Natalie Imbruglia a Milano il 6 maggio

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A due anni dalla sua ultima visita nel nostro paese e a vent’anni dall’uscita di Torn, Natalie Imbruglia annuncia un nuovo tour europeo per la prossima primavera in partenza da Mosca il prossimo 22 aprile.

Prevista un’unica data in Italia sabato 6 maggio 2017 al Fabrique di Milano.
Natalie eseguirà canzoni di tutto il suo intero repertorto, da Torn fino ai brani di Male, il suo ultimo lavoro in studio.
Sabato 6 Maggio 2017
Milano, Fabrique – via Gaudenzio Fantoli, 9

Apertura porte h. 20.30 / Inizio concerti h. 21.30
Posto unico in piedi: € 22,00 + prev.
Biglietti disponibili sul circuito  Ticketone (www.ticketone.it) e relativi punti vendita a partire dalle 10 di venerdì 10 febbraio.

Joanne World Tour: Lady Gaga a Milano il 26 settembre!!

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Mentre le ultime note del suo Haltime Show risuonavano ancora nello stadio di Houston, Lady Gaga ha annunciato le date del suo nuovo tour mondiale.

Il Joanne World Tour partirà il 1 agosto da Vancouver per approdare a settembre in Europa e fare di nuovo ritorno in America tra novembre e dicembre.
La buona notizia è che è stata prevista anche una data per l’Italia il prossimo 26 settembre al Mediolanum Forum di Milano.
I biglietti saranno in vendita dalle 10:00 di lunedì 13 febbraio tramite il circuito TicketOnewww.ticketone.it. Gli iscritti a My Live Nation potranno accedere ad una prevendita dedicata, dalle 9:00 di giovedì 9 febbraio alle 17:00 di venerdì 10 febbraio.

I biglietti saranno in vendita da venerdì 10 febbraio per i concerti di  Barcellona, Parigi, Zurigo, Amburgo, Berlino e Colonia.
Da lunedì 13 febbraio saranno in vendita i biglietti per la prima parte in Nord America e per le altre date europee (inclusa la data italiana). I biglietti per le date della seconda tranche nordamericana saranno disponibili da lunedì 20 febbraio.
Tutti i concerti nei palazzetti (sia in Nord America che in Europa) avranno parterre in piedi. I quattro stadi in Nord America avranno posti a sedere in platea e tribune.

Fabrizio Moro: il 10 marzo il nuovo album, poi i live

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In gara sul palco del Teatro Ariston con Portami via, Fabrizio Moro riceverà la “Menzione Premio Lunezia per Sanremo” come miglior testo in gara nella sezione Campioni del 67° Festival di Sanremo.
Infatti, come da tradizione, il vertice del Premio Lunezia ha espresso lo scorso 2 febbraio le sue preferenze sui testi pubblicati da TV Sorrisi e Canzoni e sui brani dei giovani, e la scelta è caduta su Fabrizio Moro.
Portami via sarà contenuto nel suo nuovo album d’inediti, Pace, in uscita il 10 marzo.
Nella serata di giovedì l’artista interpreterà La leva calcistica della classe ‘68 di Francesco De Gregori.
Già fissate inoltre due anteprime live il 20 aprile al Fabrique di Milano e il 26 maggio al Palalottomatica di Roma.
I biglietti sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it.
 

Magazzini Generali: dal 1 febbraio il nuovo appuntamento con Cargo

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Dal 1 febbraio Cargo
sarà il nuovissimo appuntamento fisso firmato Magazzini Generali di Milano (via Pietrasanta 16). 

Tutti i mercoledì, dalle 23:00 e sino alle prime luci del mattino, protagonista assoluta sarà solo la migliore musica del momento: Cargo è un nuovo format trasversale che intende offrire un rinnovato modo di concepire e vivere la musica, da sonorità più classiche e strumentali come il jazz, il soul, il funk sino a quelle più moderne e avanguardiste come la house, la deep house e l’elettronica.
Il ritmo e l’eleganza saranno le caratteristiche del progetto, con il fine di creare il ritrovo perfetto sia per coloro che sono mossi dalla voglia di ballare, sia per chi, più semplicemente intende osservare, farsi trasportare e affascinare.
Una rassegna unica nel suo genere e un luogo suggestivo in cui perdersi tra le note a tempo di musica tra l’elettronico, l’oniro, il psichedelico, il digitale, la ricerca e il clubbing.

