“God Control”: l’arma del pop contro le armi della violenza


Altro che Raffaella Carrà.
Quando nei giorni scorsi sono trapelate in rete le prime immagini del video di God Control, l’entusiasmo dei fan italiani si è acceso nel vedere Madonna agghindata come la Raffà nazionale, tanto che non è mancato chi ha pensato a un vero e proprio tributo dell’icona americana a quella italiana.
Se la Carrà fosse davvero nella mente della Ciccone non si sa, ma una cosa è certa: il nuovo video di Madonna è qualcosa di molto di più di una luccicante parata danzereccia.
Diretta dal genio visionario di Jonas Åkerlund, autore di alcuni dei video più belli degli ultimi vent’anni, la clip che accompagna il brano è infatti un vero e proprio manifesto politico contro il libero uso delle armi in America, un mezzo creativo con cui Madonna ha scelto di scuotere di nuovo le coscienze, come ha fatto ai tempi di Erotica e di America Life, due tra le su ere discografiche più discusse.

Le immagini del video alternano le scene drammatiche di una sparatoria all’interno di un club durante una serata di musica a quelle di Madonna/Madame X seduta davanti alla macchina da scrivere, intenta a comporre il messaggio della canzone. E non è difficile trovare un collegamento con la strage avvenuta nel Pulse di Orlando nel giugno del 2016, quando Omar Mateen uccise 49 persone all’interno del locale (ferendone più di 50) rivendicando il gesto in nome del sedicente stato islamico. Ad oggi, uno dei più grandi attacchi terroristici compiuti contro la comunità LGBTQ. Ma è evidente che qui il messaggio di Madonna vuole essere universale: sullo sfondo riecheggia anche la strage del 1 ottobre 2017, quando 57 persone persero la vita sotto la mano armata di Stephen Paddock, solo per citare i casi più recenti.
Spostandoci in Europa, si ricorderà che il 13 novembre 2015 130 persone sono morte nell’attentato terroristico avvenuto all’interno del Bataclan di Parigi. Un evento che – pur se non direttamente collegato con il libero uso delle armi – aveva in qualche modo toccato anche Madonna: poche settimane dopo infatti, la popstar ha fatto tappa per due concerti nella capitale francese con il Rebel Heart Tour, scegliendo non solo di non annullare gli eventi, ma organizzando dopo il primo live anche un aftershow in Place de la République, durante il quale ha eseguito di fronte al pubblico accorso Like A Prayer, Ghosttown e Imagine.

“Wake Up”, “svegliamoci”, è l’esortazione di Madonna, mentre sullo schermo appaiono le stime delle vittime morte ogni anno in America sotto i colpi delle armi da fuoco.
La chiusura è invece affidata a poche, chiarissime parole: “No One Is Safe. Gun Control. Now”.