BITS-REPORT: Thomas Bartlett, Piano City Milano, 24 maggio 2025. Un pianoforte e il respiro della città
Sabato 24 maggio nella splendida cornice del giardino della GAM di Milano in via Palestro, ha preso vita una serata che ha portato il pubblico fuori dall’asfalto della città: un telo, piedi scalzi e tutti si sono ritrovati sdraiati davanti a un palco.
Era lì l’epicentro dell’ormai consolidata rassegna Piano City, nella sua anima, un binomio di musica e suggestione.
Thomas Bartlett, conosciuto anche con il nome di Doveman, classe ‘81, si è esibito per 50 minuti secchi. Senza mai fermarsi. Un flusso di note che si sono inseguite e susseguite dando vita a melodie di qualcosa che sfugge dai canoni della musica classica generalmente intesa, dimostrando tutta la versatilità di uno degli strumenti più antichi, il pianoforte. Thomas Bartlett ha accarezzato i tasti, si è piegato su di essi come a voler ascoltare più da vicino i suoni che producevano al contatto con le sue dita. Il suono si è preso tutto lo spazio, ha rapito.
ph: York Tillyer
Con il concerto di Bartlett, Piano City ha dimostrato di non sbagliare il colpo, invitando sul palco un pianista giovane che però si è già affermato sul piano internazionale con una nomination agli Oscar per la collaborazione alla colonna sonora di Call Me By Your Name e collaborazioni con artisti del calibro di Taylor Swift e Florence and The Machine, dimostrando la facilità di cambio di registro che solo i grandi riescono a far sembrare così facile. E così, tra alberi, cielo aperto e note sospese, la città per un attimo ha rallentato. E si è lasciata ascoltare.
Richard Thompson: 3 live in Italia a settembre 2025
Cofondatore negli anni Sessanta dei Fairport Convention e da oltre cinquant’anni titolare di una carriera solista che lo ha reso una delle figure più autorevoli del panorama cantautorale internazionale, Richard Thompson sarà in tour in Italia per tre imperdibili date dal vivo in veste acustica accompagnato dalla moglie Zara Phillips, scrittrice e cantautrice:
1° settembre 2025 a MESTRE, Teatro al corso
2 settembre 2025 a REZZANO, BRESCIA, Teatro CTM
4 settembre 2025 a ROMA, Auditorium Parco della Musica Sala Petrassi.
Tutti i concerti sono organizzati e prodotti da Musical Box 2.0 Promotion.
I biglietti sono in prevendita sul circuito Ticketone e Vivaticket.
Le qualità di songwriter e la padronanza della chitarra acustica ed elettrica, insieme all’energia coinvolgente e alla vivacità che esprime sul palco, continuano a far guadagnare a Richard Thompson nuovi fan, confermandolo tra i più virtuosi e influenti esponenti del folk rock britannico di cui è stato un pioniere indiscusso.
Il grande cantautore e chitarrista inglesedeve la sua fama ad album come I Want to See the Bright Lights Tonight e Shoot Out the Lights (incisi tra gli anni ‘70 e ’80 con la ex moglie Linda), a pezzi come Beeswing e 1952 Vincent Black Lightning (secondo il Timetra le 100 canzoni migliori composte dal 1923 a oggi) e a colonne sonore per film come Grizzly Man di Werner Herzog e The Cold Blue di Erik Nelson.
Il Los Angeles Times lo ha definito “il miglior cantautore rock dopo Dylan e il miglior chitarrista elettrico dai tempi di Hendrix” e Rolling Stone “uno dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi”.
