“Love 679”. Il primo album dei Dov’è Liana tra amore, dancefloor e rivoluzione

“Love 679”. Il primo album dei Dov’è Liana tra amore, dancefloor e rivoluzione

Sono francesi, ma per la loro musica devono tantissimo all’Italia.

A cominciare dal nome con cui questi tre amici hanno scelto di farsi conoscere con il loro progetto, Dov’è Liana. Leggenda vuole che abbiano scelto di chiamarsi così dopo una vacanza trascorsa a Palermo, città che li ha stregati umanamente e musicalmente, perché – dicono – “a Palermo la musica è fatta per ballare”. E proprio a Palermo, alla Taverna Azzurra, pare abbiano conosciuto una ragazza di nome Liana, che li ha folgorati come un fulmine per poi scomparire come una Chimera. Da allora non l’hanno più incontrata, ma hanno voluto fissare quel momento nella memoria.

Il loro primo singolo, Perché piangi Palermo?, pubblicato nel 2020 e considerato ormai un classico dal popolo della club culture, era un dichiarato omaggio alla città siciliana ed è stato il primo passo di un percorso che li ha portati oggi a essere uno dei nomi più promettenti della dance europea.
I loro concerti sono per il pubblico sinonimo di festa e di condivisione, momenti per celebrare l’unione, l’amicizia, l’amore, l’accettazione, un’occasione per lasciare fuori dalla porta pregiudizi e ostilità: “Fare concerti è come fare l’amore, qualcosa da fare ovunque”, dichiarano con quel misto di candore e sarcasmo con cui pronunciano ogni parola.
Non è un caso comunque che quando ripensano al loro miglior concerto in Italia il ricordo vada al primo live in Santeria a  Milano, dove ci fu una vera e propria invasione sul palco da parte dei fan: quello era per loro il clima esatto che volevano creare.

Da quando hanno iniziato a fare musica hanno scelto di nascondere i loro volti dietro occhiali da sole e coloratissimi foulard, un outfit diventato ormai il loro iconico marchio di fabbrica, ma anche una precisa volontà di andare contro gli stereotipi.

Per i Dov’è Liana fare dischi, salire sul palco e mettersi dietro alla consolle significa prima di tutto ricreare quel clima di festa e di gioia che avevano sperimentato anni fa a Palermo, ed è esattamente con questo spirito che dopo essersi fatti conoscere con diversi singoli, arrivano alla pubblicazione del loro primo album, in uscita il prossimo 11 ottobre.

Il titolo è già emblematico, Love 679, un vero e proprio manifesto d’amore: per coglierne il significato bisogna pronunciarlo in inglese (“love six seven nine”). Il fatto che manchi il numero 8 non è casuale, dal momento che la pronuncia di eight richiama quella della parola hate, “odio”. Quindi 679 come un codice dell’amore, da cui è messo al bando l’odio. Un sorta di Peace & Love 2.0.

“Con questo album vogliamo creare la colonna della nostra generazione, per fare tutti insieme la rivoluzione”. Una rivoluzione in gran parte cantata in italiano, e che fa rima con festa, amore e inclusione.

Nelle tracce dell’album ci sono tutti gli elementi che in questi anni hanno fatto conoscere questi tre ragazzi d’Oltrealpe: c’è la house, ovviamente, che con i suoi bassi potenti e i synth luccicanti è il vero motore della loro musica; c’è il rock’n’roll, che brucia per esempio nel singolo Tutte le donne, una delle anticipazioni dell’album; e poi c’è il funky, forse la musica che più di tutte si addice al clima di festa che il gruppo intende ricreare. Non poteva poi mancare il french touch, con tutta la sua elettronica e i vocoder.

Ma, naturalmente, c’è spazio anche per rendere omaggio alla musica italiana, come in Postcards from Universe, un brano che si rifà direttamente alle ballate romantiche del cantautorato nostrano.
E parlando di musica italiana, tra le proprie fonti di ispirazione il gruppo cita prima di tutto Andrea Laszlo De Simone, poi Adriano Celentano, Giorgio Poi, Cosmo, Pop X e, in particolare per la scrittura, Rino Gaetano.

