Magazzini Generali: dal 22 settembre la nuova stagione con l’hip hop e l’r’n’b di Habitat

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Dopo il successo dello scorso anno, da venerdì 22 settembre, ritorna ufficialmente la nuova stagione dei Magazzini Generali di Milano (via Pietrasanta 16), con un inedito e straordinario special opening new season party firmato Habitat, il party a ritmo hip hop, r’n’b e reggaeton, che con cadenza mensile conquisterà il venerdì notte di moltissimi giovani irriducibile del party.

In linea con la scena internazionale e sull’onda della crescita degli ultimi anni anche in Italia, della musica hip hop, Habitat #TheRealHipHopAttitude è un format che nasce con l’idea di dar vita ad una serata dalle sonorità hip hop e non solo, per soddisfare le esigenze di un pubblico appassionato sia del filone “Old school” sia delle nuove tendenze rap.

Durante l’evento ai Magazzini i resident dj proporranno un set musicale armonico in grado di spaziare dall’hip hop made in U.S.A (Old school, R‘n’B e Trap) sino ai ritmi più latini del reggaeton e dembow.

Per la speciale serata di apertura ad alternarsi in consolle saranno dj Blitz e dj Telaviv.
I biglietti per assistere allo show sono già disponibili in prevendita o acquistabili direttamente in loco.

Ingresso entro 00:00 donna gratuito e 10€ uomo con drink incluso
Ingresso dopo 00:00 10 € donna e 15€ uomo con un drink incluso
Con tessera universitaria 10€ con drink tutta la notte.

“Rap da primo ascolto? No, grazie”. Arriva Io in terra, l’album d’esordio di Rkomi

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Il suo è l’album d’esordio, eppure da mesi è attesissimo
come il ritorno di un veterano, soprattutto tra il popolo del rap, anche se la sua musica è piaciuta a Calcutta, uno che non si muove esattamente nelle frange dell’hip hop. Tutto merito forse della buonissima accoglienza raccolta lo scorso anno dall’EP Daisen Sollen, che gli ha portato una potente ventata di popolarità.

Il soggetto in questione è Mirko Martorana, ma il suo pubblico lo conosce meglio come Rkomi, che poi sarebbe la scomposizione del suo nome.
Classe 1994, nato e cresciuto nel quartiere milanese di Calvairate, prima di arrivare alla musica a tempo pieno ha lavorato nella ristorazione, ma poi la voglia di scrivere e incidere ha preso il sopravvento, e già nel 2014 ha messo in rete le sue prime sette tracce, raccolte in Calvairate Mixtape.
Nel 2016, grazie a Daisen Sollen, Rkomi è stato assoldato nella scuderia di Roccia Music, che lo ha messo sotto l’ala protettrice (ma neanche troppo, dice lui) di Marracash, uno dei suoi punti di riferimento, insieme a Gué Pequeno e Noyz Narcos. Ora è atteso come una delle più promettenti nuove stelle del rap italiano e il passaggio a una major come Universal, assicura, non gli ha portato che vantaggi, offrendogli maggiori possibilità.
Il titolo del suo album, Io in terra, potrebbe apparire un tantino superbo, ma lungi dal volersi definire un “Dio in terra”, il ragazzo ha voluto in quel modo marcare il fatto che nelle nuove tracce c’è proprio lui, Mirko più che Rkomi: come spiega orgoglioso, senza farlo apposta la foto di copertina lo ritrae seduto, ma sembra scattata proprio nell’istante in cui decide di alzarsi per seguire la sua strada. Se infatti Daisen Sollen ruotava sul concetto del ritrovarsi, in Io in terra RKomi mostra di aver individuato la direzione.
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Un disco scritto per la prima volta in studio accanto ai produttori e ai musicisti, cosa che almeno all’inizio lo ha messo in un certo disagio, abituato com’era a lavorare in libertà e in solitudine; un lavoro più immediato nella creazione, ma che necessita di almeno un paio di ascolti per essere compreso fino in fondo, elemento questo che costituisce per Rkomi un punto di qualità. “A volte io stesso scopro interpretazioni nuove dei miei pezzi riascoltandoli dopo parecchie volte. Mi preme molto che il pubblico capisca il senso esatto che volevo dare ai testi, per questo ritengo molto importante la punteggiatura e mi piacerebbe realizzare delle parafrasi delle canzoni da pubblicare on line”.
A chi gli fa notare la mancanza di un pezzo veramente adatto alle radio lui risponde di non essere preoccupato, almeno per ora, e non si può non capirlo visto che su Youtube i video dei primi singoli estratti, Solo e Apnea, viaggiano abbondantemente sopra il milione di visualizzazioni.
Per la produzione dell’album è stato convocato uno squadrone di gente che comprende Shablo, Carl Brave, Parix, Nebbia, The Night Skinny e Fritz da Cat, mentre le collaborazioni si limitano a Marracash e Noyz Narcos: “Non volevo ripetermi e bruciare adesso l’occasione di un featuring con un grande nome, e poi è mancato anche l’episodio giusto per altre collaborazioni”.

