BITS-RECE: Populous “W”. Si scrive queer, si legge libertà

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.

W come women, “donne”.
Come quelle ritratte sulla già iconicissima cover dell’album, opera del digital artist della scena queer berlinese Nicola Napoli. Come quelle che animano i featuring del disco. Come quelle che Populous ha scelto di celebrare nel suo quinto lavoro in studio. Donne libere, immaginate, immaginarie, archetipiche, donne al di fuori di ogni definizione, esattamente come la musica da sempre proposta dal DJ e produttore, all’anagrafe registrato come Andrea Mangia.

W è tutto questo, la celebrazione della libertà di essere e di esistere, la realizzazione di un sogno impossibile, l’incarnazione della cultura queer, ma anche l’esaltazione di una femminilità del tutto nuova.
Se in copertina assistiamo a un party utopico e impossibile a cui partecipano Grace Jones, Missy Elliott, Loredana Bertè, RuPaul, Aaliyha, Amanda Lear, Beth Ditto, Divine e M¥SS KETA, forse per celebrare l’avvento di un mondo matriarcale e in cui la femminilità stessa ha sciolto i nodi da ogni aspettativa e convenzione, dentro all’album questa libertà prende la forma di una rottura di genere, tra fusioni e contaminazioni inedite.
In appena 10 brani, Populous compie un giro del mondo raccogliendo le più variegate ispirazioni esotiche dal sud America, dal Medio Oriente, dall’Oriente più estremo, dalle ballroom degli anni ’90, e fonde il tutto in un pastiche ipnotico, psichedelico, seducente e incredibile, quasi come fosse la musica di una nuova liturgia underground.
Voguing, ritmi afro-samba ispirati a Vinicius de Moraes, cumbia, dream pop, house, ma chissà quanto altro ancora si annida tra questi beat camaleontici.

L’artista argentina Sobrenadar è l’ospite chiamata in Desierto, che apre l’album all’insegna di beat e atmosfere oniriche, poi le suggestioni del dream pop si stendono in Soy Lo Que Soy, la seconda traccia, intrecciandosi alle ritmiche latine e bassi di ispirazione dance-hall con il duo elettronico messicano dei Sotomayor.

La voce ammaliante della brasiliana Emmanuelle fa da guida nella sensualissima Flores no mar, altro momento in cui Populous fa incontrare psichedelia e ambientazioni tropicali, rendendo un personale omaggio agli afro-samba di Vinicius de Moraes.
Un vortice di ipnosi sonora pervade Fuera de mi, vera e propria celebrazione dell’estasi, dove a farla da padrona è la voce della producer argentina Kaleema.
Con la quinta traccia, HOUSE OF KETA, lo scenario cambia radicalmente, e dai paesaggi esotici e tropicali ci si ritrova catapultati nel mondo glamouroso di una ballroom al suono della glitch house in compagnia di M¥SS KETA, incarnazione dell’anima delle notti milanesi, ma sempre più anche icona globale di una femminilità rivoluzionaria, nonché da anni sodale di Populous. Insieme a lei fa la sua comparsa, direttamente dalla House of Gucci, anche Gorgeous Kenjii, performer, danzatore e coreografo, “madre” della scena voguing italiana. L’ispirazione del brano è arrivata il giorno dopo il Milano Pride 2019: come in un’immaginaria riunione della massoneria queer, Populous ha chiamato a raccolta il creative director Protopapa, il producer RIVA e il collettivo Motel Forlanini.

Cumbia e sapori tropicali miscelati a un’attitudine dub, danno vita alla strumentale Banda, a cui prende parte la producer di Buenos Aires Barda, mentre Petalo vede il featuring dei Weste. Quando arriva il momento di Out of space, con il featuring della polistrumentista giapponese Mayuko Hitotsuyanagi aka Cuushe, si vola in estremo Oriente per una una danza senza fine, in un immaginario giardino zen illuminato dall’alba.
Lisergica e minimale, Getting Lost suona come un invito a perdersi. A dare un tocco di grazia eterea con il canto è L I M, mentre la chiusura dell’album è nelle mani di Matilde Davoli e Lucia Manca, che presta la voce a Roma, omaggio all’omonimo film di Alfonso Cuarón.

