#MUSICANUOVA: Leo Gassmann, “Take That”

#MUSICANUOVA: Leo Gassmann, “Take That”

Scritto insieme a Marco Rissa dei TheGiornalisti (si tratta della terza collaborazione) e prodotto dai Room9, Take That è il nuovo singolo di Leo Gassmann.

Una canzone che si ispira alle sonorità anni ’80, che racconta di un sentimento d’amore altalenante, un po’ folle, che fa sentire i protagonisti come fossero parte di iconiche band planetarie come i Take That o i Daft Punk.

Un sentimento esagerato e surreale come solo i grandi amori possono essere.

Il singolo racconta di un amore che finirà con il botto, dopo un tour mondiale. Sempre più spesso nella società odierna si tende ad abusare della parola ‘per sempre’. Niente è eterno ma l’amore va vissuto fino alla fine con gioia e un pizzico di ironia!”

LOVE, ovvero l’amore pop al tempo dei Thegiornalisti

IslBGNon so se sia proprio un caso che i Thegiornalisti, uno dei gruppi italiani di punta degli ultimi anni, arrivi proprio adesso a intitolare un album LOVE, cioè AMORE, cioè il termine più pop e più abusato da sempre nella storia della canzone. 
Mi spiego meglio.
Tutti gli artisti, dal più becero esponente del tunz tunz al più ermetico rappresentante dell’indie, hanno parlato d’amore: ognuno a suo modo, ma l’hanno fatto tutti. Nessuno però, o quasi, lo ha dichiarato in modo così palese come fa ora il gruppo di Tommaso Paradiso, mettendo anche il titolo in capslock su texture arcobaleno.
Senza esagerare nell’attribuire a questa scelta chissà quale missione ideologica, sembra però significativo che uno degli album più attesi dell’anno – quello che dovrebbe dare alla band la consacrazione definitiva – arrivi portando un messaggio d’amore proprio nell’era del web-bullismo, e proprio quando uno dei temi più scottanti nell’attualità è quello dell’integrazione, mentre dall’altra parte dell’oceano si pensa ad alzare muri.
Thegiornalisti-LOVE-cover-alta
Ripeto, non voglio dare al titolo di un album pop un significato che forse non ha nelle intenzioni originali, ma la sensazione è che l’amore in questione non sia solo quello che ti fa palpitare il cuore e arrossire le guance. Un amore, questo, che trova tra l’altro una perfetta incarnazione nella titletrack del disco, cantata e raccontata con quello spirito innocente che di solito si perde dopo l’adolescenza. L’amore di cui c’è più bisogno e di cui Paradiso ha parlato nelle prime interviste per presentare il disco ha più a che fare con qualcosa di universale, fraterno, umano nel più ampio senso del termine.
Forse un disco non può fare molto, ma è almeno uno spunto in più per ragionarci sopra. E ben venga.

Dopo Ufficialmente sold outi Thegiornalisti erano attesi al varco: a loro spettava solo decidere come arrivarci, e la scelta qualche piccola sorpresa l’ha riservata

IslBGNel nuovo album c’è – e questa è la più grande conferma – la scrittura di Paradiso, quella fin troppo chiara, quella che si sofferma sulle piccole cose di tutti i giorni, quella che riesce a essere un po’ scazzata (Felicità puttana) e un po’ gigiona e tenerona (Love). C’è l’ironia amara (Zero stare sereno) e la poesia spiazzante (il paragone incisivo con “la Nazionale del 2006” in Questa nostra stupida canzone d’amore è destinato a lasciare strascichi, e in chiusura con Dr. House arriva un’insapettata carrellata di celebrità ed eroi televisivi).

Musicalmente invece, l’apertura è affidata nientemenoche a un’epica sinfonia orchestrale, che lascia poi subito spazio alle sfaccettature del pop, da quello alla Coldplay dei primi tempi di New York a quello che ha il volto dell’indie o la scattante allegria elettronica (Milano Roma, L’ultimo giorno sulla terra).
Nel finale di Dr.House , dopo un inizio di solo pianoforte e un salto elettronico, si sconfina addirittura nel gospel, e funziona.

Questa è la definizione dell’amore, secondo i Thegiornalisti almeno.

