#MUSICANUOVA: FRENÈSYA feat. LOST KIDS, “Luci spente”

#MUSICANUOVA: FRENÈSYA feat. LOST KIDS, “Luci spente”

Luci Spente, il nuovo brano dei FRENÈSYA, ovvero i fratelli Flavia e Federico Marra, è il terzo singolo tratto dall’atteso EP che esplorerà i sei sensi attraverso altrettanti brani.

Il nuovo singolo, realizzata in collaborazione con il duo romano dei LOST KIDS, invita l’ascoltatore a superare le apparenze e a guardare oltre le proprie paure, rivelando la vera essenza di una connessione visiva.

La traccia ricrea l’atmosfera di una discoteca, dove ci si perde tra luci stroboscopiche e si balla al ritmo incessante di una cassa dritta.

Ogni canzone dell’EP sarà dedicata a un senso specifico: Luci spente si addentra nell’universo della vista, colei che ci permette di percepire l’amore al primo sguardo: il cosiddetto colpo di fulmine.

Ma cosa accade quando le luci si spengono e restiamo al buio?

Restiamo

Un po’ soli

E lo sentiamo

Questo vento che ci spoglia di

Tutti i nostri demoni

E aspettiamo la notte qui

Senza avere un piano b

Ma noi siamo uguali

Ci sentiamo come dei quadri astratti

Coi tuoi occhi stanchi

Mi guardi e so

Che fermerei ancora il tempo però

Siamo ombre che si inseguono finché la luce

ci dice no

E non so

Cosa resta sotto queste luci spente

Frasi passate di mente e noi

Persi in un respiro

Dove non

Non ci mancherà niente

E non so

Siamo a luci spente

E non serve neanche chiudere più gli occhi

Come un mare di pensieri in cui non tocchi

Sembra come se non fossi più qui

E poi sparisci

Come niente

Una pasticca effervescente

Sei il tramonto

Che si spegne

Dietro le mie tapparelle

E forse un po’ mi mancherà

Toccare il buio della tua città

Ma so che ti cercherò

Dentro i giorni no-o-o

E mi confondo da un po’

Tra le strobo che ho in testa e poi

Vorrei un cambio di scena

Ma il buio mi bussa alla schiena

E mi riporta via

E non so

Cosa resta sotto queste luci spente

Frasi passate di mente e noi

Persi in un respiro

Dove non

Non ci mancherà niente

E non so

Cosa resta sotto queste luci spente

Frasi passate di mente e noi

Persi in un respiro

Dove non

Non ci mancherà niente

Noi che lasciamo il segno solo con gli spray

Tu sei come una notte che non passa mai

E mi poggi la testa al petto e già lo sai

Che senti – –

Fuori dal Berghain

E non so

Cosa resta sotto queste luci spente

Frasi passate di mente e noi

Persi in un respiro

Dove non

Non ci mancherà niente

E non so

Cosa resta sotto queste luci spente

Frasi passate di mente e noi

Persi in un respiro

Dove non

Non ci mancherà niente

#MUSICANUOVA: SUBUTEO, “Bacio all’italiana”

#MUSICANUOVA: SUBUTEO, “Bacio all’italiana”

I SUBUTEO, il duo pop composto da Francesco Carones e Nicola Miccadei, tornano sulla scena con Bacio all’Italiana, la cronostoria di una notte d’amore occasionale fra due sconosciuti, fuori il 14 giugno su tutte le piattaforme digitali.

Il brano racconta di un incontro che si trasforma in una magica avventura fino all’alba del giorno successivo.

I protagonisti della canzone si incontrano in discoteca e tra loro scocca immediatamente una scintilla, il “bacio all’italiana”, omaggio alla reputazione degli italiani di popolo passionale.

Un gin tonic per sciogliere il ghiaccio 

Si è sciolto già il ghiaccio dentro al mio gin tonic 

Te ne vai sul più bello alle quattro 

Dici che sei stanca e domani lavori 

Il notturno non passa, vuoi un passaggio in macchina? 

