BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.

Nero, bianco, blu elettrico, rosso, giallo, oro. Valeria Vaglio descrive con questo particolare arcobaleno a sei colori le tracce dell’EP Mia. Sei colori accesi, vividi, qualche volta in contrasto, ma affiancati uno all’altro.
A cinque anni dall’ultimo album, l’artista barese torna con il racconto di una storia che si è sviluppata nell’arco di un anno, e lo fa con una decisa svolta stilistica, usando i suoni sintetici e grondanti di bpm di un pop elettronico.

Accompagnati da atmosfere che rimandano agli anni ’80 e ’90, i testi dei nuovi brani parlano di un amore viscerale, carico di passionalità carnale, come nella titletrack; un amore che quando si manifesta assale con voracità e con l’istinto, ma che sa anche nascondersi dietro al silenzio per farsi desiderare; un amore tenuto in vita con la pazienza dei piccoli passi, con i dettagli di una mattina di primavera; un amore di partenze disperate e di ritorni.
Fino a quando tutto torna a quadrare e ci si ritrova in due ad augurarsi il meglio, sulla poesia appena accompagnata al pianoforte di Le cose che dicono.

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