BITS-CHART: Le 30 canzoni del 2017 secondo BitsRebel

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Eccole qua, le magnifiche 30 del 2017.
Arrivati a fine anno, fare un bilancio musicale degli ultimi 365 giorni resta un gioco divertente e spietato, a cui anche stavolta non ho voluto sottrarmi nonostante qualche difficoltà. Ovviamente, si tratta di una selezione parziale e soggettiva: questa non è la classifica di vendita o degli streaming registrati o delle visualizzazioni dei video, ma semplicemente la classifica di BitsRebel, stilata con gusto e giudizio totalmente personali.
30 canzoni scelte e ordinate tra quelle pubblicate durante l’anno, tra mainstream e panorama indipendente, nella scena italiana e internazionale, tra singoli e brani rimasti nascosti all’interno degli album.
Ecco allora il 2017 secondo BitsRebel.
Stay Rebel, forever!
30. Lady Gaga, The Cure
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29. Angelo Sava, Merlo
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28. Fabri Fibra, Fenomeno
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27. Pula +, Addio a modo mio
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26. Sophie, It’s Okay To Cry
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25. Fabio Cinti, Amore occasionale
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24. Taylor Swift, Look What You Made Me Do
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23. Samuel, La luna piena
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22. Fiorella Mannoia, Siamo ancora qui
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21. Francesco Gabbani, Occidentali’s Karma
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20. Giso featuring Romina Falconi, Solo sesso

19. Mannarino, Un’estate

18. Francesco Gabbani, Spogliarmi

17. Noemi, Autunno

16. Nina Zilli, Il mio posto qual è

15. L’aura, Il pane e il vino

14. Ilaria Porceddu, Sette cose

13. Brooke Candy, Living Out Loud

12. Amara, Grazie

11. Arca, Piel

10. unòrsominòre., Varsavia
Un’aria greve, nuvolosa e desolante fa da sfondo a questo brano in cui riferimenti storici e letterari si accumulano in un denso flusso di pensieri. Una canzone maestosa che avanza lenta e inesorabile, partorita nell’underground nostrano dalla mente di Emiliano Merlin, celato dallo pseudonimo di unòrsòminòre., e che meriterebbe un posto di riguardo nel moderno cantautorato italiano.

9. Fergie, Love Is Pain
Se ascoltando Love Is Pain avrete (o avete avuto) l’impressione che qualcosa vi suonasse famigliare, non siete proprio fuori strada, perché anche se nei crediti ufficiali non se ne fa menzione la canzone è una sorta di omaggio a Prince. “Il dolore è amore e l’amore è dolore”, canta Fergie, e lo spettacolo è tutto lì, negli occhi e nelle orecchie.

8. Miley Cyrus, Malibu (Lost Frequencies Remix)
Quando il remix fa meglio dell’originale. Il country-rock dell’album version di Malibu mi aveva lasciato un po’ l’amaro in bocca, ma poi tra i remix ufficiali è spuntata fuori questa versione house firmata Lost Frequencies: leggerissima e semplicemente magica.

7. Fabrizio Moro, Pace
Un grido disperato di aiuto, una preghiera levata altissima, e nello stesso tempo un manifesto di intenti e di speranza. Fabrizio Moro ha messo in Pace tutta la carica viscerale di cui è capace, regalandoci un momento di autentico amore. 

6. Christaux, Surreal
Christaux, ovvero Clod, ovvero la metà maschile degli Iori’s Eyes, quest’anno ha pubblicato Ecstasy, un album di pop elettronico dal profilo magniloquente, barocco e liturgico. Tra i momenti più struggenti e paradossalmente più scarni, Surreal si fa strada con la sua melodia disarmante e accecante.

5. Noemi, I miei rimedi
Per il suo nuovo album, in arrivo presumibilmente appena dopo Sanremo, Noemi sembra aver optato per l’elettropop. La sua versione di I miei rimedi dei La Rua (ma inizialmente proposto a lei per Sanremo 2016) ha il graffio giusto per parlare delle disillusioni e degli equivoci con cui troppo spesso ci difendiamo inutilmente dai colpi dell’amore. E il video è una delizia.

