MILES KANE: in Italia per un esclusivo concerto acustico sabato 13 ottobre a Milano.

CO-FONDATORE INSIEME AD ALEX TURNER
DELL’ECCEZIONALE SUPER GRUPPO
THE LAST SHADOW PUPPETS

HA COLLABORATO CON ARTISTI COME PAUL WELLER,
NOEL GALLAGHER E ARCTIC MONKEYS

TORNA IN ITALIA PER UN ESCLUSIVO
E IMPERDIBILE ACOUSTIC SOLO

MILES KANE

SABATO 13 OTTOBRE @ MILANO 
ROCK’N’ROLL

Ingresso Gratuito

MILES KANE torna in Italia per un esclusivo e imperdibile acoustic solo,
sabato 13 ottobre al Rock’n’ Roll di Milano.

L’Artista, classe 86, frontman dei The Rascals e prima ancora chitarrista dei The Little Flames, nel 2007 collabora con gli Arctic Monkeys ad alcuni singoli della band e il 2 agosto dello stesso anno viene annunciato il progetto The Last Shadow Puppets formato da Miles Kane e dall’amico Alex Turner degli Arctic Monkeys.
Il loro album The Age of the Understatement esce il 21 aprile 2008 e conquista subito la prima posizione delle classifiche, ricevendo una nomination ai Mercury Music Priz.
Nell’agosto 2009 Miles annuncia l’intenzione di intraprendere una carriera solista e il 9 maggio 2011 esce il suo primo disco Colour Of The Trap.
L’album vanta collaborazioni di rilievo come Noel Gallagher, Clemence Poesy e l’amico Alex Turner.
Molti importanti artisti come The Courteeners, Beady Eye, Arctic Monkeys e Kasabian lo scelgono come opening dei propri show.
Il 24 febbraio 2013 esce il singolo Give Up che anticipa l’uscita del secondo album Don’t Forget Who You Are che debutta alla #8 della Uk Charts e vede la collaborazione di Paul Weller, fonte d’ispirazione per Kane.
Nel 2015 Tuner e Kane tornano a lavorare insieme e nel 2016 esce il nuovo album Everything You’ve Come to Expect, anticipato dal singolo Bad Habits.
Il 10 agosto 2018 esce il nuovo album di Kane Coup De Grace, che contiene importanti collaborazioni come Jamie T e Lana Del Rey.

Giorgia, la favola indie pop di Maru

Ruberai per me una barca di carta
Un Boeing 737 fatto di Scottex
Per i tuoi oceani di Fanta
Per i disastri che ho in testa
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Con Giorgia, singolo che anticipa l’uscita del nuovo album Zero Glitter, Maru visita un universo fanciullesco e quasi fantastico, come quello dipinto nei quadri di Chagall o raccontato nelle pagine di Calvino.

Il brano è nato in seguito alla lettura di una fiaba per bambini scritta da un precedente amore della cantautrice siracusana, ed è un invito ad accettarsi e a rivelare quello che si è, senza paura.

“Inizialmente immaginavo questo brano in modo molto romantico e lo portavo in giro solo con l’ukulele, strumento che mi ha sempre permesso di comporre in modo semplice e delicato, ma col tempo mi sono lasciata alle spalle quel tipo di composizione”. E grazie all’esperienza e alla complicità di Fabio Grande, lo strumento hawaiano non è più il protagonista, ma regala un tocco di solarità accanto ai sintetizzatori, alle tastiere e alla batteria suonata da Francesco Aprili, in un’atmosfera squisitamente indie.
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Nata a Siracusa, trasferita a Bologna per dedicarsi alla musica e con studi di liuteria a Cremona, Maria Barucco, in arte Maru, scrive canzoni dal 2012 e ha già alle spalle un primo album omonimo.
Nonostante la giovane età, ha diviso il palco con Motta, Canova, Colapesce, Ex-Otago.
A novembre è attesa l’uscita del suo secondo album, Zero Glitter.

Vasco Brondi spegne Le luci della centrale elettrica

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Il 5 ottobre uscirà 2008-2018, tra la via Emilia e la Via Lattea, il doppio album che raccoglie il meglio de Le luci della centrale elettrica, il progetto fondato da Vasco Brondi nel 2007.
Ma per il cantautore ferrarese questa sarà l’ultima pubblicazione sotto questo nome.
Con un lungo post su Facebook Brondi ha infatti annunciato, e motivato, la fine di un’avventura musicale che in questi pochi anni di attività si è rivelata una delle più promettenti della nuova scena italiana.