Calendario di febbraio e marzo:
01.02 – FANGO
08.02 – STUMP VALLEY
15.02 – CARGO DJ TEAM
22.02 – PROJECT PABLO
01.03 – MARCEL VOGEL
08.03 – CARGO DJ TEAM
15.03 – JAN SCHULTE
22.03 – DJ RAHAAN

Ingresso

10 € inclusi due drink entro la mezzanotte
10 € incluso un drink dopo la mezzanotte
Per maggiori informazioni visitate il sito:
www.magazzinigenerali.it
info@magazzinigenerali.it

Da Herman Hesse al teatro, il musical Siddhartha torna in Italia per quattro date

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A quattro anni di distanza dal grande successo del primo tour italiano, Siddhartha – The Musical torna in Italia per 4 date il 2, 3, 4 e 5 febbraio 2017 al LinearCiak di Milano in una sua nuova veste internazionale, con scenografie, costumi e coreografie rinnovate, per la regia di Daniele Cauduro.

Tratto dall’omonimo libro di Herman Hesse, il musical, scritto da Isabeau, Fabio Codega e Fabrizio Carbon, racconta la continua ricerca verso l’illuminazione da parte di un principe, Siddhartha, destinato al lusso e alla sola bellezza che lascia il suo castello dorato per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza.
In un’epoca di crisi e di grandi trasformazioni socio economiche e valoriali, la storia di Siddhartha rivela il senso profondo del vivere: la gioia della nascita, il fulgore della gloria, il dramma della morte, la lotta della autentica ricerca interiore e la completa felicità nella ritrovata illuminazione.
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Tra i protagonisti, Edoardo Costa, che torna sui palcoscenici teatrali nel ruolo dell’anziano Siddhartha, narratore della storia, mentre Giorgio Adamo interpreta Siddhartha da giovane.
Ma il cast sul palco sarà nutritissimo e vede anche Salvo Vinci (Govinda), Salvo Bruno (Re), Beatrice Baldaccini (Kamala), Patrizia Zanetti (Regina Maya), Daniele Arceri (Ishan), Gaetano Caruso (Vasudeva), Mary Dima (Yashodara), Roberta Serrati (Regina Amita), Camilla Maffezzoli (Nisha), Nicola Ciulla (Mercante/Asita), Leonardo Tamburrano (Gothama), Ginevra Poletti e Ginevra Cerri (Siddhartha bambino).
Siddhartha rappresenta un’eccellenza italiana all’estero, che lo ha portato a Edimburgo, Parigi, New York, Los Angeles e a Guadalajara, in Messico. Inoltre, è stato il primo musical interamente italiano distribuito da Broadway International Company, grazie a cui sono stati possibili tour nei più importanti paesi asiatici.
Il corpo di ballo è composto da 12 ballerini della Compagnia di Danza Palcco – Guadalajara Messico, mentre le coreografie sono di Edgar Reyes.
Le musiche dello show coniugano echi della antica cultura indiana e sonorità più contemporanee e insieme alle scenografie e alle maxi proiezioni avvolgono gli spettatori in un’esperienza multisensoriale.
Importante il contributo musicale di Beppe Carletti dei Nomadi, che firma un finale emozionante e coinvolgente, e del flauto di Osvaldo Pizzoli.
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Foto della conferenza stampa di presentazione del musical visibili a quest link (foto di Luca Marenda)
È possibile acquistare in prevendita i biglietti sul sito di Ticketone, sul sito di Vivaticket e nei punti vendita autorizzati.
È inoltre attiva una speciale promozione riservata agli studenti universitari, valida per tutte le date e tutti i settori del teatro. È possibile richiedere il codice per aver diritto al 30% di sconto scrivendo info@linearciak.it o chiamando al numero 02.84269260.
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Amedeo Minghi: a Milano un concerto per i bambini della Siria