Shapiro e Vandelli si ritrovano con Love & Peace

Shapiro Vandelli primo piano quadrata 2 hr_foto Oliviero Toscani
La storia di questo album parte da molto lontano, e ha anche una data precisa: 15 febbraio 1965, ovvero la serata d’inaugurazione del Pier di Roma, lo storico locale di Alberigo Crocetta che poi avrebbe dato “ospitalità” a Patty Pravo, segnandone per sempre la carriera.
Tra gli ospiti di quella sera c’erano anche due gruppi simbolo del beat italiano, l’Equipe 84 e The Rokes, guidati da due personaggi che negli anni sarebbero diventati due punti di riferimento della musica italiana: Maurizio Vandelli e Shel Shapiro.
Animi molto diversi, storie all’opposto (italiano con formazione londinese il primo, inglese trapiantato in Italia il secondo), ma stesso pubblico, collaborazioni in comune, contese ai piani alti delle classifiche, frequentazioni internazionali e quindi inevitabile rivalità, con tutti gli annessi e connessi.

Le cronache riportano che quella sera Vandelli entrò nel camerino di Shapiro per proporgli un pezzo insieme a fine concerto, ricevendo per tutta risposta un laconico “Nessuno può dirmi cosa devo fare e cosa non devo fare”. Vandelli uscì sbattendo la porta e urlando una parola che non era esattamente un saluto cordiale.

Poi sono passati gli anni, le due band hanno fatto il loro corso e nel tempo sono arrivati successi come Che colpa abbiamo noi, Tutta mia la città, Un angelo blu, Io ho in mente te, When You Walk In The Room, 29 settembre.
Vandelli ha continuato con la musica, Shapiro ha trovato nuove ispirazioni nel teatro e nel cinema.
Cover LOVE AND PEACE_ShapiroVandelli_hr
Ma si sa che la storia ci mette sempre il suo zampino, e il tempo ammorbidisce le cose, anche una rivalità come la loro, al punto che il 21 settembre esce un intero album, prodotto da Diego Calvetti, che li vede collaborare insieme. Il titolo è emblematico, Love & Peace, che se per Shapiro è un po’ un richiamo agli ideali degli anni ’60, con l’augurio che oggi le persone tornino ad “allargare le braccia verso il mondo”, per Vandelli è invece più un invito a seppellire l’ascia di guerra, restando “tranquilli”, data anche l’età.
Dentro al disco, i due si dividono le canzone, addirittura se le scambiano. Nessun vero inedito: “Non è stato difficile scegliere, era chiaro quali erano le canzoni che non potevano mancare. Avevamo pronte due o tre nuove canzoni in italiano, ma questa è un’operazione pensata per il recupero. Avremmo rischiato di essere giudicati solo sulle cose nuove, e nessuno avrebbe tenuto in considerazione chi siamo siamo stati”, afferma Vandelli. “Abbiamo voluto stendere un’unica mano di colore, basata sul recupero di pezzi validi”. Il pezzo più recente è l’ultimo della tracklist, You Raise Me Up, successo del 2002 dei Secret Garden: “Nasce come pezzo religioso di lode, noi lo trasformeremo in un ringraziamento al pubblico e dal vivo faremo scorrere il testo in italiano”.

Nonostante l’età non più giovanissima, entrambi dimostrano ancora grande curiosità sulla musica di oggi: “Mi piacciono molto i Kolors e i Maneskin”, dichiara Shapiro, “hanno una grande energia”. Vandelli invece cita i Thegiornalisti e giudica di buon occhio l’apertura digitale della musica: “Io ascolto tutto, vinili, CD, streaming: ben vengano queste nuove tecnologie”.
Shapiro Vandelli figura intera vert 2_foto Oliviero Toscani
A dicembre partirà anche un tour. 
Sarà uno spettacolo con qualche chiacchiera, ma che avrà al centro soprattutto la musica, con un quintetto di musicisti sul palco. Guai però a parlare di malinconia del passato o di un ultimo saluto prima di congedarsi dalle scene: “C’è sempre qualcosa di perverso e commerciale nei tour d’addio”, dichiara fermo Shapiro. “Se uno vuole smettere, lo fa senza rompere le scatole. Magari avremo anche degli ospiti, ma non sempre, altrimenti diamo l’idea di non riuscire a fare da soli. Gli ospiti sono come dei cristalli di Swarovski: belli, ma se ne può fare a meno”.
Resta comunque la consapevolezza che i più giovani la loro musica possono non conoscerla: “Il nostro pubblico ha un’età media di 50 anni. Dovrebbe crearsi un ponte con i giovani, ma deve essere spontaneo. Però penso che ai ragazzi possa piacere il nostro messaggio di unione”.

