BITS-RECE: Pumarosa, The Witch. Una benefica magia elettronica

BITS-RECE: radiografia di un disco in un manciata di bit.
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Se cercate sulla pagina Facebook ufficiale, leggerete che i Pumarosa fanno “industrial spiritual”. Cosa voglia dire esattamente non lo so, soprattutto dopo aver ascoltato le tracce del loro esordio discografico, The Witch, che segue di alcuni mesi l’EP di antipasto.
Certo è che qualcosa di “spirituale” in questo album c’è, qualcosa di mistico, solenne, etereo, creato da un suono che amalgama alla perfezione pop, elettronica e persino qualche elemento di rock. Melodie che oscillano tra nuvole oscure e sprazzi di sole, peccato e redenzione, inquietudine e serenità.
Un incantesimo, quello lanciato dalla strega dei Pumarosa, benefico e salvifico, che nel cantato di Isabel ricorda talvolta gli slanci di Björk, mentre nelle musiche si affianca tranquillamente a gruppi come i Goldfrapp.
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Se sapranno muoversi bene, i Pumarosa hanno tutte le possibilità di diventare un nome di alta risonanza internazionale: tutto dipende da quanti la strega riuscirà ad incantare…

Pumarosa, tra impegno e suggestioni

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Tra i progetti più interessanti su cui porre lo sguardo nei prossimi mesi c’è sicuramente quello dei Pumarosa, band inglese capitanata dalla carismatica Isabel Munoz-Newsome.
Nei mesi scorsi hanno rilasciato un primo EP di quattro brani, ottima anticipazione di quello che sarà il primo vero album, a The Witch, atteso per il prossimo 19 maggio.
Il sound dei Pumarosa si piazza proprio al centro di quel pop che prende un po’ dall’elettronica e un po’ dall’indie-rock, e che sul profilo Facebook ufficiale la band definisce “industrial spiritual”: una musica che non indulge troppo a giri armonici eccessivamente accessibili, ma che non si dimentica nemmeno di essere in fondo pop. Una miscela oscura, onirica, ipnotica, sensuale, che – assicura chi li ha visti all’opera – la band sa trasferire molto bene nei live.
Nei loro testi, i cinque ragazzi di Londra – che hanno però affinato il loro suono in Italia, pare all’interno di un cinema abbandonato – pescano anche da tematiche di carattere politico e sociale, come la difesa delle donne, celebrata nel quasi liturgico e imponente singolo Priestess.
Con buona speranza, The Witch potrebbe essere uno di quei debutti capaci di dare un bel scossone a tutta l’aria intorno.