Non un vero addio alle scene, ma la voglia di cambiare e di guardare altrove, non prima di aver salutato il pubblico.

Anticipata dall’inedito Mistica, la raccolta 2008-2018, tra la via Emilia e la Via Lattea racconta il viaggio delle Luci della centrale elettrica seguendo un percorso musicale e diviso in due parti: sul primo disco trovano posto quindici canzoni scelte tra quelle contenute nei dischi pubblicati in questi anni, l’inedito Mistica e la rilettura, anch’essa inedita, di Libera, canzone scritta da Vasco Brondi e data in prestito agli amici dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
Sul secondo disco c’è invece spazio per una rilettura molto particolare ed attuale di quindici canzoni del repertorio impreziosite dalla presenza di due cover, una di Francesco De Gregori e una dei CCCP.

Un “live in studio” che nasce dal lavoro fatto negli ultimi sei mesi con la band formata da Rodrigo D’Erasmo (violino), Andrea Faccioli (chitarre), Daniel Plentz e Anselmo Luisi (percussioni), Daniela Savoldi (violoncello), Gabriele Lazzarotti (basso) e Angelo Trabace (pianoforte).
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Nei dieci anni di attività, Le luci della centrale elettrica ha pubblicato cinque album e un EP, a cominciare da quel primo lavoro omonimo autoprodotto che ha portato all’attenzione del pubblico la scrittura libera e visionaria di un giovane artista proveniente veronese di nascita ma cresciuto a Ferrara, fino ad arrivare ai piani alti delle classifiche nazionali con Costellazioni e Terra. Ma accanto alla musica ci sono stati anche due libri e una graphic novel.

Da novembre, Vasco Brondi partirà poi per il suo primo tour teatrale: dopo dieci anni e centinaia di concerti, dai piccoli bar dei primi tempi ai grandi spazi degli ultimi tour, la scelta di spostarsi negli spazi teatrali è sembrata la più logica e coerente,  assecondando proprio quell’evoluzione che riguarda anche la poetica delle canzoni e l’attenzione per l’aspetto musicale.

Questo il calendario:
17 novembre – FOLIGNO,  Auditorium San Domenico
19 novembre – FIRENZE,  Teatro Obihall
23 novembre – ROMA,  Auditorium Parco della Musica
1 dicembre – BARI,  Palamartino
2 dicembre – PESCARA,  Teatro Massimo
7 dicembre – ROMA,  Auditorium Parco della Musica
8 dicembre – TORINO, OGR Torino

10 dicembre – MILANO,  Auditorium di Milano
11 dicembre – BOLOGNA,  Teatro Duse
15 dicembre – GENOVA,  Teatro della Corte
16 dicembre – FERRARA,  Teatro Comunale Abbado
20 dicembre – REGGIO EMILIA, Teatro Valli

Poi Le luci delle centrale elettrica si spegneranno per sempre, lì, tra la via Emilia e la Via Lattea.

 

Fai quello che vuoi: il pop ruvido d’autore di Edy

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Fai quello che vuoi
è il brano che Edy, all’anagrafe Alessio Grasso, ha scelto per presentarsi al pubblico come solista, dopo le esperienze con i Jasminshock (ex Youth Against Fascism ) e poi con gli UltraviXen, band che negli ultimi 20 anni hanno rappresentato un link diretto fra l’Italia e l’avant-punk made in USA.

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Un crescendo dolce e rotondo che lascia presto spazio alle reali intenzioni del brano, con le sue chitarre chitarre aspre e il testo a tratti pungente per raccontare di una coppia arrivata alla crisi.

Fai Quello che Vuoi è anche il pezzo che apre e che incarna la natura di Variazioni, il primo lavoro di Edy in uscita il 17 novembre.
Il disco nasce come una sorta di conseguenza o come lo strano e poetico esito di un grave incidente motociclistico che lo ha visto protagonista. Il cantautore infatti ha scritto queste canzoni nel corso della lunga convalescenza durante la quale decide di lasciare spazio espressivo alla dimensione cantautorale e pop.
Dodici canzoni che raccontano il cambiamento e sono frutto dell’incontro fra la penna e la chitarra di EDY e la visione artistica del produttore e musicista Marco Fasolo (Jennifer Gentle).
 