Non eri stanca? Domani lavori 

Dici: “non ci casco, se il solito maschio 

Chissà con quante altre tipe ci provi” 

Dai baby sa-sa-sali 

Come Ca-Campari 

Poi ma-magari 

Mi racconti dei tuoi piani 

Vuoi fare un safari 

E altri viaggi vari 

Ma il tuo tipo pigro 

Ti dice no 

Ti bacio all’italiana 

Perché i cugini sono figli di puttana 

Telenovela tutta sudamericana 

Se il tuo ragazzo in qualche modo poi ci sgama, che Drama

Ti bacio all’italiana

Ed i francesi da Berlino dritti a casa

Telenovela tutta sudamericana 

Se il tuo ragazzo in qualche modo poi ci sgama, che Drama

Ti bacio all’italiana

Imbocco in un parcheggio

E la mia macchina diventa un letto

Un movimento lento

Il tuo ragazzo chiama ma c’hai il cellulare spento

Non ti facevo così

Che dici no ma poi sì

È troppo easy così

Vuoi andartene via da qui

Ludo Marta e Sara 

Dormono già da un po’

Mi dici sa sa sali

Come Ca-Campari

A ca-ca-casa

Sono solo quattro piani

Se vuoi ri-rimani

Tanto è già domani 

Baby come potrei dirti di no

Ti bacio all’italiana 

Perché i cugini sono figli di puttana 

Telenovela tutta sudamericana 

Se il tuo ragazzo in qualche modo poi ci sgama, che Drama

Ti bacio all’italiana

Ed i francesi da Berlino dritti a casa

Telenovela tutta sudamericana 

Se il tuo ragazzo in qualche modo poi ci sgama, che Drama

Ti bacio all’italiana

Se il tuo ragazzo in qualche modo poi ci sgama, che Drama

Ti bacio all’italiana

Na-na-na

All’italiana

Na-na-na-na

All’italiana

Na-na-na-na

All’italiana

Na-na-na-na

All’italiana

I SUBUTEO sono un Duo Pop composto da Francesco Carones e Nicola Miccadei.

Dopo un passato da band, con all’attivo 10 brani, il duo si è consolidato attraverso le ultime release, che hanno permesso ai due artisti di ampliare il proprio pubblico. Tra queste, “Entrarti in testa” e “Ci ripensi mai?” che hanno superato i 10.000 streams su Spotify e “Amore un c***o”, che ha rappresentato un vero e proprio slogan, dal quale è nata l’idea di creare il primo merch ufficiale del duo, sold out in pochi giorni.

 

BITS-RECE: Claudym, “Incidenti di percorso”. La vita è una cosa seria, ridiamoci su!

BITS-RECE: Claudym, “Incidenti di percorso”. La vita è una cosa seria, ridiamoci su!

 

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.

“Mal di testa, penso troppo
Oggi non mi voglio alzare
Sono come una falena
Nel suo stadio larvale
Mi dimentico di bere il giusto
E lo ammetto mangio male
Frigo vuoto, orgoglio pieno
Non mi voglio mai aiutare
Provo a rendere poetico il disordine
Fare un po’ l’alternativa
Ma sono giorni che manco ti rifai il letto
Ma dai, chi vorresti fregare?”

(Claudym, Ragioni sbagliate)

“Se la vita ti offre dei limoni, tu facci una limonata”, recita più o meno così un celebre adagio. Ovvero, se la vita ti propina solo disgrazie e disagi, tu cerca di trarne il meglio e di farti amica la sorte.

Proprio questo detto era stato scomodato da alcuni critici e giornalisti quando si era trattato di recensire Lemonade, l’album di Beyoncé pubblicato nel 2016. Un album riconosciuto da subito come un manifesto epocale di orgoglio e indipendenza, ma che non risparmiava parecchie dosi di rabbia. Ecco, per restare nella metafora dei limoni, la signora Carter aveva preso i frutti che la vita le aveva offerto e ci aveva fatto una limonata decisamente acida.

Ben diversa è la ricetta seguita da Claudym, nome in ascesa del nuovo panorama italiano, che dopo un primo EP rilasciato nel 2022 arriva ora sul mercato con il primo album, Incidenti di percorso.

Un titolo molto eloquente, che mantiene la parola su quello che racconta: tradimenti, relazioni con maschi patriarcali, amicizie da salvare, propositi mancati, serate alcoliche… Un campionario di piccole e grandi sfighe quotidiane, episodi di una vita ordinaria, comune, fraterna.

Qui però c’è poco spazio per rabbia, rancore e grevi dolori. Piuttosto, la bevanda che Claudym ci serve ha tutto il gusto fresco e frizzantino del pop.

Un pop leggero e divertente che zampilla sbarazzino, vivace, ironico, sarcastico. Si gioca con le parole e con i beat, la musica vuole farci ballare, mentre le parole ci fanno sorridere delle nostre piccole miserie. A voler fare paragoni, si potrebbe pensare alla Rettore dei primissimi album, o – più recentemente – a Ditonellapiaga, giusto per restare in territorio nostrano.