4. Baustelle, Amanda Lear
Primo singolo estratto da L’amore e la violenza, Amanda Lear non è semplicemente un omaggio all’icona degli anni ’70 e ’80, ma soprattutto un esempio di pura poesia “bianconiana” con la sua patina di malinconia, il racconto di qualche amore vissuto di sfuggita e un pungente profumo di vita. I Baustelle sono e restano una certezza.

3. Brooke Candy, Volcano
Se il pop ha un volto sporco e cattivo, non può che essere quello di Brooke Candy. Il 2017 sarebbe dovuto essere l’anno del grande salto verso il mainstream, ma i disaccordi con la Sony hanno bloccato l’uscita del suo primo disco. Lei però si è rimessa al lavoro e ha riesumato Volcano, un pezzo che aveva da un po’ nel cassetto: il risultato è una seduzione tra pop elettronico e rap, con un testo che esplode di metafore incandescenti.

2. Romina Falconi, Cadono saponette
Nessuno in Italia sa fare pop come Romina Falconi, mescolando ironia e spietata verità. In Cadono saponette tutto questo è evidente: chi altro avrebbe il coraggio di dirvi che “il pessimismo in amore può far bene”? Eppure sappiamo tutti quanto sia maledettamente vero. Perché almeno una volta tutti ci siamo piegati… alle regole della vita.

1. Miley Cyrus, Younger Now
Diciamolo pure, la svolta country di Miley Cyrus non ha particolarmente convinto il pubblico e Younger Now, il suo ultimo album, ha fatto registrare numeri piuttosto miseri. Resta il fatto che la titletrack è una delle cose che sprizzano più gioia tra quelle sentite quest’anno: un inno al cambiamento e un manifesto di rinnovata giovinezza. Mi è entrata nelle orecchie ad agosto e non ci è mai uscita, marchiando definitivamente il mio 2017.

La playlist dei brani è disponibile a questo link.

Il nomadismo psichedelico dei Mangaboo

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Il loro nome è anche il titolo del loro primo album, e lo hanno preso dall’immaginario del Mago di Oz: Mangaboo.

Nel libro Mangaboo era una città al centro della terra, su cui il sole brillava immobile accanto ad altre cinque stelle, tutte di colori diversi; qui invece Mangaboo è il nome del caleidoscopio progetto di Giulietta Passera e Francesco Pistoi, entrambi provenienti da precedenti esperienze musicali: lei è la voce di The Sweet Life Society, lui ha preso parte al collettivo Motel Connection. Insieme hanno dato vita a un disco che è in realtà un universo sonoro, in cui dall’acid si passa alla house, poi all’elettronica e poi al jazz, e in mezzo spuntano campionamenti di tacchi a spillo, addirittura rivisitazioni del Requiem di Mozart (in Giant Steps), profusioni di synth e ampi corredi di percussioni.
Non ci sono confini, non ci sono regole, se non quella di dar forma a uno spazio proprio, visionario, caleidoscopico e nomade, senza padroni.
“Il nostro primo disco mostra innanzitutto la comune intesa nel considerare la musica una ricerca del piacere, come in un affollato club il suono deve essere tanto marginale quanto degno di interesse. Questa dimensione ci ha reso liberi di esprimerci, con tutte le ingenuità con cui si affronta un nuovo spostamento. L’album è infatti un nomadismo continuo in una grande libreria di dischi, dove ad ogni scaffale ci siamo fermati ad ascoltare i suoni che più ci impressionavano. Costruendoci così una nuova entità, ci siamo fatti inondare dagli altri come a un chiaro di Luna sui campi.”
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Un occhio di riguardo è stato lasciato all’aspetto visivo, nei video così com’è finita dalla copertina, con quel grande albero a dare il benvenuto a chiunque si trovi a passare davanti al disco (metaforicamente e non): “Sin dal primo video ci siamo occupati dell’aspetto paesaggistico facendo collaborare Alessandro Gioiello e Alberto Cittone alla costruzione di nuovi paesaggi immaginari, attraverso cui far rinascere nuovi miti. È ciò che naturalmente facciamo da bambini quando disegniamo una casa con l’albero e accanto mettiamo una stilizzata figura. Da grandi si richiede solo di essere più responsabili.”

Alex Palmieri: a gennaio arriva Reset

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Uscirà il 12 gennaio, Reset, il nuovo album di Alex Palmieri, che proprio quel giorno festeggerà il 27esimo compleanno.

