#MUSICANUOVA: Anfisa Letyago, “ORIGAMI”

#MUSICANUOVA: Anfisa Letyago, “ORIGAMI”

«L’arte dell’origami, radicata nell’antica cultura giapponese, ha un significato simbolico profondo. Ogni piega ha un ruolo preciso nel raggiungere il risultato finale; se manca un passaggio, il risultato desiderato non può essere raggiunto. Il processo è una trasformazione continua, che rende un semplice foglio di carta qualcosa di bello e raffinato. Questo concetto, centrale nella filosofia orientale, riflette la mia visione ed è ciò che voglio trasmettere attraverso questa canzone. Questa traccia riguarda l’energia e la trasformazione. Non vedo l’ora che l’ascoltiate».

Russa di nascita, partenopea d’adozione, dopo la recente pubblicazione del singolo FEELIN’, la producer Anfisa Letyago ha pubblicato il suo nuovo singolo ORIGAMI.

Fondendo elementi di trance, breakbeat e techno, Origami è un brano di elettronica che guarda al futuro, pensato per essere il momento culminante del nuovo spettacolo dal vivo “Partenope”,  realizzato in collaborazione con  Giusy Amoroso aka Marigoldff e che verrà presentato in anteprima il 15 agosto al Red Valley Festival ad Olbia (SS).

Sempre più spesso le produzioni soliste della producer partenopea la vedono utilizzare la sua voce. «Lo strumento più importante che abbiamo è la nostra voce, attraverso di essa puoi esprimere i concetti più profondi e creare i suoni più ipnotici. È te stessa – crea qualcosa di magico su di te».

Con un album all’orizzonte, Letyago continua a costruire il suo mondo artistico e mitico in previsione di questa espansione del suo suono.

Il titolo del nuovo live show si basa su un antico mito greco che racconta di una sirena scoperta al largo della costa di Napoli; Anfisa nello show viene completamente trasformata in una sirena tramite una scansione 3D creando una dimensione parallela eterea.

C’è stata una sinergia naturale tra i processi creativi di Anfisa e Giusy: il marchio di fabbrica del lavoro di Giusy sono i paesaggi surreali e ultraterreni abitati da creature fantastiche, esattamente ciò che Anfisa immaginava quando costruiva la musica intorno al mondo sottomarino di Partenope.

Parlando della collaborazione, Marigoldff aggiunge: «Collaborare con Anfisa su Partenope è stata un’esperienza unica. La sinergia tra noi ha permesso la traduzione naturale del suo mondo musicale nel mio stile e nella mia estetica visiva. Fiducia e armonia sono stati fondamentali per dare vita alla sua visione».

Nata a Mirnij (Russia), classe ’90, Anfisa si è trasferita da bambina in Italia e da qualche anno a Napoli. Qui ha avuto l’opportunità di ascoltare molti producer internazionali e di iniziare a lavorare come dj in piccoli club.

Carl Cox la nota e inizia a sostenerla, definendo l’incontro con l’artista «Un incontro casuale che ha cambiato qualcosa nella mia vita – La rivelazione dell’ultimo anno; una performer live talentuosa e piena di energia».  Il dj britannico ha suonato la musica di Anfisa in alcuni suoi set e ha pubblicato i suoi EP “So Good” e “Hypnotic”.

Anfisa ha collaborato con Moby e firmato i remix per artisti come Swedish House Mafia e Empire of the Sun & PNAU. Ha suonato nei più importanti festival, come Sonar, Tomorrowland, Awakenings, Timewarp e in tantissimi club in tutto il mondo. Ha deciso di essere indipendente lanciando la sua etichetta NSDA (che prende il nome da Nisida, un isolotto vulcanico vicino a Napoli, un luogo piccolo, bello e inaccessibile all’uomo) uno spazio per esaltare la propria creatività e dare ad altri artisti la possibilità di esplorare i loro suoni non convenzionali: «Nisida è come me, è abbastanza strana». Ha pubblicato remix di artisti come Calibre, DJ Seinfield, DJ Tennis, Chris Liebing e DJ Daddy Trance. Nel mondo della moda ha collaborato con brand come Ferrari e Levi’s, suonando nei loro party ufficiali.

L’elettronica anti-routine di Durmast

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La si potrebbe definire “elettronica anti-routine”.

E come il più tipico dei rimedi omeopatici, per combattere la routine utilizza la sua stessa forza: la ripetitività, i giri infiniti attorno a un loop di sintetizzatori.
Tra breakbeat, trance e ambient, Durmast ha raccolto tutto nel suo primo lavoro da solista, Village.
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Già attivo come batterista degli Jasmine gli Sbalzi e Home By Three, Davide Donati ha messo da parte le bacchette e le pelli e si è messo sopra la consolle con la precisa missione di combattere la routine quotidiana a suon di sequencer, ritmiche ridondanti e minimali e bassi poderosi.
Perché “se non si può scappare dalla routine non si può far altro che accoglierla” e combatterla dall’interno.

Accanto ai suoni, che rimandano a ipnotiche atmosfere da club, il colpo decisivo di Durmast è l’abbinamento con immagini di vita quotidiana totalmente indipendenti: ecco allora un allenamento solitario in un dismesso campetto da tennis in Ciwi Throws Television o la preparazione casalinga dei tortelloni in presa diretta per accompagnare Hotel Barbara.

È morto Robert Miles

La notizia è stata confermata su Facebook dai colleghi Joe T Vannelli e Mario Fargetta: è morto Robert Miles, il dj italiano che negli anni ’90 ha scalato le classifiche di mezzo mondo con Children.

Il suo vero nome era Roberto Concina ed era nato 47 anni fa a Fleurier, in Svizzera. Da tempo si era trasferito a Ibiza e stando alle prime indiscrezioni era malato di cancro.

Ha pubblicato sei album – l’ultimo, Th1rt3en, nel 2011 – muovendosi tra trance, house e ambient.