We Will Rock You: dopo il successo delle ultime date, una nuova stagione a novembre

L’11 aprile 2019, nel prestigioso Teatro Regio di Parma, davanti ad un pubblico appassionato e felice, si è conclusa la prima stagione teatrale di We Will Rock You. Lo spettacolo con le canzoni dei Queen ha iniziato il suo tour nei teatri d’Italia nell’ ottobre del 2018 registrando circa 65.000 spettatori paganti nelle 56 repliche che hanno toccato da nord e a sud le principali città italiane.
Dopo i consensi pressoché unanimi di pubblico e critica, lo spettacolo così concepito sarà nuovamente in tour, a partire da novembre 2019, per una seconda stagione che si prolungherà lungo tutto il 2020.

Lo spettacolo originale è stato scritto e prodotto da Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian May.
In Italia il musical, dopo il grande successo della sua prima edizione nel 2009, che replicava la produzione originale londinese, è stato riproposto, durante la stagione che si è appena conclusa, in una nuovissima produzione “no replica”, messa in scena da un nuovo cast e concepita appositamente per il nostro Paese da Claudio Trotta per Barley Arts.
Le musiche e le canzoni sono quelle originali, cantate in lingua inglese e eseguite rigorosamente dal vivo da un’eccezionale band formatasi per l’occasione.

L’attenta rivisitazione e implementazione del testo originale hanno conferito allo show motivi di gradimento e interesse da parte di un pubblico estremamente transgenerazionale, valorizzando i contenuti e evidenziando l’attualità di temi quali il bullismo , istruzione, riscaldamento globale, omologazione culturale e l’oppressiva presenza quotidiana della rete nella vita di tutti.
“Le vicende di Galileo e Scaramouche hanno appassionato a ritmo di Rock platee animate da giovani e meno giovani che hanno condiviso con i protagonisti, tra emozioni e risate, il racconto di una Speranza. Questi due ragazzi, bullizzati ed emarginati vivono in un pianeta Terra completamente disidratato e ridotto a grande centro commerciale. In questo luogo privo di colori, vige la dittatura della Globalsoft, che ha cancellato la memoria storica, ha bandito la musica dal vivo, considerata un grande pericolo in quanto mezzo di espressione e comunicazione, e ha dato vita ad un sistema controllato e ben programmato dove tutti sono omologati e paradossalmente estremamente individualisti. In un panorama così asettico Galileo e Scaramouche sono due personalità insolite, sono due giovani anime da isolare in quanto il loro modo di essere è una minaccia pericolosa per il Sistema”, ha detto Claudio Trotta alla conclusione di questa nuova avventura che lo ha visto protagonista nella veste di produttore.
“I due ragazzi sono giovani arrabbiati e affamati di verità ed emozioni vere e il mondo in cui vivono è per loro una gabbia. Loro malgrado sono costretti a lottare per opporsi ad un futuro prestabilito che sentono non appartenergli. Galileo Scaramouche e I Bohemians condividono con il pubblico la loro ricerca e ci ricordano che ‘il Futuro Non è Scritto, il Futuro Dipende Da Tutti Noi’”.

Patty Pravo Live: il 26 ottobre un nuovo doppio album dal vivo

Copertina doppio album Patty Pravo 2018
Si intitola semplicemente Patty Pravo Live ed è il nuovo, doppio album dal vivo realizzato da una delle artiste più iconiche della musica italiana.
Il disco, in uscita il 26 ottobre, è stato registrato in occasione dei due concerti tenuti al Teatro La Fenice di Venezia e al Teatro Romano di Verona (rispettivamente il 24 febbraio e il 4 settembre scorsi.

Il CD 1 racchiuderà i brani in versione classica accompagnati dalla Grand Orchestra diretta dal Maestro Mauro Ottolini, mentre il CD 2 conterrà i brani più rock del suo repertorio.

