#MUSICANUOVA: PUGNI, “Spigoli”
Dopo la disarmante sincerità del brano d’esordio Orchestra di silenzi, PUGNI torna con Spigoli, una canzone che parla di amore, o perlomeno del tentativo di amarsi.
“Stavo attraversando un periodo difficile in una relazione molto importante” racconta Pugni, “un momento in cui le reciproche parti oscure stavano venendo a galla, fino a rendere impossibile l’incastro dei diversi pezzi. C’è sempre il rischio di farsi del male con le parti più spigolose delle nostra personalità: nessuno spigolo può essere veramente smussato a certi livelli di profondità. Non resta che ribaltarli, trasformare gli spigoli in angoli, in cantucci caldi dove nascondersi insieme.
La scrittura di Lorenzo Pagni, di giorno psicologo e di notte artista, non si ferma mai a una visione superficiale, ma scava in profondità e nella complessità dei legami umani, mettendosi a nudo con rara onestà e introspettività.
Nei suoni e nelle parole di Spigoli riecheggia il mare: i protagonisti del pezzo sono in balía dei loro sentimenti e, come naufraghi, affrontano le tempeste della relazione.
La canzone si muove come una marea: da una quiete e dolcezza iniziali, l’intensità e la tensione aumentano fino a esplodere in un finale tempestoso, sporco e liberatorio, una sorta di orgasmo emotivo in cui si fondono eros e thanatos per poi chiudersi in un abbraccio finale, una carezza che porta con sé la consapevolezza del distacco imminente.
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