Più volte nominato ai Grammy, ha ricevuto riconoscimenti come l’OBE (Ordine dell’Impero britannico) e premi prestigiosi come i BCC Radio 2 Awards,l’Americana Music Association UK Lifetime Award e l’Ivor Novello Award. Il suo ultimo album di studio Ship to Shore è stato segnalato tra i migliori dischi del 2024 da riviste come Mojo e Uncut.N
Per Jovanotti è tempo di ripartire: esce il nuovo album “Il corpo umano”
Nella carriera di un musicista ci sono ritorni che sono “più ritorni” di altri. Vuoi per un cambio di stile, o perché è sgorgata una nuova vena creativa, oppure per un evento personale che ha coinvolto l’artista. Insomma, non è vero che tutti i dischi sono uguali e che ogni comeback ha lo stesso peso dei precedenti.
Lo sa bene Jovanotti, che si prepara a dare al pubblico il suo sedicesimo album in studio.
Un lavoro che arriva a tre anni dal precedente Il disco del Sole, ma che soprattutto arriva dopo il grave incidente in bicicletta che ha visto Lorenzo Cherubini protagonista suo malgrado a Santo Domingo nel 2023, e che gli ha comportato non solo la rottura di bacino e clavicola, ma anche un’infezione batterica che gli “mangiucchiato” parte del femore. Quindi la riabilitazione per riacquistare la motilità delle gambe.
Un lungo e difficile periodo di fermo forzato, durante il quale ha letto moltissimo, da Gilgamesh ai poemi omerici, e che non gli ha impedito di tenere in movimento la mente e di iniziare a pensare. Proprio da lì, da quello stato di immobilità, è partita la scintilla da cui è nato il nuovo album, in uscita il 31 gennaio e il cui titolo non è certo casuale, Il corpo umano (volume 1).
L’occasione per presentarlo in anteprima arriva una sera piovosa di fine gennaio al Teatro Gaber di Milano: per Lorenzo è il primo, vero ritorno in scena davanti al suo pubblico.
Nonostante tutto, lo spirito del “ragazzo fortunato” è lo stesso di sempre, la sua innata vitalità è forse ancora più corroborata di un tempo: si muove senza sosta sul palco, salta, fatica a tenere ferme le gambe, non perde occasione per ballare, inizia a parlare ed è un fiume in piena, al punto che occorre impostargli un timer per le rispondere alle domande.
“Il titolo è nato prima delle canzoni, sono entrato in studio a realizzare i pezzi quando ho avuto il titolo e subito dopo l’idea della copertina dell’album. In pratica ho iniziato a costruire questo “edificio” partendo dal tetto. Il mio album si chiama Il corpo umano non solo perché è stato il mio personale campo di indagine e di battaglia dell’ultimo anno e mezzo, ma soprattutto perché il mio viaggio mi ha aperto panorami nuovi rispetto a questo argomento inesauribile.
Normalmente sentiamo di avere un corpo quando il corpo si rompe o si ammala, così come ci accorgiamo dell’aria quando ci viene a mancare, così come scopriamo che esiste il tempo quando alle cose che iniziano si affiancano quelle che finiscono e noi ci stiamo in mezzo.
Si tratta quindi, per me, di iniziare o proseguire con nuova consapevolezza un lavoro sul “sentire” il corpo, l’aria, la luce, le cose che iniziano, quelle che finiscono, il respiro, i cambiamenti in atto, il dolore, il piacere, la guarigione, l’amore, gli altri, la natura, l’epoca, la cura, le emozioni, le idee, il flusso dei pensieri. Diventare, continuare a diventare è impegno e sfida, fino all’ultimo attimo, a bordo di un corpo fragile e infinito, mutevole e unico, come la vita stessa.”
L’inguaribile ottimismo di Lorenzo lo porta a sdrammatizzare anche sulla scelta della copertina, che riprende l’Allegro chirurgo, un vecchio gioco probabilmente sconosciuto alla Gen z.
All’interno dell’album trovano posto 15 tracce, che accolgono le diverse anime di Jovanotti, da quella romantica a quella più scanzonata, e che sono il frutto di un lavoro realizzato con tre diversi produttori, ciascuno scelto per la propria identità: c’è Dardust, che firma i primi due singoli Montecristo e Fuorionda, ma anche la titletrack, una sorta di sirtaki che evolve in un mood dionisiaco,; c’è Michele Canova, il deus ex machina di innumerevoli successi italiani degli ultimi decenni; e c’è Federico Nardelli, che porta la sua visione più indie.