Questa la tracklist:

CD 1
Concerto per Patty (G. Meccia – B. Zambrini)

Tutt’al più” (P. Pintucci – F. Migliacci)
Piccino (Petite) (L. Ferrè)
La canzone dei vecchi amanti (Chanson des vieux amants) (J. Brel – G. Jouannest – S. Bardotti – D. Delprete)
Non andare via (Ne Me Quitte Pas) (J.Brel – G. Paoli)
A modo mio (My way) (C. Francois – J. Revaux – G. Thibaut)
Col tempo (L. Ferrè – E. Medail – G. Simontacchi)
Motherless child, Dove andranno i nostri fiori (D. Pace)

C2
La bambola (F. Migliacci – B. Zambrini – R. Cini)

Se perdo te” (P. Korda – S. Bardotti)
Orient Express (D. Gionfriddo – C. Clementi – E. Massimi – N. Strambelli)
E dimmi che non vuoi morire (G. Curreri – R. Ferri – V. Rossi)
La viaggiatrice Bisanzio (T. Carnevale – P. Dossena – N. Strambelli)
Cieli immensi (F. Zampaglione)
Nuvole (Giangi Skip)
Piramidi di vetro (I. Spathas – A. Tourkogiorgis – G. Trantalidis – L. Albertelli)
Pensiero stupendo (O. Prudente – I. Fossati)
Pazza idea (G. Ullu – P. Dossena – C. Gigli – M. Monti).
Patty Pravo Teatro Romano Verona - Classico
Patty Pravo incontrerà i fan e firmerà le copie del disco in due speciali appuntamenti a Milano e Roma: venerdì 26 ottobre alle ore 17.00 presso l’Hosteria della Musica alla Ferrovia di Milano (via Giovanni Battista Pirelli, 1) e il 5 novembre alle ore 17.00 presso la galleria d’arte Musia (living & arts) di Roma (via dei Chiavari 7/9). Gli incontri saranno introdotti e moderati da Pino Strabioli.

Musicanti: a teatro il “Neapolitan power” con le musiche di Pino Daniele

da sinistra_Leandro Amato_ Maria Letizia Gorga, Enzo Casertano, Simona Capossi, Noemi Smorra, Alessandro D'Aria, Pietro Pignatelli, Francesco Viglietti, Ciro Capano
Sarà in scena nei principali teatri italiani, a partire dal prossimo dicembre Musicanti, un’opera teatrale che supera i confini dell’opera stessa – un musical oltre il musical: una storia inedita da raccontare sulle straordinarie musiche dell’immenso patrimonio del “musicante on the road” per eccellenza, Pino Daniele.

A comporre il cast dello spettacolo saranno Noemi Smorra, Alessandro D’Auria, Maria Letizia Gorga, Simona Capozzi, Pietro Pignatelli, Enzo Casertano, Francesco Viglietti, Leandro Amato, Ciro Capano, mentre le musiche saranno suonate sul palco da una da una “resident band” d’eccezione che eseguirà dal vivo le canzoni nel rispetto degli arrangiamenti originali: Hossam Ramzy alle percussioni, Alfredo Golino alla batteria, Fabio Massimo Colasanti alla chitarra, Elisabetta Serio alle tastiere, Roberto d’Aquino al basso, Simone Salza al sax, Fabrizio De Melis alla viola.
In alcune città, si affiancheranno Mel Collins al sax, e Jimmy Earl al basso.

Musicanti è la storia di Antonio che ritorna nella Napoli degli anni ‘70 venticinque anni dopo. Pur avendo trascorso lì l’infanzia, detesta la città ma ora ha ricevuto un lascito testamentario dal padre – uno storico locale del porto, oggi in crisi, che si chiama “Ue’ Man”. Tutti temono che Antonio non veda l’ora di chiuderlo, e invece…

A dare corpo allo spettacolo sono le canzoni dei primi tre album di Pino Daniele, molte delle quali entrate di diritto nel canzoniere napoleano, come Na tazzulella e cafè, A me me piace ‘o blues, Napule è, Yes I Know My Way, Je so’ pazzo, Quanno chiove, e alcune altre tratte dal repertorio successivo, come Anima.
Attori e i danzatori si muoveranno all’interno di una scenografia imponente – sviluppata su quattro piani – e con movimenti coreografici studiati per accompagnare il racconto e la musica.
Le musiche scandiscono il tempo e le vicende dei personaggi e la narrazione è influenzata da quelle canzoni che hanno contribuito al rinnovamento epocale del nostro panorama musicale, e che fanno rivivere per qualche ora quel “Neapolitan power” e quella città orgogliosa e dispettosa, densa di culture e ricca di contraddizioni, una Napoli antica e moderna insieme, due anime coesistenti senza alcuna contraddizione in cui il blues si contamina con la “tamurriata”, il funky con la parlesia, Pulcinella con la passione per il calcio.
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Il testo inedito è di Alessandra Della Guardia e Urbano Lione, mentre la regia è affidata a Bruno Oliviero.

