TOM ODELL: pubblicato il nuovo album “WRONG CROWD”. Il 15.2.2017 torna in Italia in un’unica data a Milano.

Sono 15 le canzoni che compongono il nuovo disco di TOM ODELL  uscito il 10 giugno 2016 e intitolato “Wrong Crowd”.  Prodotto da Jim Abbiss (Arctic Monkeys, Kasabian, Adele), “Wrong Crowd” è il secondo album da studio del cantautore inglese, e verrà pubblicato in edizione deluxe e in vinile.

TOM ODELL con il suo album di debutto ha venduto un milione di copie e si è aggiudicato il prestigioso Ivor Novello Award nel 2014 come miglior compositore dell’anno. Magnetised è il singolo che ha anticipato l’uscita del disco, una canzone scritta da ODELL, dai ritmi incalzanti che ha totalizzato finora 8.3 milioni di streaming su Spotify e 2.7milioni di visualizzazioni del video. 

Lodato da songwriter del calibro di Elton John, Billy Joel e Rolling Stones (questi ultimi, peraltro, hanno invitato Tom ad aprire il loro concerto a Hyde Park a Londra), per comporre questo disco TOM ODELL ha sentito l’esigenza di lasciare il suo paese per raggiungere New York, per sparire in una città in cui da soli è più facile trovare ispirazione.

Da sempre appassionato di cinema, durante il suo soggiorno newyorkese TOM ha ampliato il suo enorme interesse per il film come forma d’arte. Le pellicole di Won Kar Wai, Paolo Sorrentino, Terrence Mallik, Wim Wenders e Fellini hanno costituito lo sfondo della sua vita alquanto solitaria nella Grande Mela, e inevitabilmente hanno finito per influenzare l’album:

“All’inizio, le canzoni che scrivevo parlavano di isolamento, del tentativo di inserirsi, di diventare adulti. Ho iniziato a guardarmi indietro e dentro, utilizzando me stesso come punto di partenza ma lasciando l’immaginazione libera di seguire una storia. Mi sono immaginato la musica come colonna sonora… La splendida immagine delle erbacce che crescono intorno all’albero e lo soffocano ne La sottile linea rossa di Mallik, dell’uomo che distrugge la natura, dimenticandosi che ne fa parte. Tutto questo ha iniziato a toccare delle corde dentro di me”.

Di “Wrong Crowd” Tom Odell racconta: “L’album segue la storia di un uomo prigioniero della sua infanzia. La agogna, desidera la natura, l’innocenza nel mondo perverso in cui vive. È una storia di fantasia, ma va da sé che le emozioni e le sensazioni le ho provate personalmente. Le storie comunque sono elaborate ed esagerate. Volevo creare un mondo con uno spiccato senso della realtà, come in un film di Fellini”.

A meno di un mese dal sold out al Tunnel Club di Milano è stata inoltre annunciata una nuova data in Italia. Tom Odell, il 15 febbraio 2017 sarà all’Alcatraz di Milano dove presenterà dal vivo il suo nuovo disco “Wrong Crowd”.

CampusBand Musica&Matematica: a Milano la finale della I edizione

Forse in pochi lo sanno, ma band come i Coldplay e i Radiohead si sono formate al tempo della scuola quasi per gioco, per poi prendere il volo e diventare nomi di primo livello della discografia internazionale: il gruppo di Chris Martin ha infatti mosso i primi passi all’University College di Londra, mentre Tom Yorke e soci si sono conosciuti alla Abingdon School di Oxford.
Quello delle band universitarie è un fenomeno del tutto normale nei contesti inglesi o americani, mentre in Italia è sempre rimasto molto più circoscritto.
Ma perché non provare a fare un tentativo?

Ecco che da questa idea arriva la prima edizione del CampusBand Musica&Matematica, il contest rivolto a tutti i gruppi musicali che si sono formati nei licei e nelle università italiane.
La particolarità dei gruppi musicali che hanno partecipato è la giovanissima età dei componenti, dai 14 ai 25 anni.
Nelle scorse settimane i gruppi interessati hanno inviato le loro demo, che sono state ascoltate e giudicate da una commissione di esperti, composta dallo Mario Lavezzi e da addetti ai lavori (tra gli altri, il giornalista e critico del Corriere della Sera Andrea Laffranchi, il direttore responsabile di Rockol Franco Zanetti, il paroliere Cristiano Minellono, il dj Angelo Baiguini e Claudio Ferrante, A&R manager).
A far da guida agli studenti Mogol, Mario Lavezzi e Franco Mussida.