A conti fatti, forse è stato un bene che Liana sia apparsa e scomparsa nella vita di questi tre amici, lasciando in loro il ricordo poetico, e un po’ idealizzato, di un momento irripetibile, che loro cercano di tenere in vita sulla pista da ballo.

Non è semplicemente dance: dietro a quei synth, dietro a quella cassa in 4 e a quelle parole un po’ naïf si nasconde una nuova forma di romanticismo.

In contemporanea all’uscita dell’album, il trio partirà in tour, con una prima tappa speciale al Cabaret Sauvage l’11 ottobre 2024, per poi girare tra le principali città Europee, in apertura a L’Imperatrice, e in Italia con il 679 Winter Tour.

I biglietti sono disponibili online qui.

22 novembre 2024 @ Base – Milano 

23 novembre 2024 @ Black Zone – Firenze 

29 novembre 2024 @ Link – Bologna

30 novembre 2024 @ Cieloterra – Roma

07 dicembre 2024 @ Progresja – Varsavia, Polonia (in apertura a L’Imperatrice)

08 dicembre 2024 @ Columbiahalle – Berlino, Germania (in apertura a L’Imperatrice)

09 dicembre 2024 @ Roxy – Praga, Repubblica Ceca (in apertura a L’Imperatrice)

11 dicembre 2024 @ Konzerthouse – Vienna, Austria (in apertura a L’Imperatrice)

12 dicembre 2024 @ X Fra – Zurigo, Svizzera (in apertura a L’Imperatrice)

13 dicembre 2024 @ Thonex – Ginevra, Svizzera (in apertura a L’Imperatrice)

20 dicembre 2024 @ Hiroshima Mon Amour – Torino

21 dicembre 2024 @ Zō – Catania

 

#MUSICANUOVA: Kill Ref & Hi-Fi Ensemble, “Filemone e Bauci”

#MUSICANUOVA: Kill Ref & Hi-Fi Ensemble, “Filemone e Bauci”

Tra le tante storie raccontate dal poeta latino Ovidio nelle Metamorfosi vi è anche il mito di Filemone e Bauci.

Secondo la leggenda, Filemone e Bauci erano una coppia di anziani sposi, poveri ma felici, che vivevano in un piccolo villaggio della Frigia. Un giorno, gli dèi Zeus e Ermes visitarono il villaggio sotto le sembianze di comuni mortali. Bussarono alle porte di diverse case, ma nessuno li accolse.
Solo Filemone e Bauci, nonostante la loro povertà, offrirono ospitalità ai due stranieri con cibo semplice e vino.

Durante il pasto, Bauci si accorse che il vino nella brocca non si esauriva mai, segno che i loro ospiti non erano uomini comuni, ma divinità. Zeus e Ermes rivelarono la loro vera identità e decisero di ricompensare la coppia. Li fecero salire su una collina e punirono il villaggio con un’inondazione. Solo la casa dei due sposi venne risparmiata, e trasformata in un tempio.

Zeus chiese inoltre ai due sposi di esprimere un desiderio: Filemone e Bauci chiesero di diventare i custodi del tempio e di morire nello stesso momento, per non dover mai vivere separati. Gli dèi esaudirono il loro desiderio: molti anni dopo, quando giunse il momento della loro morte, i due sposi furono trasformati in due alberi, una quercia e un tiglio, cresciuti l’uno accanto all’altro.

Prendendo spunto da questo racconto mitico, è nato Filemone e Bauci, il brano che segna l’esordio del progetto Kill Ref & HI Fi Ensemble, una live band elettronica con una formazione mobile di musicisti chiamati del dj e produttore Alessandro Signore (già Kill Ref), figura centrale del progetto e titolare dell’etichetta KR/LF Records.

Un brano che sfugge agli standard dello streaming e a ogni etichetta di genere, mescolando elementi arcaici e moderni, melodie e percussioni, per dar vita a un’inedita rilettura dell’antico.