“L’idea alla base di Musicanti è portare la musica di Pino a confrontarsi con un nuovo linguaggio, quello dell’opera teatrale”, dice Sergio De Angelis. “Era una vecchia intuizione mia e di Pino, di oltre venti anni fa (De Angelis ha curato la produzione esecutiva di alcuni tra i più bei progetti artistici del cantautore, ndr) e che ora, dopo una lunga gestazione e tre anni di lavoro, vede finalmente la luce”.

Fabio Massimo Colasanti, altro stretto collaboratore del “lazzaro felice”, con cui ha condiviso venti anni di studi di registrazione e tournée, dichiara: “Il progetto nasce dal mio bisogno di colmare un vuoto artistico e personale che ha lasciato la prematura scomparsa di Pino. Dalla scelta dei brani è scaturito il mio primo dilemma (Pino ne ha composti innumerevoli), altrettanto impegnativo per me è stato raccontare l’artista e la sua musica senza di lui, senza averlo accanto, come succedeva: “Musicanti” è un’opera emotivamente avvincente e appassionante”.
da sinistra Enzo Casertano, Landro Amato, Simona Capozzi, Ciro Capano, Maria Letizia Gorga, Alessandro D'Auria, Noemi Smorra, Pietro Pignatelli, Francesco Viglietti
Il debutto a teatro non poteva che essere a Napoli (dal 7 dicembre, Teatro Palapartenope).
Lo spettacolo arriverà poi a Bari (29 e 30 dicembre, Teatro Team).
Nel 2019 il tour attraverserà l’Italia: Assisi (15 e 16 gennaio, Teatro Lyrick); Firenze (14 e 15 febbraio, Obihall); Torino (23 e 24 febbraio, Teatro Colosseo); Milano (dal 7 al 17 marzo, Teatro Arcimboldi) e Roma (dal 7 al 12 maggio, Teatro Olimpico).

Il calendario aggiornato del tour è disponibile sul sito ufficiale: www.musicanti.show

Musicanti è realizzato e fortemente voluto dalla società di produzione Ingenius Srl.

Imogen Heap firma le musiche di Harry Potter & The Cursed Child

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Sono firmate da Imogen Heap le musiche di Harry Potter & The Cursed Child, l’album in uscita il prossimo 2 novembre (e già in pre-order) che raccoglie le musiche dell’omonimo spettacolo teatrale basato su una nuova storia originale di J.K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany e scritto da Jack Thorne e diretto da John Tiffany.

The Music of Harry Potter and the Cursed Child
 è scritto, composto, suonato e registrato dalla musicista inglese, ex leader dei Frou Frou e vincitrice di due Grammy Awards. 
Basata sulle musiche originali dello spettacolo, ma con rielaborazioni di Imogen, l’opera è presentata in forma di quattro suites contemporanee, una per ogni atto teatrale. 

A proposito del progetto, Imogen Heap ha dichiarato: “Questo album è diverso da qualsiasi altro lavoro abbia mai fatto. Le sue quattro suites contengono la musica dei quattro atti della rappresentazione, Harry Potter and the Cursed Child. Con più di 100 momenti musicali nello spettacolo, la sfida è stata legarli assieme, e credo che il risultato sia davvero ben riuscito, come ricordo per coloro che hanno visto lo spettacolo, come accompagnamento musicale per chi leggerà lo script, ma anche come album a sé stante. Ogni suite porta l’ascoltatore in un mondo differente. Spero che al pubblico piaccia ascoltarlo tanto quanto è piaciuto a me scriverlo”.

Harry Potter and the Cursed Child ha debuttato al Palace Theatre di Londra nel Luglio 2016 e sono appena state aperte le vendite dei biglietti fino al 28 Luglio 2019. È in scena anche al Lyric Theatre di Broadway, con una produzione australiana.  Un’altra produzione americana debutterà a San Francisco ed è prevista anche una produzione in lingua tedesca. Tutti i dettagli sul sitowww.HarryPotterthePlay.com

We Will Rock You: di nuovo in Italia da dicembre. Al via le audizioni per il cast

We Will Rock You
Sono state svelate le prime date
 di We Will Rock You, lo spettacolo che celebra i grandi successi di Freddie Mercury e dei Queen.