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Giovedì 16 giugno nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco di Milano si sfideranno le 10 band finaliste: Hard Scream (Roma), Marasma (Firenze), Public Display (Cosenza), Stato Mentale Alterato (Roma), The Dreams Of Lady V. (Milano), The Flyers (Locri), The Francis (Milano), The Ironsides (Rimini), Velk (Reggio Calabria), Venice Downtown (Bologna).

Ospiti della serata Gemelli Diversi, La Rua e Chiara Grispo.

Tutte le informazioni sono disponibili a quest link.

In palio per il vincitore ci sarà un contratto con un’etichetta discografica per la pubblicazione del singolo contenente il brano inedito, con relativo video e la cover, oltre a due borse di studio, una al CET, scuola fondata da Mogol, e l’altra al CPM di Milano, scuola rappresentata da Franco Mussida.

“Campusband Musica e Matematica” è sostenuto da SIAE, Comune di Milano, Rtl 102.5 e Corriere della Sera. Il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha inviato una circolare a tutti gli Istituti e a tutte le Università italiane al fine di informare al meglio i propri studenti sul “Campus”.

The best of JETHRO TULL performed by IAN ANDERSON Un lungo tour in Italia a luglio e agosto per la band del leggendario pioniere del rock progressive

Dopo il successo del tour invernale con il concerto-evento “The Rock Opera”, Ian Anderson, pioniere del rock progressive e leader indiscusso degli storici Jethro Tull,  torna in Italia con il suo intramontabile “The Best of Jethro Tull”, sulle note dei brani leggendari della band. Lo vedremo quest’estate calcare i palchi di prestigiose rassegne musicali, tra luglio e agosto, per 8 imperdibili concerti.

 

L’infaticabile Anderson riporterà i suoi musicisti di nuovo del nostro paese a partire dal 15 luglio, dove si esibirà ad Arco (Trento), per proseguire il 16 a Grado (Gorizia) nella suggestiva location della diga Nazario Sauro per il Festival “Ospiti d’Autore”, il 17 a Mantova nella storica Piazza Castello per “Mantova Arts Music”, il 18 a Bollate (Milano) nel lussureggiante parco di Villa Arconati per l’omonimo Festival, il20 a Vinadio (Cuneo) nella splendida cornice del forte albertino per la rassegna “Occit’Amo”, il 21 a Treviso per “Suoni di Marca”; il 7 agosto sarà a Cortona (Arezzo) nella magnifica piazza medioevale Signorelli che ospita il Mix Festival, per concludere il lungo tour italiano il 9 agosto a Civitanova Marche (Macerata) all’Arena del Mare.

Una lunga estate di musica quindi per riascoltare dal flauto e dalle note di Ian Anderson e dei suoi musicisti il miglior repertorio dei Jethro Tull. L’uomo che ha reso popolare il flauto nel mondo e che conta all’attivo più di 65 milioni di dischi venduti e più di 3.000 concerti in 40 paesi, prosegue la sua lunga stagione creativa, continuando ad attrarre le platee di tutto il mondo, accompagnandole sui sentieri del suo lungo passato e del repertorio storico della band.

Sul palco Ian Anderson sarà affiancato dai musicisti che lo accompagnano da diverso tempo:  John O’Hara alle tastiere, David Goodier al basso, Florian Opahle alla chitarra,  Scott Hammond alla batteria.

Per gli appassionati del rock progressive un’imperdibile opportunità per ascoltare dal vivo brani leggendari come Aqualung, Thick as a Brick, Locomotive Breath: è davvero il ritorno della grande musica.

The best of JETHRO TULL performed by IAN ANDERSON

15 luglio – Arco (Trento)

Climbing Stadium

Prevendite: Ticketone.it  – Geticket.it – Primiallaprima.it

 

16 luglio – Grado (Gorizia)

Diga Nazario Sauro ‘Ospiti D’autore’

Informazioni:  www.azalea.itwww.gradofestival.it

Prevendite:  Ticketone.it

 

17 luglio – Mantova

Piazza Castello ‘Mantova Arte & Musica’

Informazioni:  www.insideoutagency.it

Prevendite:  Ticketone.it – Geticket (Unicredit)

 

18 luglio – Bollate (Milano)

Villa Arconati  Festival di Villa Arconati

Informazioni:  www.ventidieci.it

Prevendite:  Ticketone.it

 

20 luglio – Vinadio (Cuneo)

Forte di Vinadio ”Occit’amo”

Informazioni:  www.occitamofestival.it

Prevendite: Piemonteticket.it – Ticketone.it

 

21 luglio – Treviso

Suoni di Marca

 

7 agosto – Cortona (Arezzo)

Piazza Luca Signorelli  ‘Mix Festival’

