BITS-RECE: Anohni, Paradise EP. Un paradiso infernale

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
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A meno di un anno dalla pubblicazione di Hopelessness, il suo angoscioso album di debutto sotto il nome di Anohni, l’artista britannica non placa i suoi tormenti e completa il cerchio con Paradise, EP di sei tracce figlie legittime delle precedenti per testi e sonorità.
Un progetto dedicato al mondo femminile, come si può subito notare dalle immagini di copertina (che vanno poi a riempire le pagine interne del booklet dell’edizione fisica), in cui compaiono i volti – anzi, i “ritratti”” – delle eroine scelte da Anohni, oltre ad Anohni stessa, a cui si aggiungono i nomi di altre “combattenti” nella pagina dei ringraziamenti. Due su tutte, Shirin Neshat e Naomi Campbell.

Il mondo dovrebbe essere nelle mani di una donna, di questo Anohni è più che convinta, perché millenni di potere maschile hanno portato la Terra sull’orlo della rovina.
Se con Hopelessness la cantante si era scagliata con rabbia sulla società e la politica, andando a colpire anche un bersaglio di solito immune come Obama, qui il suo sentimento si fa ancora più disperato e la sua rabbia verso il genere umano ancora più collerica.
I brani raccontano di un mondo impregnato di dolore, tragedia, un paradiso ribaltato dalle angosce e privato di ogni senso di umanità; viene chiamata in causa la religione e le violenze perpetrate suo nome (Jesus Will Kill You), si dice che i nemici si annidano ovunque (You Are My Enemy) e nel brano di chiusura sembra profilarsi uno scenario apocalittico per tutta la Terra (She Doesn’t Mourn Her Loss).

Archiviati ormai i tempi di malinconia e idillio di Antony & The Johnsons, la voce di Anohni resta balsamica, confermandosi come una delle più indipendenti e disturbanti della scena internazionale, mentre i suoni oscillano tra l’inquietudine nera e sinfonica del pezzo di apertura, contorni quasi liturgici, fino a episodi volutamente ruvidi e cacofonici.
Là dove di solito il pop e l’elettronica si soffermano sulla bellezza e restano spesso in superficie, la musica di Anohni scava nella coscienza e si fa portatrice di denuncia e disillusione, nel nome di un femminismo che non resta confinato alla richiesta di parità tra i sessi, ma grida battaglia per la salvezza di tutti.

A completare il progetto, un settimo brano, I Never Stopped Loving You, non inserito nel disco e disponibile solo inviando alla stessa Anohni una mail (anohni@rebismusic.com) contenente “un cenno anonimo di fragilità, una frase o due che racconti ciò che vi sta più a cuore, o delle vostre speranze per il futuro”.

#MUSICANUOVA: Anohni, Paradise

Anche per questo nuovo video Anohni ha scelto in veste di avatar un’altra donna, la modella e artista Eliza Douglas, che “si muove attraverso riflessi di diverse immagini del paradiso, incluse immagini d’archivio del Paradise Garage” come dice il regista Colin Whitaker. 
Il brano, elettronico e violento, anticipa e dà il titolo all’EP Paradise, in uscita il 17 marzo, naturale compagno dell’album Hopelessness.
L’EP mira a scardinare l’idea che la musica popolare non possa essere politicizzata, concentrandosi in particolare sulla predominanza assunta da secoli dall’uomo sulla donna. Un’altra collisione tra musica elettronica e testi altamente politicizzati. 

Anohni: a marzo arriva Paradise EP

Dopo il dirompente esordio solista del 2016 con Hoplessness, Anohni torna con un nuovo, coraggioso progetto, Paradise, un EP di materiale inedito o già proposto dal vivo in cui ancora una volta i beat elettronici si mettono al servizio di testi dai forti messaggi sociali o politici.
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Protagonista sarà ora più che mai la figura della donna – come mostra già eloquentemente la cover -, da secoli sottomessa al potere maschile, ma adesso ancora più in pericolo dopo l’ascesa politica di Donald Trump.
Anohni si trova così al fianco delle tantissime militanti che in questi giorni stanno facendo sentire la propria voce, e riallacciandosi a Hopelessness, con Paradise tratteggia uno scenario fortemente distopico e intriso di orrore,  ma allo stesso tempo invita le “sorelle” alla lotta e auspica una nuova alba segnata dal potere femminile.
D’altronde, la figura femminile era già stata posta al centro in molti video che accompagnavano i brani di Hopelessness (qui il link).
Paradise arriverà il 17 marzo e sarà disponibile nei formati 10”, CD e DIG.
Tracklist:
1. In My Dreams
2. Paradise
3. Jesus Will Kill You
4. Enemy
5. Ricochet
6. She Doesn’t Mourn Her Loss
Nel frattempo, Anohni è stata nominata ai Brit Awards nella categoria Best British Female.