Dopo il grande successo del 2009 e 2010, lo show tornerà infatti in Italia per una lunga serie di date a partire da dicembre.
Queste le prime città annunciate: 
Bologna (dal 7 al 9 dicembre, Europa Auditorium)
Montecatini (22 dicembre, Teatro Verdi)
Bergamo (18 gennaio, Palacreberg)
Milano (dal 1 al 17 febbraio, Teatro Ciak)
Genova (dal 21 al 23 febbraio, Politeama)
Reggio Calabria (8 marzo, Teatro Cilea)
Catanzaro (9 marzo, Teatro Politeama)
Bari (16 e 17 marzo, Teatro Team)
Firenze (dal 22 al 24 marzo, Teatro Verdi)

Il calendario completo sarà reso noto in occasione dell’annuncio delle stagioni dei teatri che ospiteranno lo spettacolo.

Quelle annunciate non saranno però repliche del precedente spettacolo, ma una nuovissima produzione concepita appositamente per il nostro Paese da Claudio Trotta per Barley Arts. Pur mantenendo la storia, i personaggi e le musiche originali, che verranno eseguite dal vivo, l’allestimento sarà completamente rinnovato, attento a sottolineare l’aspetto politico, attuale e visionario alla base del musical: il rinnovamento coinvolgerà la regia, affidata al candidato Lawrence Olivier Award Tim Luscombe, la scenografia concepita da Colin Mayes, e le coreografie, che saranno curate da Gail Richardson.
La direzione artistica sarà affidata a Valentina Ferrari, già confermata nel ruolo di ‘Killer Queen’, mentre Riccardo Di Paola è alla Direzione Musicale e Cristina Trotta il produttore esecutivo.

Anche il cast sarà totalmente rinnovato: il 16 maggio inizieranno infatti a Milano le audizioni per selezionare gli attori, i musicisti e il corpo di ballo.
Tutti i dettagli e le informazioni su come candidarsi sono disponibili al sito www.wewillrockyou-themusical.it .

Per le nuove stagioni il progetto artistico privilegerà l’attualizzazione e la contemporaneità della vicenda. Uno spettacolo unico nel suo genere che, con grande lungimiranza, ha ipotizzato, in un futuro distopico in cui il rock viene bandito e i suoi seguaci costretti a nascondersi, una società vittima della globalizzazione più totale e alla mercé di una multinazionale che controlla non solo la musica ma la vita dei singoli individui.

BITS-CHAT: Un pianoforte in volo nei teatri italiani. Quattro chiacchiere con… Enrico Giarretta

Lo chiamano “il cantaviatore”: quando non suona il pianoforte è al comando di un aereo e quando non sta solcando i cieli nella cabina di pilotaggio ha le dita impegnate sui tasti bianchi e neri. Enrico Giaretta da anni divide così la sua vita, tra la passione per il cielo e quella per le note.
Entrambe lo hanno portato lontano, la prima nel vero senso della parola, la seconda con la mente, ma muovendo addirittura la stima di Paolo Conte, che lo ha definito un “erede”. Dal 15 aprile scorso, Giaretta è impegnato in veste di opening act nella tournée acustica di Jack Savoretti nei teatri italiani. Poi sarà la volta di imbarcarsi su un nuovo album
Enrico Giaretta
Dal 15 aprile sei impegnato nella dqte italiane dell’Acoustic Night Live di Jack Savoretti: qual è lo stato d’animo?

Lo stato d’animo è quello delle grandi occasioni: tensione, come è giusto per uno spettacolo del genere, oltre a un grande rispetto. Sono un pianista che vive sullo strumento da circa 40 anni, nonostante ciò, l’idea di affrontare teatri tra i più prestigiosi in Italia mi crea uno stato d’animo di euforia misto a solitudine e malinconia, un insieme di sensazioni che trovano il loro naturale profilo nella forma della musica che è secondo me una sensazione per definizione. Come dicevo, grande rispetto che devo soprattutto a Jack che ha accettato di offrirmi il suo pubblico, gentilezza rara di questi tempi tra artisti. Ci tengo a dire che Jack Savoretti, oltre ad essere un grande artista, è anche un uomo di altri tempi, capace di farsi voler bene a prescindere. La nostra è un’amicizia iniziata da poco tempo che spero abbia seguito in futuro al di là del palcoscenico.