Performer e attivista LGBT, Alex Palmieri è diventato negli ultimi anni uno degli artisti di spicco della scena pop-dance dell’underground italiano, arrivando a esibirsi anche anche all’estero: a Londra la sua ultima esibizione è stata vista da 20.000 persone a Trafalgar Square in occasione del London Pride.
Ad anticipare il nuovo album è stato il singolo But Nobody Knows, un pezzo tra dance e r’n’b che ricorda molto le sonorità d’Oltreaceano di boyband come *NSync, mentre presto sarà la volta di Time Resetted.

Prosegue il tour di Biagio Antonacci: a febbraio in Russia, poi nuove date in Italia

Prosegue con successo il tour di Biagio Antonacci che il 21 dicembre ha fatto tappa a Torino in un Pala Alpitour in delirio per il cantautore.
Partito lo scorso 15 dicembre dal Nelson Mandela Forum di Firenze, il BIAGIO ANTONACCI TOUR 2017 – 2018 ha già registrato molte tappe completamente esaurite.
Raggiungerà per la prima volta anche la Russia: il 12 febbraio a San Pietroburgo (BKZ Oktyabrsky) e il 13 febbraio a Mosca (Crocus Hall).
Il 2 maggio prossimo partirà poi DEDICHE E MANIE TOUR 2018, la tournée che vedrà Biagio Antonacci protagonista ad Acireale (terza data), a Bari (quarta data) e arriverà poi a Milano e a Roma.

Dive spiritose. Ovvero, quando 10 cantanti si divertono con la musica

Siamo abituati a sentirle cantare di grandi amori, struggersi nel dolore o regalarci momenti di folgorante teatralità. Ma le grandi dive italiane sanno anche divertirsi e tra le pieghe della loro discografia hanno infilato almeno una perla di leggerezza. C’è chi come Mina ha dato vita a un inno al colore grigio tra ghirigori vocali e citazioni, chi, come Patty Pravo, ha usato l’ironia per demolire il mito del maschio che non deve chiedere mai, o chi è andata fino in Brasile a prendersi un concentrato di brio, come la Vanoni. Sempre senza perdere la classe, s’intende!
Tra pezzi più o meno noti, una piccola selezione – in ordine allegramente sparso – di momenti di buonumore cantati da dieci autentiche signore della musica.
Mina, Grigio
Difficile trovare un genere o un’atmosfera con cui l’immensa personalità di Mina non si sia confrontata, anche solo per puro diletto. Un esempio è Grigio, autentica dimostrazione di creatività e virtuosismo, un piccolo tesoro nascosto nell’album Leggera del 1997. Un irresistibile divertissement in cui Dante e Modugno si ritrovano citati uno accanto all’altro.

Loretta Goggi, Cibù Cibà
Tra gli episodi più spassosi del repertorio della Goggi va inserita anche questa Cibù Cibà, canzoncina del 1970: la versione originale è opera dei croati Krajac e Kalogjera, mentre il testo italiano porta la firma illustrissima di Paolo Limiti. L’arrangiamento è invece a cura di Paki Canzi, leader dei Nuovi angeli. Nel video, aguzzando bene la vista, si intravedono Mina e Lucio Dalla, seduti alle spalle di Loretta.

Mimì Bertè (Mia Martini), Ed ora che abbiamo litigato
Il testo di questa canzone parla di un litigio, ma l’atmosfera è quanto di più brioso si possa immaginare. Erano infatti i pieni anni ’60 e nelle radio imperava la moda dello yè-yè: un’irriconoscibile Mia Martini muoveva i primissimi passi sulle scene con il nome di Mimì Bertè, facendo sfoggio di un vocino che ben poco ha in comune con il timbro drammatico che l’avrebbe consacrata tra le più indimenticabili interpreti italiane.

Giuni Russo, Illusione
Voce tra le più atipiche e affascinanti, Giuni Russo non ha mai avuto paura di sperimentare, passando da canzoni d’autore, parentesi pop e divagazioni inaspettate. Tra queste non può non essere ricordata Illusione, tragicomico racconto di una serata romantica andata a rotoli, narrato con i toni del melodramma.