Laura Pausini: un finale “da paura” per il Fatti sentire Worldwide Tour

Quello che Laura Pausini ha pensato per chiudere il Fatti sentire Worldwide Tour è una sorpresa che probabilmente in pochi si sarebbero aspettati.

Per la tappa conclusiva del 31 ottobre infatti, Laura sarà al Palalottomatica di Roma per uno speciale concerto che avrà per tema Halloween.
Oltre due ore e mezza tra geyser, fontane luminose, coriandoli e streamers con scenografie pensate apposta per l’occasione e atmosfere suggestive.

A conclusione del tour, sabato 3 e domenica 4 novembre a al PalaSele di Eboli verranno recuperati i due concerti sold out rimandati a fine settembre.
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Skunk Anansie: un album live per i 25 anni di musica

Per festeggiare i 25 anni di carriera, gli Skunk Anansie hanno annunciato l’uscita di 25Live@25, un album live che attraverso i brani più rappresentativi della loro discografia, esalta la formidabile presenza scenica della band. 
L’album sarà disponibile dal 25 gennaio 2019 in Italia per Carosello Records.

Mettendo insieme le registrazioni degli esplosivi live realizzati dalla band nel corso degli anni, Jeremy Wheatley, collaboratore di lungo corso della band, ha creato un unico grande show che celebra la carriera di una delle realtà musicali che più di tutte hanno scosso la scena rock degli anni ’90.
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Formata nel 1994, la band ha dimostrato fin da subito un forte senso di individualità, distinguendosi dalla corrente del Britpop, in un riuscito mix di influenze, razze, generi, sessualità, cultura e musica. Sono andati avanti senza alcun legame con la scena musicale del tempo dando vita a uno stile personale e politicamente impegnato, definito “clit rock” da Skin, carismatica leader dall’immagine selvaggia e dalla voce potente: “Come cantante donna nera era difficile imporsi ed essere accettata, poi salivo sul palco, facendo esattamente quello che immaginavo nei miei sogni. Lì per la prima volta mi sono sentita accettata”.

“Londra negli anni ’90 era un grande melting pot – aggiunge Ace, il chitarrista – ma non le band, che erano sempre quattro tizi con lo stesso taglio di capelli. Noi eravamo una band di persone reali. Ecco perché eravamo radicali”.

Mentre la scena musicale cambiava e i suoni si modificavano, outsider come gli Skunk Anansie hanno continuato a godere di una speciale longevità, resistendo alla prova del tempo e godendo di una carriera internazionale da pionieri: “Tutto ciò che è venuto fuori di buono dagli Skunk Anansie è scaturito proprio dall’essere una band che dà il suo meglio dal vivo – dice il batterista Mark Richardson – Abbiamo sempre pensato che nessuno potesse sconfiggerci. Dai, cerca di abbatterci. Non lo farai”.

Questa la tracklist:
1. Charlie Big Potato
2. Intellectualise My Blackness
3. Because Of You
4. I Can Dream
5. Charity
6. My Love Will Fall
7. Death To The Lovers
8. Twisted
9. My Ugly Boy
10. Weak
11. Hedonism
12. I Hope You Get To Meet Your Hero 13. Love Someone Else
14. This Is Not A Game
15. God Only Loves You
16. (Can’t Get By) Without You
17. Secretly
18. Over The Love
19. Spit You Out
20. Yes It’s Fucking Political
21. Selling Jesus
22. Little Baby Swastikkka
23. Tear The Place Up
24. Squander
25. You Saved Me
26. You’ll Follow Me Down (Bonus Track)

Pop Heart: il 16 novembre il nuovo album di Giorgia

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Che nel petto di Giorgia battesse un passionale cuore pop lo sapevamo, ma ora lei ha deciso di farcelo anche ascoltare.
Pop Heart è infatti il titolo del nuovo album dell’artista romana, una raccolta delle canzoni che più ha amato nella sua vita, ed p in uscita il 16 novembre.

Giorgia ha iniziato la sua carriera proprio cantando live i brani di altri celebri interpreti, quelli che ha scelto di reinterpretare in questo nuovo lavoro, che esce a due anni da Oronero. Un progetto concepito non solo per i fan, ma anche per chi ha ascoltato e riascoltato gli indimenticabili brani inclusi nel disco, riproposti nei nuovi arrangiamenti firmati da Michele Canova.