Come si è concretizzata questa collaborazione?
La nostra collaborazione si concretizza proprio da questo incontro amichevole avuto in auditorium al Parco della Musica di Roma, dove ho accompagnato Jack al pianoforte in alcuni suoi brani. Ci siamo trovati subito, credo che anche il suo pubblico abbia gradito, oltre a tutto lo staff di management e discografico. Dopo qualche tempo è arrivata la proposta di partecipare a questo tour acustico come ospite. Sono certo ci divertiremo molto.

Il tour si svolge nei grandi teatri italiani, alcuni dei quali con una grande storia alle spalle: tra quelle in programma c’è una data che aspetti con particolare curiosità?
Nei grandi teatri si ha sempre come una sensazione di irriverenza per tutti i fantasmi che hanno frequentato quei palcoscenici: uno su tutti, per quanto mi riguarda, il Teatro dell’Opera di Roma. Pochi lo sanno, ma da giovane, ho frequentato la scuola di danza per 8 anni. In quei tempi si parlava solo di danza classica e il Teatro dell’Opera era per noi una lontana visione irraggiungibile. Ci sono arrivato in qualche altro modo, in fondo sempre di danzare si tratta: anche tra le dita si nasconde agilità leggerezza ed eleganza.

Cosa suonerai?
Suonerò un’anteprima del mio prossimo disco in uscita, Alphabet, mescolando i vari temi in una improvvisazione strumentale, solo piano. Ho scoperto un nuovo modo di fare musica, poggiando le dita sulla tastiera e cercando nuovi colori armonici al di fuori di qualunque schema. Nel jazz lo chiamano free jazz, di cui Ornette Coleman è stato tra i maggiori esponenti: nel mio caso, che il jazz l’ho sempre solo sognato e poco praticato, potrei chiamarlo free classic, provenendo io dalla classica. Una cosa è certa, “free” è la parola che più mi rappresenta in quanto sono sempre stato uno spirito libero, anche troppo. Libero dagli schemi, libero nel tempo e nella forma. Magari prima o poi farò un album con questo titolo, che mi affascina nel suo più profondo significato.
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L’impegno con il tour ti terrà lontano dai cieli?
Sicuramente il tour mi terrà con i piedi per terra per un periodo, ma la testa volerà molto in alto, tra le note. Il modo migliore per volare è con le immagini che puoi crearti da solo, puoi dipingere qualunque orizzonte o tramonto molto meglio con la fantasia piuttosto che nella realtà. Per quanto riguarda il volo reale, potrò riprendere le mie scorribande aeree subito dopo maggio, approfittando anche del bel tempo primaverile per qualche gita fuori porta. Il volo di linea per ora non fa più parte della mia vita, in futuro vedremo. Come cantava Dalla, “chissà, chissà domani… su che cosa metteremo le mani”.

Come accennavamo, presto uscirà anche il tuo nuovo album, Alphabet, che sarà pubblicato da Universal: puoi già anticipare qualcosa al riguardo? Il titolo, per esempio,a cosa fa riferimento?
Il mio nuovo disco avrebbe potuto chiamarsi True, inteso come verità totale. Suono un pianoforte di quasi 100 anni microfonato in ogni sua parte, compreso lo sgabello che a volte cigola, compresi i tasti che rumoreggiano sotto le mie dita, compreso il mio fiato che si fa più intenso nelle fasi musicalmente più colorate. Ho voluto offrire all’ascoltatore tutto me stesso e tutto lo strumento con la sua storia, uno Steinway & Sons che ha passato due guerre mondiali ed è arrivato fin qui, vivo più che mai. Tutto quello che c’è è totalmente improvvisato. Proprio da quelle improvvisazioni, mi sono “ritagliato” dei temi musicali che credo porterò con me per sempre.