Tutti i pezzi del disco saranno accompagnati su Youtube da speciali visual girati alla Galleria Borghese di Roma, realizzate in un pomeriggio di chiusura settimanale avendo cura – sottolinea Lorenzo – di non sfiorare nessuna delle opere e impiegare luci di scena collaudate e approvate dalla soprintendenza.
E mentre Il corpo umano sta per arrivare tra le mani dei fan, Jovanotti sta già scaldando i motori per il Palajova, il nuovo tour in partenza a marzo: uno spettacolo che punta a superare il tradizionale
concerto. Le parole chiave nella progettazione sono state motown e street band, Prince and the revolution, romanticismo psichedelico. Non si tratta solo di musica, ma di un viaggio multisensoriale, una grande festa che unisce energia, emozioni e condivisione.
“Il concept dello spettacolo parte dall’idea di fioritura, e nasce da alcune esperienze che ho vissuto mentre pensavo al mio ritorno in scena. Tra tutte mi piace pensare ad una parola scritta da Etty Hillesum in una pagina dei suoi diari nei giorni più tragici della sua breve esistenza. Questa parola ha continuato per giorni a risuonare in me: “FIORIRE!”
La magia inizierà già al momento dell’ingresso: i palazzetti si trasformeranno in spazi unici, pensati per riflettere la visione che ha saputo rivoluzionare il mondo dei concerti.
Colori, simboli e dettagli che raccontano il suo universo accoglieranno il pubblico, creando un’atmosfera che è già di per sé un’esperienza. Ogni show sarà un incontro tra creatività e innovazione, dove la tecnologia non è solo un supporto, ma amplifica le emozioni, rendendo ogni attimo irripetibile.
Tutto sarà all’insegna della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
I biglietti sono disponibili su Ticketone. Tanti gli appuntamenti già sold out.
“Ora che non ho più te”. Il ritorno synth-pop di Cesare Cremonini. Nel 2025 negli stadi
“Ora che non ho più te è una canzone reale. L’ho scelta come apripista perché ha rappresentato una svolta dal punto di vista della produzione musicale e un volta pagina nella mia vita. Non è un ricordo che voglio ritorni, è un’esperienza che deve diventare biografia, tornando libera. Credo sia importante abbandonare le cose nel momento in cui ti è permesso, è inutile chiudere una relazione, un’amicizia, un rapporto di lavoro, qualunque pezzo della tua vita, prima del dovuto, prima che sia il momento. Esiste un passato nella canzone, esiste un amore finito, ma esiste anche una nuova vita da affrontare per me e per chi era con me. “Ora che non ho più te non riposo mai”. Non c’è stato niente di più vero per me. Non servono metafore, quando non riposi più, quando non riesci più a dormire. Poi la nuova musica uscendo ti veste di nuovo, tutto all’improvviso cambia. Sei padrone, per alcuni secondi, del tuo destino.”
A due anni dall’ultimo tour e dall’ultimo album, Cesare Cremonini torna con un nuovo singolo, anticipazione di un nuovo album, e una nuova serie di concerti negli stadi.
Il pezzo scelto per il gran ritorno è Ora che non ho più te, un brano synth-pop scritto dallo stesso Cremonini e Davide Petrella, che mostra una nuova evoluzione del percorso artistico del cantautore bolognese. Quasi un ponte che collega idealmente Bologna, con l’eredità di Dalla e Carboni, all’America, con le sonorità di The Weeknd.
Il testo è un dialogo con il proprio passato, alla ricerca di una redenzione di fronte alla fine di una relazione.