A staccarsi dal generale mood giocherellone sono soprattutto brani come Joanne, dedicato a quell’amica con il cuore sempre inquieto, ed Ex, che descrive con grigio disincanto quei rapporti finiti ma che ancora si trascinano stanchi.

E poi c’è Ragioni sbagliate, il pezzo di apertura, punto di osservazione perfetto per affacciarsi sul mondo di Claudym.

Se volete invece farvi una bella scorpacciata di beat e bpm, li trovate in Trigger, proprio a metà del disco: un flashback diretto ad una festa dei primi anni ’00.

Segnatevi il nome Claudym ed evidenziatelo in colori fluo, perché lo risentirete…

Claudia Maccechini, in arte Claudym, è una cantante e illustratrice milanese.
La sua carriera musicale inizia con la pubblicazione dei primi brani, in lingua inglese, da indipendente.
Nel 2021 entra nel roster di Universal e inizia a scrivere in italiano. Scrive e compone personalmente le sue canzoni, nelle quali affronta tematiche molto intime e personali ma allo stesso tempo comuni alla maggior parte degli ascoltatori, fondendo il nuovo pop con tappeti elettronici dal retrogusto internazionale.

“Alièn”, un cortometraggio visionario per il nuovo progetto di Francesca Monte


Un minifilm di oltre 16 minuti accompagna la musica di Alièn, il nuovo progetto musicale di Francesca Monte.

Cinque tracce dalle sonorità elettroniche, distorte, ipnotiche per un progetto che mira a unire musica e arte visiva.
Alièn è un concept EP interamente scritto e composto da Francesca Monte, che lo descrive come una “nuova visione della realtà concentrata su suoni di una materia presente e futura, un nuovo punto di vista di un mondo dato per scontato che ha perso le proprie radici”.

Le immagini del cortometraggio, diretto da Paolo Hanzo, valorizzano il territorio campano e la città di Londra, che fanno da cornice perfetta al sound etereo di Alièn.

“Rollercoaster”, la vita sulla giostra di The RelOUD


Si intitola Rollercoaster il nuovo singolo dei romani The ReLOUD pubblicato su OTHER SIDE RECORDS.

Il brano è il primo singolo che anticipa To The Other Side, nuovo progetto del duo di producer e dj romani già conosciuti per iremixes di artisti come Vasco Rossi, Jovanotti e Marco Mengoni e per avere attirato l’attenzione di leggende della scena djying tra cui Benny Benassi, Bob Sinclair, Fatboy Slim e Groove Armada.

Al centro del brano, cantato dalla voce graffiante dell’australiano Alex Whiteman, la figura della giostra, che nell’immaginario del duo è un’efficace metafora per rappresentare la vita, con il suo movimento costante che travolge, scombina le carte, leva il fiato e allo stesso tempo alimenta il desiderio di ripartire.
Rollercoaster per noi è stato accettarci per ciò che siamo, personalmente e musicalmente. È sicuramente un lato diverso del nostro sound ma che era dentro di noi da sempre. È stata la prima canzone a nascere e naturalmente è diventata il primo singolo.”

Il singolo è il primo tassello del nuovo lavoro discografico del duo in uscita a giugno dopo due anni di ricerche e composizioni in cui i dj e producer capitolini hanno passato al setaccio, filtrato e campionato sonorità provenienti da Sud Africa, Australia, USA e Giappone.
Il progetto nasce da una visione trasversale che mira a coinvolgere molteplici aspetti dell’arte: un global-ensamble, un’esplorazione che parte da un viaggio intorno al mondo e che unisce alla musica, visual arts, grafica, design, installazioni e un occhio molto attento alle produzioni video, che accompagneranno l’uscita di ciascun brano contenuto nell’album, raccontandone la storia.

Il video del brano, girato a Cinecittà World sotto la direzione di Federico Marchi e GROENLANDIA (casa di produzione di film come Il Primo Re, Smetto Quando Voglio e Perfetti Sconosciuti) cattura lo spettro emotivo di quattro diverse generazioni, cogliendo alcune delle sfumature di ciascun ciclo vitale che ogni essere umano affronta: dall’eccitazione priva di paura dei bambini alla scoperta dell’amore della gioventù, e ancora la necessità di sentirsi leggeri degli adulti e la placida consapevolezza della terza età.