Se il viaggio di W si chiude metaforicamente a Roma, quello musicale sembra non concludersi mai, esattamente come il messaggio pulsante che anima l’arte di Populous: liberazione dagli stereotipi, liberazione dalle categorizzazioni, liberazione dalle convenzioni.

 

“La Police”, ovvero da dove nasce lo… SPLENDORE


Dopo Rosa Splendore e Andarci sotto, arriva La Police, terzo singolo di SPLENDORE e primo featuring con Cosmo dopo anni di amicizia e collaborazioni.

Il brano ha una struttura futuristica, mutando l’attitudine pop su tre differenti generi che si incastrano in un flusso continuo. Come il testo che, partendo da un’onesta descrizione di un atto di bullismo subìto da SPLENDORE durante la sua giovinezza, si apre a dichiarazioni queer, femministe, antimachiste, fino dissolversi in un ritornello giocoso.
Attraverso una cosciente pazzia, il brano racconta infatti la lunga trasformazione di Mattia Barro in SPLENDORE.

La Police è inoltre l’occasione per presentare Pan Dan, la prima artista femminile del roster Ivreatronic.

“ANDARCI SOTTO”, torna lo scintillio queer-pop di SPLENDORE


Trasformare le proprie angosce e le paranoie in una danza splendente di suggestioni esotiche.
E’ quello che ha fatto SPLENDORE nel suo secondo singolo, ANDARCI SOTTO, pubblicato a pochi mesi del debutto solista di ROSA SPLENDORE.

Come il precedente, si tratta di una canzone pop fuori dalle regole, volutamente ironica, con un impianto ritmico che ha il preciso scopo far muovere l’ascoltatore. Qui troviamo tutta l’idea di produzione dello stesso SPLENDORE: far ballare con ritmi ricercati ed esotici, giocare con le voci cambiandone sesso e forma, distruggere la forma canzone in nome del futuro.
Anche i testi continuano il percorso antimachista e fieramente queer nella loro cruda e ironica onestà.
A firmare la produzione addizionale è Cosmo.

Il videoclip, ideato da SPLENDORE stesso e girato da Chiara Lombardi è il racconto di una trasformazione. È il racconto di come un ragazzo di provincia possa diventare uno SPLENDORE, tra trucchi luminosissimi e una ricerca attenta degli abiti (tra kimoni e pezzi vintage storici), in contrasto con la realtà e la routine quotidiana.
Bentornati in un mondo di… splendore!

#MUSICANUOVA: Perfume Genius, Slip Away

image006Perfume Genius, alias del musicista Mike Hadreas, pubblicherà il suo quarto album, No Shape, il prossimo 5 maggio.
Nel 2014, Too Bright aveva segnato un salto musicale senza precedenti per lui.
Con i suoi nuovi brani, Hadreas va oltre, miscelando musica da chiesa, musica per fare l’amore, R&B, art pop, krautrock e queer soul con la sua interpretazione di epici inni da stadio, e completando il  viaggio da eroe dell’underground ad autore pop fatto e finito.
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Il primo singolo, Slip Away, cattura questo suono audace e sofisticato, sposando una scrittura potente e intima con un gusto sonico profondo e viscerale.
Diretto da Andrew Thomas Huang, collaboratore di Björk, il video è la narrazione di un dipinto che prende vita raccontando l’intimo rapporto fra due gemelle, una delle quali è interpretata da Perfume Genius.
In una biografia scritta per il disco, lo scrittore Choire Sicha dice “Dio è effettivamente ovunque e alcune di queste canzoni parlano di essere uguali e altre parlano di stregonerie o dell’atto di credere. Questa è musica da chiesa nello stesso modo in cui lo è il Black Album di Prince – troppo sporco. E’ art pop femminile come lo è The Dreaming di Kate Bush – troppo spaventoso.”