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“Le vedremo parlare, cantare, ballare, suonare, vivere”.
Questa postilla accompagna i manifesti pubblicitari del concerto spettacolo di Amedeo Minghi al Teatro Nuovo di Milano martedì 31 gennaio.
Nella tappa milanese, Amedeo Minghi sostiene il progetto di AiBi (Amici dei Bambini) Non lasciamoli Soli – Siria che prevede, tra le altre attività, la realizzazione di un Ospedale pediatrico dentro la collina al riparo dalle bombe.
L’evento è patrocinato dal Comune di Milano, Assessorato alle Politiche Sociali, Salute e Diritti (Assessore Pierfrancesco Majorino).
Il live di Milano fa parte di un tour che la pubblicazione, lo scorso ottobre, di La bussola e il cuore, triplo cofanetto uscito in concomitanza dei 50 anni di carriera dell’artista.
Un melodista visionario. Uno dei più grandi autori e interpreti della nostra canzone, con una personalità romantica, da sognatore.
Pensando a te è il secondo singolo estratto dal cofanetto e accompagnato da un video registrato dal vivo: “Un video girato con la complicità di numerosissimi fan e dello stesso Amedeo – confida il giovane regista Michele Vitiello – sarà un modo nuovo di interpretare la melodia di Minghi, che fra l’altro in questa canzone, invita proprio alla socialità del fare amoroso”.
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“In occasione dei miei cinquant’anni di carriera, – dichiara Amedeo Minghi – avevo la necessità di far ascoltare ciò che sono oggi con nuove canzoni, ma nello stesso tempo, senza toni celebrativi, riconsiderare la mia esperienza musicale. Durante questo concerto spettacolo racconterò di questo mio ultimissimo lavoro, muovendomi dentro questi tre cd, che, come tre satelliti, orbitano intorno a ciò che è il mio mondo musicale, fatto di tante occasioni e percorsi. Questo lavoro mette in luce una profondità espressiva che si rintraccia nei miei provini inediti, nell’inconsapevolezza di canzoni che hanno resistito al tempo e nello stesso tempo, il piacere di condividere nuovi brani ora, da teatrante, quale mi definisco, è il momento di vederli in scena”.
Da gennaio l’artista toccherà inoltre le principali città italiane: il 28 a Foligno (Auditorium San Domenico) e il 31 a Milano (Teatro Nuovo), e poi il 6 marzo a Torino (Teatro Colosseo), l’8 marzo a Gallipoli (Teatro Italia), l’11 marzo a Trento (Audiorium Santa Chiara), il 17 marzo ad Asti (Teatro Alfieri) e il 25 marzo a Mestre (Teatro del corso), 10 aprile a Napoli (Teatro Diana), 27 aprile a Gaeta (Teatro Ariston).
Inoltre, come moti spontanei, nascono tributi dei fan al melodista, i Minghiday: ci sono già state le tappe di Roma, Napoli, Milano, Civitavecchia, Capua, Caserta, Ascoli Piceno. E’ prevista l’11 febbraio una tappa al Parco dei Tigli (Folignano) e una il 25 febbraio all’hotel Carlton (Bologna).

