BITS-RECE: Alberto Nemo, “Smania”. La dolcezza della paura

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.

Ascoltare un disco di Alberto Nemo è un’esperienza.
Lui, creatura purissima, è un artista nel senso più complesso del termine, dotato di una personalità inafferrabile, sacrale, paurosa, persino provocatoria, sicuramente magnetica. L’aura da santone gotico con cui si presenta potrebbe anche trarre in inganno, e far pensare di trovarsi davanti a un dei tanti compositori di litanie dark.
Ma se ci si approccia ai suoi brani si aprono prospettive sorprendenti: niente, nell’opera di Alberto Nemo, è scontato, niente è lasciato al caso, niente può essere previsto. Forse alcuni se lo ricordano, quando nei mesi scorsi si è presentato alle audizioni di The Voice, con la sua funerea rivisitazione di Amore che vieni amore che vai di De Andrè.
Ecco, Nemo è questo, ma è anche molto di più.

Nelle ultime settimane, si è ripresentato sulle scene con ben tre nuovi progetti, il primo dei quali, Smania, è uno splendido esempio di quanto possa essere profonda l’arte “nemiana”.
L’album è composto da otto tracce, che in poco più di mezz’ora portano l’ascolto attraverso labirinti sonori e stanze emozionali ignote: dare una definizione di questa musica non si può, e probabilmente non si deve. Si passa dall’elettronica sperimentale all’ambient più oscuro, per finire al folk, alla techno da club e persino al rock, talvolta tutti mescolati in un ibrido brillante.
E poi c’è la voce, protagonista assoluta. Un vero e proprio strumento virtuosistico messo al servizio del canto.
Attraverso la voce Alberto Nemo atterrisce, commuove, consola, perché nel suo canto la bellezza incontra la paura, il dolore, la dolcezza, in un continuo passaggio di emozioni che rischia di destabilizzare l’ascoltatore, ma che nello stesso tempo lo stringe forte in un abbraccio ruvido e consolatorio.
Nemo eleva un canto potentissimo, decorato di modulazioni e vibrati che talvolta assumo i contorni di una formula rituale, talvolta rimandano a certe suggestioni mediorientali, e attorno ci avvolge il mistero della lingua. Già, in che lingua canta Alberto Nemo? Turco, ceco, indiano, forse latino, sembra esserci di tutto in queste liriche.

Smania è un album complesso e affascinante, distante da tutto, ma chi saprà avvicinarlo ci troverà dentro una bellezza nuda e abbagliante.

Il disco è disponibile in vinile e musicassetta e in una versione digitale non compressa in formato FLAC nella pagina ufficiale Bandcamp dell’artista.