Post Traumatic: alla memoria di Chester, Mike Shinoda va oltre il dolore

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Compositore, performer, produttore musicale, regista. Ma soprattutto, Mike Shinoda era una metà portante dei Linkin Park insieme a Chester Bennington. Fino a quando, nel luglio dello scorso anno, la depressione ha portato il cantante della band a commettere il suicidio, lasciando un vuoto improvviso e incolmabile nel mondo della musica.

Nei mesi successivi la morte di Chester, Mike si è immerso nell’arte per cercare di superare il dolore: si è rintanato nella sua casa di Los Angeles, senza un’idea precisa di cosa fare, e ha incominciato a scrivere, a registrare, a dipingere. A gennaio ha pubblicato il Post Traumatic EP, contenente 3 nuovi brani, ognuno dei quali espressione potente e sincera di un dolore nudo e crudo, accompagnati da video registrati, dipinti ed editati in modo amatoriale. 
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Dopo la pubblicazione dell’EP, Shinoda ha continuato a comporre musica, fino ad arrivare a dar vita a Post Traumatic, l’album in uscita il 15 giugno.
Un disco che non poteva non essere estremamente personale e che, nonostante il titolo, non parla solo di dolore: “È un viaggio per allontanarsi dal dolore e dalle tenebre”, un album sulla guarigione.

“Chi ha subito un’esperienza simile, spero possa sentirsi un po’ meno solo. Gli altri, spero si possano sentire grati di non averla vissuta”.

Linkin Park: il 19 maggio arriva l’album One More Light

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Anticipato dal primo singolo Heavy, esce venerdì 19 maggio One More Light, il settimo album dei Linkin Park.

Nel rispetto della loro continua evoluzione e trasformazione, la band stupisce ancora i suoi fan con un album molto intimo in cui sono racchiusi i successi e i fallimenti dei suoi componenti.
L’album è, infatti, costruito sulle storie personali, uno sguardo più intimo e privato della vita dei 6 musicisti, considerati non solo come artisti, ma anche come amici, mariti, genitori ed esseri umani.
Questo approccio si riflesse anche sul processo creativo che questa volta è partito dai testi, per terminare con la musica.
In linea con i temi dell’album, la copertina tratta da una foto di Frank Maddocks scattata a Venice Beach, ritrae una giornata trascorsa in una dimensione familiare.

“All’inizio volevamo sfidare noi stessi a livello musicale, ma poi il lavoro ha preso una piega molto personale – racconta Chester Bennington – così ho cantato di aneddoti conosciuti solo da mia moglie e dai miei amici più intimi e l’ho fatto perché ci sono persone che sicuramente hanno vissuto le mie stesse esperienze e ci fa sentire bene sapere che non siamo soli”

I Linkin Park saranno in concerto in Italia per l’ I-Days Festival di Monza il 17 giugno.