Brunori SAS, un disco tra la camera e il mondo

“Vivo stabilmente a San Fili, che è un piccolo paesino in provincia di Cosenza. Lontano dalle città, lontano dal giro degli artisti, lontano “dall’ambiente”.4-1 Il mio manager ha provato a rivendersi la cosa come scelta radical chic sulla riscoperta dei valori della provincia contadina. Fesserie. È vero, sì, che sto in collina, che dalla mia finestra posso ammirare un panorama strepitoso, che non ho problemi di parcheggio e ansie metropolitane, ma di certo non faccio l’orto, non gioco a carte con i vecchietti del paese, non produco vino e non faccio lunghe passeggiate fra gli alberi di castagno. Semplicemente sto a casa e ci sto bene.Tolti i soggiorni a Milano e i  giretti che faccio per mestiere, meno una vita normale e anche un po’ noiosa. Monto le mensole a casa di mia madre, cullo i miei nipoti, controllo i social, mi drogo di Netflix, passo nottate a giocare a Risiko. Cose così. C’è di buono, in questa quiete domestica, che ho tanto tempo per riflettere e cercare le risposte. C’è di male che spesso guardo il mondo da dietro una finestra. Una vita poco vissuta, più che altro una vita pensata. La casa di cui parlo, ovviamente, non è solo quella in cui vivo. La casa di cui parlo è la mia comfort zone, il mondo che conosco e in cui mi riconosco. La casa di cui parlo è tutto ciò che mi fa star bene perché non mi mette in discussione. La casa di cui parlo è quella che mi tiene al riparo da quel che accade fuori”.

È lo stesso Brunori a descrivere così l’idea da cui è nato il suo quarto album, A casa tutto bene. Un disco metaforicamente nato nella tratta Lamezia-Milano, quella percorsa dal cantautore per raggiungere i due poli della sua vita: Lamezia da una parte, ovvero le origini, la famiglia, la “casa”, e Milano dall’altra, ovvero la metropoli, il lavoro.
Pur con una scrittura sempre brillante, questa volta Dario Brunori ha un po’ meno voglia di ridere, un po’ meno voglia di adagiarsi sulla ballata sentimentale o di usare l’ironia per smorzare il malessere: l’uomo sta andando incontro all’imbarbarimento, è circondato da ansie, paure che lo tormentano alimentate dai fantasmi del razzismo, dell’omofobia, della violenza, e di fronte a questa società in gran disfacimento questa volta l’artista ha optato per un linguaggio diretto, amaro se necessario.
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Sono gli anni dell’immigrazione, dell’“uomo nero” che semina terrore sull’autobus solo per aver aperto un Corano ed essersi messo a pregare ad alta voce, anni in cui al pregiudizio basta davvero poco per venire a galla nella fila in posta, su un taxi, al tavolo di un bar sui Navigli. Non è quindi un caso che nell’album ci sia un brano come Uomo nero, forse il più politico composto finora da Brunori, così come trova una perfetta collocazione Canzone contro la paura.
adr_1654Ma l’acuta analisi non si ferma qua: anzi, il vero fulcro dell’album sta nella doppia polarità di cui parlava sopra il cantautore, ovvero Lamezia-Milano, casa-lavoro, camera-mondo. Non vi è tanto un interesse nel puntare il dito sul'”altro”, sul mostro intorno a noi, quanto piuttosto nel trovare il mostro che proprio in noi si annida, l’individuo incivile che accusiamo nel prossimo, ma che talvolta diventiamo noi stessi. Ecco allora l’errore, spesso inconsapevole, di chi guarda il mondo dalla finestrella del proprio cantuccio, filtrato dall’agio, dalla famiglia, da tutto ciò che, insomma, chiamiamo casa.
Una visione inevitabilmente parziale, limitante, addirittura distorta, dettata da una pigrizia di cui lo stesso Brunori sa di essere (stato?) affetto, e che fa diventare complice di una “maggioranza silente” che vede l’orrore e la rovina ma non fa poi molto per fermarli. Brunori lo racconta in Sabato bestiale, Don Abbondio.
Tutto sembra comunque trovare soluzione in Secondo me, canzone che fa emergere la parte moderata, la capacità di accettare il peggio, di “scorgere nell’uomo sia ciò che lo rende misero, che ciò che lo rende divino”.

Impossibile in tutto ciò non cogliere anche le profonde impronte “degregoriane” nell’uso delle parole, delle melodie, e più in generale nell’attitudine: ed è forse proprio qui che si scopre il tallone d’Achille di questo disco, il suo indulgere un po’ troppo a certi modelli, mostrando legami un po’ troppo forti.