Patty Pravo, Seduttori sedati
Anche la diva più enigmatica della canzone italiana ogni tanto sa usare brillantemente l’arma dell’ironia. Una prova tagliante è Seduttori sedati, episodio sornione che tra fumose atmosfere anni ’70 gioca a demolire il mito del maschio conquistatore. La canzone trova spazio tra la sofisticatezza pop-rock dell’album Una donna da sognare del 2000.

Rettore, Donatella
Irriverente e provocatoria, Rettore è stata tra le prime artiste italiane a portare lo ska in classifica. Lo ha fatto con Donatella, giustamente diventato un classicone del suo repertorio: una surreale e caustica richiesta a non chiamarla stramaledettamente Donatella, perché ormai lo sappiamo, Donatella… si è impiccata sul bidet.

Loredana Bertè, Prendi fra le mani la testa
Sarà anche una delle grandi signore del rock nostrano, ma Loredana Bertè sa trovare spazio folleggiare un po’. Lo fa, per esempio, riprendendo un pezzo di Battisti, rivisitandolo in chiave reggae, e infilandoci dentro tutta la sua solita grinta. Con il sorriso. Il risultato è un’interpretazione sprint di Prendi fra le mani la testa.


Dalida, Itsy Bitsy Petit Bikini
Famosa per le sue performance struggenti e teatrali, Dalida con la musica ha saputo anche giocarci, concedendosi a episodi “da ombrellone”. Nel 1960 ha ripreso un pezzo di Brian Hyland e ne ha fatto una spassosissima versione in francese.


Ornella Vanoni, La gente e me
Ornella Vanoni non ha mai tenuto nascosto il suo lato più fanciullesco, così come l’amore per l’universo sonoro brasiliano. Non stupisce quindi che nella sua sterminata discografia ci sia posto anche per una briosa rivisitazione di un pezzo di Caetano Veloso, condita da un testo piccantino.


Raffaella Carrà, Satana
Spensieratezza è da sempre una parola d’ordine nell’universo della Carrà, ma anche la Raffa Nazionale sa sorprendere. Per esempio con una canzone come Satana: se il titolo appare ben poco rassicurante ed è addirittura valso a Raffaella un’accusa di satanismo, il pezzo altro non è se non un episodio allegrotto dedicato a un misterioso uomo dagli occhi blu. Il tutto in salsa latina.

VINICIO CAPOSSELA: dopo l'acclamato tour invernale "Ombre nell'inverno", 4 speciali appuntamenti del periodo natalizio coronano quest'anno di successi!

VINICIO CAPOSSELA 

Oggi 22 dicembre alle OGR di Torino “I CERINI DI SANTO NICOLA” 

Il 25 dicembre al Fuori Orario di Taneto di Gattatico (RE)

17° CONCERTO DI NATALE

Il 27 dicembre in concerto al Vidia Rock Club di Cesena (FC) 

Il 31 dicembre CAPODANNO in Piazza della Rinascita a Pescara 

Il 5 gennaio su Sky Arte HD “Vinicio Capossela – In-Sanità”

 

Dopo il successo di pubblico e critica del tour nei teatri “Ombre nell’inverno”, coronano l’anno 2017 di VINICIO CAPOSSELA 4 appuntamenti speciali.

Questa seravenerdì 22 dicembre, alle OGR di Torino (Officine Grandi Riparazioni) andrà in scena per la prima volta con “I CERINI DI SANTO NICOLA”; lunedì 25 dicembre Vinicio Capossela si esibirà al Fuori Orario di Taneto di Gattatico – RE (info: info@arcifuori.it – 0522.671970), dove l’artista torna, dopo un’interruzione di 4 anni, per il suo 17° concerto di Natale, una vera e propria favola natalizia in stile rock’n’roll, la cui morale è «Tutto è bene ciò che non finisce MAI»; mercoledì 27 dicembre sarà in concerto al Vidia Rock Club di Cesena – FC (info: www.vidiaclub.com – 3457411296) e il 31 dicembre in Piazza della Rinascita a Pescara, dove condurrà il pubblico verso il nuovo anno con un concerto gratuito, realizzato in collaborazione con il Comune (info: Best Eventi – www.besteventi.it – 085.9047726).