Filemone e Bauci, che anticipa un disco in uscita ad ottobre, sarà anche accompagnato da un cortometraggio diretto da Antonio Zannone, che fisserà in immagini il contrasto tra elementi elettronici, percussivi, distorti e glitch con momenti orchestrali, epici ed ancestrali.

Di seguito, i bozzetti dei costumi dei personaggi per la rappresentazione del mito di Filemone e Bauci.

La nascita del progetto Kill Ref & Hi-Fi Ensemble ha avuto una brevissima gestazione.
La band ha debuttato sul palco nel 2014 con una jam session, dalla cui lenta sedimentazione è emerso dopo tempo, nel 2024, il primo album Cronache di Apparente Movimento.
Rimescolandosi all’occorrenza, la componente Hi-Fi Ensemble è principalmente composta da: Marco Pescosolido (violoncello), Luca De Siena (piano, sintetizzatori), Alessio Pelliccia (sintetizzatori elettrici), Alessandro Saltarelli (basso elettrico), Rocco Saviano (chitarra elettrica) e naturalmente Alessandro Signore (campionatori e batterie elettroniche).

#MUSICANUOVA: Sequoia, “Aspetto te”

#MUSICANUOVA: Sequoia, “Aspetto te”

Aspetto te è il nuovo singolo dei Sequoia.

Il brano è il quarto estratto di La Terra santa, l’album di debutto della band, prodotto da Matteo Cantaluppi e in uscita a ottobre 2024.

Quando si perde il diritto di sbagliare, anche un errore diventa un atto di splendida ribellione.

Con questo brano i Sequoia lanciano una sfida ai canoni della normalità scrivendo un vero e proprio inno per i “perdenti cronici, però magnifici”.

“In una società che ha di fatto abolito l’opzione del fallimento, un inno alla vita da magnifici perdenti e la perenne voglia di riscatto, proiettata inevitabilmente verso una nuova romantica sconfitta, cantata a squarciagola.”

Una ballata rock avvolgente e dal sapore nostalgico, in cui le immagini del testo si adagiano su una strumentale carica di emotività.

Con Aspetto te i Sequoia mescolano la voglia di riscattarsi e di trovare il proprio spazio a un romanticismo irresistibile.

Il progetto Sequoia si radica nel terreno della tradizione della musica d’autore italiana, robusta nera corteccia dell’alternative rock e forti rami dal persistente fogliame punk.

Nasce dalla volontà di riscoprire le radici della canzone d’autore italiana attraverso un crocevia tra il suono alternative rock anni ’90 e il cantautorato classico.

Perduti disperati complici, perdenti cronici

però magnifici

Borgogna disperato abito, c’è un cielo a perdere

però magnifico

Aspetto te

Tu non confonderti: l’amore è un cane che viene dagli inferi

Aspetto te

Tu non confonderti: l’amore è un vento che viene a riprenderci

Perduti disperati complici, perdenti soliti

però magnifici

Promesse disperate a perdere, sempre le solite,

sempre magnifiche

Aspetto te

Tu non confonderti: l’amore è un cane che viene dagli inferi

Aspetto te

Tu non confonderti: l’amore è un vento che viene a riprenderci

“Hertan”, il cuore oscuro dei Wardruna batte il suo ritmo arcaico

“Hertan”, il cuore oscuro dei Wardruna batte il suo ritmo arcaico

“‘Hertan’ è la parola proto-scandinava per ‘cuore” ed è esattamente ciò che vogliamo esplorare con questa canzone. La dualità del cuore con il ritmo, il flusso e le sue pulsazioni, tutte cose che possiamo ritrovare in natura.
L’idea più astratta del cuore, Il timone sulla nave delle emozioni, le nostre decisioni e i nostri veri desideri.”

Così il cantante dei Wardruna, Einar, ha presentato Hertan, il singolo che segna il ritorno della band norvegese sulle scene internazionali.

