna allo spagnolo e a suoni latini con Ni Tú Ni Yo, singolo in collaborazione con Gente de Zona, duo cubano esperto in reggaeton e suoni urban.
Il brano fa da apripista al nono album di Jennifer – a quanto sembra intitolato Por Primera Vezin arrivo a settembre e realizzato completamente in spagnolo.

L’anteprima del nuovo singolo si è svolta a New York, durante un concerto offerto in occasione dei festeggiamenti per il 4 luglio.

Sono ormai anni che la Lopez non imbrocca un singolo di forte impatto internazionale e forse questa non è la via migliore per tornare ai fasti che furono, ma se c’è una cosa che non manca a Jennifer è il coraggio, anche solo per gli outfit….