Informazioni: www.mixfestival.it

Prevendite: Ticketing.terretrusche.com  – Cortonamixfestival.it/biglietteria

 

9 agosto – Civitanova Marche (Macerata)

Arena del Mare

Prevendite: Ticketone.it – Ciaotickets.com

 

Info tour italiano: tel. 0434.29001 www.bpmconcerti.cominfo@bpmconcerti.comwww.musicalbox2-0promotion.it

GIOVEDÌ 16 giugno ALESSANDRA AMOROSO si esibirà dal terrazzo del MONDADORI MEGASTORE DUOMO di MILANO

ALESSANDRA AMOROSO

GIOVEDÌ 16 GIUGNO SUL TERRAZZO DEL

MONDADORI MEGASTORE DUOMO DI MILANO

PER PRESENTARE IL SUO NUOVO SINGOLO “VIVERE A COLORI”

CON UN’ESCLUSIVA PERFORMANCE LIVE!

(Scopri come partecipare su www.eventi.mondadoristore.it)

Giovedì 16 giugno, Alessandra Amoroso si esibirà dal terrazzo del Mondadori Megastore Duomo di Milano (ore 16.30 – Piazza del Duomo, 1) e canterà il suo nuovo singolo “Vivere a colori”, in radio da venerdì 17 giugno, e i due brani più votati dai fan sulla pagina facebook dell’artista. Con l’occasione, grazie alla collaborazione tra Mondadori Store, Radio Italia, Sony Music, Friends&Partners e Ticketone, si svolgerà anche un esclusivo meet&greet, durante il quale l’artista consegnerà personalmente ai vincitori del contest, che si è svolto dall’ 1 al 12 giugno 2016, i biglietti del suo concerto.

 

 

#NUOVAMUSICA: Luana, MTCPM

MTCPM (Ma tu ci pensi mai) è il nuovo singolo di Luana.

Il brano, disponibile in freedownload sul sito www.luanacorino.it segna un vero e proprio inizio discografico per la ragazza, che nei primi anni 2000 era apparsa sulla scena con lo pseudonimo LaMiss.

Nel 2009 ha pubblicato il suo primo album, Il profumo della pioggia, che contiene collaborazioni con artisti hip hop come Tormento, Amir e Dj Double S.
Nel 2011 è arrivato Follia amatoriale, da cui viene estratto anche il singolo Cosa ti prende, in collaborazione con Baby K.

Nel febbraio del 2012 LaMiss entra a far parte degli artisti di MTV New Generation con il singolo Pistole ad acqua.

Luana decide però di abbandonare lo pseudonimo LaMiss, incidendo provini realizzati con sound e testi totalmente nuovi rispetto ai lavori precedenti: verso la fine del 2013 incontra il produttore Big Fish al quale decide di far ascoltare i suoi nuovi provini. Tra questi c’è L’appartamento, che viene scelto per essere pubblicato dalla sua etichetta Doner Music.

MTCPM è l’inizio di questo nuovo capitolo.

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BITS-RECE: Mænifesto, Veni, Vidi, Vici. Quando Caligola sale in consolle

BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
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Ci sono almeno tre grandi motivi per cui Veni, Vidi, Vici è un progetto a cui vale la pena riservare un po’ di attenzione.
Il primo è il suo carattere assolutamente fuori dagli schemi, frutto dell’ingenio del suo creatore, dietro a cui si cela Augustus Gregorio Rossi, che ha dato vita a un album d’esordio coraggioso, ambizioso, totalmente libero e che in nulla cerca di strizzarvi l’occhio.