Scrive Vinicio Capossela a proposito dei concerti del periodo natalizio: «Emila – Romagna… in un’epoca di crescenti tensioni separatiste, è bello fare parte di una regione che ne contiene due distinte e separate, che però nell’insieme creano un piccolo continente, un continente amico. L’Emilia e la Romagna, che per me messe insieme fanno una casa. E così il concerto di Natale, il concerto del ritorno a casa lo sdoppiamo, nei due locali che per me hanno fatto la geografia del Rock’n’Roll: il Fuori Orario di Taneto, in Emilia, dove riprendiamo una tradizione, e il Vidia di Cesena, in Romagna, dove più recentemente ci siamo dati una tradizione. Il calendario è fatto di ritualità, questi sono due luoghi speciali nei quali è apparso un segnale di luce. Al Vidia 22 anni fa è apparso perfino Jeff Buckley e il Fuori Orario lo abbiamo sempre riempito di lucine. Questo 2017 che tutto riporta a casa, ci dona anche, dopo diversi anni di assenza, la magia del mago più punk del creato: la leggenda Cristopher Wonder. Che da Los Angeles 12 anni fa volle trasferirsi nientemeno che a Faenza, dove ci incontrammo. Sarà lui Santa Claus, l’ipnotizzatore di galline, il cantante di Fairy Tale of New York, lo svanitore di birre, il grande Ta Da! Il troppo v’loce.  Per un Natale che appiccica e inzacchera, abbiamo preparato tutto. La banda storica dei concerti di Natale, a due fiati. I veterani della guardia! Achille Succi, Michele Vignali, Glauco, Asso, Mirco Mariani. Swing’n’Roll! E un tocco di Santo Nicola con Giovannangelo de Gennaro. Insomma i locali adatti e gli ospiti e voi. Abbraccio sottobraccio a dis-onorare doppiamente le feste. E’ la fatalità delle anime doppie già a partire dal segno. I nati in dicembre. Che prima tirano la freccia e poi ci galoppano dietro. E per finire il 2017, il concerto di Capo Danno, in the Abruzzi, nella capitale pescosa, a sud della riviera. La regione di Fante, la terra orgogliosa e fiera per abbattere un anno memorabile. Portando tutto a casa, sul palco mariachi, combat folk, ombre, maghi, santi Nicola, tutti insieme nella notte di San Silvestro. Poi il silenzio. E che non se ne parli più. Buone Feste». 

“I CERINI DI SANTO NICOLA”, invece, sarà un «Racconto infiammabile per voci, suoni e canzoni» di ispirazione natalizia (ore 21.00 – Info e acquisto online su www.ogrtorino.it). Si tratterà di fatto della prima e unica messa in scena di un testo originariamente concepito come radiodramma, andato in onda la notte di Natale del 2002 (qui in streaming: https://soundcloud.com/la-cupa/i-cerini-di-sante-nicola), una rappresentazione che sarà arricchita dall’apparizione straordinaria di Paolo Rossi come ospite specialeSono passati 15 anni dal 2002 quando, con Jacopo Leone e Francesca Leoncini, Vinicio Capossela identificò il protettore delle vittime dei propri errori, un protettore degli scappati di casa, in San Nicola, nome comune tra gli emigrati meridionali, parente di quel Nicolaus, che fu il primo portatore di doni. San Nicola si identifica con i cerini di legno, che donano alle persone la capacità di sapersi parlare.

La parte musicale sarà affidata ad una scarna orchestrina di “senza dimora” attorno al fuoco di un bidone. Nel repertorio, oltre a composizioni di Vinicio Capossela come “Canzone a manovella”, “Non c’è disaccordo nel cielo”, “In clandestinità” e “I pianoforti di Lubecca”, alcuni riadattamenti di canzoni natalizie in versione italiana come “Campanell’” (“Jingle bells”) e “Santo Nicola è arrivato in città” (“Santa Claus is coming to town”).

Per l’occasione, è stata pubblicata anche una “inedizione” a tiratura limitata di 999 copie del testo originale del racconto “I CERINI DI SANTO NICOLA”lavorata a mano e arricchita di una postfazione che la aggiorna alla contemporaneità. Il libro, progettato dalle Inedizioni Frittflacc Etcetera (www.frittflacc.it) e stampato da LaVitaFelice (www.lavitafelice.it), è acquistabile ai concerti dell’artista e sul sito ufficiale (per info: http://www.viniciocapossela.it/prodotto/i-cerini-di-santo-nicola/).