Queste le prime date: 10 dicembre Firenze (Teatro Verdi), 11 dicembre Roma (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli), 13 dicembre Torino (Teatro Colosseo), 15 dicembre Bologna (Teatro Manzoni). I biglietti sono in vendita sul Circuito TicketOne. Tutti gli aggiornamenti sul calendario del tour sono disponibili su www.tridentmusic.it

Thegiornalisti: New York è il nuovo singolo che anticipa LOVE

New_York
Nella mia testa New York è una canzone che potrebbe piacere a tutti e per tutti intendo dai ragazzini di quattro anni a mia nonna. È un classico per me. Il testo l’ho scritto una mattina su un taxi mentre stavo andando in studio di registrazione per un altro lavoro. L’ho tirato via di getto. Avevo tutte queste immagini nitide davanti agli occhi che sono venute fuori da sole. Forse perché avevo dormito male o ero turbato per qualcosa o mi sono sentito molto solo quella mattina. Tutte e tre le cose probabilmente. Con Dario Faini, il produttore, abbiamo scritto la musica. Ed è uscita New York. Sicuramente sia a livello di testo sia a livello di musica ha lo special migliore che abbia mai scritto”.

Dopo Questa nostra stupida canzone d’amore e Felicità puttana, per anticipare l’uscita di LOVE, prevista per il 21 settembre, i Thegiornalisti rilasciano un nuovo singolo, New York, che Tommaso Paradiso ha descritto con questo parole.
Thegiornalisti-LOVE-cover-alta
Questa la tracklist dell’album:
Overture
Zero stare sereno
New York
Una casa al mare
Controllo
Love
Milano Roma
L’ultimo giorno della terra
Questa nostra stupida canzone d’amore
Felicità puttana
Dr. House

L’artwork dell’album è stato realizzato da Alessandro Degli Angioli.
IslBG
Dal 21 ottobre i Thegiornalisti saranno live nei palazzetti con il LOVE Tour, che con quattro mesi di anticipo rispetto al suo inizio ha già registrato numerosissimi sold out, annunciando così ulteriori date per soddisfare l’altissima domanda del pubblico.

Queste le date annunciate:
19 ottobre 2018 – Vigevano, Arena (data zero)
21 ottobre 2018 – Torino, PalaAlpitour
23 ottobre 2018 – Casalecchio di Reno (BO), Unipol Arena
24 ottobre 2018 – Firenze, Nelson Mandela Forum SOLD OUT
27 ottobre 2018 – Roma, PalaLottomatica SOLD OUT
28 ottobre 2018 – Roma, PalaLottomatica SOLD OUT
31 ottobre 2018 – Bari, Palaflorio SOLD OUT
2 novembre 2018 – Bari, Palaflorio SOLD OUT
3 novembre 2018 – Napoli, Palapartenope
8 novembre 2018 – Genova, RDS Stadium
10 novembre 2018 – Padova, Kioene Arena SOLD OUT
11 novembre 2018 – Montichiari (BS), PalaGeorge
18 novembre 2018 – Milano, Mediolanum Forum SOLD OUT
19 novembre 2018 – Milano, Mediolanum Forum
21 novembre 2018 – Roma, PalaLottomatica SOLD OUT

Thegiornalisti: secondo sold out a Roma. Aggiunta la terza data

TheGiornalisti - Terza Data Roma
Dopo il tutto esaurito a Roma e Milano, e il raddoppio delle date nei due palazzetti più importanti d’Italia, i Thegiornalisti in pochissimo tempo registrano il sold out anche della seconda data romana.
La band capitanata da Tommaso Paradiso, fresca di pubblicazione del singolo Felicità p*****a, tornerà per un terzo appuntamento live sul palco del PalaLottomatica di Roma, mercoledì 21 novembre 2018. Ancora disponibili gli ultimi biglietti per le altre date del tour!