Il cuore della cover dell’album è un’opera di Marco Bettini, giovane artista pop originario di Roma, con il lavoro grafico dello studio BJF. Ispirandosi ai grandi maestri della Pop-Art, l’artista reinterpreta il simbolo del cuore in chiave ironica e contemporanea.

MEI: conclusa con successo la 24esima edizione. Premiati anche Lacuna Coil e The Zen Circus

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Si è conclusa con grande successo la 24esima edizione del MEI 2018 – Fatti di Musica Indipendente, la più importante manifestazione dedicata alla scena musicale indipendente italiana che chiude la stagione dei festival estivi. La manifestazione, che ha animato le giornate di venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 settembre, ha trasformato Faenza (RA) in una vera e propria città della musica registrando il tutto esaurito nei concerti, convegni, mostre, presentazioni e anteprime che si sono svolte in un totale di 20 location. Decine di migliaia di persone sono giunte da tutta Italia per assistere alle esibizioni di più di 150 artisti della scena indipendente italiana che rappresentano la storia del MEI.

“C’è stato un ulteriore boom del MEI! Sono molto soddisfatto del calore e dell’affetto mostrato da parte della comunità, dagli artisti e dagli appassionati di musica, che sono accorsi da tutta Italia per assistere alla manifestazione – dichiara Giordano Sangiorgi, patron del MEI – Sono soddisfatto della grande qualità artistica proposta e dell’altissimo livello degli incontri e dibattiti, che hanno portato qui al MEI la nascita della prima Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari (AGIMP). Il MEI si conferma così un punto di riferimento nazionale imprescindibile per la crescita e lo sviluppo della musica territoriale e nazionale. Adesso ci prendiamo una pausa di riflessione per ragionare sui nuovi bandi regionali, nazionali e internazionali che valorizzano le Reti dei Festival e progetti itineranti, come la nostra realtà, e ci prepariamo per organizzare una grande 25esima edizione del MEI rinnovata e con grandi sorprese sul territorio e in Italia!”.
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Grandi nomi della musica italiana indipendente hanno animato la Notte Bianca e sono stati premiati: THE ZEN CIRCUS (“Premio PIMI 2018” riservato all’artista indipendente dell’anno), LACUNA COIL (“Premio Speciale MEI” per i loro 20 anni di carriera), EDOARDO BENNATO (“Premio Radio Rai Live”), MAURO ERMANNO GIOVANARDI (“Premio PIMI Extra Progetti Esclusivi” per l’album LA MIA GENERAZIONE), COLOMBRE (“Premio Miglior Artista Giovane Indipendente dell’anno”), GIO EVAN (“Premio Artista Eclettico dell’Anno”), RITMO TRIBALE (“Premio Speciale MEI” per i 30 anni dal loro primo disco autoprodotto), KETAMA 126 e CHADIA RODRIGHEZ (“Premio Hip Hop Mei”), MEZZOSANGUE (“Premio Hip Hop Speciale Mei”) e COMA_COSE (“Premio Speciale Noisey”).

Oltre agli artisti premiati, si sono esibiti al MEI band e artisti del calibro di Pierpaolo Capovilla, Roberto Angelini & Rodrigo D’Erasmo con un omaggio a Nick Drake; Kutso; Bussoletti; Rezophonic, feat. Lacuna Coil, La Municipal; I Figli Dell’Officina; La Stanza Di Greta; Celeb Car Crash; MoterNoire; Ylenia Lucisano; Renato Caruso; Thema; Peligro; Giuseppina Torre; Zoas; Il Generatore di Tensione; Psicantria; Seawards; Le Teorie di Copernico; Macola & Vibronda; Porfirio Rubirosa; Simon Dietzsche; Danilo Ruggero; Marco Biasetti; Delates; Valerio Sanzotta; Moreno Delsignore; Simone Leon Perron; Seraphic Eyes; Marat; Chiara Effe; Fusaro; Martina Maggi; Arashi; Lorenzo Kruger; Pupi di Surfaro; Atop the Hill; Zephiro; PH7; Quarto Stato; Angelo Cicchetti; Frankie; Osprey Dream; Alan Spicy; Blue Parrot.
Daniela Pes
Al Mei 2018 è stato assegnato anche il prestigioso “Premio dei Premi”, alla cantautrice sarda Daniela Pes (Premio Andrea Parodi).La vincitrice si è aggiudicata il premio dopo essersi esibita con gli altri finalisti dei più importanti premi italiani dedicati ai cantautori scomparsi: Salvario (Premio Pierangelo Bertoli), Lisbona (Premio Bindi), Yosh Whale (Premio Buscaglione), La Quadrilla (Premio Alberto Cesa), Luchi (Premio Ciampi), Federica Morrone (Premio Bianca d’Aponte), Mislead (Premio Augusto Daolio), Giulio Wilson (Premio Bruno Lauzi), Helena (Premio Manente), Agnese Valle (Premio Mario Panseri).