Venerdì 5 gennaio alle 21.15 su Sky Arte HD (canali 120 e 400 di Sky) andrà in onda “Vinicio Capossela – In-Sanità”, l’esclusivo concerto di Vinicio Capossela registrato a Napoli nella Basilica di Santa Maria della Sanità durante il primo Festival di Sky Arte. Una performance inedita, dedicata ai molteplici volti di Napoli, in cui l’artista ha proposto al pubblico un repertorio di brani propri e altrui con arrangiamenti ispirati alla straordinaria tradizione musicale napoletana.

FRANCESCA MICHIELIN: Al via il pre order di 2640.

Al via da oggi 22 dicembre il pre-order di

2640

L’album uscirà venerdì 12 gennaio

 

Al via da oggi venerdì 22 dicembre il pre-order su iTunes e Amazon di 2640, il nuovo album di FRANCESCA MICHIELIN che sarà disponibile in tutti i negozi e digital store da venerdì 12 gennaio su etichetta Sony Music.

2640 si piange

2640 si incazza

2640 si dice all’orecchio

2640 si viaggia

2640 si noleggia

2640 si tifa allo stadio

2640 non sta zitto. Mai

 

2640 conterrà i singoli Vulcano, certificato DISCO DI PLATINO, e Io non abito al mare, oltre ad altri undici inediti.

Pre-ordinando l’album in digitale, si potrà ascoltare in anteprima, come instant gratification, la traccia Tropicale.

TRACKLIST 2640

  1. Comunicare
  2. Bolivia
  3. Noleggiami ancora un film
  4. Io non abito al mare
  5. Tropicale
  6. E se c’era…
  7. Scusa se non ho gli occhi azzurri
  8. Vulcano
  9. Due galassie
  10. La serie B
  11. Tapioca
  12. Lava
  13. Alonso

Nel 2018 Francesca inizierà anche una nuova importante avventura live nei principali club di tutta Italia. Dopo l’anteprima di Parma il 16 marzo, il tour prodotto e distribuito da Live Nation partirà da Milano il 17 marzo, e toccherà poi Torino, Brescia, Bologna, Trento, Roncade (TV), Catania, Perugia, Maglie (LE), Modugno (BA), Roma, Napoli e Firenze.

 

LE DATE

 

16 MARZO      PARMA         Campus Industry ANTEPRIMA

17 MARZO      MILANO        Fabrique

23 MARZO      TORINO        Concordia

24 MARZO      BRESCIA       Gran Teatro Morato

25 MARZO      BOLOGNA       Estragon

27 MARZO      TRENTO        Audiorium S.ta Chiara

28 MARZO      RONCADE(TV)   New Age

31 MARZO      CATANIA       Land La Nuova Dogana

5 APRILE      PERUGIA       After Life

7 APRILE      MAGLIE (LE)   Industrie Musicali

8 APRILE      MODUGNO (BA)  New Demodè

12 APRILE     ROMA          Teatro Quirinetta

14 APRILE     NAPOLI        Hart

15 APRILE     FIRENZE       Viper Theatre

Il Festival del Vittoriale TENER-A-MENTE annuncia il primo ospite per l'ottava edizione: PAT METHENY in concerto con band.

Forte del successo delle precedenti edizioni, che hanno visto aumentare la presenza di pubblico anche al di fuori dei confini nazionali, 

si conferma come uno tra gli appuntamenti più importanti e rinomati della stagione estiva italiana,

grazie alle proposte artistiche che da anni si contraddistinguono

per qualità e avvenirismo

 

TRA I PIU’ FAMOSI E APPREZZATI CHITARRISTI JAZZ IN ATTIVITA’,

CON OLTRE 20 GRAMMY, DI CUI SETTE CONSECUTIVI PER SETTE ALBUM,

 TRE DISCHI D’ORO E NUMEROSI RICONOSCIMENTI COME “BEST JAZZ GUITARIST”,

            è orgoglioso di annunciare un grande ritorno per l’ottava edizione

PAT METHENY
con ANTONIO SANCHEZ
LINDA MAY HAN OH
GWILYM SIMCOCK

“An Evening with Pat Metheny”

mercoledì 18 luglio 2018

Festival del Vittoriale TENER-A-MENTE

ANFITEATRO DEL VITTORIALE

Gardone Riviera (BS)