Musicalmente, per questo nuovo capitolo, il suono di Brunori SAS si è fatto tridimensionale, molto più stratificato del passato, ed è stato affidato alle mani di Taketo Gohara: si fondono i ritmi della Calabria e i sintetizzatori, i computer usati “in modo creativo”, la mandole del ‘700 con i loop e le drum machine. Anche l’approccio compositivo è stato diverso, con un lavoro svolto su ogni musicista singolarmente, che ha permesso all’album di avere più che mai un impianto “da band”.

#MUSICANUOVA: Rkomi, Fuck Tomorrow

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Fuck Tomorrow
 è il nuovo singolo di Rkomi, giovanissimo rapper milanese tra i più apprezzati della nuova scuola, nonché membro del collettivo Thaurus.  

Eloquente sin dal titolo, Fuck Tomorrow vede rappare Rkomi su una base contenente un sample di NAS, accompagnato da uno street video girato sotto l’attenta guida dei registi e videomaker Edoardo Bolli e Antonio Ragni.
Il brano induce i giovani di oggi a pensare con la propria testa, a riprendere in mano la loro vita non lasciandosi trasportare passivamente dagli eventi.
Appena ventenne, Rkomi è in grado di descrivere la realtà delle strade con la consapevolezza di un veterano, attraverso lo sguardo critico e attento di chi quella realtà l’ha vissuta per davvero.
In Fuck Tomorrow i flow di Rkomi e le musiche di The Night Skinny, da oltre 10 anni uno dei più visionari producer della scena rap italiana, dialogano perfettamente.
“Sono molto legato a questo nuovo progetto – dichiara The Night Skinny – è il frutto del lavoro di una continua ricerca musicale che trascende il tempo tra passato e presente per abbracciare il futuro…. il rap italiano sta vivendo un forte ricambio generazionale, solo chi saprà rendere il presente futuro sarà in grado di ritagliarsi la propria fetta di torta nella scena, grande o piccola che sia”.

Luchè ai Magazzini Generali di Milano il 20 gennaio

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Venerdì 20 gennaio
Luchè farà tappa ai Magazzini Generali di Milano (via Pietrasanta 16) per un attesissimo ed esclusivo appuntamento live previsto dal suo Malammore Tour.

Il rapper napoletano presenterà dal vivo Malammore, suo terzo album in studio uscito lo scorso 16 luglio per Universal.
Il disco vede la partecipazione dei principali artisti della scena rap italiana tra cui Gué Pequeno, Da Blonde, Cocò e Baby K. Un lavoro ancorato alle sue radici, ma allo stesso tempo contraddistinto da sound e atmosfere di livello internazionale che si avvalgono di rime esplicite, situazioni gangster e una produzione sonora di altissimo livello.
In Malammore si affiancano sorprendenti confessioni di fragilità: ci sono canzoni d’amore in cui agli adulti può toccare solo l’adulterio, dove un uomo ammette di essersi messo nudo in ginocchio davanti a una donna, dove un amante cerca di spiegare alla donna perduta da dove viene e perché non è riuscito a darle quello che voleva, dove un uomo deluso sogna bambini da crescere in un altro modo e mondo.
Accanto ai suoi maggiori successi, durante la speciale performance ai Magazzini, Luchè proporrà tutti i brani tratti dal suo ultimo lavoro. Da Bello in feat con Guè Pequeno a E’ sord sino a Che Dio Mi Benedica e Il Mio nome, non mancherà inoltre la possibilità di riascoltare O’ Primmo Ammore, nonché colonna sonora delle celebre serie tv Gomorra.
L’apertura della serata sarà affidata a Cocò, giovanissimo rapper campano di grande talento della scuderia di Roccia Music.
I biglietti per assistere all’evento sono già disponibili in prevendita su mailticket al seguente link o acquistabili direttamente in loco.
Apertura porte ore 19:00
Inizio show ore 21:00

Per maggiori informazioni:
www.magazzinigenerali.it
info@magazzinigenerali.it