“Ho sempre pensato che la bellezza non fosse un concetto solamente estetico. Il dono dell’eleganza, della sensibilità, dell’ironia fanno parte di un istinto interiore che rappresenta il bello degli essere umani. Ho provato ad immaginare la bellezza come un codice scritto dentro le persone speciali, quelle persone che sono fonte d’ispirazione per chiunque gli stia vicino”.
Da qui, da questa considerazione è nato Il codice della bellezza, primo lavoro da solista di Samuel, che arriva dopo i singoli La risposta e Rabbia e la partecipazione a Sanremo con Vedrai.
“Ho pensato al ‘codice’ perché in quinta elementare avevo deciso di costruirmi un alfabeto mio, un codice appunto, con il quale avevo deciso di affrontare gli studi che stavo facendo e con cui, in pratica, volere decifrare la realtà”.
Ben cinque brani sono firmati insieme a Lorenzo Jovanotti – Più di tutto, La statua della mia libertà, Niente di particolare, La luna piena (scelto da Walter Veltroni e per il nuovo film in uscita a maggio) e Voleva un’anima, e per quest’ultimo i due hanno realizzato un duetto – frutto di alcuni giorni di lavoro a New York: “Lorenzo Jovanotti è diventato una sorta di fratello maggiore musicale. Quella di Lorenzo si chiama “passione” ed è proprio quella che lo ha reso Jovanotti, un artista ispirato una persona a cui non puoi non voler bene. Non so ancora come dovrà essere questo lavoro gli ho detto un giorno mentre stavamo lavorando. Mi ha detto Dovrà essere mitico. Facile, no? Come non averci pensato? “.
“Volevo un disco pop e ho deciso di lavorare con persone che conoscessero molto bene questo campo di gioco. Quando circa due anni fa ho iniziato a guardarmi intorno, a chiedere chi fosse il miglior produttore di musica italiana, un coro si sollevò all’unisono. Michele Canova! Ovvio pensai, produce tutti gli artisti che al momento più influenzano la scena pop italiana, ma sarà proprio cosi?
Ci siamo incontrati e ho realizzato subito che era la persona giusta. Era l’uomo capace di sfidarmi ed andare a rovistare dentro me per tirare fuori il meglio”.
“Con Lorenzo ci siamo incontrati a New York a Maggio del 2016 ed è stato amore a prima vista, senza nemmeno dirci chi siamo e da dove veniamo lui tira fuori una frase, io gliela restituisco con la melodia, mentre Michele ispirato inizia a dipingere ritmiche sul computer, dalla sua frase me ne salta fuori una a me, lui la semplifica e me la rilancia io incredulo rido, lui canta una melodia io dico figo perché non cambiamo questa nota, gliela canto, lui ride e avanti così per ore, e poi per giorni”.
L’album sarà presentato in alcune speciali anteprime: a Torino all’Hiroshima Mon amour, dopo aver esaurito in poche ore il primo appuntamento dell’11 maggio, gli organizzatori hanno dovuto aprire le prevendite per il secondo appuntamento del 12 maggio ancora andato esaurito in 24 ore; all’Alcatraz di Milano, il 18 maggio; a Roma,per la chiusura al Postepay Sound Rock in uno speciale evento il 27 giugno.
Infine, una sorpresa: sul sito www.samuelromano.it/ilcodice è possibile tradurre il proprio nome con…. il codice della bellezza.
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