Via Vittoriale, 12

prezzi dei biglietti:

da 31,00 a 52,00 € + d.p.

biglietti in vendita su www.anfiteatrodelvittoriale.it dalle ore 11.00 di giovedì 21 dicembre

Informazioni su come acquistare i biglietti:

Anfiteatro del Vittoriale – +39.340.1392446 –  www.anfiteatrodelvittoriale.it

Il primo ospite per l’ottava edizione di Tener-a-mente Festival è un graditissimo ritorno: il super chitarrista Pat Metheny aprirà il tour estivo italiano il 18 luglio sul palco di Gardone Riviera, sul Lago di Garda.

Si tratta della sua quarta partecipazione alla rassegna gardesana, un vero “record” che la direttrice artistica Viola Costa commenta così: “La grandezza di Pat Metheny non è solo scritta nel suo palmarès, ma prima di tutto nella freschezza e nella passione con cui continua a cercare e a lasciarsi stupire dalla musicaE attorno a questo nuovo gruppo c’è un entusiasmo dei suoi fan che non si sentiva dai tempi del glorioso Pat Metheny Group”.

E così la sua quarta volta al Vittoriale promette di essere molto diversa dal recente concerto con Ron Carter del 2016 – evento che andrò in overbooking –  ma anche da quello in quartetto del 2014. “I miei ultimi anni sono trascorsi scanditi sempre dallo stesso ritmo: scrivere della musica, che poi diventa un disco, che diventa un tour”, spiega lo stesso Pat Metheny. “Volevo rompere questo schema: mi sono preso una pausa, ho selezionato un gruppo di musicisti con cui suonare liberamente un po’ di tutto, la musica che ho scritto in passato, edita e inedita, e lasciare che da quell’affiatamento nascesse spontaneamente qualcosa di nuovo”.

Ed è in effetti un quartetto che suona con un’intesa e un’intensità davvero speciali, quello che Metheny porterà in tour la prossima estate. A partire dal batterista, il suo storico sodale Antonio Sanchez, vincitore di 4 Grammy con i suoi progetti solisti e recentemente consacrato dal grande pubblico per aver composto con la sola batteria la colonna sonora del film Birdman, il capolavoro di Alejandro Gonzales Inarritu vincitore di 4 Premi Oscar.

Accanto a lui, la bassista australiana di origine malese Linda May Han Oh, molto attiva nella nuova scena newyorkese. Dice di lei Pat Metheny: “Sono sempre molto attento ai nuovi talenti musicali, ma quando ho sentito suonare Linda per la prima volta è immediatamente balzata in cima alla mia lista di candidati. Ha tutto ciò che chiedo al mio bassista ideale: un ottimo senso del tempo, un suono bellissimo, molta fantasia e, soprattutto, grande capacità comunicativa, con gli altri musicisti e con il pubblico”.

A completare l’ensemble il pianista britannico Gwilym Simcock: cresciuto ascoltando la musica di Metheny, l’ha assimilata al punto che, la prima volta in cui ebbe l’occasione di suonare con Pat, quella che doveva essere una sessione di due ore di musica diventò con grande naturalezza un’intera giornata full immersion nel repertorio metheniano, rivelatrice dell’enorme potenziale di questo giovane e talentuoso musicista. 

Nato nel 1954 nel Missouri da una famiglia di musicisti, Metheny è tuttora tra i più giovani chitarristi al mondo in grado di improvvisare e spaziare da un genere all’altro, un’icona della musica contemporanea ed una stella brillante nella jazz community, nonché il più giovane chitarrista jazz a collaborare, sin dalla giovane età, con mostri sacri del panorama musicale mondiale come Herbie Hancock, David Bowie, Steve Reich, Jim Hall, Milton Nascimento e molti altri ancora. La sua versabilità senza precedenti e la sua innata capacità di improvvisare lo rende ancora ad oggi uno tra i migliori chitarristi al mondo. Durante gli anni Metheny ha collezionato numerosi riconoscimenti come “Best Jazz Guitarist” ed altrettanti Awards, tre dischi d’oro (“Still Life) Talking”, “Letter from Home”, Secret Story”), 20 Grammy nelle più svariate categorie (tra cui Best Rock Instrumental, Best Contemporary Jazz Recording, Best Jazz Instrumental Solo, Best Instrumental Composition) e sette Grammy consecutivi per sette album. Dal 2015 è nella Downbeat Hall of Fame, diventando il quarto chitarrista accanto a Django Reinhardt, Charlie Chrisitan e Wes Montgomery, nonché il più giovane.