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Dopo la data di apertura al Teatro Ponchielli di Cremona il 15 aprile, l’Acoustic Nights Live di Jack Savoretti proseguirà con questi appuntamenti:
16 aprile 
– Teatro Dal Verme – Milano; SOLD OUT
18 aprile – Teatro Goldoni – Venezia; SOLD OUT
19 aprile – Teatro dell’Archivolto – Genova;
20 aprile – Teatro dell’Archivolto – Genova; SOLD OUT
21 aprile – Teatro dell’Archivolto – Genova;  SOLD OUT
21 maggio – Teatro dell’Opera – Roma;
22 maggio – Auditorium Manzoni – Bologna; SOLD OUT
23 maggio – Teatro Alfieri – Torino;
25 maggio – Teatro Verdi – Firenze;
26 maggio – Teatro Regio – Parma;
28 maggio – Teatro Filarmonico – Verona; SOLD OUT

Brunori SAS: al via a febbraio "Brunori a teatro – Canzoni e monologhi sull'incertezza"

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Un incredibile 2017 per Brunori Sas che ha conquistato il pubblico e la critica con l’ultimo album di inediti A casa tutto bene, recentemente certificato disco d’oro e seguito dal grande successo live dell’omonimo tour, con oltre 65.000 biglietti venduti.

Dopo il collaudato successo dell’esperienza teatrale del 2015, da febbraio Dario porterà in scena “Brunori a teatro – canzoni e monologhi sull’incertezza” uno spettacolo unico nel suo genere fatto di musica e argute riflessioni, che si rifà allo stile del teatro – canzone e della standup comedy.
Insieme alla sua storica band, alternerà ai brani cantati intermezzi parlati, descrivendo il mondo contemporaneo col suo stile inimitabile che coniuga profondità con leggerezza, sacro con profano, malinconia con simpatia, e lo sguardo lucido e sentimentale che caratterizza la sua poetica.
Un percorso tra il riso e il pianto, dove l’unica certezza è… l’incertezza.
manifesto-quadrato-fb grafica Daniele Pampinelli
I biglietti per i nuovi appuntamenti sono già disponibili in prevendita su Ticketone (www.ticketone.it) e su tutti i circuiti autorizzati.
Per informazioni: www.brunorisas.it

Questo il calendario:
16.02 Trento – Auditorium Santa Chiara

17.02 Mantova – Teatro Sociale
19.02 Milano – Teatro Arcimboldi
24.02 Pescara – Teatro Massimo
26.02 Napoli – Teatro Augusteo
28.02 Genova – Teatro Politeama Genovese
01.03 Varese – Teatro Openjobmetis
05.03 Bologna – Teatro Europauditorium
06.03 Udine – Teatro Giovanni da Udine
07.03 Ravenna – Teatro Dante Alighieri
13.03 Roma – Auditorium Parco Della Musica
14.03 Assisi – Teatro Lyric
15.03 Ancona – Teatro Le Muse
17.03 Cosenza – Teatro Rendano
18.03 Bari – Teatro Petruzzelli
21.03 Catania – Teatro Land
22.03 Palermo – Teatro Golden
23.03 Reggio Calabria – Teatro Cilea
27.03 Torino – Teatro Colosseo
28.03 Padova – Gran Teatro Geox
29.03 Firenze – Teatro Verdi

Mentre rubavo la vita: la poesia di Alda Merini in scena il 21 luglio a Iseo con Nuti e Guerritore

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La forza della poesia di Alda Merini torna in scena.
Monica Guerritore e Giovanni Nuti daranno infatti vita allo spettacolo Mentre rubavo la vitavenerdì 21 luglio alle ore 21 a Iseo (Bs).
Un concerto “folle e commovente” tra musica e poesia, nato da un’idea di Rossella Martini, in cui l’attrice romana, nella veste inedita di cantante, e il cantautore e compositore, a lungo legato alla poetessa da un “matrimonio artistico”, daranno voce e musica alla parola della poetessa milanese.
Il concerto è uno degli eventi della Rassegna MACRAME’ 2017, uno degli appuntamenti più importanti che animano l’estate del lago d’Iseo.