Il secondo è la stridente commistione dei suoi elementi, vale a dire l’antica Roma da una parte e i suoni della techno dall’altra. Partendo infatti dalla grande storia della prima età imperiale, il nostro Augustus – e il nome già dice molto da solo – ci ha ricostruito sopra un mondo di suoni moderni, per non dire contemporanei. Non è certo la prima volta che un musicista si rifa all’antichità per trasportarla nel presente, in quella che di solito si definisce “contaminazione”. Di solito però ci si limitava a dare un tocco evocativo e misticheggiante agli antichi racconti, aggiungendoci semmai qualche tocco dark ed esoterico per insaporire la salsa. Pochissime volte però mi è capitato di assistere a un risultato simile a quello di Veni Vidi Vici, dove l’ispirazione iniziale viene bruscamente ribaltata, fatta filtrare attraverso una lente che la distorce, la smembra, la immerge in un acido compositivo allucinato, psichedelico, folle. Augustus Gregorio va a pescare nella Roma affaticata che usciva dalle guerre civili e si preparava a veder nascere l’impero – alla fine del I secolo a.C. – fino al governo dispotico di Caligola. Ne interpreta la crisi, le paure, gli squilibri sociali e politici: non è certo la Roma della gloria, dei trionfi e degli onori quella che si ascolta qui dentro. Semmai, è il regno del caos, scende una fitta caligine fatta di synth e di bit convulsi, tutto è soffocante, l’atmosfera è claustrofobica, in niente accomodante.
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Per ammissione dello stesso Augustus, l’idea per costruire l’album è arrivata osservando la situazione di grande incertezza che ormai da anni invade le nuove generazioni, un futuro nebbioso, che non lascia speranze, ma che anzi annulla ogni sforzo di specializzazione professionale: tutti problemi che lui stesso ha vissuto sulla propria pelle, anche quando si trattava di mettere insieme una band. Problemi, difficoltà, ostacoli, quasi sempre di natura economica. Eppure l’album si intitola Veni, Vidi, Vici, come una delle più celebri affermazioni che la storia attribuisce a Cesare: una frase lapidaria, a indicare un successo fulmineo, veloce, netto. È la speranza. La convinzione che tutto possa tornare a essere possibile.
Proprio come due millenni fa l’eterna Roma superò le follie divinizzanti di Caligola. E poco dopo i deliri onnipotenti di Nerone. La storia funziona per cicli, ce lo hanno insegnato.
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Il terzo motivo è la diretta conseguenza di tutto quello che ho cercato di dire fin qui: un progetto d’esordio, nato in totale libertà, e quindi indipendenza, e quindi figlio della perseveranza, ma che manifesta una forza così dirompente, merita almeno uno sguardo.
“Oderint dum metuant”, “Mi odino, purché mi temano”, pare abbia detto Caligola. E qui dentro quella paura suona vivissima.
L’unico rammarico è che tra i nove capitoli dell’album – rigorosamente numerati in romanico – manchi il tassello di Nerone: mi sarebbe piaciuto sentire il suono che Augustus avrebbe dato al grande incendio di Roma.

Immagino che la storia romana non ve l’abbiano mai fatta studiare in questo modo…

I VECCHI CONTENUTI SARANNO PRESTO RICARICATI ON LINE

BITS-RECE: Blastema, Tutto finirà bene. Come mercurio tra le mani

Parto da una considerazione: i Blastema sono una delle band più incessanti che il panorama italiano possa annoverare nello scenario pop/rock/elettronico (fate voi, il genere è davvero poco importante).

Pur essendo presenti sulle scene dal 1997, li avevo conosciuti solo con il loro album precedente, Lo stato in cui sono stato, ed ero rimasto affascinato dalla potenza dei loro suoni, dalla loro musica così solida, granitica, tagliente, potente. In una parola, dalla loro identità, fattore non così scontato.

Per il nuovo album, Tutto finirà bene, hanno forse deciso di privilegiare un po’ la componente elettronica, ma sostanzialmente la cifra stilistica è rimasta la stessa: la prima immagine che mi è venuta in mente ascoltando questi brani è quella del mercurio. Avete mai visto muoversi una macchia di mercurio? Liquida, eppure densa, lucida, argentea, palpitante: ecco, la musica dei Blastema si muove così.

Impossibile da afferrare del tutto, ha in sé qualcosa di quasi seducente e viscerale, ti arriva addosso con tutta la sua carica quasi strisciando, ammaliante, come non ti aspetteresti. Elemento essenziale di tutto ciò, quasi in netto contrasto con la ruvidezza dei suoni, la voce limpida di Matteo Casadei (che tra l’altro è un frontman di carisma straordinario: vederlo sul palco è un’esperienza che difficilmente vi potrà lasciare indifferenti).

Nei loro i brani, i Blastema mettono rabbia, disillusione, ironia (spesso sardonica), ma anche speranza e, a modo loro, amore.

Eccellente l’apertura potentissima e superba di La parte pura, che va a contrastare, all’altro capo del disco, con Il destino del mondo, un pezzo intimo che Casadei rivolge alla figlia, ma che possiamo immaginare rivolto a tutti i piccoli occhi che riceveranno tra le mani il nostro futuro. Da segnalare Orso bianco, che racconta un po’ l’assurdità e il vuoto che ci ritroviamo intorno, e poi I morti, spiazzante, il pezzo con cui la band aveva inaugurato il nuovo capitolo della carriera, l’apocalittica Asteroide, Perle ai porci, crudele e sacrale e nello stesso tempo, Tornerai e Pastorale.

Per l’onesta musicale, per la voglia di non seguire la corrente, e semplicemente per esserci, lunghissima vita ai Blastema!