Ecco le date aggiornate che, in autunno, vedranno la band impegnata in 10 palazzetti italiani:
domenica 21 ottobre 2018 – Torino @ PalaAlpitour
martedì 23 ottobre 2018 – Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena
mercoledì 24 ottobre 2018 – Firenze @ Nelson Mandela Forum
sabato 27 ottobre 2018 – Roma @ PalaLottomatica – SOLD OUT
domenica 28 ottobre 2018 – Roma @ PalaLottomatica – SOLD OUT
venerdì 2 novembre 2018 – Bari @ Palaflorio
sabato 3 novembre 2018 – Napoli @ Palapartenope
giovedì 8 novembre 2018 – Genova @ RDS Stadium
sabato 10 novembre 2018 – Padova @ Kioene Arena
domenica 11 novembre 2018 – Montichiari (BS) @ PalaGeorge
domenica 18 novembre 2018 – Milano @ Mediolanum Forum – SOLD OUT
lunedì 19 novembre 2018 – Milano @ Mediolanum Forum
mercoledì 21 novembre 2018 – Roma @ PalaLottomatica – NUOVA DATA

BITS-CHART: Le 30 canzoni del 2016 secondo BitsRebel

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Raccogliere un anno in 30 canzoni non è facile, per niente, ma è tanto divertente, anche solo per il gusto di giocare a fare il piccolo musicologo. Ho scelto quindi di riassumere il 2016 – il mio 2016 – in 30 brani perché in 20 mi sarebbe stato ancora più difficile: troppi i ricordi legati a queste canzoni per lasciarne fuori alcune. E anzi, avrei fatto una classifica da 40 o 50 posti, se non fossi sicuro che a chi avrebbe letto sarebbe cresciuta una barba più lunga di quella di Gandalf.
In questa personalissima lista costruita in ordine crescente ci sono le canzoni che più di tutte hanno riempito le mie giornate in questi ultimi 12 mesi: canzoni su cui ho pianto, riso, riflettuto, goduto, amato, odiato, letteralmente e metaforicamente, sono le canzoni che mi hanno lasciato qualcosa in più delle altre, e proprio questo è stato uno dei criteri con cui ho scelto di tenerle dentro escludendone altre: queste mi hanno dato qualcosa che è andato oltre il semplice piacere dell’ascolto. L’altra regola che ho seguito è stata quella di includere solo brani usciti per la prima volta quest’anno: per il resto, non ho guardato al genere, al successo che hanno ottenuto o alla fama dell’artista.
Ho cercato di restare – pur nella soggettività della classifica – più obiettivo possibile, ma con buona probabilità, se dovessi stendere quest’elenco domani, l’ordine sarebbe diverso, soprattutto per le ultime posizioni.
In fondo, è un gioco…

Stay Rebel, Forever!
 
30. Brooke Candy, Changes
29. Daphne Guinness, The Long Now

28. L’Orso, Chiudi gli occhi siamo nello spazio

27. Giorgia, Oronero

26. Ghost feat. Ornella Vanoni, Hai una vita ancora

25. Emis Killa feat. Jake La Furia, Non è facile

24. Stadio, Un giorno mi dirai

23. Elisa, No Hero

22. Alessandra Amoroso, Vivere a colori

21. Boosta, 1993

20. Ligabue, Made in Italy
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19. Noemi, Fammi respirare da tuoi occhi
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18. Alessandra Amoroso, Comunque andare
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17. Loredana Errore, Luce infinita
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16. Honor, You And My Nightmares
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15. Lady Gaga, Grigio Girls
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14. Loredana Errore, Bugiardo destino
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13. Paola Iezzi, LoveNight
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12. Annalisa, Se avessi un cuore
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11. Patty Pravo, Cieli immensi
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10. Francesco Guasti, Universo
L’anno scorso Guasti si è visto sfumare la partecipazione a Sanremo a due passi dal traguardo, e pare si sia arrabbiato tantissimo. Quest’anno ci ha riprovato e ce l’ha fatta con questa canzone intensa e “scalcitante”. Inutile dire che tiferò per lui.