«Nessuna donna resta indifferente davanti alla forza, all’energia libera, vitale, colorata, sensuale di Alda Merini – dice l’attrice – La musica di Nuti rende travolgenti i suoi testi. Io stessa ne rimango stupita. Al pubblico piacerà enormemente: ballerà, riderà e piangerà insieme a noi!».
«Solo un’artista eclettica e sensibile come Monica può trasmettere appieno l’intensità, il carattere, l’ironia, lo struggimento, la magica follia di una personalità immensa come quella di Alda Merini – afferma Giovanni Nuti – Sentirla per la prima volta cantare i suoi versi sulle mie note è stato emozionante. Mentre rubavo la vita è un verso della poesia Io come voi (“Io come voi sono stata sorpresa / mentre rubavo la vita”). Oggi vivere con autenticità, con passione, senza ipocrisie è come fosse diventato un reato. Bisogna conquistarsi la proprio libertà e a volta pagarla a cara prezzo. C’è un libro di Alda, dettato a Luisella Veroli, una sorta di autobiografia, che si intitola proprio Reato di vita. Alda con la sua poesia ci invita a vivere intensamente le nostre emozioni, cerca in noi dei complici al suo reato di vita».
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Monica Guerritore e Giovanni Nuti saranno accompagnati sul palco da una band di quattro elementi composta da José Orlando Luciano, (pianoforte e tastiere), Massimo Germini (chitarra), Simone Rossetti Bazzaro (violino e viola), Emiliano Oreste Cava (batteria e percussioni) per uno spettacolo appassionato e coinvolgente.

Venerdì 21 luglio, ore 21 – Iseo (Bs), Parco delle Rimebranze (Via Cerca 10)

Settore numerato: 25 euro
Settore non numerato: 20 euro
Posti in piedi: 15 euro.

Prevendita online biglietti: www.eventimacrame.it e www.vivaticket.it

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Dal film al teatro: arriva in Italia The Bodyguard – Il musical

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è la prova di come si possa sopravvivere a un talent senza vincerlo, ma avendo le idee chiare in testa e (soprattutto) tanto talento in tasca.

Lei, per esempio, fin da quando sedeva sui banchi della scuola di Amici sapeva che avrebbe voluto buttarsi nel mondo del soul e del blues, e ce l’ha fatta. Non solo ha avuto la possibilità di lavorare con Burt Bacharach e di aprire i concerti italiani di Whitney Houston nel 2010, ma adesso vestirà a teatro anche i panni di Rachel Marron, la superstar di The Bodyguard, il personaggio che proprio Whitney ha portato al cinema nel 1992 in uno dei film di Hollywood più amati di sempre.
In quella pellicola ce la ricordiamo tutti la Houston, diva capricciosa, costretta ad assoldare una guardia del corpo personale per proteggersi da un misterioso killer. E ci ricordiamo tutti le canzoni, da Queen Of The Night alla celeberrima I Will Always Love You, che ne hanno fatto la colonna sonora di maggior successo di tutti i tempi.
Dal 23 febbraio al 7 maggio, la storia di The Bodyguard arriva al teatro Nazionale di Milano nella forma di musical per la regia di Federico Bellone. Al fianco di Karima, Ettore Bassi nel ruolo che fu di Kevin Costner. Per lui però niente canto e ballo, ma solo recitazione, come previsto dal copione.
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Su sceneggiatura originale di Lawrence Kasdan e fedele al libretto di Alexander Dinelaris, The Bodyguard prende le mosse dal film per concentrarsi di più sulla storia d’amore dei due protagonisti, così come la colonna sonora è stata integrata con ulteriori brani del repertorio di Whitney (Million Dollar Bill, I Wanna Dance With Somebody).
Il progetto di portare il musical in Italia è di almeno una decina di anni, quando il regista ebbe modo di vederlo in scena a Londra.
Per le coreografie è stato chiamato un asso come Bill Goodson, che ha l’occhio abituato ai grandi show d’Oltreoceano avendo lavorato tra gli altri anche con Michael Jackson, mentre la supervisione musicale è nelle mani di Cheryl Porter, americana di Chicago, da sempre immersa nella realtà del gospel e con alle spalle una buona esperienza televisiva qui in Italia.
Dato il grande numero di repliche settimanali previste, ad alternarsi con Karima nell’impegnativo ruolo di Rachel sarà Helen Tesfazghi, che recentemente ha vestito gli abiti di Deloris nel musical Sister Act.
Grande attenzione è stata inoltre posta nella realizzazione del palco, un piano inclinato su cui si posizioneranno le scenografie tra botole per portare in scena gli attori, laser e fiamme vive, proprio come nei grandi spettacoli live degli anni ’90.
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Prezzi