“Ora che non ho più te è il sipario che si apre su un progetto fatto di tante scenografie che svelerò canzone dopo canzone. In questo brano c’è tutta la voglia di tornare a parlare un linguaggio più reale, delle cose che vivo, senza nascondermi. Sto attaccato alla vita: lavoro, viaggio, conosco, mi butto nelle esperienze. Anche le scelte musicali rispecchiano questo atteggiamento, è un brano che vuole farti cantare, urlare, ballare con i piedi per terra”.
Sul sito di Universal Music Italia è disponibile in pre-order il 45 giri del singolo in una speciale edizione limitata in vinile colorato.
Link per il pre-order: https://shorturl.at/Lo3Ux
Ad accompagnare il nuovo singolo, un video diretto da Enea Colombi girato in Friuli, nella zona del Magredi del Cellina.
Per il grande ritorno Cesare Cremonini è stato ritratto da due importanti nomi della fotografia internazionale Luigi & Iango, che hanno immortalato l’artista italiano nei loro studi di New York a fine agosto.
Oltre al nuovo progetto discografico, Cesare Cremonini si prepara anche a tornare live con CREMONINI LIVE25.
Queste le date:
8 giugno LIGNANO 15 giugno MILANO 19 giugno BOLOGNA 20 giugno BOLOGNA 24 giugno NAPOLI 28 giugno MESSINA 3 luglio BARI 8 luglio PADOVA 12 luglio TORINO 17 luglio ROMA
A partire dalle ore 10:00 di giovedì 26 settembre, i biglietti saranno disponibili per gli utenti iscritti a My Live Nation. Per accedere alla presale basterà registrarsi gratuitamente su livenation.it/cremonini
#MUSICANUOVA: Kill Ref & Hi-Fi Ensemble, “Filemone e Bauci”
Tra le tante storie raccontate dal poeta latino Ovidio nelle Metamorfosi vi è anche il mito di Filemone e Bauci.
Secondo la leggenda, Filemone e Bauci erano una coppia di anziani sposi, poveri ma felici, che vivevano in un piccolo villaggio della Frigia. Un giorno, gli dèi Zeus e Ermes visitarono il villaggio sotto le sembianze di comuni mortali. Bussarono alle porte di diverse case, ma nessuno li accolse.
Solo Filemone e Bauci, nonostante la loro povertà, offrirono ospitalità ai due stranieri con cibo semplice e vino.
Durante il pasto, Bauci si accorse che il vino nella brocca non si esauriva mai, segno che i loro ospiti non erano uomini comuni, ma divinità. Zeus e Ermes rivelarono la loro vera identità e decisero di ricompensare la coppia. Li fecero salire su una collina e punirono il villaggio con un’inondazione. Solo la casa dei due sposi venne risparmiata, e trasformata in un tempio.
Zeus chiese inoltre ai due sposi di esprimere un desiderio: Filemone e Bauci chiesero di diventare i custodi del tempio e di morire nello stesso momento, per non dover mai vivere separati. Gli dèi esaudirono il loro desiderio: molti anni dopo, quando giunse il momento della loro morte, i due sposi furono trasformati in due alberi, una quercia e un tiglio, cresciuti l’uno accanto all’altro.
Prendendo spunto da questo racconto mitico, è nato Filemone e Bauci, il brano che segna l’esordio del progetto Kill Ref & HI Fi Ensemble, una live band elettronica con una formazione mobile di musicisti chiamati del dj e produttore Alessandro Signore (già Kill Ref), figura centrale del progetto e titolare dell’etichetta KR/LF Records.
Un brano che sfugge agli standard dello streaming e a ogni etichetta di genere, mescolando elementi arcaici e moderni, melodie e percussioni, per dar vita a un’inedita rilettura dell’antico.
Filemone eBauci, che anticipa un disco in uscita ad ottobre, sarà anche accompagnato da un cortometraggio diretto da Antonio Zannone, che fisserà in immagini il contrasto tra elementi elettronici, percussivi, distorti e glitch con momenti orchestrali, epici ed ancestrali.