Il gruppo scandinavo, alfiere del neofolk norvegese, torna sulle scene con un brano epico e oscuro, scandito dal ritmo imperioso di tamburi e percussioni.

Per il video, la band ha collaborato con il regista e fotografo finlandese Tuukka Koski, che già in passato aveva diretto le clip di Raido, Voluspá e Grá.

Il video è stato filmato in Finlandia e nell’isola di Hailouto: “È sempre un vero piacere creare arte con Tuukka e i suoi colleghi di Breakfast Helsinki! La sua esperienza e l’attenzione per i dettagli, nonché la capacità di evocare sempre materiale di livello, sono molto stimolanti. Tre giorni, tre location, niente sonno ma molto cuore, ecco come è andata. Godetevi il risultato!”

Rock Contest: aperte le iscrizioni alla trentesima edizione

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Rock Contest
compie 30 anni.

Il contest dedicato agli artisti e alle band emergenti under 35 ha aperto le iscrizioni alla nuova edizione che si svolgerà a Firenze il prossimo novembre, con la finale a dicembre presso l’Auditorium Flog.
La manifestazione è rivolta ai giovani musicisti italiani, organizzata da Controradio e Controradio Club in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana e SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori. Tante le iniziative collaterali per festeggiare il trentesimo compleanno del contest che saranno presto svelate.

Numerose le opportunità per i partecipanti grazie ai molti premi in palio.
Rock Contest già sostiene i vincitori delle selezioni live con un supporto produttivo alla loro attività con premi in denaro (primo premio 2000 euro) da investire nell’attività musicale ed in giorni di studio di registrazione (secondo premio: 5 giorni presso il SAM Recordings).
Inoltre Regione Toscana mette in palio 3000 euro per il vincitore dello speciale Premio Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani, assegnato all’artista o band partecipante al Rock Contest, che ha prodotto il brano cantato in italiano che meglio esprime desideri e inquietudini del mondo dei giovani e più in generale la condizione giovanile.
2.000 euro saranno assegnati per il Premio SIAE alla miglior composizione musicale presentata dagli artisti iscritti alla Società Italiana Autori ed Editori tra i 30 selezionati per il concorso.
Si conferma anche lo speciale Premio Ernesto de Pascale, dedicato alla memoria del conduttore radiofonico (RAI Stereonotte), giornalista, musicista e storico presidente di giuria del RockContest, prematuramente scomparso; al vincitore la registrazione del brano in studio.
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Per partecipare al concorso, ed essere uno dei 30 artisti selezionati a esibirsi di fronte a una platea di esperti del settore e musicisti, basta avere meno di 35 anni (per le band la cifra di 35 è da intendersi come l’età media massima).
Fino al 7 ottobre, sarà possibile iscriversi sul sito www.rockcontest.it, compilando il modulo di preselezione, caricando sull’apposita pagina 3 brani inediti (sono escluse le cover version), una o più foto della band o dell’artista, una scheda biografica e uno stage plan (scheda tecnica live).
Per gli artisti provenienti da fuori Toscana è previsto un rimborso spese di trasferta relative alle serate della loro esibizione (sono previste agevolazioni per gli eventuali pernottamenti).

Rock Contest darà inoltre ai giovani artisti e gruppi musicali, assieme ai corposi premi, le migliori condizioni di visibilità e di relazione con la stampa specializzata e le realtà discografiche italiane, al fine di facilitare lo sviluppo di un percorso artistico e professionale. I migliori gruppi realizzeranno poi progetti musicali, partecipando a importanti festival nazionali o internazionali e faranno tournée, grazie alle collaborazioni con promoter, direttori artistici e manager di locali di tutta Italia. Anche quest’anno SIAE conferma il supporto come sponsor del Rock Contest, un riconoscimento al concorso che da sempre si batte per la crescita e la tutela di gruppi e singoli artisti che suonano musica originale. A tale proposito per i giovani autori con età inferiore ai 31 anni, l’iscrizione a SIAE è gratuita. Si conferma anche la collaborazione con Audioglobe, una delle più consolidate realtà produttive e distributive in Italia.