Premiati anche: Acid Brew (“Contest Classic Rock”), Luca Orsini (“iLiveMusic Contest”), Arashi (“Premio Mei Musicraiser Per Il Crowdfunding”), Riccardo Gileno (“Mei Superstage”), Five To Ten (“Contest Falla Girare”) Marcondiro (“Premio Nuovo Imaie”). A Federica Morrone è stato assegnato, invece, il “Premio Officine della Parola e della Musica” di Alberto Salerno e Tino Silvestri.

Domenica 30 settembre la rassegna musicale si è inoltre conclusa con una giornata interamente dedicata ai 40 anni dalla Legge Basaglia con “Interiezioni “, spettacolo meta – teatrale di Pierpaolo Capovilla, voce del gruppo rock Il Teatro degli Orrori, e il maestro Paki Zennaro, compositore sperimentale e storico collaboratore di Carolyn Carlson.
La giornata è stata inoltre animata da workshop curati da Giuseppe Ficaro, Giuliano Biasin e Francesco Galassi e il Forum del Giornalismo Musicale con Michele Monina, Fabrizio Galassi, Paolo Prato e Riccardo Vitanza.

Coloro che hanno partecipato alla rassegna faentina potranno usufruire di un ingresso ridotto al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e avranno diritto a una riduzione del 20% sull’acquisto della card MyMAXXI presentando il biglietto di ingresso entro il 31 dicembre 2018.

Qualunque cosa sia: il 12 ottobre l’album d’esordio de I segreti

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Angelo Zanoletti, Emanuele Santona e Filippo Arganini sono tre ragazzi di Parma che nel 2013 hanno dato vita al progetto I segreti.
A fine 2015 il gruppo si è autoprodotto in acustico il primo omonimo EP e nei due anni successivi ha aperto i concerti di alcuni degli artisti di riferimento della scena indie italiana come L’officina della camomilla, Selton, Giorgio Poi e La Rappresentante di Lista.

Il 12 ottobre esce il loro primo album di inediti, Qualunque cosa sia, anticipato nei mesi scorsi da Vorrei solo e Torno a casa e soprattutto L’estate sopra di noi, il brano che nelle ultime settimane sta facendo conoscere la band come una delle realtà più in vista del nuovo panorama indie italiano.

Arriva la MassEducation di St. Vincent

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Preannunciato dalla pubblicazione di Slow Slow Disco e dall’inatteso arrivo del secondo brano Savior su tutte le piattaforme digitali, il nuovo album di St. Vincent MassEducation sarà disponibile dal 12 ottobre su Loma Vista Recordings.

Pur essendo a tutti gli effetti un nuovo lavoro, MassEducation è una rivisitazione dell’acclamatissimo Masseduction, pubblicato lo scorso anno.
Registrato dal vivo in studio nell’arco di due notti nell’agosto del 2017 mentre Masseduction veniva mixato, MassEducation è interamente composto dalla voce di Annie Clark e dal piano di Thomas Bartlett e dona una nuova, accecante luce a brani come Young Lover e Fear The Future.
Annie lo descrive così: “Due carissimi amici si ritrovano a suonare e cantare insieme una sera, con quell’intimità che si crea fra persone che hanno trascorso innumerevoli lunghe notti a New York City”.

Gli arrangiamenti di MassEducation sono stati presentati al pubblico durante due eventi intimi che Annie Clark e Thomas Bartlett hanno tenuto al Belasco Theater di Los Angeles il 2 ottobre e alla Cadogan Hall di Londra il 4 settembre.

Questa la tracklist:
Slow Disco
Savior
Masseduction
Sugarboy
Fear The Future
Smoking Section
Los Ageless
New York
Young Lover
Happy Birthday
Pills
Hang On Me