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In un’epoca in cui la proliferazione del rap non accenna a diminuire, ma anzi riempie ancora di più le classifiche sotto la declinazione della trap, succede che i rapper stessi cerchino di svincolarsi dalle definizioni, un po’ per rinnovarsi e non rischiare l’oblio, un po’ per dimostrare la propria originale identità.

Poi c’è chi originale” e fuori dagli schemi lo è sempre stato, e in questo clima di continua rivoluzione urban rischia di trovarsi addosso definizioni approssimative.
Prendiamo il nuovo disco di Mecna, Blue Karaoke, per esempio, in uscita il 22 giugno: quarto capitolo discografico di una carriera e di un nome che dagli esordi del 2012 ha sempre conosciuto l’ascesa, ampliando sempre di più il proprio pubblico , ma soprattutto guadagnandosi una stima e una credibilità finora inattaccabili. Perché Corrado Grilli, questo il suo vero nome, è uno che ha sempre fatto il suo, dividendosi tra la musica e l’attività di grafico, che ha messo anche al servizio di diversi colleghi realizzando gli artwork dei loro album.

Lontano dalle faide – reali o mediatiche -, estraneo alla brama di visibilità che colpisce i nuovi “trappers”, dopo Lungomare paranoia del 2017 Mecna esce da Macro Beats e pubblica ora un disco che definire rap sarebbe limitante se non addirittura sbagliato.
Ci sono le rime, le barre, qualche intervento di autotune, ma soprattutto ci sono un mood e una scrittura che travalicano il rap è abbracciano l’r’n’b e il soul, l’elettronica, persino il pop in certi momenti. E c’è la melodia.
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“Questo è un disco che nasce da una rottura, come succede spesso”, esordisce Mecna nel presentare il nuovo lavoro, “perché si cresce, si cambia, si fanno delle scelte. Non è però un disco sentimentale”. La sua scrittura non ama i toni urlati, preferendo le atmosfere sommesse e intimiste, perché racconta tanto del suo autore, e l’introspezione è forse uno dei più resistenti fili che legano tutte le nuove tracce.
Lo si intuisce subito dalle confessioni di Senza di me, il brano che apre l’album, e poi si trova la conferma in Pratica o in Hotel, quest’ultima in duetto insieme a Fabri Fibra. Riflessioni in solitaria, notturne, meditazioni, flussi di coscienza, distacchi, amore.
Sì, amore.

Il titolo del disco, Blue Karaoke, Mecna lo spiega così: “Per quanto a volte sia una situazione trash, al karaoke si cantano canzoni rimaste nella memoria, i classici, ed è quello che mi auguro anche per la mia musica, al di là di questo album, che possa restare negli anni. Però nel mio caso è un karaoke triste, blue appunto, preso male“.
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Un po’ staccata da tutto il resto, e proprio per questo presenza lampante all’interno dell’album, è poi Ottobre rosso, una sorta di lettera aperta al mondo del rap: “Forse ascoltandola si potrebbe pensare che io volessi lanciare una critica al panorama hip-hop italiano. In realtà, questo momento di celebrità che il rap sta vivendo è positivo, perché permette a tutti di esprimersi, offre più spunti: più ce n’è, meglio è. Sarebbe bello se il rap in Italia riuscisse a sdoganarsi come in America o in Francia, dove il rapper non è più associato allo stereotipo del tizio con i pantaloni larghi e la bandana. Anche qui in Italia comunque si è creata una buona convivenza tra i rapper, più o meno pacifica”.
Ottobre rosso vede la partecipazione di Ghemon, che torna a collaborare con Mecna dopo diverso tempo: “Siamo cresciuti insieme, in un sodalizio, e l’ho sempre stimato, anche perché anche lui, come me, è sempre stato visto come un outsider, ma con la voglia di far parte di un movimento”.

Oltre a Ghemon e al già citato Fibra, completa l’elenco degli ospiti CoCo in Tu ed io, uno dei punti di maggiore sperimentalismo dell’album, insieme a Non sono come te. La chiusura è invece affidata a 31.09, terzo capitolo che segue le precedenti 31.07 e 31.08, e che va a formare una sorta di trittico sulla fine di una storia.

Tanti gli instore in programma a partire da venerdì 22 giugno, ma solo una data live, il 12 luglio al Circolo Magnolia di Milano: “Un tour estivo, all’aperto, non è adatto alle mie canzoni. Anche i fan lo hanno riconosciuto: c’è distrazione, invece per le mie canzoni serve un’atmosfera di raccoglimento”.
D’altronde, sarà anche un karaoke, ma pur sempre blue.

Instore tour:
22 giugno – Varese ore 15.00 – Varese Dischi Galleria Manzoni 3
22 giugno – Torino ore 18.30 – Mondadori Via Monte di Pietà 2
23 giugno – Milano ore 18.00 – Mondadori Piazza Duomo
24 giugno – Verona ore 18.30 – Feltrinelli Via Quattro Spade 2
25 giugno – Padova ore 15.30 – Mondadori Piazza Insurrezione XXVIII Aprile 45
25 giugno – Mestre ore 18.30 – Feltrinelli P.za XXVII Ottobre
26 giugno – Bologna ore 18.30 – Mondadori Via M. D’Azeglio, 34
27 giugno – Lucca ore 15.30 – SkyStone&Songs Piazza Napoleone, 22
27 giugno – Firenze ore 18.30 – Galleria del Disco Piazza della Stazione, 14
28 giugno – Roma ore 17.30 – Discoteca Laziale Via Mamiani 62
29 giugno – Bari ore 15.30 – Feltrinelli Via Melo 119
29 giugno – Lecce ore 18.30 – Feltrinelli Via dei Templari 9
30 giugno – Foggia ore 18.30 – Mondadori Via Oberdan 9/11
2 giugno – Napoli ore 18.00 – Feltrinelli Piazza Garibaldi
3 luglio – Palermo ore 18.30 – Feltrinelli Via Cavour 133
4 luglio – Catania ore 18.30 – Feltrinelli Via Etnea 285

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