Aperto anche il fronte del live, sul quale Rkomi sta lavorando per preparare i prossimi concerti, sentendosi finalmente pronto a stare sul palco. Dopotutto, solo nell’ultimo anno le occasioni di esibirsi dal vivo sono state decine: ciò che lo spaventa di più è la resa che potrebbe avere, visto che lui stesso riconosce di alternare grandi performance a esibizioni da dimenticare. “Il mio primo anno di live non lo consiglio a nessuno, è stato pesantissimo. A volte sul palco sembravo ubriaco, mentre ero solo agitatissimo. Beh, a volte ero davvero ubriaco, ma tutto è servito, ora ho un approccio diverso, ci sono davvero!”.
Insomma, il gran momento di Rkomi è arrivato.

… Ready For It?, il nuovo inedito di… Tayloncé

Taylor Swift deve soffrire di una qualche crisi d’identità: dopo aver spiazzato tutti con l’r’n’b elettronico e tagliente di Look What Me Made Me Do, ha rilasciato a sorpresa … Ready For It?, un altro inedito tratto dal nuovo album Reputation.
E se possibile, qui l’avanzata di Taylor nel territorio dell’universo urban si è fatta ancora più decisa, arrivando a sfiorare il rap.

… Ready For It? è un brano che troverebbe tranquillamente posto in un album di Beyoncé o di Rihanna, ma non sfigurerebbe nemmeno come una delle innumerevoli opere sfornate dalla prolifica Nicki Minaj, sempre in equilibrio tra hip hop, pop ed elettronica.
Sarà un caso che dopo aver sentito l’inizio del pezzo la memoria mi è corsa subito a Hey Mama?

Insomma, la vecchia Taylor Swift è morta, lo abbiamo capito: al suo posto sembra essere arrivata … Tayloncé, o Taylor Minaj, fate voi!

Izi: Wild Bandana si colora d’oro

Wild Bandana di Izi, in featuring con Tedua e Vaz te’ è stato certificato disco d’oro.
Il brano, estratto dal nuovo album d’inediti Pizzicato, mescola sonorità elettroniche, beat ed effetti casuali che s’intrecciano con il flow cantilenato del rapper genovese.

Un testo autobiografico che descrive il percorso del collettivo Wild Bandana attraverso ricordi, luoghi simbolo e personaggi che hanno contribuito alla loro crescita artistica e personale.

Sempre più ricco il “Vulcano Summer Tour” di Clementino

Si aggiungono ancora nuove date per il “Vulcano Summer Tour” di Clementino, che vedrà il rapper campano protagonista per tutta l’estate accompagnato dal dj e produttore TY1.

Al calendario si aggiungono altre sei tappe: 08/08 Contursi Terme (SA), 18/08 Satriano di Lucania (PZ), 24/08 Francavilla Fontana (BR), 25/08 Benevento, 04/09 San Marzano sul Sarno (SA), 15/09 Atripalda (AV).
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Di seguito il calendario aggiornato:
17/06 – TARANTO – Raffo Festival
26/06 – CATANIA – Oasis Beach
08/07 – CERVIA (RA) – evento Radio 2
15/07 – ROMA – Porta di Roma
16/07 – CARIA (VV) – Piazza Mazzitelli
22/07 – ITRI (LT) – Piazza Rodari
05/08 – TRENTOLA DUCENTA (CE) – Gobeer Expo
06/08 – CELLE DI BULGHERIA (SA) – Piazza Umberto I
08/08 – CONTURSI TERME (SA) – Piazza Garibaldi (NUOVA)
11/08 – ROSSANO CALABRO (CS) – Stadio Comunale
12/08 – TERRALBA (OR) – Gavina Summer Festival
13/08 – ROCCADASPIDE (SA) – Festival dell’Aspide
17/08 – PRESICCE (LE) – Festival i colori dell’Olio
18/08 – SATRIANO DI LUCANIA (PZ) – Lucania Etnofolk (NUOVA)
24/08 – FRANCAVILLA FONTANA (BR) – Piazza Giovanni XXIII (NUOVA)
25/08 – BENEVENTO – Città Spettacolo (NUOVA)
27/08 – SAN SALVO MARINA (CH) – Festival Progetto Sud
02/09 – LEGNANO (MI) – District Festival
04/09 – SAN MARZANO SUL SARNO (SA) – Okdoria Beer Fest (NUOVA)
15/09 – ATRIPALDA (AV) – Piazza Umberto I (NUOVA)

#MUSICANUOVA: The RRR Mob, Don’t Call Me

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Chi l’ha detto che la trap non è adatta ai tormentoni estivi?
Prendete Don’t call me, ultimo singolo di The RRR Mob, e avrete un concentrato di è energia e spensieratezza da vivere sotto al sol leone, con buona pace dei puristi.