Di seguito, i bozzetti dei costumi dei personaggi per la rappresentazione del mito di Filemone e Bauci.
La nascita del progetto Kill Ref & Hi-Fi Ensemble ha avuto una brevissima gestazione.
La band ha debuttato sul palco nel 2014 con una jam session, dalla cui lenta sedimentazione è emerso dopo tempo, nel 2024, il primo album Cronache di Apparente Movimento.
Rimescolandosi all’occorrenza, la componente Hi-Fi Ensemble è principalmente composta da: Marco Pescosolido (violoncello), Luca De Siena (piano, sintetizzatori), Alessio Pelliccia (sintetizzatori elettrici), Alessandro Saltarelli (basso elettrico), Rocco Saviano (chitarra elettrica) e naturalmente Alessandro Signore (campionatori e batterie elettroniche).
Nessun dorma: il 9 settembre un concerto di beneficenza per la Palestina al Circolo Magnolia di Milano
Si terrà al Circolo Magnolia di Milano il prossimo 9 settembre “Nessun Dorma”, un concerto di beneficenza per raccogliere fondi per l’emergenza umanitaria in Palestina.
L’evento (già sold out in poche ore) riunirà sullo stesso palco artisti di generi e background differenti con un unico obiettivo: offrire supporto medico e umanitario alla popolazione palestinese, che ormai da 10 mesi è costretta a sopravvivere in condizioni disumane nell’indifferenza della comunità politica internazionale.
È stato attivato un link Gofundme per la raccolta di donazioni online, per quanti non sono riusciti a comprare il biglietto ma vogliono comunque contribuire all’iniziativa.
“Nessun Dorma” sarà un evento maratona, con tantissimi ospiti e una serie di concerti della durata di 10-15 minuti ciascuno, senza interruzioni, con una line up eccezionale che vede la partecipazione di alcuni dei più amati e talentuosi artisti italiani. Da Chadia Rodriguez a Coez, da Cosmo con il suo dj set a Dente, da Ditonellapiaga a Francesca Michielin, e ancora Laila Al Habash, Mannarino, I Ministri, il dj set Populos, Queen of Saba, Vasco Brondi, Venerus e Willie Peyote.
Negli spazi del Circolo Magnolia saranno inoltre presenti banchetti di artisti, illustratori, fotografi e graphic designer che venderanno le proprie opere e contribuiranno alla raccolta di beneficenza, mentre il team di Cuochi ma buoni svilupperà un menù ad-hoc il cui ricavato si aggiungerà alla somma devoluta.
L’illustratrice di fama internazionale Olimpia Zagnoli ha concepito l’immagine del progetto, mentre la grafica è stata affidata a WetStudio.
Gli organizzatori del concerto, che hanno fatto sapere di essere già al lavoro per replicare l’iniziativa in altre città italiane, hanno dichiarato: “Sono mesi che assistiamo dai nostri smartphone a immagini e video atroci provenienti dall’altra parte del Mediterraneo, con un senso di rabbia e impotenza nel non poter fermare questa barbarie. Più volte abbiamo pensato quale potesse essere il nostro contributo da promotori culturali, e la soluzione ci è parsa facilissima e immediata: organizzare una giornata di musica in beneficenza per Gaza e la Palestina. Ringraziamo di cuore gli artisti che con spirito di collaborazione e umanità hanno aderito pro bono a Nessun Dorma, così come a tutti i volontari che stanno lavorando sin da ora per ripetere l’evento in altre città.”
“Fiume Sand Creek”, la versione live firmata Hotel Monroe tra synth e chitarre distorte
Gli Hotel Monroe, band alt rock di base a Parma, hanno rilasciato sul proprio canale Youtube una personalissima versione live di Fiume Sand Creek .
Il brano è stato registrato in sala prove durante una delle session di Prove live, eventi esclusivi aperti a pochissimi intimi, prenotabili attraverso i canali social della band.
