#MUSICANUOVA: Fuoricentro, Pia Contessa

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«Pia Contessa nasce circa cinque anni fa, con l’intento di scrivere qualcosa di ‘diverso’, una realtà sconosciuta ai più, ovvero l’omofobo etero fasullo e represso, quasi invidioso e spaventato della libertà altrui. Uno frustrato che nutre pulsioni irrefrenabili verso coloro che al bar con amici, al ristorante, tra i discorsi con i familiari, rifiuta e disprezza. Un ‘carnefice’ che è a sua volta vittima di se stesso e della sua educazione, costretto a manifestare le proprie pulsioni in gran segreto, con il travestitismo o banalmente attraverso incontri occasionali, nei momenti liberi rubati, nei parcheggi, insomma in posti e con persone che non potranno essere testimoni dell’inconfessabile. Ho voluto raccontare il tutto in maniera molto ironica ed inaspettata, fornire l’altro lato della medaglia del fenomeno legato all’omofobia, proprio per far venire a galla i ‘peccati’ di una certa frangia di popolazione che molti non si aspetterebbero e non immaginerebbero neanche».

Così Maurizio Camuti, cantante dei milanesi Fuoricentro, presenta Pia Contessa, nuovo singolo della band.
Un racconto dell’omofobia da un punto di vista molto particolare, contro ogni moralismo e ogni paletto del politically correct.