– martedì, mercoledì, giovedì, sabato pomeriggio e domenica sera
POLTRONISSIMA VIP € 64,00
POLTRONISSIMA € 54,00
POLTRONA € 44,00
GALLERIA € 34,00
VISIBILITÀ RIDOTTA € 24,00
– venerdì, sabato sera e domenica pomeriggio
POLTRONISSIMA VIP € 74,00
POLTRONISSIMA € 64,00
POLTRONA € 54,00
GALLERIA € 44,00
VISIBILITA’ RIDOTTA € 34,00
Orari
da martedì a venerdì ore 20:45
Sabato ore 15:00 e ore 20:45
Domenica ore 15:00 e ore 19:00
Info: www.thebodyguardmusical.it
Prevendite:
www.ticketone.it

Biglietteria: Teatro Nazionale CheBanca! (via Giordano Rota 1, 20149 Milano – ex Piazza Piemonte 12)
aperta da martedì a domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00
Tel. 02 00640888 orario 15:00 – 18:00 da mercoledì a sabato
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Da Herman Hesse al teatro, il musical Siddhartha torna in Italia per quattro date

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A quattro anni di distanza dal grande successo del primo tour italiano, Siddhartha – The Musical torna in Italia per 4 date il 2, 3, 4 e 5 febbraio 2017 al LinearCiak di Milano in una sua nuova veste internazionale, con scenografie, costumi e coreografie rinnovate, per la regia di Daniele Cauduro.

Tratto dall’omonimo libro di Herman Hesse, il musical, scritto da Isabeau, Fabio Codega e Fabrizio Carbon, racconta la continua ricerca verso l’illuminazione da parte di un principe, Siddhartha, destinato al lusso e alla sola bellezza che lascia il suo castello dorato per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza.
In un’epoca di crisi e di grandi trasformazioni socio economiche e valoriali, la storia di Siddhartha rivela il senso profondo del vivere: la gioia della nascita, il fulgore della gloria, il dramma della morte, la lotta della autentica ricerca interiore e la completa felicità nella ritrovata illuminazione.
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Tra i protagonisti, Edoardo Costa, che torna sui palcoscenici teatrali nel ruolo dell’anziano Siddhartha, narratore della storia, mentre Giorgio Adamo interpreta Siddhartha da giovane.
Ma il cast sul palco sarà nutritissimo e vede anche Salvo Vinci (Govinda), Salvo Bruno (Re), Beatrice Baldaccini (Kamala), Patrizia Zanetti (Regina Maya), Daniele Arceri (Ishan), Gaetano Caruso (Vasudeva), Mary Dima (Yashodara), Roberta Serrati (Regina Amita), Camilla Maffezzoli (Nisha), Nicola Ciulla (Mercante/Asita), Leonardo Tamburrano (Gothama), Ginevra Poletti e Ginevra Cerri (Siddhartha bambino).
Siddhartha rappresenta un’eccellenza italiana all’estero, che lo ha portato a Edimburgo, Parigi, New York, Los Angeles e a Guadalajara, in Messico. Inoltre, è stato il primo musical interamente italiano distribuito da Broadway International Company, grazie a cui sono stati possibili tour nei più importanti paesi asiatici.
Il corpo di ballo è composto da 12 ballerini della Compagnia di Danza Palcco – Guadalajara Messico, mentre le coreografie sono di Edgar Reyes.
Le musiche dello show coniugano echi della antica cultura indiana e sonorità più contemporanee e insieme alle scenografie e alle maxi proiezioni avvolgono gli spettatori in un’esperienza multisensoriale.
Importante il contributo musicale di Beppe Carletti dei Nomadi, che firma un finale emozionante e coinvolgente, e del flauto di Osvaldo Pizzoli.
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Foto della conferenza stampa di presentazione del musical visibili a quest link (foto di Luca Marenda)
È possibile acquistare in prevendita i biglietti sul sito di Ticketone, sul sito di Vivaticket e nei punti vendita autorizzati.
È inoltre attiva una speciale promozione riservata agli studenti universitari, valida per tutte le date e tutti i settori del teatro. È possibile richiedere il codice per aver diritto al 30% di sconto scrivendo info@linearciak.it o chiamando al numero 02.84269260.
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