Un omaggio a questo capolavoro del cantautorato italiano firmato da Fabrizio De Andrè e Massimo Bubola, riproposto dal gruppo in un’originale versione in cui sintetizzatori e chitarre distorte la fanno da padroni.
La versione in studio sarà inclusa nel nuovo album della band, in uscita a fine anno.
Lo scorso maggio gli Hotel Monroe hanno rilasciato il loro ultimo singolo inedito, Aria.
Coldplay: un’iniziativa speciale per l’ambiente in occasione dei concerti italiani
In occasione dei quattro concerti dei Coldplay allo stadio Olimpico di Roma previsti per il 12, 13, 15 e 16, fino a sabato 20 luglio è attiva un’iniziativa per i fan della band promossa da Warner Music Italy in collaborazione con lo store romano Discoteca Laziale (via Giolitti 263).
“Rispettare l’ambiente oggi conviene di più” è lo slogan alla base di questa operazione che, nella politica ambientalista promossa dalla band, invita i fan a portare una bottiglia di plastica vuota nel negozio romano e, preordinando il nuovo album Moon Music, in uscita il 4 ottobre, si avrà uno sconto del 20% su tutto il catalogo dei Coldplay disponibile nello store e sul preorder delle ristampe EcoRecords in uscita a settembre.
Insieme alle innovative misure di sostenibilità adottate dai Coldplay durante l’attuale tour – che finora ha prodotto il 59% in meno di emissioni di CO2 rispetto al precedente tour negli stadi – la band si è impegnata a fondo per rendere la pubblicazione fisica di Moon Music il più sostenibile possibile.
Questo sarà il primo album al mondo pubblicato in LP EcoRecord rPET da 140 grammi: ogni copia contiene nove bottiglie di plastica PET riciclata recuperate dai rifiuti post-consumo. In questo modo si eviterà la produzione di oltre 25 tonnellate metriche di plastica vergine e si otterrà una riduzione dell’85% delle emissioni di CO2/kg nel processo di produzione rispetto al vinile tradizionale da 140 grammi.
Inoltre, la band ha collaborato con il partner di lunga data The Ocean Cleanup per creare un ulteriore formato: l’LP Notebook Edition EcoRecord rPET. L’rPET di questa edizione è composto per il 70% da plastica di fiume, intercettata da The Ocean Cleanup nel Rio Las Vacas, in Guatemala, per evitare che raggiunga il Golfo dell’Honduras e l’Oceano Atlantico.
Le edizioni in CD saranno le prime al mondo a essere pubblicate su EcoCD, creato con il 90% di policarbonato riciclato, proveniente da flussi di rifiuti post-consumo. Ciò consentirà di ridurre le emissioni di CO2/kg di almeno il 78% e di evitare la produzione di oltre cinque tonnellate metriche di plastica vergine.
Nel tentativo di ridurre gli sprechi, la prima edizione di Moon Music (sia EcoRecord rPET LP che EcoCD) sarà strettamente limitata e prodotta con specifiche più elevate rispetto alle edizioni future. Tutti i prodotti EcoRecord rPET LP della prima edizione saranno numerati singolarmente.
Moon Music è disponibile per il pre-ordine in quattro formati fisici, tutti contrassegnati come Prima Edizione, con tutti i prodotti EcoRecord rPET LP numerati singolarmente:
L’edizione Notebook (EcoCD e EcoRecord rPET LP) è disponibile in un libro cartonato rilegato. Il libro è una replica fedele del taccuino di studio originale di Chris Martin, con 28 pagine di appunti inediti, testi e illustrazioni del processo di scrittura e registrazione dell’album.
L’edizione Notebook include anche note vocali e demo aggiuntive dalle sessioni di registrazione dell’album, fornendo una visione speciale dello sviluppo della musica.
Tutti i formati sono disponibili per il pre-ordine sul negozio ufficiale della band, con un numero limitato di versioni autografate, all’indirizzo store.coldplay.com.