“Dobermann”, l’assalto dell’amore nel nuovo singolo di Leo Pari

L’amore ci rincorre come un dobermann
non puoi scappare
voltarsi per guardare indietro fa soltanto male
soltanto male
l’amore arriva dritto col BMW
non puoi frenare
il cuore è veloce
la notte è feroce
con noi
non ti fermare
mai

 

“Come si fa a capire quando si è davvero innamorati? Me lo sono chiesto mille volte, e la risposta è sempre stata la stessa: quando sei innamorato lo senti che è così, magari fai fatica a capirlo, a volte non vuoi ammetterlo, ma nel tuo intimo lo sai e non puoi negarlo. L’amore è così, come un sogno, quando arriva arriva, non decidi tu, e non gli puoi sfuggire, perché anche se provi a scappare lui ti prenderà e ti divorerà il cuore.”

Dobermann è il nuovo singolo di Leo Pari.

Le musiche del brano sono state orchestrate da Nicola Balestri in arte Ballo, da quasi 20 anni al fianco di Cesare Cremonini, e registrate con la Budapest Art Orchestra a Budapest diretta dal Maestro Francesco Berta.

“Blinding Lights”, ovvero gli anni ’80 secondo The Weeknd


Schiacci play e tutto un tratto ti ritrovi catapultato nella più scintillante discoteca anni ’80, con i synth vintage che la fanno da padroni dalla primissima all’ultima nota, una possente linea di basso e i BPM che si rincorrono a ruota libera. Chiamatelo elettropop, synthpop, electrowave… in una parola, è una meraviglia!
Succede con Blinding Lights, singolo che – insieme a Heartless – anticipa il nuovo lavoro lavoro di The Weeknd. Il brano è stato utilizzato anche come colonna sonora della compagna pubblicitaria della Mercedes-Benz, di cui l’artista si è occupato personalmente in veste di direttore creativo.

“Nudi sul parquet”, Tacoma canta l’intimità ai tempi dei social


Nudi sul Parquet è una canzone scritta sul pavimento, alla luce del neon, circondato da sintetizzatori ed effetti vari. Una canzone pop con arrangiamenti sperimentali e sound d’ispirazione internazionale. Nella strofa si riflette la parte più contemplativa, un’analisi sulla comunicazione moderna, sempre più veloce ma sempre più priva di veri significati. Nel ritornello arriva la speranza, lo stare insieme, costruire un nido per condividere emozioni e passioni essenziali per la nostra esistenza”.

Il brano allude alle tecnologie e alle modalità che usiamo quotidianamente per comunicare, e che rappresentano oggi il punto di contatto più ricorrente in ambito relazionale, rendendo tutto tanto più pratico quanto più indiretto e superficiale. Nonostante ciò, quello di TACØMA, per quanto potrebbe apparire come un brano triste, lascia spazio a una dimensione intima, che crea un divario fra due persone che vogliono stare assieme e il resto del mondo.

Gabriele Centelli, in arte TACØMA, è un compositore e autore livornese, attivo dal 2013 nel mercato discografico indipendente con i Platonick Dive, con cui ha pubblicato tre album e suonato dal vivo tra Italia, Europa e Stati Uniti.
I suoi testi e la sua musica uniscono il cantautorato e il sound urbano contemporaneo con un approccio pop-elettronico.
Il suo primo singolo, Ossigeno, pubblicato lo scorso 31 maggio, è stato seguito da Stai Bene Così e Mai In Orario.

SONIKKU annuncia il nuovo album tra estetica queer e manifesti da dancefloor


SONIKKU
annuncia l’uscita del loro nuovo LP Joyful Death, in uscita il 17 aprile tramite Bella Union. Oggi l’artista rivela il video del primo singolo dell’album Remember to Forget Me, uno spettacolo di lacrime sulla pista da ballo co-scritto con l’amico e collega artista Douglas Dare, e con la voce di Chester Lockhart.

Remember to Forget Me è la canzone più personale del disco”, spiega l’artista. “Douglas mi ha aiutato a scriverlo trattando la sessione di scrittura come una sessione di terapia. Ho mostrato la canzone a Chester e l’abbiamo registrata a Los Angeles con l’aiuto di HANA. La canzone è dedicata chi viene colpito da una leggera pazzia quando è innamorato. Il ritornello è un ossimoro che ricorda a qualcuno che dovrebbe dimenticarti – che di per sé è completamente narcisistico e qualcosa che solo qualcuno sull’orlo del crepacuore direbbe”.

Il video, realizzato con il collettivo di queer dance londinese Pierre & Baby, esplora i problemi all’interno della comunità queer, l’ipercessualizzazione del fisico maschile, la dipendenza, gli effetti che la tecnologia ha sul nostro benessere mentale e il gioco di potere della dipendenza e intimità nei rapporti.