9. Elodie, Un’altra vita
Un brano ruvido, che se la vede con il più grande rimpianto che almeno una volta ha attraversato la mente di ognuno di noi.

8. Patty Pravo, Se
Samuel Romano dei Subsonica ha regalato a Patty Pravo la gemma più preziosa e splendente di Eccomi, il suo ultimo album. Una dichiarazione d’amore potente e fragile nello stesso tempo, pura come un ghiacciaio in una mattina di marzo.

7. Loredana Bertè, È andata così
Ligabue ha firmato il brano del gran ritorno in scena della Bertè: pur mostrando chiarissima l’impronta del suo autore, la canzone veste alla perfezione l’anima di Loredana, al punto che può essere considerata il sincero testamento artistico di un’interprete che non si è mai risparmiata, salendo ogni volta “a cuore nudo” sul palco.


6. Raphael Gualazzi, L’estate di John Wayne
In genere Gualazzi non rientra tra i miei ascolti, ma questa sua parentesi da ombrellone venata di vintage quest’estate mi ha fatto innamorare.

5. Tricarico feat. Arisa, Una cantante di musica leggera
Due mondi, ognuno a suo modo folle, si sono incontrati dando vita a una bomba elettropop: prendi un testo semplicissimo e brillante, mettilo su una melodia appiccicosa come marmellata e chiama a duettare una delle voci più limpide che ci siamo in Italia. Un dialogo ideale tra un ascoltatore e la sua diva.

4. Anna Oxa, L’America non c’è
È la canzone-outsider. Dopo anni di silenzio, la Oxa è tornata con un brano di grande modernità e sperimentazione: mi è bastato un ascolto per capire che non me lo sarei tolto dalle orecchie. Al momento in cui scrivo, il brano non è ancora stato ufficialmente pubblicato: l’unica traccia che se ne ha risale a questa primavera, durante una puntata di Amici.
(Piccola nota fuoricampo: provate ad ascoltare il testo alla luce dell’elezione di Trump…)


3. Soltanto, Tutta la vita davanti
È il brano di apertura di Skye, secondo album del busker milanese Soltanto. Una toccante canzone-manifesto di un’esistenza, riassunto di una filosofia di vita, che lascia traspirare libertà da ogni singola nota.

2. Thegiornalisti, Completamente
Una musica leggerissima per un testo di parole pesanti come macigni. Un pezzo di puro pop che odora di umano, amore e lenzuola ancora calde; un’ammissione di sconfitta da parte di un uomo che non teme di mettersi a nudo mostrando tutta la sua vulnerabilità.

1. Noemi, Amen
La perfetta incarnazione di ciò che di solito chiedo alla musica, e probabilmente il più bel pezzo della discografia di Noemi fino a oggi: melodia da brivido alla schiena e testo che ti gratta l’anima. Una solenne preghiera laica in cui si parla di un cuore sanguinante, preso a calci, un’anima rotolata nel fango, stanca di camminare, si chiede scusa all’amore e al Signore e si chiede finalmente pace. Meraviglia.

La playlist dei brani è disponibile a questo link.

Thegiornalisti: a maggio due superlive a Roma e Milano

I Thegiornalisti sono pronti a esibirsi per la prima volta al Palalottomatica di Roma il 9 maggio 2017 e al Mediolanum Forum di Milano l’11 maggio 2017.
Dopo aver girato l’Italia collezionando il sold out in tutte le date del COMPLETAMENTE TOUR, la band di Tommaso Paradiso torna con il COMPLETAMENTE SENZA
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9 maggio 2017