Per tutte le informazioni, il regolamento completo e le schede di iscrizione:
www.rockcontest.it
tel. 055.73.999.46 (dal lunedi al venerdi ore 11.00-13.00 e 14.00-16.00)
contest@controradio.it.
Facebook: Rock Contest Controradio

Rock Targato Italia: info e regolamento

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Rock Targato Italia
 è un contest dedicato ad artisti emergenti, indipendenti, musicisti protagonisti di storie contemporanee. Il concorso ha contribuito al successo di grandi nomi della scena musicale italiana.

Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla XXXI edizione: per informazioni sul sito www.rocktargatoitalia.eu

Premi: Campagna Promozione e Opportunità Live.  
I partecipanti avranno la possibilità di esibirsi nei locali live e per i vincitori, in palio,  una forte campagna promozionale a livello nazionale su radio, webzine, televisioni, giornali e social network.

Compilation Rock Targato Italia.
I primi otto classificati parteciperanno alla compilation ufficiale del contest, pubblicata da Divinazione Milano e distribuita nei principali store e piattaforme digitali.

Il regolamento del concorso è ora disponibile sul sito ufficiale di Rock Targato Italia al link: http://www.rocktargatoitalia.eu/k2/k2-categories/notizie/item/2004-rock-targato-italia-31-edizione-regolamento.html

Per conoscere le nostre attività (concerti, eventi culturali, promozioni discografiche), essere informati e aggiornati, inviate una mail all’indirizzo info@rocktargatoitalia.it .

Violence: il potente ritorno degli Editors è fissato per il 9 marzo

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Anticipato dal singolo Magazine, il nuovo album degli Editors si intitolerà Violence e uscirà il prossimo 9 marzo.

Magazine segna un cambio di stile per la band inglese: si tratta infatti di un inno pop “puntato contro coloro che sono al potere… politici e imprenditori corrotti”, come ha dichiarato il cantante Tom Smith. A marcare il pezzo, oltre alla voce del frontman, la carica di new wave e indie rock che ha reso inconfondibile il sound della band.

Il video che accompagna il brano è stato girato ad Amsterdam dal fotografo, direttore e collaboratore degli Editors, Rahi Rezvani.
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Violence è il sesto album degli Editors ed è prodotto da Leo Abrahams, Benjamin John Power e dagli stessi Editors.
Questa la tracklist:
Cold
Hallelujah (So Low)
Violence
Darkness At The Door
Nothingness
Magazine
No Sound But the Wind
Counting Spooks
Belong
Oltre alla versione standard in CD e download, dell’album saranno disponibili:
edizione limitata del cofanetto contenente il CD, due bonus track, 2 calamite, 12 inserti e un poster
edizione standard del vinile 180g. Include anche un codice per il download
edizione limitata del vinile 180g, di colore rosso. Include un codice per il download e due bonus track. Il vinile è contenuto in una custodia pieghevole, contenente 12 inserti
A marzo la band partirà inoltre per un tour europeo che la porterà anche in Italia: l’appuntamento è per il 22 aprile al Forum di Assago. Qui tutte le date e le info.

#MUSICANUOVA: Garbage, No Horses

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“Praticamente No Horses è un sogno alimentato da un attacco di ansia. Un oscuro futuro immaginario in cui gli unici valori sono il profitto e il successo e non c’è posto per le cose belle e i piccoli gesti”.
Per il loro nuovo singolo, i Garbage si calano in atmosfere oscure e claustrofobiche, immaginando uno scenario distopico.
Tutti i profitti ricavati dalla vendita e dallo streaming del singolo, fino alla fine del 2018, saranno donati al Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Attualmente in tour negli Stati Uniti insieme ai Blondie, i Garbage hanno da poco anche pubblicato il loro volume illustrato autobiografico, This Is The Noise That Keeps Me Awake su Akashic Book, che include foto mai pubblicate della band e parti scritte da ognuno dei componenti.
E’ possibile ordinare il volume a questo link.