“Adoro le canzoni che ti fanno venire voglia di piangere e ballare allo stesso tempo”, afferma SONIKKU.
Quel senso di liberazione e liberazione senza limiti guida il suo nuovo album, Joyful Death. Un ibrido fluido di vibrante italo-house e synth-pop liquido: un album che segna l’emergere di SONIKKU. “Questo album sembra una trasformazione nel senso che sto creando la musica che ho sempre desiderato fare. Un disco pop pienamente realizzato e coerente che mette in mostra la mia arte come cantautore e produttore”.

“Visivamente, il mio concetto è una mutata interpretazione futuristica dell’estetica degli anni ’80. Mi è venuta questa idea quando ho visto un’immagine di Alien che falsificava un’iconica posa di Grace Jones. Questo tema è presente nella mia copertina dell’album: appaio come un body builder vestito di lattice con muscoli anatomicamente esagerati. Riprenderò questa estetica nel video di Sweat, che mostrerà LIZ mutare in una pulsante macchia di sudore mentre esegue la canzone in un distopico stabilimento balneare ispirato a Blade Runner. ”

Questa la tracklist:
1. Let The Light In (feat. Douglas Dare)
2. WKND (feat LIZ)
3. Don’t Wanna dance With You (feat Aisha Zoe)
4. Sweat (feat LIZ)
5. X Hopeless Romantic (Feat Little Boots)
6. Remember To Forget Me (feat Chester Lockhart)
7. Joyful Death (feat Tyler Mather Oyer)
8. Remember 2 Forget Me (Piano Version) (feat Douglas Dare)

Il controllo totale della sua arte SONIKKU la mostra fin dall’inizio in Let the Light In, in cui le influenze della disco e dei Pet Shop Boys si fondono sotto la voce di Douglas Dare. Il ritmo accelera in WKND, un brano al punto di convergenza tra Madonna, Daft Punk e Indeep con il featuring del losangelino LIZ. L’intento indipendente di SONIKKU è fermamente affermato nel film ispirato al freestyle Don’t Wanna dance With You, a cui partecipa Aisha Zoe.
LIZ ritorna in Sweat, un vero e proprio manifesto di devozione al dancefloor. In X Hopeless Romantic si fanno invece sentire le influenza malinconiche di Robyn.
I sintetizzatori segnalano un cambiamento di ritmo nella linea quasi elettro-darkwave di Remember to Forget Me. Il performer Tyler Matthew Oyer prende la voce per la title-track ispirata alla italo-disco, un manifesto dell’album che trova ispirazione nel concetto di “corpo senza organi” espresso negli anni ’80 dal filosofo francese Gilles Deleuze, e dall’anime The End of Evangelion.
Chiude l’album una ripresa dolorosamente spogliata di Remember to Forget Me.

Dopo essersi trasferito da Derby a Londra all’età di 18 anni, Tony Donson – vero nome di SONIKKU – ha fatto esperienza come stagista in MTV, Dazed & Confused, SHOWstudio, per poi dedicarsi all’attività di DJ tra Londra, Tokyo, Parigi e Berlino. Sebbene continui a fare regolarmente DJ al LGBTQ di Adonis del Tottenham, ha in mente ambizioni extra: “Adoro il DJ ma non vedo l’ora di sviluppare uno spettacolo dal vivo”.

“Non ho mai avuto alcuna formazione musicale, non so nemmeno leggere la musica, ma ho iniziato a produrre sul mio laptop quando avevo 14 anni, ricreando i suoni usati da Madonna. Voglio essere in grado di mostrare ai bambini che non provengono da un ricco background o che non possono permettersi lezioni di musica che è comunque possibile seguire la musica”.

BITS-RECE: Inude, “Clara Tesla”. Quando l’elettronica si fa poesia

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.

 

Metabolizzare l’elettronica per trasformarla in poesia. Sembra essere questo l’obiettivo di Clara Tesla, primo album degli Inude.
Dopo la pubblicazione dell’EP Love Is In the Eyes Of the Animals nel 2016, per il trio pugliese arriva ora il momento del grande esordio: il risultato è condensato in nove tracce sospese in un’atmosfera sintetica dai colori candidi e luminosi.
Un’elettronica che si muove lenta, a passo appena accennato, quasi senza voler fare troppo rumore, ma accarezzando le corde dell’anima a chi porge l’orecchio. Clara Tesla è il suono che hanno i bei sogni, il suono delle primi luci di un mattino d’inverno, è il suono di una visione così dolce da arrivare a sfiorare la malinconia,

La poesia di Clara Tesla trova il naturale completamento nei videoclip dei singoli, diretti da Acquasintetica. Una delicata delizia.