Roma – Palalottomatica
apertura porte: 19.00
inzio: 21.00
Prezzi: Parterre In Piedi – Euro 20,00 + ddp
1°Anello Numerato – Euro 30,00 + ddp
2°Anello Numerato – Euro 25,00 + ddp
3°Anello Numerato – Euro 20,00 + ddp
Disabili (1°Anello Numerato) – Euro 20,00 + ddp
Prevendite Autorizzate:
Ticketone – www.ticketone.it – 892.101
11 maggio 2017
Milano- Mediolanum Forum
apertura porte: 19.00
inzio: 21.00
Prezzi: Parterre in Piedi: Euro 20,00 + ddp
Tribuna Numerata – Anello “A”: Euro 30,00 + ddp
Tribuna Gold Centrale Numerata – Anello “B”: Euro 30,00 + ddp
Anello “B” Laterale Non Numerato: Euro 25,00 + ddp
Anello “C” Laterale Non Numerato: Euro 20,00 + ddp
Prevendite Autorizzate:
Ticketone – www.ticketone.it – 892.101
Biglietti disponibili in esclusiva presale Vivo Club a partire dalle ore 10.00 di martedì 13 dicembre, su ticketone.it dalle ore 10 di mercoledì 14 dicembre, in tutti i punti vendita Ticketone dalle ore 10 di sabato 17 dicembre.

BITS-RECE: Thegiornalisti, Completamente Sold Out. Lacrime di pop

BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
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Il disco dell’abbandono.
Si potrebbe, forse un po’ bruscamente, sintetizzare così Completamente Sold Out, ultimo lavoro dei Thegiornalisti.

Un disco sull’abbandono perché è un po’ questo il tema che lega le sue tracce. Un abbandono raccontato dalla penna di Tommaso Paradiso senza cercare troppe iperboli e fraseggi metafisici, ma descritto con parole dirette e limpidissime, e soprattutto senza cercare di nascondersi dietro a complesse strutture musicali simil-intellettuali, ma restando fedele all’anima della band, che fondamentalmente è pop. Sì pop, proprio questa parolina che sembra fare così paura a troppa gente, ma che i Thegiornalisti hanno sempre saputo declinare nel più leggero dei modi. Un pop 2.0 se vogliamo, figlio di una lunga tradizione tutta italiana, ricoperto di piccoli diamanti elettronici.
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È come se tutto il dolore, le delusioni, le frustrazioni e la rabbia per gli amori naufragati siano stati assimilati, inghiottiti e poi sputati fuori e trasformati in una nuvola di pulviscolo dorato e scintillante.
Per quanto duri e sofferti, i brani di Completamente Sold Out sono infatti leggerissimi, come lo può essere un vento di un mattino di maggio o un tramonto osservato sulla via del ritorno: tutto così “normale”, eppure così meravigliosamente stupendo.

Non ha usato mezze misure Paradiso nel mettere in musica i suoi travagli, ci ha messo tutto il suo essere stato innamorato, ha messo a nudo il suo cuore deluso e martoriato, ce lo mostra ancora sanguinante, ha versato dentro a queste canzoni tutte le lacrime di cui può essere capace un uomo, senza paura, senza domande, senza limiti, proprio come si dovrebbe fare quando si ama. I suoni hanno fatto il resto.
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I brani di Completamente Sold Out hanno il gusto di lenzuola appena abbandonate o di un mozzicone di sigaretta dimenticato, ricordo in una serata memorabile, e graffiano le pelle con il sale della delusione che, bene o male, tutti conosciamo.
Le chiama(va)no canzonette…

#MUSICANUOVA: Thegiornalisti, Completamente

«Completamente è forse la prima canzone che ho scritto contro qualcosa, contro qualcuno. È il mio grido di ribellione contro il risparmio dei sentimenti, contro chi calcola pure la virgola nei rapporti umani, banalmente nell’amore. È come se mi fossi fatto paladino di chi rischia, soffre e alla fine pure perde. Ma almeno te l’ho detto, la mia coscienza è pulita. Mi sono sputtanato e tu come sempre hai avuto paura di essere travolta dal ciclone e te ne sei andata. Ce l’ho con quelli che stanno sempre con il bicchiere in mano per tutta la serata ma non bevono mai. Noto in questi tempi la vittoria del freno a mano. Noto in questi tempi la vittoria del freno a mano, dello “scopare” su whatsapp per poi fallire miseramente nel faccia a faccia. Ecco, io non amo tenermi. E faccio fatica ad apprezzare chi lo fa. Questo è il senso profondo del nostro romanticismo, delle nostre canzoni, dei Thegiornalisti. Completamente.»

Così Tommaso Paradiso parla di Completamente, il singolo che apre il nuovo capitolo discografico dei Thegiornalisti, in arrivo prossimamente.

Un vortice in testa, pugno e carezza, semplicemente stupendo.