Dopo Flus 2 (nessun limite), brano dedicato ai migranti in cerca di una vita migliore, Laioung, Isi Noice, Momoney e Hichy Bangz, fanno conoscere il loro lato più leggero, in pieno mood vacanziero.

Trainati dai successi solisti di Laioung, The RRR Mob – prima crew nata in Italia interamente composta da ragazzi di seconda generazione, meticci o figli di immigrati – hanno iniziato a lavorare al loro album d’esordio a Milano, città dove si sono trasferiti dopo vari spostamenti e vicissitudini personali.

Modern Art: tra urban e tropical, il nuovo album di Nina Zilli arriva il 1 settembre

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Modern Art
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Un nuovo progetto discografico moderno, proprio come traspare dal titolo, scritto tra Milano e la Giamaica, tra sonorità urbane e tropicali: saranno queste le caratteristiche del nuovo album di Nina Zilli, in uscita il 1 settembre, e già anticipato dal singolo Mi hai fatto fare tardinato dalla collaborazione con Calcutta, Dario Faini e Tommaso Paradiso.

Un album con tanta energia, tra reggae, rap, atmosfere urban e, ovviamente, la voce della Zilli a fare il resto.
Un disco pieno d’amore, inteso come condivisione universale, contro ogni sentimento di paura.

11 canzoni inedite scritte da Nina in collaborazione con altri giovani autori e Michele Canova alla produzione
Nel booklet tutti i testi delle canzoni sono tratti da un taccuino manoscritto e illustrato da Nina, una vera “chicca” che l’artista ha voluto dedicare al suo pubblico.

Questa la tracklist:
Domani arriverà (modern art)
Ti amo mi uccidi
1XUnattimo
Mi hai fatto fare tardi
Il punto in cui tornare
Notte di luglio
Butti giù feat. J-AX
Il mio posto qual’è
IGPF
Sei nell’aria
Per un niente
Come un miracolo

Pula+, quando un artista dà l’addio alla musica… dichiarandole amore

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Dare l’addio alla musica, per chi alla musica ha dedicato anni di vita e di lavoro, non è facile, qualunque sia il motivo. C’è chi lo fa con rabbia, chi con rassegnazione, chi con tristezza, e chi non lo dice neppure, forse per troppa vergogna.

Pula+ alla musica ha dedicato parecchi anni, 10 per l’esattezza, fatti di esperienze con major ed etichette indipendenti (su tutte, la GiadaMesi, fondata da Dargen D’Amico).
Solo pochi mesi fa aveva pubblicato il suo ultimo album, Featuring Pula, arrivato dopo una fortunata campagna di crowdfunding.
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Tra i brani, anche Addio a modo mio, scelto ora come singolo. Il testo sembra un’amara dichiarazione rivolta a una ragazza per la fine di una lunga storia d’amore, ma ha assunto un significato ben diverso quando Pula+ ha pubblicato il video sulla sua pagina Facebook, accompagnandolo da un lungo e sentito messaggio in cui comunicava al suo pubblico l’addio alla musica.
Una decisione meditata da tempo, a quanto sembra già da prima dell’uscita dell’album, e dettata più dal bisogno di capire che non da qualche delusione.
Al di là di tutto, un gesto sincero, forse un po’ amaro, ma che rende merito a un artista indipendente arrivato davanti a un bivio davanti al quale molti altri suoi colleghi preferiscono voltare la faccia.
Il video riprende la copertina dell’album, con il volto dell’artista in primo piano. Poi all’improvviso scende una lacrima…

BITS-RECE: Luana, M.W.A. vol.1 EP. Orgoglio, sangue e Beyoncé

BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
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L’r’n’b grida vendetta.
Mentre l’hip-hop da ormai qualche anno si è preso il centro della scena in Italia, il suo cugino conterraneo – cioè statunitense – qui da noi si deve accontentare delle briciole dell’underground. Sì, ogni tanto c’è qualche voce che riesce a farsi sentire, qualche brano che riesce a spuntarla su iTunes, ma nel complesso gli artisti dell’rhythm & blues e dell’urban nostrano sono seguiti da pochi, veraci, estimatori.
Manca la vera cultura dell’r’n’b, si potrebbe pensare, quella che in America si respira a ogni angolo della strada: può anche essere vero, ma anche l’hip-hop ha le radici oltreoceano, eppure qui si è trapiantato alla grande. All’r’n’b manca ancora qualcosa per fare il grande salto, forse solo l’occasione giusta, e forse un giorno arriverà anche la sua rivincita, ma per ora i suoi esponenti vanno cercati con attenzione.
Per fortuna però, ce ne sono in giro alcuni che vale davvero la pena portare allo scoperto.