An Evening with Pat Metheny” vedrà il talentuoso artista per la quarta volta sul palco del Vittoriale degli Italiani in compagnia dei fidati musicisti Antonio Sanchez (batteria, percussioni), Gwilym Simcock (piano, tastiere) e Linda Oh(basso), per una live session in cui, tra divertimento ed improvvisazione, il grande Pat Metheny spazierà dal jazz al blues al rock, per un evento senza generi e classificazioni.

MAX-NEK-RENGA: manca 1 mese al debutto di "MAX NEK RENGA, IL TOUR"

Tre grandi artisti della musica italiana

insieme per uno straordinario progetto live!

–     30 GIORNI AL DEBUTTO DI

“MAX NEK RENGA, IL TOUR”

IL TOUR NEI PALASPORT DELLE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE  

OGGI PRESENTATI IN ANTEPRIMA ASSOLUTA

I BRANI NELLA VERSIONE A TRE VOCI

“IL MIO GIORNO PIÙ BELLO NEL MONDO”

“GLI ANNI”

“FATTI AVANTI AMORE”

NELLE PROSSIME SETTIMANE IN RADIO!

SVELATA IN ANTEPRIMA LA SCALETTA DEL TOUR

  

Manca un mese esatto al debutto di “MAX NEK RENGA, il tour”, che da gennaio 2018 vedrà MAX PEZZALI, NEK e FRANCESCO RENGAprotagonisti nei palasport delle principali città italiane.

Per l’occasione, questa mattina, a 30 giorni dal debutto ufficiale, i tre Artisti hanno presentato in anteprima assoluta a RTL 102.5 i brani “IL MIO GIORNO PIÙ BELLO NEL MONDO”, “GLI ANNI” e “FATTI AVANTI AMORE, nelle inedite versioni a tre voci che saranno in rotazione radiofonica nelle prossime settimane.

I tre brani sono stati registrati live durante le prove musicali del tour appena concluse, insieme alla super band da 9 elementi che accompagnerà gli Artisti in tour.

Durante l’intervista, inoltre, MAX, NEK e RENGA hanno svelato i titoli dei brani che andranno a comporre l’imperdibile scaletta che presenteranno durante i concerti nei palasport: sullo stesso palco si combineranno tre incredibili repertori venticinquennalicolonna sonora di intere generazioni, reinterpretati in versioni inedite cantate a tre voci, e non solo.

MAX NEK RENGA, il tour” sarà uno straordinario susseguirsi di hit e di imperdibili momenti di musica e di spettacolo che vedrà i tre Artisti insieme sul palco, non in set separati!

Queste le date di “MAX NEK RENGA, il tour”: 18 gennaio al Pala Arrex di Jesolo – Venezia (DATA ZERO)20 gennaio all’Unipol Arena diBologna,  22 e 23 gennaio al Brixia Forum di Brescia, 25 gennaio all’RDS Stadium di Genova,  26 e 27  gennaio al Pala Alpi Tour di Torino, 29 gennaio all’Adriatic Arena di Pesaro31 gennaio al Pala Sele di Eboli (SA), 1 febbraio al Pala Partenope  in udi Napoli3 febbraio al Pal’Art Hotel di Acireale (CT), 4 febbraio al Palasport di Reggio Calabria12 e 13 febbraio al Pala Bam di Mantova, 16 febbraio all’Arena Spettacoli Padova Fiere di Padova20 febbraio al Nelson Mandela Forum di Firenze, 21 febbraio al Modigliani Forum di Livorno23 febbraio all’Unipol Arena di Bologna4 e 6 aprile al Pala Lottomatica di Roma11 aprile al Pala Florio di Bari19 e 20 aprile al Mediolanum Forum di Assago – Milano.

I biglietti per il tour, prodotto e organizzato da F&P Group, sono disponibili su TicketOne.it e nei punti vendita e prevendite abituali.