Pumarosa, tra impegno e suggestioni

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Tra i progetti più interessanti su cui porre lo sguardo nei prossimi mesi c’è sicuramente quello dei Pumarosa, band inglese capitanata dalla carismatica Isabel Munoz-Newsome.
Nei mesi scorsi hanno rilasciato un primo EP di quattro brani, ottima anticipazione di quello che sarà il primo vero album, a The Witch, atteso per il prossimo 19 maggio.
Il sound dei Pumarosa si piazza proprio al centro di quel pop che prende un po’ dall’elettronica e un po’ dall’indie-rock, e che sul profilo Facebook ufficiale la band definisce “industrial spiritual”: una musica che non indulge troppo a giri armonici eccessivamente accessibili, ma che non si dimentica nemmeno di essere in fondo pop. Una miscela oscura, onirica, ipnotica, sensuale, che – assicura chi li ha visti all’opera – la band sa trasferire molto bene nei live.
Nei loro testi, i cinque ragazzi di Londra – che hanno però affinato il loro suono in Italia, pare all’interno di un cinema abbandonato – pescano anche da tematiche di carattere politico e sociale, come la difesa delle donne, celebrata nel quasi liturgico e imponente singolo Priestess.
Con buona speranza, The Witch potrebbe essere uno di quei debutti capaci di dare un bel scossone a tutta l’aria intorno.


CampusBand Musica&Matematica: a Milano la finale della I edizione

Forse in pochi lo sanno, ma band come i Coldplay e i Radiohead si sono formate al tempo della scuola quasi per gioco, per poi prendere il volo e diventare nomi di primo livello della discografia internazionale: il gruppo di Chris Martin ha infatti mosso i primi passi all’University College di Londra, mentre Tom Yorke e soci si sono conosciuti alla Abingdon School di Oxford.
Quello delle band universitarie è un fenomeno del tutto normale nei contesti inglesi o americani, mentre in Italia è sempre rimasto molto più circoscritto.
Ma perché non provare a fare un tentativo?

Ecco che da questa idea arriva la prima edizione del CampusBand Musica&Matematica, il contest rivolto a tutti i gruppi musicali che si sono formati nei licei e nelle università italiane.
La particolarità dei gruppi musicali che hanno partecipato è la giovanissima età dei componenti, dai 14 ai 25 anni.
Nelle scorse settimane i gruppi interessati hanno inviato le loro demo, che sono state ascoltate e giudicate da una commissione di esperti, composta dallo Mario Lavezzi e da addetti ai lavori (tra gli altri, il giornalista e critico del Corriere della Sera Andrea Laffranchi, il direttore responsabile di Rockol Franco Zanetti, il paroliere Cristiano Minellono, il dj Angelo Baiguini e Claudio Ferrante, A&R manager).
A far da guida agli studenti Mogol, Mario Lavezzi e Franco Mussida.

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Giovedì 16 giugno nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco di Milano si sfideranno le 10 band finaliste: Hard Scream (Roma), Marasma (Firenze), Public Display (Cosenza), Stato Mentale Alterato (Roma), The Dreams Of Lady V. (Milano), The Flyers (Locri), The Francis (Milano), The Ironsides (Rimini), Velk (Reggio Calabria), Venice Downtown (Bologna).

Ospiti della serata Gemelli Diversi, La Rua e Chiara Grispo.

Tutte le informazioni sono disponibili a quest link.

In palio per il vincitore ci sarà un contratto con un’etichetta discografica per la pubblicazione del singolo contenente il brano inedito, con relativo video e la cover, oltre a due borse di studio, una al CET, scuola fondata da Mogol, e l’altra al CPM di Milano, scuola rappresentata da Franco Mussida.

“Campusband Musica e Matematica” è sostenuto da SIAE, Comune di Milano, Rtl 102.5 e Corriere della Sera. Il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha inviato una circolare a tutti gli Istituti e a tutte le Università italiane al fine di informare al meglio i propri studenti sul “Campus”.