Come Luana, ad esempio. Dopo un esordio alcuni anni fa con lo pseudonimo di La Miss e due album all’attivo (in cui ha ospitato anche Baby K per una collaborazione, tanto per dire), è ripartita con il suo nome di battesimo e ha da poco sfornato il suo primo EP, M.W.A. vol. 1, dove M.W.A. sta per “Mama With Attitudine” e vol. 1 è l’augurio di poter in futuro pubblicare anche il seguito.
Luana, dicevo, è un personaggio interessante nel panorama r’n’b italiano, perché è una a cui piace osare, buttarsi, rischiare, e sporcarsi le mani.
Lo dimostra subito Lucille, prima traccia dell’EP, nonché primo singolo estratto: un brano tosto, tostissimo, duro come l’acciaio e ruvido come l’asfalto. Si parla di violenza sulle donne, ma senza retorica o pietismo: anzi, facendo a pezzi ogni velo di ipocrisia, il testo ha come protagonista una lei che, arrivata al culmine dell’esasperazione per le violenze di lui, si trasforma nella sua assassina. Una dichiarazione di innocenza e vendetta di “un’anima massacrata”, una collisione di sentimenti che si accompagna a uno scontro di generi musicali, con il pop portato da Romina Falconi, spietata interprete del pop elettronico italiano, anche lei allergica a ipocrisie e cotonature buoniste.
Di tutt’altro tenore Queen B, che se nel titolo rende ovviamente omaggio alla signora Carter, nel testo e nella musica rimanda all’universo degli anni ’90, con riferimenti che spaziano dalle TLC a Missy Elliott, a Run DMC. Un pezzo d’amore solare e disimpegnato, in cui Jay-Z e Beyoncé diventano l’esatto corrispettivo dei più tradizionali Romeo e Giulietta o Al Bano e Romina (“fai lo scemo davanti allo specchio imitando Jay-Z / io sono la tua Queen B”).
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Dichiarazione d’orgoglio e rivalsa, soprattutto musicale, è Fuori dal coro, che vede la partecipazione di Giovane Feddini e Shine, in un incontro tra R&B e rap nella più fedele tradizione, mentre a Tappandomi gli occhi sono affidate le riflessioni più personali sui dubbi e le paure.
In chiusura, Lampioni di Giovane Feddini, proposta in una cover remixata e già resa nota alcuni mesi fa.

M.W.A. vol. 1 è un manifesto di coraggio e indipendenza musicali e personali, un prodotto in sincero spirito r’n’b, ma orgogliosamente Made in Italy. Tra soul, trap, hip-hop e pop, Luana attraversa umori molto diversi, dai sorrisi spensierati fino a scendere negli angoli più bui dell’anima.
D’altronde, cos’è questa se non vera attitudine?

M.W.A. vol. 1 è in free download sul sito www.luanacorino.it

Luna: Fabri Fibra pubblica l’outtake realizzata con Mahmood

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Durante le sessioni di scrittura di Fenomeno, Fibra ha scritto e prodotto oltre 40 brani.
Fin dal momento in cui la tracklist definitiva del disco prendeva forma, alcuni brani, esclusi sono rimasti lì in evidenza, con un ruolo ben definito: avrebbero visto luce prima o poi, questa l’intenzione e la promessa.
Dopo Tony Hawk, dedicato al celebre skater, regalato in aprile nella settimana che precedeva l’uscita dell’album, tocca a Luna e alla sua storia.

Chiamare ospiti in un disco di rap credibile, oggi, in Italia, non è cosa semplice.
L’esigenza di avere una voce fuori dalla media italiana, talentuosa, anche impossibile da riconoscere, che definisse da sola il carattere di una canzone, superava ogni tipo di obiettivo commerciale.
Fibra ha invitato in studio Mahmood, incrociato solo in un passaggio tv a Sanremo l’anno precedente, per provare, senza pressione di classifica alcuna, un pezzo scritto a 4 mani.

E’ nato Luna, un pezzo dalla struttura non convenzionale: non una canzone normale, non un singolo, ma la fotografia dell’incontro spontaneo tra due artisti.